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  • Ascoltate: parla la sentinella di Geova!
    La Torre di Guardia 1988 | 15 settembre
    • Ascoltate: parla la sentinella di Geova!

      “Ti ho reso sentinella alla casa d’Israele, . . . e li devi avvertire da parte mia”. — EZECHIELE 3:17.

      1. Perché ascoltare quando parla la “sentinella” di Geova?

      LA “SENTINELLA” di Geova sta pronunciando il messaggio di Dio proprio ora. State ascoltando? La vostra stessa vita dipende dal rispondere a questo messaggio con apprezzamento e in maniera attiva. Ben presto ‘le nazioni conosceranno Geova’ quando egli santificherà il suo santo nome distruggendo questo sistema malvagio e salvaguardando il suo popolo. Sperate di essere fra coloro che saranno risparmiati? (Ezechiele 36:23; 39:7; 2 Pietro 3:8-13) Potete esserci, ma solo se ascoltate quando parla la “sentinella” di Geova.

      2. Cosa subì il regno di Giuda per non aver ascoltato i profeti di Dio?

      2 Per non aver ascoltato i profeti di Dio, il regno di Giuda subì il disastro nel 607 a.E.V. Le nazioni nemiche gongolarono per la distruzione recata dai babilonesi. Ma come fu glorificato il nome di Geova quando, nel 537 a.E.V., egli fece sì che i fedeli ebrei tornassero alla loro patria!

      3. Cosa contiene il libro di Ezechiele?

      3 Tanto quella desolazione che la restaurazione furono predette da Ezechiele, la sentinella di Geova. Il libro biblico che porta il suo nome e che egli completò a Babilonia verso il 591 a.E.V. contiene (1) l’incarico di Ezechiele, (2) rappresentazioni profetiche, (3) messaggi contro Israele, (4) predizioni del giudizio contro Gerusalemme, (5) profezie contro altre nazioni, (6) promesse di restaurazione, (7) una profezia contro Gog di Magog e (8) una visione del santuario di Dio. Vi invitiamo a leggere il libro man mano che lo studieremo: vi renderete conto di come esso riguarda anche noi oggi e ascolterete quando parla la “sentinella” di Geova.a

      Incaricata la sentinella di Dio

      4. (a) Quale visione ebbe Ezechiele? (b) Chi erano le “creature viventi”, e quali qualità possedevano?

      4 Il 5 tammuz del 613 a.E.V. (nel quinto anno di esilio a Babilonia di Ioiachin re di Giuda) il sacerdote trentenne Ezechiele era fra i prigionieri ebrei presso “il fiume Chebar”, un importante canale dell’Eufrate. In una visione egli vide il carro celeste di Geova accompagnato da “quattro creature viventi”. (Leggi Ezechiele 1:4-10). Ogni ‘creatura vivente’, o cherubino alato, aveva quattro facce. (Ezechiele 10:1-20; 11:22) Queste indicano che i cherubini possiedono le qualità date da Dio di amore (l’uomo), giustizia (il leone), potenza (il toro) e sapienza (l’aquila). Ogni cherubino stava in piedi accanto a un’enorme ‘ruota in mezzo a una ruota’, e lo spirito o forza attiva di Dio era in grado di farli muovere in ogni direzione. — Ezechiele 1:1-21.

      5. Che cosa raffigura il carro celeste, e quale effetto dovrebbe avere tale visione sul popolo di Geova?

      5 Colui che era sul carro era una rappresentazione gloriosa di Geova. (Leggi Ezechiele 1:22-28). Questo carro raffigura in maniera meravigliosa l’organizzazione spirituale di Dio composta di creature angeliche. (Salmo 18:10; 103:20, 21; Daniele 7:9, 10) Geova è al di sopra di questa organizzazione nel senso che domina queste creature e le impiega secondo il suo proposito. Colui che era sul carro era calmo, come l’arcobaleno che lo accompagnava, ma Ezechiele era sopraffatto dall’emozione. Senz’altro questa maestosa visione della gloria e della potenza di Geova come supremo Organizzatore delle sue schiere celesti ci dovrebbe rendere umilmente grati per il privilegio di servirlo come parte della sua organizzazione terrena.

      6. (a) Quale nomina ricevette Ezechiele, e come considerava il servire Dio? (b) Tra che genere di persone doveva profetizzare Ezechiele, e perché è utile sapere il modo in cui Dio agì nei suoi confronti?

      6 Sebbene gli venisse ricordata la sua origine umana e la sua bassa condizione essendo chiamato “figlio dell’uomo”, Ezechiele fu nominato profeta di Geova. (Leggi Ezechiele 2:1-5). Ezechiele sarebbe andato a “nazioni ribelli”, i regni di Israele e di Giuda. Per prima cosa mangiò per comando divino un rotolo che conteneva canti funebri, ma poiché era grato d’essere profeta di Dio il sapore del rotolo fu per lui come quello del miele. In maniera analoga gli unti cristiani e i loro compagni di servizio trovano dolce essere testimoni di Geova. Ezechiele doveva profetizzare fra persone di testa dura e di cuore duro, ma Dio avrebbe reso la sua faccia decisa come le loro, e la sua fronte dura come il diamante. Egli avrebbe profetizzato con coraggio, che avessero ascoltato o no. È incoraggiante sapere che, come sostenne Ezechiele in circostanze difficili, Dio aiuterà anche noi a rendere testimonianza con coraggio in qualsiasi territorio. — Ezechiele 2:6–3:11.

      7. Quale responsabilità comportava l’incarico di Ezechiele?

      7 Avendo mangiato il rotolo Ezechiele fu pieno di ‘furore di spirito’, in armonia con il messaggio che esso conteneva. A Tel-Abib egli dimorò ‘attonito per sette giorni’ digerendo il messaggio. (Ezechiele 3:12-15) Anche noi abbiamo bisogno di meditare e di studiare con diligenza per comprendere profonde cose spirituali. Avendo un messaggio da dichiarare, Ezechiele ebbe l’incarico di sentinella di Dio. (Leggi Ezechiele 3:16-21). La sentinella appena nominata doveva avvertire gli illegali israeliti che su di loro incombeva la condanna a morte per volontà di Dio.

      8. Chi presta servizio come odierna “sentinella” di Geova, e chi è unito a loro?

      8 Se Ezechiele veniva meno come sentinella Geova l’avrebbe ritenuto responsabile della morte delle vittime. Chi non voleva che Ezechiele amministrasse riprensione gli avrebbe messo addosso, figurativamente parlando, delle funi, ma egli avrebbe ugualmente dichiarato con coraggio il messaggio di Dio. (Ezechiele 3:22-27) Oggi la cristianità si rifiuta di ascoltare e cerca di imporre restrizioni sui cristiani unti. Ma dal 1919 questi unti hanno prestato servizio come “sentinella” di Geova, dichiarando con coraggio il suo messaggio per il “tempo della fine” di questo sistema. (Daniele 12:4) Unita a loro in quest’opera è una crescente “grande folla” di “altre pecore” di Gesù. (Rivelazione 7:9, 10; Giovanni 10:16) Dato che la classe della “sentinella” continua a pronunciare il messaggio di Dio, di certo ogni componente degli unti e della “grande folla” vorrà proclamarlo con regolarità.

      Rappresentazioni profetiche

      9. (a) Quale esempio ci diede Ezechiele? (b) Cosa fece Ezechiele per raffigurare l’assedio babilonese a Gerusalemme, e cosa indicavano i 390 giorni e i 40 giorni?

