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  • ‘Rivolgete il cuore’ al tempio di Dio!
    La Torre di Guardia 1999 | 1° marzo
    • ‘Rivolgete il cuore’ al tempio di Dio!

      “Figlio dell’uomo, . . . rivolgi il cuore a tutto ciò che ti mostrerò . . . Riferisci tutto ciò che vedi alla casa d’Israele”. — EZECHIELE 40:4.

      1. In quale condizione si trovava il popolo eletto di Dio nel 593 a.E.V.?

      ERA il 593 a.E.V., il 14º anno dell’esilio di Israele. Agli ebrei in Babilonia la loro amata patria doveva sembrare davvero lontana. La maggioranza di loro aveva visto per l’ultima volta Gerusalemme mentre era in fiamme, con le sue possenti mura diroccate e i suoi superbi edifici in rovina. Il tempio di Geova che era stato il glorioso coronamento della città, l’unico centro della pura adorazione in tutto il mondo, era stato ridotto a un cumulo di macerie. Mancava ancora molto prima che l’esilio terminasse. Sarebbero passati 56 anni prima della liberazione promessa. — Geremia 29:10.

      2. Perché i ricordi del tempio di Dio a Gerusalemme dovevano addolorare Ezechiele?

      2 Il solo pensiero che il tempio di Dio giaceva in rovina a centinaia di chilometri di distanza e che era divenuto il rifugio di animali selvatici doveva addolorare molto il fedele profeta Ezechiele. (Geremia 9:11) Suo padre, Buzi, vi aveva prestato servizio come sacerdote. (Ezechiele 1:3) Ezechiele avrebbe avuto lo stesso privilegio, ma era stato portato in esilio con la nobiltà di Gerusalemme nel 617 a.E.V., quando era ancora giovane. Adesso, ormai cinquantenne, Ezechiele sapeva che con tutta probabilità non avrebbe mai più rivisto Gerusalemme e non avrebbe preso parte alla riedificazione del tempio. Immaginate dunque quanto deve essere stato importante per lui ricevere la visione di un glorioso tempio!

      3. (a) Qual era lo scopo della visione del tempio data a Ezechiele? (b) Quali sono i quattro aspetti principali della visione?

      3 Questa ampia visione, che abbraccia nove capitoli del libro di Ezechiele, provvide ai giudei esiliati una promessa che rafforzò la loro fede. La pura adorazione sarebbe stata ripristinata! Nel corso dei secoli e fino ai nostri giorni, questa visione è stata fonte di incoraggiamento per coloro che amano Geova. In che modo? Vediamo cosa significò la visione profetica di Ezechiele per gli israeliti in esilio. Vi sono quattro aspetti principali: il tempio, il sacerdozio, il capo principale e il paese.

      Il tempio restaurato

      4. Dove viene condotto Ezechiele all’inizio della visione, cosa vede lì, e chi gli fa fare una visita guidata?

      4 Prima Ezechiele viene condotto su “un monte altissimo”. Sul monte, verso sud, c’è un tempio imponente, simile a una città cinta da mura. Un angelo, il cui “aspetto era come l’aspetto del rame”, fa fare al profeta un’accurata visita delle varie parti che lo compongono. (Ezechiele 40:2, 3) Sempre nella visione, Ezechiele vede che l’angelo prende meticolosamente le misure delle tre coppie di porte con le loro camere della guardia, del cortile esterno, del cortile interno, delle stanze da pranzo, dell’altare e del santuario del tempio con i suoi compartimenti, il Santo e il Santissimo.

      5. (a) Cosa assicura Geova a Ezechiele? (b) Cos’erano “i cadaveri dei loro re” che dovevano essere eliminati dal tempio, e perché era importante farlo?

      5 Poi Geova stesso fa la sua comparsa nella visione. Entra nel tempio e assicura a Ezechiele che Egli risiederà lì. Ma esige che la sua casa venga purificata, dicendo: “Ora allontanino da me la loro fornicazione e i cadaveri dei loro re, e certamente risiederò in mezzo a loro a tempo indefinito”. (Ezechiele 43:2-4, 7, 9) L’espressione “i cadaveri dei loro re” si riferiva a quanto pare agli idoli. I governanti e gli abitanti ribelli di Gerusalemme avevano contaminato il tempio di Dio con gli idoli, facendone in effetti i propri re. (Confronta Amos 5:26). Lungi dall’essere vivi, quegli dèi o re erano cose morte, immonde agli occhi di Geova. Dovevano essere eliminati. — Levitico 26:30; Geremia 16:18.

      6. Cosa significava la misurazione del tempio?

      6 Qual era lo scopo di questa parte della visione? Assicurare agli esiliati che la pura adorazione sarebbe stata completamente ripristinata nel tempio di Dio. Inoltre, la misurazione del tempio provvedeva la garanzia divina che la visione si sarebbe per certo adempiuta. (Confronta Geremia 31:39, 40; Zaccaria 2:2-8). Qualsiasi traccia di idolatria sarebbe stata rimossa. Ancora una volta Geova avrebbe benedetto la sua casa.

      Il sacerdozio e il capo principale

      7. Cosa viene detto riguardo ai leviti e ai sacerdoti?

      7 Anche il sacerdozio doveva passare attraverso un processo di purificazione o raffinamento. I leviti dovevano essere ripresi per aver ceduto all’idolatria, mentre i sacerdoti figli di Zadoc dovevano essere lodati e ricompensati per essersi mantenuti puri.a Tuttavia entrambi i gruppi avrebbero ricoperto incarichi di servizio nella ristabilita casa di Dio, sicuramente sulla base della loro fedeltà individuale. Inoltre Geova decretò: “E devono istruire il mio popolo sulla differenza tra la cosa santa e la cosa profana; e devono far conoscere loro la differenza tra ciò che è impuro e ciò che è puro”. (Ezechiele 44:10-16, 23) Pertanto il sacerdozio sarebbe stato ristabilito e la fedele perseveranza dei sacerdoti sarebbe stata ricompensata.

      8. (a) Chi erano i capi principali nell’antico Israele? (b) In quali modi il capo principale della visione di Ezechiele era attivo nella pura adorazione?

      8 La visione menziona anche un capo principale. Sin dai giorni di Mosè la nazione aveva avuto dei capi principali. Il termine ebraico per “capo principale”, nasìʼ, potrebbe riferirsi al capo di una casa paterna, di una tribù o persino di una nazione. Nella visione di Ezechiele, la classe dei governanti di Israele viene rimproverata per aver oppresso il popolo e viene esortata a essere imparziale e giusta. Pur non appartenendo alla classe sacerdotale, il capo principale ricopre un posto preminente nella pura adorazione. Entra ed esce dal cortile esterno con le tribù non sacerdotali, siede nel portico della porta orientale e provvede al popolo alcuni dei sacrifici da offrire. (Ezechiele 44:2, 3; 45:8-12, 17) In questo modo la visione assicura al popolo di Ezechiele che la nazione ristabilita sarebbe stata benedetta con capi esemplari, uomini che avrebbero sostenuto il sacerdozio nell’organizzare il popolo di Dio e nell’essere eccellenti esempi in senso spirituale.

      Il paese

      9. (a) Come doveva essere diviso il paese, ma chi non avrebbe ricevuto un’eredità? (b) Cos’era la contribuzione santa, e cosa comprendeva?

