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Gli “uomini-scimmia”: che cos’erano?Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?
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28, 29. Cosa si asserì riguardo all’Australopithecus?
28 Un altro notevole salto separa questa creatura dal successivo “uomo-scimmia” indicato come antenato dell’uomo. Si tratta dell’Australopithecus, o scimmia australe. I primi fossili di questa creatura furono trovati nell’Africa meridionale verso gli anni Venti. Aveva una piccola scatola cranica, che richiamava quella delle scimmie antropomorfe, mascella accentuata e, a quel che si diceva, camminava su due gambe, ricurva; il suo aspetto era peloso e scimmiesco. Si asserì che fosse vissuta a partire da tre o quattro milioni di anni fa. Col tempo fu accettata da quasi tutti gli evoluzionisti come antenato dell’uomo.
29 Per esempio, il libro The Social Contract (Il contratto sociale) diceva: “Salvo una o due eccezioni, oggi tutti i ricercatori competenti convengono che le australopitecine . . . sono effettivamente antenate dell’uomo”.40 Il New York Times scrisse: “Fu l’Australopithecus . . . a evolversi infine nell’Homo sapiens, o uomo moderno”.41 E, nel libro Uomo, tempo e fossili, Ruth Moore scrisse: “A giudicare dal complesso dei fatti, l’uomo aveva finalmente incontrato i suoi predecessori”. E dichiarò con enfasi: “La prova fu schiacciante . . . alla fine era stato trovato l’anello mancante”.42
30, 31. Cosa indicano testimonianze più recenti sul conto dell’Australopithecus?
30 Ma quando, in qualsiasi campo, un’asserzione si basa su testimonianze fragili o addirittura inesistenti, oppure su vere e proprie frodi, prima o poi crolla. Così è stato per molti esempi passati di presunti “uomini-scimmia”.
31 L’Australopithecus non fa eccezione. Ulteriori ricerche hanno rivelato che il suo cranio “si differenzia da quello dell’uomo per altri motivi, oltre al minor volume cerebrale”.43 L’anatomista Zuckerman scrisse: “Se lo si confronta con crani umani e di scimmia, il cranio delle australopitecine risulta essere inconfondibilmente scimmiesco, non umano. Sostenere il contrario equivarrebbe a dire che il nero sia bianco”.44 Disse pure: “Le nostre scoperte non lasciano praticamente dubbi sul fatto che . . . l’Australopithecus non assomiglia all’Homo sapiens ma alle attuali scimmie, antropomorfe e no”.45 Anche Donald Johanson dice: “Gli australopitecini . . . non erano uomini”.46 Similmente Richard Leakey ritiene “improbabile che i nostri diretti antenati discendano da queste [le australopitecine]”.47
32. Se queste creature fossero ancora vive oggi, come verrebbero considerate?
32 Se qualcuna delle australopitecine fosse trovata in vita oggi, verrebbe messa in uno zoo con le altre scimmie. Nessuno la chiamerebbe “uomo-scimmia”. Lo stesso può dirsi per gli altri “cugini” fossili che le assomigliano, come l’australopitecina di tipo più piccolo chiamata “Lucy”. Riguardo ad essa Robert Jastrow dice: “Il cervello dell’australopiteco non era grande in assoluto — solo un terzo del cervello umano”.48 È ovvio che anche questa creatura era semplicemente una “scimmia”. Infatti New Scientist afferma che il cranio di “Lucy” era “molto simile a quello di uno scimpanzé”.49
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Gli “uomini-scimmia”: che cos’erano?Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?
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[Riquadro/Immagini a pagina 94]
Un tempo l’Australopithecus era considerato un antenato dell’uomo, “l’anello mancante”. Ora alcuni scienziati convengono che il suo cranio era “inconfondibilmente scimmiesco, non umano”
[Immagini]
Cranio di Australopithecus
Cranio di scimpanzé
Cranio umano
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