      9 Ezechiele poi recitò con umiltà e coraggio delle pantomime profetiche, dandoci un esempio che ci dovrebbe spingere ad adempiere umilmente e intrepidamente gli incarichi che Dio ci affida. Per illustrare l’assedio babilonese, egli doveva giacere di fronte a un mattone sul quale aveva scolpito un modello di Gerusalemme. Doveva giacere prima per 390 giorni sul fianco sinistro per portare l’errore del regno delle dieci tribù d’Israele, poi per 40 giorni sul fianco destro per portare il peccato del regno di Giuda composto di due tribù. Ogni giorno rappresentava un anno. I 390 anni andavano dalla fondazione d’Israele nel 997 a.E.V. alla distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V., mentre i 40 anni di Giuda andavano dalla nomina di Geremia come profeta di Dio nel 647 a.E.V. alla desolazione di Giuda nel 607 a.E.V. — Ezechiele 4:1-8; Geremia 1:1-3.

      10. Come raffigurò Ezechiele gli effetti dell’assedio, e quale lezione possiamo trarre dal fatto che Dio lo sostenne?

      10 Poi Ezechiele raffigurò gli effetti dell’assedio. Per indicare la carestia, ogni giorno mangiava solo due etti di cibo e beveva circa mezzo litro d’acqua. Il suo pane (che violava la legge essendo una miscela di frumento, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta cotta sopra lo sterco) era impuro. (Levitico 19:19) Questo mostrava che gli abitanti di Gerusalemme avrebbero sofferto grandi privazioni. Ma com’è incoraggiante sapere che, proprio come sostenne Ezechiele nelle difficoltà, così Geova aiuterà anche noi a rimanere fedeli e a portare a termine il nostro incarico di predicare nonostante tutti i problemi! — Ezechiele 4:9-17.

      11. (a) Quali azioni sono menzionate in Ezechiele 5:1-4, e qual era il loro significato? (b) Quale effetto dovrebbe avere su di noi il fatto che Dio adempì ciò che Ezechiele raffigurò?

      11 Usando una spada, Ezechiele si rase poi i capelli e la barba. (Leggi Ezechiele 5:1-4). I morti per la carestia e la pestilenza sarebbero stati come il terzo dei peli che il profeta bruciò in mezzo a Gerusalemme. Le vittime della guerra sarebbero state come il terzo colpito con la spada. I sopravvissuti sarebbero stati dispersi fra le nazioni come il terzo dei peli sparso al vento. Ma alcuni esiliati sarebbero stati come i pochi peli presi da quelli sparsi e avvolti nella veste di Ezechiele per mostrare che essi avrebbero ripreso la vera adorazione in Giuda dopo i settant’anni di desolazione. (Ezechiele 5:5-17) Il fatto che Geova adempì questa e le altre rappresentazioni profetiche ci dovrebbe spingere a confidare in lui come Colui che adempie la profezia. — Isaia 42:9; 55:11.

      Distruzione in vista!

      12. (a) Che cosa avrebbero fatto gli invasori, stando a Ezechiele 6:1-7? (b) Secondo la profezia di Ezechiele, qual è l’antitipica Gerusalemme, e che cosa le accadrà?

      12 Nel 613 a.E.V. Ezechiele si rivolse al paese per indicare ciò che sarebbe accaduto agli abitanti idolatri di Giuda. (Leggi Ezechiele 6:1-7). Gli invasori avrebbero demolito gli alti luoghi, i banchi dell’incenso e gli altari usati nella falsa adorazione. Il solo pensiero della devastazione per carestia, pestilenza e guerra avrebbe fatto gridare “Ohimè!”, battendo le mani e pestando il piede per sottolinearlo. Gli alti luoghi sarebbero stati ricoperti dei cadaveri di fornicatori spirituali. Quando la cristianità, l’antitipica Gerusalemme, subirà una distruzione analoga, saprà che la sua calamità viene da Geova. — Ezechiele 6:8-14.

      13. Cos’era “la verga” che Geova impugnava, e quale sarebbe stato l’effetto dell’usarla?

      13 ‘La fine stava per venire sulle quattro estremità del paese’, l’infedele sistema religioso di Giuda. Una “ghirlanda” di cose calamitose avrebbe circondato la testa di chi era idolatra quando “la verga” che Dio impugnava, Nabucodonosor e le sue orde babilonesi, avrebbe agito contro il popolo di Geova e il Suo tempio. Quelli che appartenevano alla “folla” di compratori e venditori in Giuda sarebbero stati uccisi oppure portati in esilio, e le mani di chiunque fosse riuscito a sopravvivere sarebbero cadute per la debolezza. Quando il loro falso sistema religioso sarebbe stato rovesciato essi, per così dire, si sarebbero rasati completamente la testa in segno di cordoglio. — Ezechiele 7:1-18.

      14. A cosa non poté sfuggire Gerusalemme corrompendo qualcuno, e cosa indica questo per la cristianità?

      14 Geova e i suoi giustizieri non possono essere corrotti. (Leggi Ezechiele 7:19). La corruzione non poté salvare il “luogo nascosto”, il Santissimo, dall’essere profanato quando i “ladroni” caldei presero gli utensili sacri e lasciarono il tempio in rovina. Geova ‘fece cessare l’orgoglio dei forti’ quando il re Sedechia venne catturato e i capi del sacerdozio levitico furono uccisi. (2 Re 25:4-7, 18-21) No, i peccatori nella Gerusalemme assediata non poterono sfuggire alle avversità corrompendo qualcuno quando Dio ‘li giudicò’ come violatori del patto. Similmente, nell’imminente profanazione delle cose che la cristianità ritiene sacre, essa non sarà in grado di sfuggire all’esecuzione del giudizio divino corrompendo qualcuno. A quel punto sarà troppo tardi per ascoltare la “sentinella” di Geova. — Ezechiele 7:20-27.

      Sospirare per le cose detestabili

      15. Cosa vide Ezechiele a Gerusalemme, e quale effetto dovrebbe avere su di noi?

      15 Quando Ezechiele ebbe una gloriosa visione di Dio il 5 elul del 612 a.E.V., ‘la rappresentazione di una mano lo prese per un ciuffo di capelli’ e lo portò a Gerusalemme mediante lo spirito di ispirazione. Anche il carro celeste si era spostato lì. Ciò che Ezechiele vide allora ci dovrebbe far aborrire il solo pensiero di ascoltare chi è apostata. (Proverbi 11:9) Nel tempio, apostati israeliti adoravano un simbolo idolatrico (forse un palo sacro) che incitava Dio a gelosia. (Esodo 20:2-6) Entrando nel cortile interno, quali cose detestabili vide Ezechiele! (Leggi Ezechiele 8:10, 11). Com’era vergognoso che 70 anziani israeliti stessero offrendo incenso a falsi dèi rappresentati da spregevoli intagli sul muro! — Ezechiele 8:1-12.

      16. Cosa indica la visione di Ezechiele in quanto agli effetti dell’apostasia?

      16 La visione di Ezechiele mostra quanto è spiritualmente mortifera l’apostasia. Ebbene, donne israelite erano state persuase a piangere su Tammuz, una divinità babilonese amante di Ishtar, dea della fertilità! E che abominazione vedere 25 uomini israeliti adorare il sole nel cortile interno del tempio! (Deuteronomio 4:15-19) Al naso di Geova essi stendevano un ramoscello osceno, che forse rappresentava l’organo maschile umano. Non c’è da meravigliarsi che Geova non ascoltasse le loro preghiere, proprio come la cristianità cercherà invano aiuto durante la “grande tribolazione”! — Ezechiele 8:13-18; Matteo 24:21.