      9 Infine la visione di Ezechiele include una panoramica del paese di Israele. Doveva essere diviso, con una parte per ciascuna tribù. Anche il capo principale avrebbe avuto un’eredità. Non poteva però dirsi la stessa cosa dei sacerdoti, perché Geova aveva detto: “Io sono la loro eredità”. (Ezechiele 44:10, 28; Numeri 18:20) La visione mostrava che la parte del paese riservata al capo principale era situata da entrambi i lati di una zona speciale chiamata contribuzione santa. Si trattava di un appezzamento di terreno quadrato diviso in tre strisce: la parte superiore per i leviti pentiti, la parte intermedia per i sacerdoti e la parte inferiore per la città con il suo terreno produttivo. Il tempio di Geova sarebbe stato ubicato nella striscia di terra dei sacerdoti, al centro della contribuzione quadrata. — Ezechiele 45:1-7.

      10. Cosa assicurava ai fedeli giudei in esilio la profezia relativa alla suddivisione del paese?

      10 Come devono essere stati rincorati quegli esuli da tutto ciò! Ogni famiglia aveva la certezza di ricevere un’eredità nel paese. (Confronta Michea 4:4). La pura adorazione vi avrebbe occupato un posto centrale di assoluto rilievo. E si noti che nella visione di Ezechiele il capo principale, come i sacerdoti, avrebbe abitato su un territorio che era frutto delle contribuzioni del popolo. (Ezechiele 45:16) Perciò nel paese restaurato il popolo doveva contribuire per l’opera di coloro che Geova aveva nominato perché prendessero la direttiva, sostenendoli e cooperando con loro. Nel complesso, questo paese era un esempio di organizzazione, cooperazione e sicurezza.

      11, 12. (a) In che modo Geova assicurò profeticamente ai suoi servitori che li avrebbe benedetti nel loro paese restaurato? (b) Cosa raffiguravano gli alberi sulle sponde del fiume?

      11 Avrebbe Geova benedetto il loro paese? La profezia risponde a questa domanda con un quadro rincorante. Un corso d’acqua esce dal tempio, si ingrossa man mano che scorre, e diviene un torrente quando raggiunge il Mar Morto. Lì ravviva le acque senza vita permettendo lo sviluppo di una fiorente industria della pesca lungo un tratto di costa. Sulle sponde ci sono molti alberi che portano frutto tutto l’anno provvedendo nutrimento e guarigione. — Ezechiele 47:1-12.

      12 Per gli esuli, questa promessa riconfermò le precedenti profezie sulla restaurazione che stavano loro molto a cuore. Più di una volta gli ispirati profeti di Geova avevano descritto in termini paradisiaci un Israele ristabilito e ripopolato. Quello delle regioni desolate che rifioriscono era stato un tema profetico ricorrente. (Isaia 35:1, 6, 7; 51:3; Ezechiele 36:35; 37:1-14) Pertanto il popolo poteva aspettarsi che le vivificanti benedizioni di Geova sgorgassero come un fiume dal tempio restaurato. Di conseguenza, una nazione spiritualmente morta sarebbe tornata in vita. Il popolo ristabilito sarebbe stato benedetto con uomini di notevole statura spirituale: uomini giusti e saldi come gli alberi sulle sponde del fiume della visione, uomini che avrebbero preso la direttiva nella ricostruzione di un paese in rovina. Anche Isaia aveva scritto che “grossi alberi di giustizia” avrebbero ‘riedificato i luoghi da lungo tempo devastati’. — Isaia 61:3, 4.

      Quando si adempie la visione?

      13. (a) In che senso Geova benedisse il suo popolo ristabilito con “grossi alberi di giustizia”? (b) Come si adempì la profezia relativa al Mar Morto?

      13 I reduci dall’esilio furono forse delusi? Tutt’altro! Nel 537 a.E.V. un rimanente ristabilito tornò nella sua amata patria. A tempo debito, sotto la guida di “grossi alberi di giustizia” come lo scriba Esdra, i profeti Aggeo e Zaccaria e il sommo sacerdote Giosuè, i luoghi da lungo tempo devastati furono ricostruiti. I capi principali, come Neemia e Zorobabele, governarono il paese con imparzialità e giustizia. Il tempio di Geova fu ricostruito e i suoi provvedimenti per la vita — le benedizioni di vivere sotto il suo patto — ricominciarono a sgorgare. (Deuteronomio 30:19; Isaia 48:17-20) Una benedizione fu la conoscenza. Il sacerdozio fu ripristinato nell’incarico e i sacerdoti insegnarono la Legge al popolo. (Malachia 2:7) Come risultato, il popolo ravvivato spiritualmente ricominciò a rendere a Geova un servizio fruttuoso, ben raffigurato dal Mar Morto che viene sanato e permette lo sviluppo di una fiorente industria della pesca.

      14. Perché la profezia di Ezechiele doveva avere un adempimento maggiore di quello che ebbe quando gli ebrei tornarono dall’esilio in Babilonia?

      14 Fu questo l’unico adempimento della visione di Ezechiele? No, doveva esserci qualcosa di molto più grande. Riflettete: Il tempio che Ezechiele vide non poteva essere costruito nella realtà così come era descritto. È vero che gli ebrei presero quella visione sul serio e addirittura ne realizzarono letteralmente alcuni particolari.b Tuttavia nel complesso il tempio della visione era troppo grande perfino per stare sul monte Moria, dove era ubicato il tempio precedente. Per di più il tempio di Ezechiele non era nella città, ma in un tratto di terra disgiunto a una certa distanza, mentre il secondo tempio fu edificato sul luogo del precedente, nella città di Gerusalemme. (Esdra 1:1, 2) Inoltre, nessun fiume letterale sgorgò mai dal tempio di Gerusalemme. L’antico Israele, pertanto, vide solo un adempimento in piccola scala della profezia di Ezechiele. Questo sottintende che la visione deve avere un adempimento spirituale più grande.

      15. (a) Quando divenne operante il tempio spirituale di Geova? (b) Cosa indica che la visione di Ezechiele non si adempì durante la vita di Cristo sulla terra?

      15 È chiaro che dobbiamo ricercare l’adempimento principale della visione di Ezechiele nel grande tempio spirituale di Geova, di cui l’apostolo Paolo parla estesamente nel libro di Ebrei. Quel tempio divenne operante quando Gesù Cristo fu unto come Sommo Sacerdote nel 29 E.V. Ma la visione di Ezechiele si adempì ai giorni di Gesù? Evidentemente no. Gesù, in qualità di Sommo Sacerdote, adempì l’aspetto profetico relativo al giorno di espiazione con il suo battesimo, la sua morte di sacrificio e il suo ingresso nel Santissimo, il cielo stesso. (Ebrei 9:24) È degno di nota, però, che la visione di Ezechiele non menziona mai né il sommo sacerdote né il giorno di espiazione. Sembra dunque improbabile che questa visione riguardasse il I secolo E.V. Quindi, a quale periodo si riferisce?

      16. Quale altra profezia ci ricorda l’ambiente della visione di Ezechiele, e in che modo questo ci aiuta a discernere quando ha luogo il principale adempimento della visione di Ezechiele?

