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Esplorata l’ultima grande frontiera della terraSvegliatevi! 1986 | 22 dicembre
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Per esempio, nell’aprile del 1963, al largo della costa della Nuova Inghilterra, il sommergibile nucleare USS Thresher SSN-593, impegnato in esperimenti di immersione a grande profondità, non era risalito. Dato che noi eravamo in servizio non lontano, giungemmo sul posto nel giro di poche ore. Ma il Thresher era a una profondità troppo grande per l’equipaggiamento di cui disponevamo, perduto sotto oltre 2.500 metri d’acqua. L’oceano era insolitamente calmo quando un aereo che volava a bassa quota lasciò cadere una corona di fiori. Era tutto quello che avevamo potuto fare per le 129 anime perdute negli abissi marini. Mi sentii impotente.
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Esplorata l’ultima grande frontiera della terraSvegliatevi! 1986 | 22 dicembre
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Fu durante un lungo viaggio di ispezione alle condutture sottomarine che appresi qualcosa che fece appello al mio amore per il mare e ai miei sentimenti per quelli che erano morti in mare. Conobbi un testimone di Geova e subito mia moglie ed io acconsentimmo a studiare la Bibbia.
Che sollievo apprendere che questa bella terra e i suoi oceani non sarebbero stati bruciati col fuoco, come credevo quale battista. (Salmo 104:5; Ecclesiaste 1:4) Ero affascinato dal pensiero che i morti, anche i morti che erano nel mare, sarebbero stati risuscitati. Il mio cuore fu toccato da versetti come Rivelazione 20:13 che dice: “E il mare diede i morti ch’erano in esso, e la morte e l’Ades diedero i morti ch’erano in essi”. Desideravo vivere per sempre su una terra paradisiaca. Non molto tempo dopo, il 4 settembre 1966, mia moglie ed io ci battezzammo.
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