      Segnàti per sopravvivere

      17. Quali sette uomini furono visti, e che cosa fecero?

      17 Poi notiamo sette uomini, uno dei quali è un segretario vestito di lino mentre gli altri sei hanno armi per infrangere. (Leggi Ezechiele 9:1-7). I “sei uomini” rappresentavano i giustizieri celesti di Geova, anche se egli avrebbe potuto usare agenti umani. Quelli segnati sulla fronte dall’“uomo vestito di lino” avrebbero beneficiato della compassione di Dio perché non erano d’accordo con le cose detestabili che si facevano nel tempio. Fu proprio dal tempio che i “sei uomini” iniziarono le esecuzioni, mettendo a morte i 70 anziani idolatri, le donne che piangevano per Tammuz e i 25 adoratori del sole. Queste e altre persone sleali a Dio furono uccise dai babilonesi nel 607 a.E.V.

      18. (a) Chi è il moderno “uomo vestito di lino”? (b) Che cos’è il “segno”, chi ce l’ha ora, e che cosa significherà l’averlo?

      18 L’antitipico “uomo vestito di lino” è la classe dei cristiani unti. Essi vanno di casa in casa ad apporre un segno simbolico su coloro che diventano parte della “grande folla” di “altre pecore” di Cristo. Il “segno” è la prova che tali pecore sono persone dedicate e battezzate, la cui personalità è simile a quella di Cristo. Queste persone ‘sospirano e gemono per le cose detestabili’ che si fanno nella cristianità, e sono uscite da Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. (Rivelazione 18:4, 5) Il loro “segno” renderà chiaro ai giustizieri di Dio che dovranno essere risparmiate durante la “grande tribolazione”. Esse possono mantenere quel “segno” partecipando insieme agli unti all’opera di apporre il “segno” su altre persone ancora. Perciò, se siete stati ‘segnati’, partecipate con zelo all’opera di apporre il “segno”. — Ezechiele 9:8-11.

      Un’infuocata distruzione è in vista!

      19. Che cosa diffonde l’odierno “uomo vestito di lino” in ogni parte della cristianità?

      19 L’uomo con l’abito di lino andò fra le ruote del carro celeste per prendere carboni ardenti. Questi furono gettati sopra Gerusalemme, preannunciando che la sua distruzione sarebbe stata un’espressione dell’ira ardente di Dio. (Ezechiele 10:1-8; Lamentazioni 2:2-4; 4:11) Al tempo di Ezechiele l’ira di Geova fu versata per mezzo dei babilonesi. (2 Cronache 36:15-21; Geremia 25:9-11) Ma che dire del nostro giorno? L’antitipico “uomo vestito di lino” diffonde il messaggio ardente di Dio in ogni parte della cristianità facendo sapere che l’ira divina sarà ben presto espressa su di lei e sul resto di Babilonia la Grande. Naturalmente, chi rifiuta di ascoltare la “sentinella” di Geova non può sperare di sopravvivere. — Isaia 61:1, 2; Rivelazione 18:8-10, 20.

      20. (a) Che effetto dovrebbe avere su di noi l’armonia esistente fra le ruote del carro celeste e i cherubini? (b) Che cosa facevano alcuni principi, e a che cosa paragonavano erroneamente Gerusalemme?

      20 Di nuovo l’attenzione è rivolta al carro celeste, l’organizzazione celeste di Dio. Notando l’armonia fra le ruote del carro e i cherubini dovremmo essere spinti a cooperare pienamente con l’organizzazione terrena di Dio. Per lealtà, dovremmo anche proteggerla da coloro che agiscono slealmente. (Ezechiele 10:9-22) Uomini di tal sorta esistevano al tempo di Ezechiele, poiché egli vide 25 principi governativi che tramavano di ribellarsi contro i giustizieri di Dio con l’aiuto degli egiziani. Essi paragonavano Gerusalemme a un calderone e se stessi a della carne al sicuro dentro di esso. Quanto si sbagliavano! La “spada” degli “estranei” babilonesi avrebbe ucciso alcuni dei cospiratori, mentre altri sarebbero divenuti prigionieri. Questo perché Geova riteneva gli ebrei colpevoli di aver infranto il suo patto. (Ezechiele 11:1-13; Esodo 19:1-8; 24:1-7; Geremia 52:24-27) Giacché la cristianità pretende di essere in un patto con Dio ma confida in alleati mondani, quando i giustizieri di Geova l’assaliranno essa perirà.

      21. Cosa accadde dopo i settant’anni della desolazione di Giuda, e quale analogo sviluppo interessò l’unto rimanente?

      21 Anche se gli israeliti erano stati “dispersi fra i paesi”, come nel 617 a.E.V., Dio era “un santuario”, o rifugio, per gli esiliati pentiti. (Ezechiele 11:14-16) Ma che cos’altro ci si poteva aspettare? (Leggi Ezechiele 11:17-21). Dopo i settant’anni della desolazione di Giuda un rimanente fu ristabilito nel purificato “suolo d’Israele”. Analogamente, dopo un periodo di prigionia babilonica, nel 1919 l’unto rimanente fu liberato, e sotto la guida dello spirito di Dio il “suolo” una volta desolato dell’Israele spirituale è stato purificato. Pertanto, quelli ‘segnati’ per sopravvivere stanno ora godendo del favore divino insieme al ristabilito rimanente dell’Israele spirituale. E se continuerete ad ascoltare la “sentinella” di Dio potrete essere anche voi fra coloro che sopravvivranno quando Geova sfodererà la sua spada.

      [Nota in calce]

      a Se il tempo lo permette, chi conduce lo studio di congregazione di questo articolo e dei due seguenti dovrebbe far leggere i riferimenti in corsivo. Ora che alla Scuola di Ministero Teocratico si studia il libro di Ezechiele, anche i punti notevoli della lettura della Bibbia possono essere presi da questi articoli.

  • Geova sfodera la sua spada!
    La Torre di Guardia 1988 | 15 settembre
    • Geova sfodera la sua spada!

      “Tutti quelli di carne dovranno conoscere che io stesso, Geova, ho estratto la mia spada dal fodero”. — EZECHIELE 21:5.

      1. Contro chi brandì la spada Geova in Giuda e in Israele?

      LA SPADA di Geova giustamente ispira terrore ai suoi nemici. Ma quando egli la brandì contro i malfattori dei regni di Giuda e Israele, si rendevano essi conto di ciò che stava accadendo? Sì, fu fatto loro conoscere che Geova aveva estratto la sua simbolica spada dal fodero. — Esdra 9:6-9; Neemia 1:8; 9:26-30.

      2. Cosa disse Geova della sua “spada”, sollevando quali domande?

      2 Attraverso Ezechiele, suo profeta e sua sentinella, Dio disse: “Tutti quelli di carne dovranno conoscere che io stesso, Geova, ho estratto la mia spada dal fodero”. (Ezechiele 21:5) Queste parole si applicarono solo nei tempi antichi? O hanno significato per noi?

      Predizioni del giudizio su Gerusalemme

      3. Cosa disse Ezechiele agli esiliati in Babilonia, e quale moderno parallelo ha ciò?

      3 Il carro di Geova si spostò di nuovo, e anche Ezechiele cambiò luogo. Fu come se l’organizzazione celeste di Dio simile a un carro si muovesse in un punto di osservazione sopra il monte degli Ulivi. Fu da lì che Gesù predisse la distruzione che si abbatté su Gerusalemme nel 70 E.V. e che simboleggiava profeticamente la fine della cristianità. (Marco 13:1-20) In visione, lo stesso Ezechiele era stato preso dal fiume Chebar, ma ora tramite lo spirito di Dio egli venne riportato alla sua casa di esilio a Babilonia. Lì egli raccontò agli altri esiliati ‘tutte le cose che Geova gli aveva fatto vedere’. Similmente, oggi l’unta “sentinella” di Dio e gli altri Testimoni uniti ad essa dichiarano tutto ciò che è stato loro rivelato da Colui che sta sul carro celeste. — Ezechiele 11:22-25.