      16 Per avere la risposta, ritorniamo alla visione. Ezechiele scrisse: “Nelle visioni di Dio mi portò al paese d’Israele e gradualmente mi posò su un monte altissimo, sul quale c’era qualcosa come la struttura di una città verso il sud”. (Ezechiele 40:2) L’ambiente di questa visione, il “monte altissimo”, ci rammenta Michea 4:1, che dice: “Deve avvenire nella parte finale dei giorni che il monte della casa di Geova sarà fermamente stabilito al di sopra della cima dei monti, e sarà certamente innalzato al di sopra dei colli; e a esso dovranno affluire i popoli”. Quando si adempie questa profezia? Michea 4:5 indica che ciò accade mentre le nazioni adorano ancora falsi dèi. Infatti è nel nostro tempo, “nella parte finale dei giorni”, che la pura adorazione è stata innalzata, ristabilita nel posto che giustamente le spetta nella vita dei servitori di Dio.

      17. In che modo la profezia di Malachia 3:1-5 ci aiuta a determinare quando fu purificato il tempio della visione di Ezechiele?

      17 Cosa ha reso possibile questa restaurazione? Ricordate che nell’episodio più significativo della visione di Ezechiele, Geova viene al tempio e insiste perché la sua casa venga purificata dall’idolatria. Quando fu purificato il tempio spirituale di Dio? In Malachia 3:1-5 Geova predice un tempo in cui sarebbe ‘venuto al Suo tempio’ accompagnato dal suo “messaggero del patto”, Gesù Cristo. Lo scopo? “Egli sarà come il fuoco di un raffinatore e come la liscivia dei lavandai”. Questo raffinamento iniziò durante la prima guerra mondiale. Il risultato? Dal 1919 Geova ha risieduto nella sua casa e ha benedetto il paese spirituale del suo popolo. (Isaia 66:8) Possiamo dunque concludere che la profezia del tempio di Ezechiele ha un importante adempimento durante gli ultimi giorni.

      18. Quando si avrà l’adempimento finale della visione del tempio?

      18 Al pari di altre profezie sulla restaurazione, la visione di Ezechiele ha un ulteriore e finale adempimento nel Paradiso. Solo allora la giusta umanità trarrà pieno beneficio dalla disposizione del tempio di Dio. Allora Cristo amministrerà il valore del suo sacrificio di riscatto insieme ai 144.000, il suo sacerdozio celeste. Tutti gli ubbidienti sudditi umani del dominio di Cristo saranno elevati alla perfezione. (Rivelazione [Apocalisse] 20:5, 6) Comunque, non può essere il Paradiso il tempo principale in cui si adempie la visione di Ezechiele. Perché?

      La visione si riferisce specialmente ai nostri giorni

      19, 20. Perché l’adempimento principale della visione deve aver luogo oggi, e non nel Paradiso?

      19 Ezechiele vide un tempio che doveva essere purificato dall’idolatria e dalla fornicazione spirituale. (Ezechiele 43:7-9) Questo non si può certo applicare all’adorazione di Geova nel Paradiso. Per di più, i sacerdoti della visione raffigurano l’unta classe sacerdotale mentre è ancora sulla terra, non dopo la risurrezione celeste o durante il Millennio. Perché? Notate che i sacerdoti vengono raffigurati mentre servono nel cortile interno. Precedenti articoli della Torre di Guardia hanno spiegato che questo cortile raffigura l’esclusiva condizione spirituale dei sottopastori di Cristo mentre sono ancora sulla terra.c Si noti inoltre che nella visione viene sottolineata l’imperfezione dei sacerdoti. Viene detto loro di offrire sacrifici per i propri peccati. Vengono avvertiti del pericolo di diventare spiritualmente e moralmente impuri. Pertanto essi non rappresentano gli unti risuscitati, a proposito dei quali l’apostolo Paolo scrisse: “La tromba suonerà, e i morti saranno destati incorruttibili”. (1 Corinti 15:52; Ezechiele 44:21, 22, 25, 27) I sacerdoti della visione stanno insieme al popolo e lo servono direttamente. Non sarà così nel Paradiso, quando la classe sacerdotale si troverà in cielo. La visione, pertanto, fornisce un eccellente quadro del modo in cui gli unti prestano servizio oggi con la “grande folla” sulla terra. — Rivelazione 7:9; Ezechiele 42:14.

      20 Quindi la visione del tempio di Ezechiele prefigura i benèfici effetti della purificazione spirituale attualmente in corso. Ma che significa questo per noi? Non è un astratto enigma teologico. Questa visione ha stretta attinenza con l’adorazione quotidiana che rendiamo al solo vero Dio, Geova. Il prossimo articolo ci mostrerà come.

  • Il “tempio” e il “capo principale” oggi
    La Torre di Guardia 1999 | 1° marzo
    • Il “tempio” e il “capo principale” oggi

      “Riguardo al capo principale in mezzo a loro, quando entrano, egli deve entrare; e quando escono, egli deve uscire”. — EZECHIELE 46:10.

      1, 2. Quale verità fondamentale ci aiuta a comprendere in gran parte il significato della visione del tempio di Ezechiele?

      NELL’ANTICHITÀ alcuni rabbini ebrei avevano delle riserve sul libro di Ezechiele. Secondo il Talmud, alcuni di loro avevano persino pensato di escluderlo dal canone delle Sacre Scritture. Incontravano enormi difficoltà nell’interpretare la visione del tempio e dissero che era al di sopra della comprensione umana. Altri eruditi biblici sono rimasti perplessi di fronte alla visione del tempio di Geova avuta da Ezechiele. Che dire di noi?

      2 Da che fu ripristinata la pura adorazione, Geova ha benedetto il suo popolo con molti lampi di intendimento spirituale, inclusa la spiegazione di cosa rappresenta il tempio spirituale: la disposizione di Geova per la pura adorazione paragonata a un tempio.a Questa verità fondamentale ci aiuta a comprendere in gran parte il significato della visione del tempio di Ezechiele. Consideriamo più attentamente i quattro aspetti di questa visione: il tempio, il sacerdozio, il capo principale e il paese. Qual è oggi il loro significato?

      Il tempio e voi

      3. Cosa ci rammentano l’altezza del soffitto e le incisioni murali nell’ingresso del tempio?

      3 Immaginate di fare un giro nel tempio della visione. Ci avviciniamo e saliamo sette gradini per entrare da una delle imponenti porte. Una volta nell’ingresso, alziamo lo sguardo estasiati. Il soffitto ci sovrasta di oltre 30 metri! Questo ci rammenta le elevate norme da soddisfare per entrare nella disposizione di Geova per l’adorazione. Raggi di luce provenienti dalle finestre illuminano le incisioni murali raffiguranti palme, che nelle Scritture indicano giustizia, rettitudine. (Salmo 92:12; Ezechiele 40:14, 16, 22) Questo luogo sacro è per coloro che sono retti moralmente e spiritualmente. In armonia con ciò, anche noi vogliamo rimanere retti in modo che la nostra adorazione sia accetta a Geova. — Salmo 11:7.