      4. Come reagirono gli esiliati ebrei alle azioni simboliche di Ezechiele?

      4 Con azioni simboliche, Ezechiele mostrò agli ebrei esiliati che sull’intera nazione incombeva il disastro. (Leggi Ezechiele 12:1-7). Il profeta portò il “bagaglio per l’esilio” per indicare le poche cose che i prigionieri sarebbero riusciti a portare sulle proprie spalle. Nella Gerusalemme assediata ben presto sarebbe dilagato l’orrore. Anche se molti non prendevano sul serio questi avvertimenti, Ezechiele doveva dire al popolo: “Non ci sarà più rinvio”. Anche oggi c’è disprezzo per gli avvertimenti divini e le profezie, ma possiamo far molto per aiutare chi cerca la verità a riporre fede nel loro adempimento. — Ezechiele 12:8-28.

      5. Dato che il “giorno di Geova” era imminente, quali denunce erano appropriate?

      5 Chi non ascoltava la sentinella di Geova doveva sapere che avrebbe sentito gli effetti della “spada” di Dio. Perciò chi era responsabile delle idee errate circa la sicurezza di Gerusalemme e di Giuda fu denunciato. I falsi profeti furono paragonati a volpi dannose, e fu mostrato che i bugiardi stavano imbiancando muri vacillanti, che rappresentavano i vani progetti del popolo. Furono denunciate anche le false profetesse. Il “giorno di Geova” era imminente, e la faccia di Dio era volta contro coloro che ‘si ritraevano dal seguirlo’, cioè che si allontanavano dalla propria dedicazione a Dio. Se siamo dedicati a Geova, di sicuro non vorremo mai ritrarci dal suo sacro servizio. — Ezechiele 13:1–14:11.

      6. Poteva qualche uomo salvare l’ostinato popolo di Giuda, e che cosa ci insegna questo?

      6 Chi poteva salvare l’ostinato popolo di Giuda? Nemmeno i giusti Noè, Daniele e Giobbe li avrebbero potuti liberare quando Dio portò i suoi giudizi sul paese. Se vogliamo essere salvati, dunque, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità personali di fronte a Dio e compiere la sua volontà. — Ezechiele 14:12-23; Romani 14:12.

      7. A cosa fu paragonata Giuda, ma cosa avrebbe stabilito Dio con i fedeli?

      7 A motivo dei suoi infedeli abitanti Giuda fu paragonata a una vite selvatica priva di frutti eccellenti e adatta solo per essere bruciata. (Ezechiele 15:1-8) Fu paragonata anche a una trovatella che Dio salvò dall’Egitto e allevò fino a che divenne una donna. Geova la prese in moglie, ma essa si rivolse a falsi dèi e sarebbe stata distrutta a causa del suo adulterio spirituale. Tuttavia, con i fedeli Dio avrebbe ‘stabilito un patto di durata indefinita’, il nuovo patto con l’Israele spirituale. — Ezechiele 16:1-63; Geremia 31:31-34; Galati 6:16.

      8. (a) A cosa furono paragonati Babilonia e l’Egitto? (b) Quale effetto dovrebbe avere su di noi il fatto che Sedechia infranse il suo giuramento?

      8 Dopo ciò, i governanti di Babilonia e dell’Egitto furono paragonati a grandi aquile. Una di queste svelse la cima di un albero di cedro detronizzando il re Ioiachin e sostituendolo con Sedechia. Nonostante Sedechia avesse giurato lealtà a Nabucodonosor, infranse tale giuramento cercando l’aiuto militare del governante dell’Egitto, l’altra grande aquila. Se Sedechia invocò il nome di Geova nel giurare, infrangere quel giuramento recò biasimo su Geova. Il solo pensiero di recare biasimo su Dio ci dovrebbe sempre trattenere dal venir meno alla parola data. Siamo veramente molto privilegiati a portare il nome divino quali testimoni di Geova! — Ezechiele 17:1-21.

      9, 10. (a) Quale profezia è riportata in Ezechiele 17:22-24, ma che cosa bisogna fare se vogliamo beneficiare del suo adempimento? (b) Chi è responsabile delle conseguenze della nostra condotta?

      9 Segue una rincuorante profezia messianica. (Leggi Ezechiele 17:22-24). Qui, “uno tenero” è il Re messianico, Gesù Cristo. Piantato da Geova sul celeste monte Sion, egli sarebbe diventato “un cedro maestoso”, fonte di protezione e di benedizione mentre avrebbe regnato sulla terra. (Rivelazione 14:1) Questo ci dà veramente coraggio.

      10 Se vogliamo beneficiare dell’adempimento della profezia messianica, comunque, dobbiamo mantenere una buona relazione con Geova. I compagni di esilio di Ezechiele evidentemente pensavano di avere un’eccellente posizione presso Dio e davano la colpa delle loro sofferenze ai loro antenati. Ma il profeta mise in chiaro che ognuno è responsabile delle conseguenze della propria condotta. (Ezechiele 18:1-29; confronta Geremia 31:28-30). Poi fece un appello. (Leggi Ezechiele 18:30-32). Sì, Geova è misericordioso con chi è pentito, e non prova diletto nella morte di nessuno. Pertanto Dio dice: ‘Fate una conversione e continuate a vivere’. — Confronta 2 Pietro 3:9.

      11. A cosa furono paragonati i governanti di Giuda, e che cosa sarebbe successo al paese quando la “spada” di Geova l’avrebbe colpito?

      11 In un canto funebre sulla caduta di Giuda, i suoi governanti furono paragonati a giovani leoni. Il re Ioacaz morì esule in Egitto, Ioiachim fu catturato da Nabucodonosor e Ioiachin fu portato in esilio a Babilonia. Nabucodonosor poi mise Sedechia sul trono di Giuda, ma egli si ribellò. Alla fine, come un leone in gabbia, Sedechia fu portato prigioniero a Babilonia. In armonia con il canto funebre profetico, nel 607 a.E.V. Giuda divenne una vite rovinata, “e non ci fu in lei nessuna verga forte, nessuno scettro per governare”. Era stata colpita dalla “spada” di Geova! — Ezechiele 19:1-14; Geremia 39:1-7.

      12. (a) Come i loro antenati, quale condotta errata praticavano i contemporanei di Ezechiele? (b) Perché la gente si chiedeva se Ezechiele non stesse componendo espressioni proverbiali, e quale avvertimento ci dà questo?

      12 Avvicinato da “uomini degli anziani d’Israele”, Ezechiele pronunciò il messaggio di Dio. Mise in chiaro che anche se Geova liberò gli israeliti dall’Egitto e diede loro la Sua Legge, essi la rigettarono e praticarono l’idolatria. Dato che i contemporanei di Ezechiele si erano macchiati di colpe simili, Geova si sarebbe messo in giudizio contro di loro. Evidentemente per scetticismo, non perché non capisse ciò che Ezechiele intendeva, la gente si chiedeva: “Non compone forse espressioni proverbiali?” Avrebbero ben presto appreso che nel messaggio profetico non c’era nulla di semplicemente proverbiale. Questo ci dovrebbe insegnare a non essere mai scettici nei confronti dell’adempimento degli avvertimenti scritturali. — Ezechiele 20:1-49.

      Geova il Guerriero

      13. Che cosa simboleggia la “spada” di Dio, e cosa avrebbero dovuto conoscere “tutti quelli di carne” quando tale spada sarebbe stata brandita?

      13 Nel settimo anno di esilio (il 10 ab del 611 a.E.V.), mancavano meno di due anni e mezzo prima che la “battaglia nel giorno di Geova” iniziasse contro Giuda e Gerusalemme. (Ezechiele 13:5; 20:1) Notate cosa disse allora Geova, il Guerriero, tramite Ezechiele. (Leggi Ezechiele 21:1-5). La “spada” di Dio simboleggia lo strumento terreno che egli avrebbe usato, ma può includere la sua organizzazione celeste, simile a un carro. Abitanti ‘giusti’ e ‘malvagi’ di Giuda e Israele, come pure le nazioni che nutrivano astio verso il popolo di Dio, sarebbero caduti sotto il taglio della “spada” di Dio. In effetti, “tutti quelli di carne” avrebbero dovuto conoscere che Geova stava combattendo contro di loro.