      4. A chi è negato l’accesso al tempio, e cosa impariamo da questo?

      4 Su entrambi i lati del passaggio ci sono tre camere della guardia. Le guardie ci lasceranno entrare nel tempio? Geova dice a Ezechiele che nessuno straniero “incirconciso di cuore” può entrarvi. (Ezechiele 40:10; 44:9) Cosa vuol dire? Dio accetta quali adoratori solo coloro che amano le sue leggi e vivono in armonia con esse. (Geremia 4:4; Romani 2:29) Li accoglie nella sua tenda spirituale, la sua casa di adorazione. (Salmo 15:1-5) Da che nel 1919 la pura adorazione è stata ripristinata, l’organizzazione terrena di Geova ne ha sostenuto e progressivamente chiarito le leggi morali. Coloro che deliberatamente rifiutano di ubbidire non sono più invitati ad associarsi con il suo popolo. Nel nostro tempo la pratica scritturale di disassociare i trasgressori impenitenti è servita a mantenere pura e retta la nostra adorazione. — 1 Corinti 5:13.

      5. (a) Quali somiglianze ci sono fra la visione di Ezechiele e quella di Giovanni riportata in Rivelazione 7:9-15? (b) Nella visione di Ezechiele, chi rappresentano le dodici tribù che adorano nel cortile esterno?

      5 Il passaggio conduce al cortile esterno dove il popolo adora e rende lode a Geova. Questo ci rammenta la visione dell’apostolo Giovanni relativa alla “grande folla” che adora Geova “giorno e notte nel suo tempio”. Le palme sono presenti in entrambe le visioni. Nella visione di Ezechiele adornano i muri dell’entrata. In quella di Giovanni gli adoratori tengono in mano rami di palme come simbolo della gioia che provano nel rendere lode a Geova e nell’accogliere Gesù come loro Re. (Rivelazione 7:9-15) Nel contesto della visione di Ezechiele le dodici tribù d’Israele rappresentano le “altre pecore”. (Giovanni 10:16; confronta Luca 22:28-30). Siete anche voi fra coloro che gioiscono nel rendere lode a Geova proclamando il suo Regno?

      6. A cosa servivano le stanze da pranzo situate nel cortile esterno, e quale privilegio può ricordare questo alle altre pecore?

      6 Mentre visitiamo il cortile esterno, notiamo le 30 stanze da pranzo dove il popolo consuma parte delle proprie offerte volontarie. (Ezechiele 40:17) Oggi gli appartenenti alle altre pecore non offrono sacrifici animali, ma non si recano a mani vuote nel tempio spirituale. (Confronta Esodo 23:15). L’apostolo Paolo scrisse: “Per mezzo di [Gesù] offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome. Inoltre, non dimenticate di fare il bene e di condividere con altri, poiché Dio si compiace di tali sacrifici”. (Ebrei 13:15, 16; Osea 14:2) È un grande privilegio offrire a Geova tali sacrifici. — Proverbi 3:9, 27.

      7. Cosa ci assicura la misurazione del tempio?

      7 Ezechiele osserva mentre un angelo misura il tempio della visione. (Ezechiele 40:3) Analogamente, all’apostolo Giovanni fu detto: “Alzati e misura il santuario del tempio di Dio e l’altare e quelli che vi adorano”. (Rivelazione 11:1) Cosa simboleggiano queste misurazioni? In entrambi i casi sono evidentemente una garanzia, un segno che nulla può impedire a Geova di adempiere i suoi propositi relativi alla pura adorazione. Similmente oggi possiamo essere certi che nulla, nemmeno l’accanita opposizione di potenti governi, può impedire il ripristino della pura adorazione.

      8. Chi entra per le porte che conducono nel cortile interno, e cosa ci ricordano queste porte?

      8 Mentre attraversiamo il cortile esterno, notiamo che ci sono tre porte che conducono nel cortile interno; le porte interne sono allineate con quelle esterne e sono delle stesse dimensioni. (Ezechiele 40:6, 20, 23, 24, 27) Solo i sacerdoti possono entrare nel cortile interno. Le porte interne ci ricordano che gli unti devono soddisfare le norme e le leggi divine, ma le stesse norme e leggi valgono per tutti i veri cristiani. Quali sono però i compiti dei sacerdoti, e cosa significano oggi?

      Un fedele sacerdozio

      9, 10. In che modo il “regal sacerdozio”, prefigurato dalla classe sacerdotale della visione di Ezechiele, ha provveduto istruzione spirituale?

      9 Nei tempi precristiani i sacerdoti svolgevano un duro lavoro nel tempio. Scannare gli animali per i sacrifici, offrirli sull’altare e servire gli altri sacerdoti e il popolo erano lavori impegnativi dal punto di vista fisico. Ma avevano altri compiti importanti. Geova aveva comandato riguardo ai sacerdoti: “Devono istruire il mio popolo sulla differenza tra la cosa santa e la cosa profana; e devono far conoscere loro la differenza tra ciò che è impuro e ciò che è puro”. — Ezechiele 44:23; Malachia 2:7.

      10 Apprezzate il duro lavoro e l’umile servizio che la classe degli unti, il “regal sacerdozio”, ha compiuto e compie a favore della pura adorazione? (1 Pietro 2:9) Come il sacerdozio levitico dell’antichità, ha preso la direttiva nel provvedere istruzione spirituale aiutando le persone a capire ciò che è puro e accettevole agli occhi di Dio e ciò che non lo è. (Matteo 24:45) Questa istruzione, impartita per mezzo di pubblicazioni basate sulla Bibbia, di adunanze e di assemblee, ha aiutato milioni di persone a riconciliarsi con Dio. — 2 Corinti 5:20.

      11. (a) Come dà risalto la visione di Ezechiele all’importanza della purezza per quanto riguarda i sacerdoti? (b) Negli ultimi giorni, come sono stati purificati gli unti in senso spirituale?

      11 Comunque, non basta che i sacerdoti insegnino agli altri ad essere puri: essi stessi devono essere puri. Perciò Ezechiele previde un processo di raffinamento per il sacerdozio di Israele. (Ezechiele 44:10-16) Similmente la storia mostra che nel 1918 Geova sedette nel suo tempio spirituale “come un raffinatore” esaminando l’unta classe sacerdotale. (Malachia 3:1-5) A quelli giudicati spiritualmente puri, o che si pentirono dei precedenti atti di idolatria, fu permesso di continuare a svolgere quel privilegiato servizio nel tempio spirituale. Nondimeno, come chiunque altro, i singoli unti possono diventare spiritualmente o moralmente impuri. (Ezechiele 44:22, 25-27) Hanno dovuto fare uno sforzo vigoroso per rimanere “senza macchia dal mondo”. — Giacomo 1:27; confronta Marco 7:20-23.

      12. Perché dovremmo apprezzare il lavoro degli unti?

      12 Ciascuno di noi potrebbe chiedersi: ‘Apprezzo l’esempio dato dagli unti in tutti questi anni di fedele servizio? Sto imitando la loro fede?’ È bene che i componenti della grande folla ricordino che non avranno sempre gli unti con loro qui sulla terra. Riferendosi ai sacerdoti della visione di Ezechiele, Geova disse: “Non dovete dar loro alcun possedimento in Israele: Io sono il loro possedimento”. (Ezechiele 44:28) Similmente, gli unti non hanno un luogo in cui rimanere per sempre sulla terra. Hanno un’eredità celeste, e quelli della grande folla considerano un privilegio sostenerli e incoraggiarli mentre sono ancora sulla terra. — Matteo 25:34-40; 1 Pietro 1:3, 4.

      Chi è il capo principale?

      13, 14. (a) Perché il capo principale deve appartenere alle altre pecore? (b) Chi rappresenta il capo principale?

      13 A questo punto sorge una domanda interessante. Chi rappresenta il capo principale? Dal momento che se ne parla sia come di un individuo che come di un gruppo, possiamo supporre che rappresenti una classe di uomini. (Ezechiele 44:3; 45:8, 9) Ma chi? Sicuramente non gli unti. Nella visione, questo capo principale collabora strettamente con il sacerdozio, ma non ne fa parte. A differenza della classe sacerdotale, riceve un’eredità nel paese e quindi il suo futuro è qui sulla terra, non in cielo. (Ezechiele 48:21) Inoltre Ezechiele 46:10 dichiara: “E riguardo al capo principale in mezzo a loro, quando [le tribù non sacerdotali] entrano [nel cortile esterno del tempio], egli deve entrare; e quando escono, egli deve uscire”. Quindi egli non entra nel cortile interno, ma adora nel cortile esterno, entrando e uscendo dal tempio con il popolo. Questi fattori collocano decisamente il capo principale tra la grande folla di altre pecore.

      14 Chiaramente il capo principale assolve delle responsabilità fra il popolo di Dio. Nel cortile esterno siede nel portico della porta orientale. (Ezechiele 44:2, 3) Questo indicherebbe una posizione di sorveglianza simile a quella degli anziani di Israele che sedevano alla porta della città per giudicare. (Rut 4:1-12; Proverbi 22:22) Chi fra le altre pecore ricopre oggi incarichi di sorveglianza? Anziani nominati dallo spirito santo che hanno la speranza terrena. (Atti 20:28) La classe del capo principale, pertanto, viene ora addestrata con la prospettiva di ricoprire in seguito incarichi amministrativi nel nuovo mondo.

      15. (a) In che modo la visione di Ezechiele fa luce sulla relazione che c’è tra gli anziani della grande folla e l’unta classe sacerdotale? (b) In che modo gli anziani unti hanno preso la direttiva nell’organizzazione di Dio sulla terra?

      15 Che relazione c’è però oggi fra l’unta classe sacerdotale e tali anziani che, come parte della grande folla, ricoprono incarichi di sorveglianza? La visione di Ezechiele fa pensare che gli anziani che fanno parte della grande folla abbiano un ruolo subordinato e di sostegno, mentre gli unti prendono la direttiva spirituale. In che senso? Va ricordato che nella visione la responsabilità di istruire il popolo nelle cose spirituali venne affidata ai sacerdoti. Erano anche incaricati di agire da giudici nelle cause legali. Inoltre, ai leviti furono assegnati “posti di sorveglianza” alle porte del tempio. (Ezechiele 44:11, 23, 24) È chiaro che il capo principale doveva sottomettersi ai servizi spirituali e alla direttiva dei sacerdoti. È pertanto appropriato che nei tempi moderni gli unti abbiano preso la direttiva nella pura adorazione. Per esempio, i membri del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova sono stati scelti fra loro. Tali fedeli anziani unti hanno addestrato per decenni la classe del capo principale in via di sviluppo, preparandone i futuri membri per il giorno in cui sarà loro conferita piena autorità nel veniente nuovo mondo di Dio.

      16. Secondo Isaia 32:1, 2, come devono agire tutti gli anziani?

      16 Che tipo di sorveglianti sono questi futuri membri che hanno la prospettiva di ricevere maggiori responsabilità come classe del capo principale? La profezia riportata in Isaia 32:1, 2 dice: “Ecco, un re regnerà per la stessa giustizia; e in quanto ai principi, governeranno come principi per lo stesso diritto. E ciascuno deve mostrar d’essere come un luogo per riparare dal vento e un nascondiglio dal temporale, come ruscelli d’acqua in un paese arido, come l’ombra di una gran rupe in una terra esausta”. Oggi questa profezia si adempie in quanto tutti gli anziani cristiani — siano essi unti o delle altre pecore — si adoperano per proteggere il gregge da ‘temporali’ come persecuzione e scoraggiamento.

      17. Come dovrebbero considerare se stessi i pastori cristiani, e come dovrebbe considerarli il gregge?

      17 In ebraico i termini “principe” e “capo principale” hanno un significato affine e non sono titoli per esaltare uomini. Al contrario, indicano la responsabilità affidata a questi uomini di aver cura delle pecore di Dio. Geova dà questo severo avvertimento: “Vi basti, o capi principali d’Israele! Eliminate la violenza e la spoliazione, e mettete in pratica diritto e giustizia stessi”. (Ezechiele 45:9) È bene che tutti gli anziani odierni prendano a cuore questo consiglio. (1 Pietro 5:2, 3) Il gregge, a sua volta, riconosce che Gesù ha provveduto pastori come “doni negli uomini”. (Efesini 4:8) I requisiti che devono soddisfare sono enunciati nell’ispirata Parola di Dio. (1 Timoteo 3:1-7; Tito 1:5-9) Per questi motivi i cristiani seguono la direttiva degli anziani. — Ebrei 13:7.

      18. Oggi quali sono alcune responsabilità della futura classe del capo principale, e che responsabilità riceverà in futuro?

      18 Nei tempi biblici alcuni capi principali avevano più autorità, altri meno. Oggi gli anziani della grande folla hanno svariate responsabilità. Alcuni prestano servizio in una congregazione; altri servono più congregazioni in qualità di sorveglianti viaggianti; altri servono intere nazioni come membri di Comitati di Filiale; altri ancora assistono in maniera diretta vari comitati del Corpo Direttivo. Nel nuovo mondo Gesù costituirà “principi in tutta la terra” perché prendano la direttiva fra gli adoratori terreni di Geova. (Salmo 45:16) Indubbiamente egli sceglierà molti di questi fra gli odierni anziani fedeli. Poiché sin da ora tali uomini si stanno dimostrando all’altezza del compito, egli concederà a molti di loro privilegi ancora maggiori in futuro quando rivelerà quale ruolo avrà la classe del capo principale nel nuovo mondo.

      Il paese dell’odierno popolo di Dio

      19. Cosa rappresenta il paese della visione di Ezechiele?

      19 La visione di Ezechiele descrive vividamente anche il restaurato paese di Israele. Cosa rappresenta questo aspetto della visione? Altre profezie sulla restaurazione avevano predetto che il paese, Israele, sarebbe diventato un paradiso simile all’Eden. (Ezechiele 36:34, 35) Oggi viviamo in un “paese” restaurato, che in un certo senso assomiglia all’Eden. Sullo stesso tono, spesso parliamo del nostro paradiso spirituale. La Torre di Guardia ha definito il nostro “paese” come “il reame o sfera di attività” dell’eletto popolo di Dio.b Ovunque si trovino, i servitori di Geova sono in quel paese restaurato finché si sforzano di sostenere la pura adorazione camminando nelle orme di Cristo Gesù. — 1 Pietro 2:21.