      14. (a) Come Ezechiele, su cosa richiamano l’attenzione i testimoni di Geova unti? (b) Che cosa indica che i governanti della cristianità non scamperanno alla “spada” di Dio?

      14 Come Ezechiele, gli odierni testimoni di Geova unti richiamano l’attenzione sulla “spada” che Dio brandirà contro gli aderenti alla cristianità, il cui reame è l’antitipico “suolo d’Israele”. Ben presto “ogni carne dal sud al nord”, tutti coloro che praticano la falsa religione, dovrà assaggiare questa “spada”. Coloro che al tempo di Ezechiele erano sicuri di sé non avevano motivo di esultare, concludendo che la “spada” di Geova non avrebbe ‘organizzato una strage’ contro di loro. Quella “spada” rigettò lo scettro reale del regno di Giuda, proprio come rigettò qualsiasi altro “albero” o scettro. Di certo, quindi, i governanti della cristianità non saranno risparmiati dallo strumento che Dio impiegherà per l’esecuzione capitale. — Ezechiele 21:6-17.

      15. Quale episodio che riguarda Nabucodonosor dimostra che nessuno può stornare la “spada” di Geova?

      15 La profezia di Ezechiele continua mostrando che nessuno può stornare la “spada” di Geova, nemmeno i demoni. (Leggi Ezechiele 21:18-22). Anche se il re Nabucodonosor avesse impiegato la divinazione demonica, Geova avrebbe fatto sì che il governante babilonese marciasse contro Gerusalemme, e non contro la più debole Rabba, capitale di Ammon. Da un contenitore Nabucodonosor avrebbe scelto una freccia segnata per Gerusalemme. Avrebbe usato i terafim (probabilmente piccoli idoli antropomorfi) e avrebbe cercato presagi nel fegato di un animale ucciso. Nonostante la divinazione, comunque, avrebbe preso la strada per la capitale giudea e l’avrebbe assediata. È vero che Nabucodonosor aveva concluso un patto con il re Sedechia. Ma Sedechia e gli altri ebrei avevano infranto il loro giuramento, e per questo motivo sarebbero stati “presi anche dalla mano” e portati prigionieri a Babilonia. — Ezechiele 21:23, 24.

      16. (a) Cosa accadde in adempimento di Ezechiele 21:25-27? (b) Quando iniziarono i tempi dei Gentili, e quale avvenimento ne segnò la fine?

      16 Ribellandosi, Sedechia si ferì a morte. (Leggi Ezechiele 21:25-27). Quando il re di Giuda fu deposto, il turbante reale e la corona furono rimossi. (2 Re 25:1-7) L’“alto” regno di Giuda fu ‘abbassato’ essendo distrutto nel 607 a.E.V. In questo modo i ‘bassi’ regni gentili furono ‘innalzati’, concedendo loro il controllo della terra senza l’interferenza di un regno di Dio tipico. (Deuteronomio 28:13, 15, 36, 43, 44) Così iniziarono i “tempi fissati delle nazioni”, o tempi dei Gentili, che finirono nel 1914 quando Dio conferì il potere regale a Gesù Cristo, ‘colui che ne ha il diritto legale’. (Luca 21:20-24; Salmo 110:1, 2; Daniele 4:15-28; 7:13, 14) Con Gesù intronizzato nel cielo, le nazioni gentili non possono calpestare ciò che l’antica Gerusalemme simboleggiava, il Regno dell’erede legale di Davide. — Ebrei 12:22.

      17. Quale “menzogna” era proclamata dai profeti ammoniti?

      17 I profeti ammoniti dicevano che la capitale di Ammon, Rabba, sarebbe scampata alla spada di Nabucodonosor. Ma questa era “una menzogna”, perché l’intero paese di Ammon sarebbe stato devastato. Attualmente, Dio ha decretato che alla distruzione della cristianità seguirà quella delle nazioni, proprio come dopo Gerusalemme fu distrutta anche Rabba. — Ezechiele 21:28-32; Rivelazione 16:14-16.

      Accusata Gerusalemme

      18. Di quali peccati Ezechiele accusava Gerusalemme, e come dovremmo reagire a ciò?

      18 Pronunciando di nuovo la parola di Geova, Ezechiele accusò Gerusalemme di peccati come spargimento di sangue, idolatria, condotta dissoluta, frode e l’aver dimenticato Dio. I suoi capi colpevoli di spargimento di sangue abusavano della loro posizione al punto di servirsi del potere giudiziario per assassinare, e i calunniatori si liberavano dei loro nemici accusandoli falsamente. Per tale condotta errata, gli abitanti di Gerusalemme sarebbero stati dispersi. Sapere questo dovrebbe rafforzare la nostra determinazione ad evitare l’abuso di potere, la condotta dissoluta, la calunnia e altri peccati gravi. — Ezechiele 22:1-16.

      19. In quale modo sarebbe stato fuso il popolo di Giuda, e perché il loro sterminio era certo?

      19 Geova avrebbe inoltre fuso il popolo di Giuda in una fornace. Non era per purificarli in un processo di raffinamento, ma per liquefarli nel suo infuocato furore. (Ezechiele 22:17-22) Questo giudizio se lo meritavano pienamente i profeti che cospiravano, i sacerdoti illegali, i principi avidi e le persone ingiuste. Tutti erano sotto accusa. Non essendoci un uomo fra loro che sostenesse la giustizia, Geova li avrebbe sterminati col fuoco del suo furore. — Ezechiele 22:23-31.

      Una punizione meritata

      20. Su quali donne simboliche doveva essere versata l’ira di Dio, e quali particolari potete dare riguardo alla loro identità?

      20 Il versamento dell’ira di Dio fu poi rappresentato come un giudizio eseguito su due donne simboliche colpevoli di adulterio spirituale. Una era Oola, il regno delle dieci tribù d’Israele con capitale Samaria. Essa era “la maggiore” essendo composta dalla maggior parte delle tribù d’Israele, incluse quelle che discendevano dai figli maggiori di Giacobbe, Ruben e Simeone. Sua sorella era Ooliba, il regno di Giuda composto di due tribù, con capitale Gerusalemme. Oola significa “la tenda di lei”. Ooliba significa “la mia tenda è in lei”, il che è appropriato giacché la tenda di Dio, il tempio, era in Giuda. — Ezechiele 23:1-4.

      21. In che cosa cercava la sicurezza Oola, e quale avvertimento possiamo trarne?

      21 Oola (Israele) cessò di esistere quando fu rovesciata dagli assiri nel 740 a.E.V. Che cosa aveva fatto? (Leggi Ezechiele 23:5-7). Oola, per mancanza di fede, aveva cercato la sicurezza nelle alleanze politiche, ma questo la portò ad adottare la falsa adorazione dei suoi alleati, così che “si contaminò . . . con i loro idoli di letame”. Prendendo avvertimento dall’adulterio spirituale di Oola, dovremmo stare in guardia contro legami mondani che possono distruggere la nostra fede. — Giacomo 4:4; 1 Giovanni 2:15-17.