      20. Che principio possiamo imparare dalla “contribuzione santa” della visione di Ezechiele, e come potremmo applicarlo?

      20 Che dire della parte del paese chiamata “la contribuzione santa”? Era la contribuzione che il popolo dava per sostenere il sacerdozio e la città. Similmente, “tutto il popolo del paese” doveva dare come contributo un appezzamento di terra per il capo principale. Cosa significa oggi tutto ciò? Naturalmente non significa che il popolo di Dio debba essere gravato dal peso di un clero stipendiato. (2 Tessalonicesi 3:8) Piuttosto, agli anziani viene dato principalmente un sostegno spirituale. Include il prestare assistenza nell’opera in corso e il manifestare uno spirito di collaborazione e sottomissione. Nondimeno, come ai giorni di Ezechiele, questa contribuzione è fatta “a Geova”, non a uomini. — Ezechiele 45:1, 7, 16.

      21. Cosa possiamo imparare dalla suddivisione del paese della visione di Ezechiele?

      21 Non sono solo il capo principale e il sacerdozio ad avere dei posti assegnati in questo paese restaurato. Il fatto che il paese venga suddiviso illustra che ciascuna delle dodici tribù ha un’eredità sicura. (Ezechiele 47:13, 22, 23) Pertanto quelli della grande folla non solo hanno un posto nell’odierno paradiso spirituale, ma riceveranno anche una parte del paese quando erediteranno un luogo nel reame terrestre del Regno di Dio.

      22. (a) Cosa rappresenta la città della visione di Ezechiele? (b) Cosa possiamo imparare dal fatto che la città è provvista di porte su tutti i lati?

      22 Infine cosa rappresenta la città della visione? Non è una città celeste perché è situata su suolo “profano” (non sacro). (Ezechiele 48:15-17) Deve dunque trattarsi di qualcosa sulla terra. Ebbene, che cos’è una città? Non dà forse l’idea di persone che si raggruppano formando una struttura organizzata? Sì. Pertanto sembra che la città rappresenti l’amministrazione terrena che recherà benefìci a tutti coloro che faranno parte della giusta società terrena. Diverrà pienamente operativa nella veniente “nuova terra”. (2 Pietro 3:13) Le porte che si trovano da ogni lato della città, una per ogni tribù, sono simbolo di apertura. Oggi i servitori di Dio non sono guidati da un’amministrazione segreta, clandestina. I fratelli responsabili devono essere avvicinabili; i princìpi che li guidano sono ben noti a tutti. Il fatto che persone di ogni tribù coltivino il suolo che provvede sostentamento alla città ci ricorda che le altre pecore sostengono, anche in senso materiale, le disposizioni amministrative prese per il popolo di Dio a livello mondiale. — Ezechiele 48:19, 30-34.

      23. Cosa considereremo nel prossimo articolo?

      23 Che dire, però, del fiume che scorre dal santuario del tempio? Ciò che questo fiume rappresenta, oggi e nel futuro, sarà spiegato nel terzo ed ultimo articolo di questa serie.

  • La benedizione di Geova sul nostro “paese”
    La Torre di Guardia 1999 | 1° marzo
    • La benedizione di Geova sul nostro “paese”

      “Dove andrà il torrente ogni cosa vivrà”. — EZECHIELE 47:9.

      1, 2. (a) Quanto è importante l’acqua? (b) Cosa simboleggia l’acqua del fiume della visione di Ezechiele?

      L’ACQUA è un liquido straordinario. Tutte le forme di vita fisica dipendono da essa. Nessuno di noi potrebbe sopravvivere a lungo senz’acqua. Dipendiamo da essa anche per quel che concerne la pulizia, dato che l’acqua è in grado di dissolvere e lavare via le impurità. Usiamo quindi l’acqua per lavare noi stessi, i vestiti e anche il cibo. Questo può salvarci la vita.

      2 Nella Bibbia l’acqua è usata per illustrare i provvedimenti spirituali di Geova per la vita. (Geremia 2:13; Giovanni 4:7-15) Tali provvedimenti includono la purificazione del suo popolo per mezzo del sacrificio di riscatto di Cristo e la conoscenza di Dio contenuta nella sua Parola. (Efesini 5:25-27) Nella visione del tempio di Ezechiele, il prodigioso fiume che sgorga dal tempio simboleggia tali benedizioni vivificanti. Ma quand’è che il fiume scorre, e che significato ha oggi per noi?

      Un fiume che scorre in un paese restaurato

      3. Cosa vide Ezechiele, secondo Ezechiele 47:2-12?

      3 Quando era prigioniero in Babilonia, il popolo di Ezechiele aveva disperato bisogno dei provvedimenti di Geova. Come fu incoraggiante, dunque, per Ezechiele vedere un rivolo d’acqua emergere dal santuario e scorrere fino all’esterno del tempio della visione! Un angelo misura il corso d’acqua a intervalli di 1.000 cubiti. La profondità aumenta: l’acqua prima arriva alle caviglie, poi alle ginocchia, poi ai fianchi e infine diventa un torrente nel quale bisogna nuotare. Il fiume porta vita e fertilità. (Ezechiele 47:2-11) A Ezechiele viene detto: “Lungo il torrente, lungo la sua sponda da un lato e dall’altro, crescerà ogni sorta di alberi da cibo”. (Ezechiele 47:12a) Non appena il torrente si getta nel Mar Morto, uno specchio d’acqua privo di vita, la vita nasce all’improvviso! I pesci abbondano e l’industria della pesca prospera.

      4, 5. Che affinità c’è fra la profezia di Gioele riguardo a un fiume e quella di Ezechiele, e perché questo è significativo?

      4 Questa bella profezia può aver rammentato agli ebrei esiliati un’altra profezia che era stata messa per iscritto più di due secoli prima: “Dalla casa di Geova uscirà una sorgente, e dovrà irrigare la valle del torrente delle Acacie”.a (Gioele 3:18) La profezia di Gioele, come quella di Ezechiele, predice che un fiume sarebbe uscito dalla casa di Dio, il tempio, e avrebbe portato la vita in una regione arida.

      5 La Torre di Guardia sostiene da tempo che la profezia di Gioele si sta adempiendo nei nostri giorni.b Pertanto lo stesso può dirsi dell’affine profezia di Ezechiele. Come nell’antico Israele, così oggi sono davvero sgorgate le benedizioni di Geova nel paese restaurato del suo popolo.

      Un impetuoso flusso di benedizioni

      6. Cosa avrà ricordato agli ebrei l’aspersione del sangue sull’altare della visione?

      6 Qual è la fonte delle benedizioni che si riversano sul ristabilito popolo di Dio? Ebbene, notate che l’acqua proviene dal tempio di Dio. Oggi, in maniera analoga, le benedizioni vengono da Geova per mezzo del suo grande tempio spirituale, la disposizione per la pura adorazione. La visione di Ezechiele aggiunge un particolare importante. Nel cortile interno il corso d’acqua scorre proprio a sud dell’altare. (Ezechiele 47:1) L’altare è situato esattamente al centro del tempio della visione. Geova lo descrive meticolosamente a Ezechiele e ordina che vi si spruzzi sopra il sangue di un sacrificio. (Ezechiele 43:13-18, 20) Quell’altare aveva un enorme significato per tutti gli israeliti. Il patto fra loro e Geova era stato convalidato molto tempo prima, quando Mosè aveva spruzzato il sangue su un altare alle pendici del monte Sinai. (Esodo 24:4-8) L’aspersione del sangue sull’altare della visione avrà ricordato loro che, una volta ritornati nel paese restaurato, Geova avrebbe continuato ad elargire le sue benedizioni a condizione che rispettassero il patto stipulato con lui. — Deuteronomio 28:1-14.