      22. Come Oola e Ooliba, che cosa sta facendo la cristianità, ma che cosa le succederà?

      22 Per essersi comportata in maniera più peccaminosa di sua sorella, Ooliba (Giuda) subì la calamità nazionale per mano dei babilonesi nel 607 a.E.V. I suoi bambini caddero di spada o furono portati via prigionieri, ed essa fu disonorata fra le nazioni. Come Oola e Ooliba, la cristianità è spiritualmente adultera, peccando agli occhi dell’Iddio che pretende di adorare. Il protestantesimo, con le sue molte denominazioni, si è contaminato con le potenze commerciali e politiche del mondo ancor più della sua sorella maggiore, il cattolicesimo. Perciò Geova farà sì che tutta la cristianità venga distrutta. Quindi conosceranno che egli è il Sovrano Signore Geova. Saremo rafforzati nella nostra determinazione di rifuggire da legami sbagliati col mondo se ricorderemo che gli alleati della cristianità ben presto le si rivolteranno contro ed eseguiranno il giudizio di Dio su di lei come parte principale di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. — Ezechiele 23:8-49; Rivelazione 17:1-6, 15-18.

      Stupiti gli ipocriti

      23. Com’era rappresentata Gerusalemme nel messaggio dato da Dio a Ezechiele verso la fine di dicembre del 609 a.E.V., e cosa le sarebbe successo?

      23 Quello stesso giorno di fine dicembre in cui Nabucodonosor iniziò il suo assedio di diciotto mesi a Gerusalemme (il 10 tebet del 609 a.E.V.) Dio diede ad Ezechiele un altro vivido messaggio. In esso, l’assediata Gerusalemme era vista come una caldaia in cui sarebbero stati ‘bolliti’ i suoi abitanti. Il sudiciume morale aveva causato “ruggine” in quella simbolica caldaia. “Pezzo per pezzo”, i malfattori sarebbero stati tirati fuori da Gerusalemme, e i suoi guai non sarebbero finiti fino alla sua distruzione. Geova aveva giudicato Gerusalemme secondo le sue azioni malvage, ed essa andava distrutta, proprio come dev’essere distrutta la cristianità. — Ezechiele 24:1-14.

      24. (a) Perché Ezechiele non mostrò dolore quando morì sua moglie? (b) Quando la “spada” di Geova scenderà su di lei, in che modo reagirà la cristianità, e che cosa conoscerà?

      24 Dopo ciò Ezechiele doveva agire in maniera insolita. (Leggi Ezechiele 24:15-18). Perché il profeta non doveva mostrare dolore quando morì sua moglie? Per mostrare quanto sarebbero stati stupiti gli ebrei alla distruzione di Gerusalemme, dei suoi abitanti e del tempio. Ezechiele aveva già parlato abbastanza di questi argomenti e non avrebbe pronunciato di nuovo il messaggio di Dio finché non gli fosse stata riferita la caduta di Gerusalemme. Analogamente, la cristianità e i suoi aderenti ipocriti saranno stupiti nel momento della loro distruzione. E dopo che inizierà la “grande tribolazione”, ciò che l’unta classe della sentinella avrà già detto sulla fine della cristianità sarà abbastanza. (Matteo 24:21) Ma quando la “spada” di Dio scenderà sulla cristianità, tali stupiti aderenti e altri ‘dovranno conoscere che egli è Geova’. — Ezechiele 24:19-27.

  • “Dovranno conoscere che io sono Geova”
    La Torre di Guardia 1988 | 15 settembre
    • “Dovranno conoscere che io sono Geova”

      “Non lascerò più profanare il mio santo nome; e le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova”. — EZECHIELE 39:7.

      1, 2. Come sappiamo che Geova non tollererà per sempre che il suo santo nome venga profanato?

      IL SANTO nome di Geova fu profanato dagli antichi israeliti. Il libro di Ezechiele lo dimostra chiaramente. Ma anche i membri della cristianità profanano il nome del Dio che professano di adorare.

      2 Il Sovrano universale tollererà forse per sempre che venga profanato il suo nome? No, perché egli ha dichiarato: “Non lascerò più profanare il mio santo nome; e le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova”. (Ezechiele 39:7; vedi anche Ezechiele 38:23). Che cosa significherà questo? E quali lezioni possiamo trarre dagli ultimi capitoli del libro di Ezechiele?

      Profezie contro altri

      3. (a) Come reagirono le altre nazioni alle sofferenze di Giuda? (b) Per quale spirito il “re di Tiro” fu rimosso, e come questo dovrebbe influire su di noi?

      3 Dopo la distruzione di Gerusalemme, Ammon fu condannata per aver gioito delle sofferenze di Giuda, e Moab per aver assunto un atteggiamento sprezzante nei confronti di Giuda. Edom fu ritenuta colpevole di malignità, e lo spirito vendicativo dei filistei avrebbe causato “furiose riprensioni” da parte di Dio. (Ezechiele 25:1-17; Proverbi 24:17, 18) Per aver esultato sulla calamità di Gerusalemme, la città di Tiro sarebbe caduta in mano a Nabucodonosor, o Nabucodorosor (grafia più vicina al babilonese). (Ezechiele 26:1-21) Essa era come una nave che sarebbe certamente affondata. (Ezechiele 27:1-36) Il “re di Tiro” (evidentemente la dinastia dei suoi governanti) fu rimosso per aver manifestato uno spirito orgoglioso come quello di Satana. (Ezechiele 28:1-26) Di sicuro, perciò, dovremmo evitare la peccaminosa arroganza che ci potrebbe far profanare il nome di Geova. — Salmo 138:6; Proverbi 21:4.

      4. Che cosa era in serbo per Faraone e per l’Egitto?

      4 Ezechiele profetizzò che l’Egitto sarebbe stato desolato per 40 anni. I suoi beni sarebbero stati il salario di Nabucodonosor per il servizio militare reso a Geova nell’eseguire il suo giudizio su Tiro. (Ezechiele 29:1-21) Quando Dio avrebbe fatto disperdere gli egiziani ‘essi avrebbero conosciuto che egli è Geova’. (Ezechiele 30:1-26) L’orgoglioso Faraone, simbolo dell’Egitto, fu paragonato a un alto cedro che sarebbe stato abbattuto. (Ezechiele 31:1-18) Alla fine Ezechiele innalzò canti funebri su Faraone e sulla discesa dell’Egitto nello Sceol. — Ezechiele 32:1-32.

      Il dovere della sentinella

      5. (a) Solo in quali circostanze Dio approva una sentinella spirituale? (b) Cosa significa ‘camminare nei medesimi statuti della vita’?

      5 A Ezechiele venne ricordato il suo dovere di sentinella. (Ezechiele 33:1-7) Naturalmente, Dio approva una sentinella spirituale solo se essa fa il suo dovere e avverte i malvagi. (Leggi Ezechiele 33:8, 9). Come Ezechiele, dunque, l’unta classe della “sentinella” dichiara con baldanza gli avvertimenti di Dio. Giacché Dio non prova alcun diletto nella morte dei malvagi, egli non chiederà conto delle loro azioni passate se essi danno ascolto agli avvertimenti e ‘camminano nei medesimi statuti della vita’. Al tempo di Ezechiele camminare in quegli statuti significava osservare la Legge, ma ora significa accettare il riscatto di Cristo ed essere suoi seguaci. (1 Pietro 2:21) Nulla è fuori luogo nel modo in cui Dio punisce o ricompensa le persone, e l’essere preservati attraverso la “grande tribolazione” dipende dal sottomettersi ai suoi statuti. — Ezechiele 33:10-20; Matteo 24:21.

      6. In che modo oggi molti assomigliano agli esiliati ebrei del tempo di Ezechiele?

      6 Verso la fine del 607 a.E.V. un profugo riferì che Gerusalemme era stata distrutta, ed Ezechiele pronunciò di nuovo il messaggio di Geova. (Ezechiele 33:21-29) Come reagirono gli esiliati? (Leggi Ezechiele 33:30-33). Oggi molti sono come gli ebrei esiliati per i quali Ezechiele era uno che cantava “un canto di amori sensuali”. Quando gli unti e i loro compagni fanno visite di casa in casa, a queste persone il suono del messaggio del Regno piace, ma non lo fanno proprio. Per loro è come un piacevole canto d’amore, ma non si dedicano a Geova, e non sopravvivranno alla “grande tribolazione”.

      Il “solo pastore” di Geova

      7. Quali odierni atti di Geova sono paragonabili al modo in cui egli trattava le sue pecore al tempo di Ezechiele?

      7 In un messaggio a Ezechiele dopo la caduta di Gerusalemme, Geova condannò i governativi “pastori d’Israele” che profanavano il Suo santo nome. Come si adattano bene queste parole ai governanti della cristianità! (Leggi Ezechiele 34:1-6). A differenza del pastore eccellente, Gesù Cristo, i governanti politici della cristianità si ingrassano materialmente a danno delle “pecore”. (Giovanni 10:9-15) Ma come Dio liberò le sue pecore strappando il dominio ai pastori egoisti quando Giuda fu desolato, così egli libererà nuovamente le sue pecore privando i governanti della cristianità della loro autorità durante la “grande tribolazione”. (Rivelazione 16:14-16; 19:11-21) Geova dimostrò di amare i suoi servitori simili a pecore liberandoli da Babilonia nel 537 a.E.V., proprio come lo dimostrò usando il più grande Ciro, Gesù Cristo, per liberare il rimanente dell’Israele spirituale dai legami di Babilonia la Grande nel 1919 E.V. — Ezechiele 34:7-14.

      8. Cosa farebbe Geova se una “pecora grassa” opprimesse il gregge, e come devono trattare il gregge i sottopastori cristiani?

      8 Dio ha tenera cura delle sue pecore. (Leggi Ezechiele 34:15, 16). Se una “pecora grassa” dovesse opprimere l’odierno gregge di Dio, Geova sul momento la ‘pascerebbe’ con la disassociazione, e nella “grande tribolazione” con l’annientamento. Nel 1914 egli pose sopra l’unto rimanente “un solo pastore”, Gesù Cristo. Dal 1935 egli ha diretto la raccolta di una “grande folla” di “altre pecore”, che ora servono con le unte ‘pecore del pascolo di Geova’. Come Dio e Cristo, i sottopastori cristiani devono trattare tutte queste pecore con tenerezza. — Ezechiele 34:17-31; Rivelazione 7:9; Giovanni 10:16; Salmo 23:1-4; Atti 20:28-30.

      Un “giardino di Eden”!

      9. Avendo stabilito che il paese d’Israele osservasse un sabato, che cosa fece Geova?

      9 Rivolgiamo di nuovo l’attenzione al paese desolato di Giuda e Israele. Poiché Dio aveva stabilito che esso doveva osservare un sabato rimanendo disabitato per 70 anni, egli agì per impedire che Edom e altre nazioni occupassero tale territorio. (2 Cronache 36:19-21; Daniele 9:2) Infatti, Edom e la sua regione montagnosa di Seir furono anch’esse desolate, come predetto, essendo soggiogate dai babilonesi nel 602-601 a.E.V. — Ezechiele 35:1–36:5; Geremia 25:15-26.

      10. Quali odierni sviluppi erano indicati dal ristabilimento di un rimanente in Giuda nel 537 a.E.V.?

      10 Il ristabilimento di un rimanente in Giuda nel 537 a.E.V. indicava avvenimenti emozionanti nel nostro tempo. Nel 1919 i “monti d’Israele”, la condizione spirituale degli unti testimoni di Geova, cominciarono ad essere ripopolati da un rimanente spiritualmente ravvivato. (Ezechiele 36:6-15) Dio li purificò dall’impurità religiosa e mise in essi “uno spirito nuovo” che permise loro di produrre il frutto del suo spirito santo. (Galati 5:22, 23) E affinché il suo nome Geova non fosse profanato dalle persone del mondo per il fatto che egli aveva disciplinato il suo popolo, Geova ha benedetto abbondantemente il rimanente. — Ezechiele 36:16-32.

      11. In armonia con Ezechiele 36:33-36, che cosa ha fatto Dio circa la condizione spirituale dell’unto rimanente?

      11 Dopo che un rimanente tornò a Giuda, quel paese desolato fu trasformato in un fruttuoso “giardino di Eden”. (Leggi Ezechiele 36:33-36). In maniera simile, dal 1919 Geova ha trasformato la precedente condizione desolata dell’unto rimanente in un fruttuoso paradiso spirituale, in cui ora si trova anche la “grande folla”. Giacché questo paradiso spirituale è stato popolato con persone sante, ogni cristiano dedicato si adoperi per mantenerlo puro. — Ezechiele 36:37, 38.

      Ristabilita l’unità

      12. Come fu illustrato in Ezechiele 37:1-14 il ravvivamento dell’antica nazione ebraica, e quale parallelo moderno ebbe ciò?

      12 Prigionieri a Babilonia, gli ebrei come nazione erano praticamente morti, come semplici ossa in un campo. (Ezechiele 37:1-4) Ma che cosa vide a questo punto Ezechiele? (Leggi Ezechiele 37:5-10). Quelle ossa furono rivestite di tendini, carne e pelle, e furono ravvivate con l’alito di vita. (Ezechiele 37:11-14) Dio risuscitò la nazione ebraica quando 42.360 israeliti di tutte le tribù e circa 7.500 non israeliti si valsero dell’opportunità di ripopolare Giuda, ricostruire Gerusalemme e il suo tempio e ristabilire la pura adorazione nella loro patria. (Esdra 1:1-4; 2:64, 65) In maniera analoga, nel 1918 il perseguitato rimanente dell’Israele spirituale divenne come quelle ossa secche: per quanto riguarda la sua opera di testimonianza pubblica era come morto. Ma nel 1919 Geova ravvivò questi cristiani come proclamatori del Regno. (Rivelazione 11:7-12) Questo parallelo dovrebbe rafforzare la nostra fiducia che quegli unti e i loro compagni compongono l’organizzazione terrena che Geova sta usando oggi. — Vedi l’Annuario dei testimoni di Geova del 1976, pagine 85-124.

      13. Come fu illustrato in Ezechiele 37:15-20 il ristabilimento dell’unità organizzativa nell’antico popolo di Geova, e quale parallelo ebbe ciò?

      13 Come venne illustrato il ristabilimento dell’unità organizzativa nell’antico popolo di Geova? (Leggi Ezechiele 37:15-20). C’è un parallelo moderno per l’unione delle due bacchette (una delle quali era contrassegnata per il regno di Giuda, composto di due tribù, l’altra per le dieci tribù d’Israele). Durante la prima guerra mondiale, degli ambiziosi tentarono di infrangere l’unità dei servitori di Dio, ma nel 1919 gli unti fedeli furono unificati sotto Cristo, il loro “solo re” e “solo pastore”. Inoltre, come gli oltre 7.500 non israeliti che fecero ritorno in Giuda, i membri della “grande folla” sono ora uniti all’unto rimanente. Che gioia essere nel paradiso spirituale, servire Geova in unità sotto il nostro “solo re”! — Ezechiele 37:21-28.

      L’attacco di Gog

      14. Chi è Gog di Magog, e quale azione intraprenderà? (Ezechiele 38:1-17)

      14 Poi venne predetto un avvenimento drammatico. Sperando di profanare il nome di Dio e di distruggere il Suo popolo, Gog di Magog attaccherà il rimanente dell’Israele spirituale, che rappresenta la “donna”, o celeste organizzazione, di Geova. (Rivelazione 12:1-17) Gog è “il governante di questo mondo”, Satana il Diavolo. Egli ricevette il nome Gog dopo che, in seguito alla nascita del Regno nel 1914, fu espulso dal cielo. (Giovanni 12:31) Il “paese di Magog” è il luogo in cui Gog e i suoi demoni sono relegati nelle vicinanze della terra. Dopo che le forze antireligiose avranno distrutto la cristianità e il resto di Babilonia la Grande, Geova condurrà Gog contro l’apparentemente indifeso rimanente dell’Israele spirituale e i loro compagni dedicati. — Ezechiele 38:1-17; Rivelazione 17:12-14.