      7. Che significato ha l’altare simbolico per i cristiani odierni?

      7 Similmente l’odierno popolo di Dio è benedetto per mezzo di un patto migliore, il nuovo patto. (Geremia 31:31-34) Anch’esso fu convalidato molto tempo fa mediante il sangue, quello di Gesù Cristo. (Ebrei 9:15-20) Oggi, sia che facciamo parte degli unti, i contraenti di questo patto, o delle “altre pecore” che ne beneficiano, l’altare simbolico ha per noi un grande significato. Simboleggia la volontà di Dio in relazione al sacrificio di Cristo. (Giovanni 10:16; Ebrei 10:10) Come l’altare simbolico è situato proprio al centro del tempio spirituale, così il sacrificio di riscatto di Cristo occupa una posizione centrale nella pura adorazione. È la base per ottenere il perdono dei peccati e quindi di tutte le nostre speranze per il futuro. (1 Giovanni 2:2) Ci sforziamo pertanto di vivere secondo la legge del nuovo patto, “la legge del Cristo”. (Galati 6:2) Finché lo faremo, beneficeremo dei provvedimenti di Geova per la vita.

      8. (a) Cosa manca nel cortile interno del tempio della visione? (b) Con che cosa potevano purificarsi i sacerdoti del tempio della visione?

      8 Uno di questi benefìci è una condizione pura dinanzi a Geova. Nel cortile interno del tempio della visione manca una cosa molto importante che si trovava sia nel cortile del tabernacolo che nel tempio di Salomone: un grande bacino, chiamato in seguito mare, nel quale i sacerdoti si lavavano. (Esodo 30:18-21; 2 Cronache 4:2-6) Cosa potevano usare i sacerdoti del tempio della visione di Ezechiele per purificarsi? Senza dubbio il prodigioso corso d’acqua che scorreva nel cortile interno! Sì, Geova li avrebbe benedetti provvedendo loro il mezzo per avere una condizione pura, santa.

      9. In che modo oggi gli unti e la grande folla possono avere una condizione pura?

      9 In maniera analoga oggi gli unti sono stati benedetti con una condizione pura dinanzi a Geova, che li considera santi e li dichiara giusti. (Romani 5:1, 2) Che dire della “grande folla”, raffigurata dalle tribù non sacerdotali? Questa adora nel cortile esterno, e lo stesso corso d’acqua attraversa quella parte del tempio della visione. Com’è appropriato quindi che l’apostolo Giovanni veda la grande folla indossare lunghe vesti bianche, pure, mentre adora nel cortile del tempio spirituale! (Rivelazione [Apocalisse] 7:9-14) A prescindere dal trattamento che hanno ricevuto in questo mondo degradato, i suoi componenti possono stare certi che, finché esercitano fede nel sacrificio di riscatto di Cristo, Geova li considera puri. In che modo esercitano fede? Seguendo le orme di Gesù, avendo piena fiducia nel sacrificio di riscatto. — 1 Pietro 2:21.

      10, 11. Qual è un’importante caratteristica dell’acqua simbolica, e che relazione ha con lo straordinario ingrossarsi del fiume?

      10 Come è già stato menzionato, un’altra caratteristica essenziale di questa simbolica acqua è la conoscenza. Nell’Israele ristabilito, Geova benedisse il suo popolo con l’istruzione scritturale impartita per mezzo del sacerdozio. (Ezechiele 44:23) In maniera simile Geova ha benedetto il suo popolo odierno con ampie spiegazioni della sua Parola di verità per mezzo del “regal sacerdozio”. (1 Pietro 2:9) La conoscenza relativa a Geova Dio, ai suoi propositi per l’umanità e specialmente a Gesù Cristo e al Regno messianico è affluita come un torrente che si ingrossa sempre più durante questi ultimi giorni. Com’è meraviglioso questo crescente flusso di ristoro spirituale che stiamo ricevendo! — Daniele 12:4.

      11 Proprio come il fiume misurato dall’angelo diventava sempre più profondo, così la portata delle vivificanti benedizioni di Geova è aumentata notevolmente per soddisfare le necessità di coloro che affluiscono nel nostro benedetto paese spirituale. Un’altra profezia sulla restaurazione prediceva: “Il piccolo stesso diverrà mille, e l’esiguo una nazione potente. Io stesso, Geova, l’affretterò al suo proprio tempo”. (Isaia 60:22) Queste parole si sono avverate: milioni di persone sono accorse per unirsi a noi nella pura adorazione! Geova ha reso disponibile “acqua” in abbondanza per coloro che si volgono a lui. (Rivelazione 22:17) Fa in modo che la sua organizzazione terrena distribuisca Bibbie e letteratura biblica in ogni parte del mondo e in centinaia di lingue. Inoltre in tutto il mondo vengono organizzate adunanze e assemblee cristiane al fine di provvedere a tutti le cristalline acque di verità. Che effetto hanno questi provvedimenti sulle persone?

      Acqua vivificante!

      12. (a) Perché gli alberi della visione di Ezechiele producono in maniera così straordinaria? (b) Cosa rappresentano negli ultimi giorni questi alberi fruttuosi?

      12 Il fiume della visione di Ezechiele dona vita e salute. In relazione agli alberi che sarebbero cresciuti lungo le sponde, a Ezechiele viene detto che “il loro fogliame non appassirà, né i loro frutti si consumeranno. . . . E il loro frutto dev’essere per cibo e il loro fogliame per la guarigione”. Come mai questi alberi producono in maniera così straordinaria? “Perché l’acqua per loro esce dal medesimo santuario”. (Ezechiele 47:12b) Questi simbolici alberi prefigurano tutti i provvedimenti di Dio per riportare il genere umano alla perfezione grazie al sacrificio di riscatto di Gesù. Oggi sulla terra l’unto rimanente prende la direttiva nel provvedere nutrimento e guarigione spirituale. Dopo che tutti i 144.000 avranno ricevuto la ricompensa celeste, i benefìci derivanti dal loro servizio sacerdotale quali coregnanti di Cristo si estenderanno nel futuro finché non sarà sconfitta definitivamente la morte adamica. — Rivelazione 5:9, 10; 21:2-4.

      13. Quale guarigione ha avuto luogo nel nostro tempo?

      13 Il fiume della visione sfocia nel Mar Morto privo di vita e sana tutto ciò con cui viene a contatto. Questo mare raffigura un ambiente spiritualmente morto. Ma la vita pullula “in ogni luogo a cui perviene il torrente di doppia misura”. (Ezechiele 47:9) Analogamente, negli ultimi giorni le persone raggiunte dall’acqua vivificante sono venute alla vita in senso spirituale. I primi ad essere rivitalizzati in questo modo sono stati i componenti dell’unto rimanente nel 1919. Tornarono in vita da una condizione di inattività spirituale simile alla morte. (Ezechiele 37:1-14; Rivelazione 11:3, 7-12) Da allora queste acque vivificanti hanno raggiunto altri che erano morti in senso spirituale e questi sono venuti alla vita formando una sempre più numerosa grande folla di altre pecore che amano e servono Geova. Presto questo provvedimento sarà esteso a moltitudini di risuscitati.