      15. Che cosa accadrà quando Gog attaccherà i testimoni di Geova?

      15 Che cosa accadrà quando Gog attaccherà i testimoni di Geova? (Leggi Ezechiele 38:18-23). Geova libererà il suo popolo! Le sue armi saranno rovesci di pioggia inondatrice, enormi chicchi di grandine, fuoco devastante e una terribile pestilenza. In preda alla confusione gli eserciti di Gog alzeranno la spada l’uno contro l’altro. Ma prima che Dio li spazzi via, ‘sarà fatto loro conoscere che egli è Geova’.

      16. (a) Che cosa accadrà al “paese di Magog”? (b) Come dovrebbe influire su di noi il conoscere gli avvenimenti predetti riguardo a Gog?

      16 Quando Satana e i suoi demoni saranno inabissati, il “paese di Magog”, il loro degradato luogo di dimora vicino alla terra, sarà eliminato per sempre. (Rivelazione 20:1-3) L’equipaggiamento militare di Gog sarà così imponente che ci vorrà del tempo per liberarsene. Uccelli e animali feroci si ingozzeranno dei corpi insepolti della folla di Gog. Come dovrebbe influire su di noi sapere tutto questo? Ebbene, sapere che l’attacco di Gog è imminente ma che Geova libererà il Suo popolo dovrebbe accrescere la nostra fede e farci gioire del fatto che questi avvenimenti alla fine condurranno alla santificazione del nome di Geova, così a lungo profanato. — Ezechiele 39:1-29.

      Guardate il santuario di Geova!

      17. (a) Quale visione fu concessa a Ezechiele nel 593 a.E.V.? (b) Che cosa dimostra l’esistenza del tempio della visione?

      17 Nel 593 a.E.V., il quattordicesimo anno dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme, ad Ezechiele fu data la visione di un nuovo santuario per l’adorazione di Geova. Secondo le misure prese dalla guida angelica, aveva proporzioni gigantesche. (Ezechiele 40:1–48:35) Questo tempio raffigurava ‘la vera tenda, che Geova eresse’, e aveva le “rappresentazioni tipiche delle cose nei cieli”. Gesù Cristo entrò nel suo Santissimo, “nel cielo stesso”, nel 33 E.V. per presentare a Dio il valore del suo sacrificio di riscatto. (Ebrei 8:2; 9:23, 24) Il tempio della visione dimostra che la pura adorazione sopravvivrà all’attacco di Gog. Che conforto per chi ama il nome di Geova!

      18. Quali sono alcune delle caratteristiche del tempio della visione?

      18 Il tempio aveva molte caratteristiche. Ad esempio, c’erano sei porte nel muro esterno e in quello interno. (Ezechiele 40:6-35) Nel cortile esterno c’erano trenta stanze da pranzo (verosimilmente per mangiarvi i sacrifici di comunione). (40:17) L’altare degli olocausti era nel cortile interno. (43:13-17) Un altare di legno, evidentemente per bruciarvi l’incenso, era nella prima stanza del tempio. (41:21, 22) Il Santissimo aveva forma quadrata e il suo lato misurava venti cubiti, mentre ogni lato del muro attorno al tempio era lungo 500 canne (oltre 1.500 metri). Che grande casa piena della gloria di Dio! — Ezechiele 41:4; 42:16-20; 43:1-7.

      19. Che effetto dovrebbero avere su di noi i dettagli riguardanti il tempio e il fatto che coloro che vi prestavano servizio dovevano soddisfare le norme di Dio?

      19 I molti dettagli riguardo al tempio, ai sacrifici, alle offerte e alle feste dovrebbero imprimere in noi il bisogno di seguire attentamente le istruzioni dell’organizzazione di Dio, comprendendo che va fatto ogni sforzo per esaltare Geova e la sua adorazione. (Ezechiele 45:13-25; 46:12-20) Chi prestava servizio al tempio doveva soddisfare le alte norme di Dio e doveva insegnare al popolo ‘la differenza tra le cose sante e le cose profane’. (Ezechiele 44:15, 16, 23) Questo ci dovrebbe spingere a mantenerci santi come popolo di Geova. — Efesini 1:3, 4.

      20. (a) Che cosa simboleggia l’acqua che usciva dal tempio della visione? (b) Quale effetto avrà quest’acqua simbolica?

      20 Dal tempio usciva un corso d’acqua che sanò, rendendole dolci, le acque salate del Mar Morto, così che esse cominciarono a pullulare di pesci. (Ezechiele 47:1-11) Quest’acqua simboleggia il provvedimento di Dio per la vita eterna, che include il sacrificio di Gesù, provvedimento sufficiente per i sopravvissuti all’attacco di Satana e per altri, compresi i risuscitati. (Giovanni 5:28, 29; 1 Giovanni 2:2; Rivelazione 22:1, 2) Il Mar Morto rappresenta l’elemento in cui è esistita l’umanità, la condanna al peccato ereditato e alla morte, nonché il dominio di Satana. Come l’abbondante pesce nelle acque rese dolci del Mar Morto, l’umanità redenta fiorirà nelle condizioni sanate del dominio messianico.

      21. Ezechiele 47:12 indica che nel nuovo mondo l’umanità ubbidiente godrà di che cosa?

      21 La guarigione ha relazione anche con gli alberi che nella visione crescono ai lati del fiume. (Leggi Ezechiele 47:12). Nel nuovo mondo l’umanità ubbidiente godrà di perfetta salute fisica e spirituale. E perché no? Le foglie degli alberi da frutto della visione hanno di continuo proprietà curative. Che benedizioni per coloro che conoscono e servono Geova!

      Allora conosceranno!

      22. Che cosa indica che Dio sceglierà dove disporre le persone nel Paradiso?

      22 Cooperando ora con l’organizzazione di Geova possiamo sviluppare qualità che ci renderanno pronti a collaborare quando Dio sceglierà dove disporre le persone nel Paradiso terrestre. Che ci sarà una tale dislocazione di persone è suggerito dal fatto che le tribù vennero assegnate a nord e a sud di una fascia amministrativa vista da Ezechiele in visione. Quella “contribuzione” di terra divisa in tre parti includeva una sezione per i leviti non sacerdoti e una porzione sacerdotale in cui c’era il tempio della visione. Al centro della sezione meridionale c’era una città con dei lavoratori provenienti da tutte le tribù guidati da un “capo principale” composito, formato dai rappresentanti principeschi del Messia nella “nuova terra”. — Ezechiele 47:13–48:34; 2 Pietro 3:13; Salmo 45:16.

      23. Per far parte dell’umanità redenta che vivrà nel Paradiso, che cosa dobbiamo fare ora?

      23 Dal suo trono nel suo santuario celeste, Dio benedirà la città simbolica vista da Ezechiele. (Leggi Ezechiele 48:35). Quella sede amministrativa terrena sarà chiamata Geova-Samma, ovvero “Geova stesso è lì”. Continuate a mostrare incrollabile amore per Dio e potrete far parte dell’umanità redenta che vivrà nel Paradiso, quando nessuno sulla terra sarà nelle tenebre spirituali ma tutti conosceranno che Geova è l’unico vivente e vero Dio. (Abacuc 2:14) Evitate di essere costretti a riconoscere il nome di Dio contro la vostra volontà quando i malvagi saranno distrutti. Esercitate fede, dimostrando che sperate di essere fra i sopravvissuti quando egli adempirà le parole: “Le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova”. — Ezechiele 36:23.

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