      14. Cosa illustra oggi il fiorire dell’industria della pesca lungo un tratto di costa del Mar Morto?

      14 La vitalità spirituale genera produttività. Questo è illustrato dal fiorire dell’industria della pesca lungo le coste del mare precedentemente morto. Gesù disse ai suoi seguaci: “Vi farò pescatori di uomini”. (Matteo 4:19) Negli ultimi giorni la pesca è iniziata con il radunamento del rimanente degli unti, ma non si è limitata a loro. La vivificante acqua proveniente dal tempio spirituale di Geova, che include la benedizione dell’accurata conoscenza, influisce su persone di tutte le nazioni. Dovunque arrivi questo torrente, ne risulta vita spirituale.

      15. Cosa indica che non tutti accetteranno i provvedimenti di Dio per la vita, e quale sarà la loro fine?

      15 Naturalmente non tutti ora accolgono favorevolmente il messaggio di vita, né lo faranno tutti coloro che saranno risuscitati durante il Regno millenario di Cristo. (Isaia 65:20; Rivelazione 21:8) L’angelo indica che parte del mare non viene sanato. Questi luoghi acquitrinosi e privi di vita sono “dati al sale”. (Ezechiele 47:11) Per quanto riguarda le persone del nostro tempo, non tutti quelli a cui viene offerta la vivificante acqua di Geova l’accettano. (Isaia 6:10) Ad Armaghedon, tutti quelli che avranno scelto di rimanere in una condizione di malattia e morte spirituale saranno dati al sale, ovvero saranno eliminati per sempre. (Rivelazione 19:11-21) Quelli che invece hanno fedelmente bevuto queste acque possono sperare di sopravvivere e vedere l’adempimento finale di questa profezia.

      Il fiume scorre nel Paradiso

      16. Quando e come la visione del tempio di Ezechiele avrà il suo adempimento finale?

      16 Come altre profezie sulla restaurazione, la visione del tempio di Ezechiele avrà il suo adempimento finale nel Millennio. A quel tempo la classe sacerdotale non sarà più qui sulla terra. “Saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”. (Rivelazione 20:6) Questi sacerdoti celesti insieme a Cristo amministreranno nel senso più completo i benefìci del sacrificio di riscatto di Cristo. In tal modo, la giusta umanità sarà salvata, riportata alla perfezione! — Giovanni 3:17.

      17, 18. (a) Quale fiume vivificante è descritto in Rivelazione 22:1, 2, e quando si avrà l’applicazione principale di tale visione? (b) Nel Paradiso, perché il fiume d’acqua di vita avrà una grande portata?

      17 Allora in effetti l’acqua della vita scorrerà col massimo vigore nel fiume visto da Ezechiele. Quello sarà il tempo in cui la profezia riportata in Rivelazione 22:1, 2 avrà la sua principale applicazione: “Egli mi mostrò un fiume d’acqua di vita, chiaro come cristallo, che usciva dal trono di Dio e dell’Agnello in mezzo alla sua ampia via. E al di qua e al di là del fiume c’erano alberi di vita che producevano dodici raccolti di frutta, dando i loro frutti ogni mese. E le foglie degli alberi erano per la guarigione delle nazioni”.

      18 Durante il Millennio tutte le infermità — fisiche, mentali ed emotive — saranno sanate. Questo è ben raffigurato dalla “guarigione delle nazioni” per mezzo dei simbolici alberi. Grazie ai provvedimenti amministrati da Cristo e dai 144.000, “nessun residente dirà: ‘Sono malato’”. (Isaia 33:24) E il fiume raggiungerà allora la sua massima portata. Per poter soddisfare le necessità dei milioni, forse miliardi di risuscitati che berranno queste pure acque di vita, il fiume dovrà allargarsi e diventare più profondo. Nella visione il fiume sana il Mar Morto dando vita a tutto ciò che viene raggiunto dalle sue acque. Nel Paradiso uomini e donne, se eserciteranno fede nei benefìci del riscatto che saranno estesi loro, verranno alla vita nel senso più completo, essendo sanati dalla morte adamica ereditata. Rivelazione 20:12 predice che in quei giorni saranno aperti dei “rotoli” che provvederanno ulteriore intendimento a beneficio dei risuscitati. Purtroppo, persino nel Paradiso alcuni rifiuteranno di essere sanati. Quei ribelli saranno “dati al sale” della distruzione eterna. — Rivelazione 20:15.

      19. (a) Come si adempirà nel Paradiso la suddivisione del paese? (b) La città rappresenta quale aspetto del Paradiso? (c) Cosa significa il fatto che la città è situata a una certa distanza dal tempio?

      19 Sempre in quel tempo avrà il suo adempimento finale la suddivisione del paese della visione di Ezechiele. Ezechiele vide il paese dovutamente suddiviso; similmente ogni cristiano fedele può essere certo di ricevere un posto, un’eredità, nel Paradiso. Probabilmente il desiderio di avere la propria casa in cui vivere e a cui badare sarà soddisfatto in maniera ordinata. (Isaia 65:21; 1 Corinti 14:33) La città che Ezechiele vide raffigura appropriatamente la disposizione amministrativa che Geova si propone per la nuova terra. L’unta classe sacerdotale non sarà più fisicamente presente con il genere umano. La visione suggerisce proprio questo descrivendo la città in territorio “profano” a una certa distanza dal tempio. (Ezechiele 48:15) Benché i 144.000 governino con Cristo in cielo, il Re non è privo di rappresentanti sulla terra. I suoi sudditi terreni trarranno grande beneficio dall’amorevole guida e direttiva di coloro che compongono la classe del capo principale. Comunque, la vera sede del governo non sarà sulla terra, ma in cielo. Sulla terra tutti, compresa la classe del capo principale, saranno sottoposti al Regno messianico. — Daniele 2:44; 7:14, 18, 22.

      20, 21. (a) Perché il nome della città è appropriato? (b) Avendo compreso la visione di Ezechiele, quali domande dovremmo farci?

      20 Notate le parole finali della profezia di Ezechiele: “Da quel giorno in poi il nome della città sarà ‘Geova stesso è lì’”. (Ezechiele 48:35) Questa città non sarà costituita per conferire potere o influenza a uomini né per imporre la volontà di qualche essere umano. È la città di Geova, che rifletterà sempre il suo pensiero e le sue vie amorevoli e ragionevoli. (Giacomo 3:17) Questo ci dà la rincorante assicurazione che Geova benedirà l’organizzata società umana della “nuova terra” per un futuro senza fine. — 2 Pietro 3:13.

      21 Non siamo elettrizzati da queste prospettive? Appropriatamente, quindi, tutti noi faremmo bene a chiederci: ‘Come reagisco alle meravigliose benedizioni rivelate nella visione di Ezechiele? Sostengo fedelmente l’operato dei sorveglianti amorevoli che includono membri dell’unto rimanente e i futuri componenti della classe del capo principale? Ho incentrato la mia vita sulla pura adorazione? Attingo pienamente l’acqua della vita che oggi scorre così abbondante?’ Possa ciascuno di noi continuare a far questo e a provare diletto nei provvedimenti di Geova per tutta l’eternità!

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