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  • Un avvenimento memorabile in Francia

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  • Un avvenimento memorabile in Francia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
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  • Geova fa crescere
  • Un raduno memorabile
  • “Un’oasi nel deserto”
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
w98 1/7 pp. 26-29

Un avvenimento memorabile in Francia

“NO ALLA CITTÀ DI GEOVA!” si leggeva sui manifesti di cui era tappezzata la cittadina. “Tutti insieme contro il progetto di Geova” incitava un gruppo di oppositori. Letteralmente centinaia di articoli sulla stampa fecero pubblicità alla cosa. Si sottoscrissero petizioni, e le cassette della posta vennero inondate da più di mezzo milione di volantini che parlavano di questo progetto. Quale progetto preoccupava tanto l’altrimenti tranquilla cittadina di Louviers, nella Francia nord-occidentale? La costruzione di una nuova sede per la filiale dei testimoni di Geova, con annessi edifici per uso abitativo.

Geova fa crescere

L’attività dei testimoni di Geova in Francia risale alla fine del XIX secolo. Il primo deposito di pubblicazioni bibliche fu aperto nel 1905 a Beauvène, nella Francia meridionale, e nel 1919 c’era un piccolo ufficio a Parigi. Qui nel 1930 fu ufficialmente aperta una filiale, e l’anno successivo il personale andò ad abitare in una casa Betel situata a Enghien-les-Bains, a nord di Parigi. Dopo la seconda guerra mondiale la famiglia Betel tornò a Parigi e nel 1959 la filiale venne trasferita in un edificio di cinque piani a Boulogne-Billancourt, alla periferia occidentale di Parigi.

Poiché l’opera di predicazione si espandeva, nel 1973 la tipografia e il Reparto Spedizioni furono spostati a Louviers, un centinaio di chilometri a ovest di Parigi, mentre gli uffici rimasero a Boulogne-Billancourt. Se non che, nonostante i lavori di ampliamento del 1978 e del 1985, l’aumento dei proclamatori in Francia rese inadeguate le strutture di Louviers. Così si decise di fare un ulteriore ampliamento e di riunire l’intera famiglia Betel in un’unica sede. Come si è detto all’inizio, questo progetto non piacque a tutti. Nonostante l’opposizione, si trovò un posto che distava solo un chilometro e mezzo dalla tipografia. Seguirono sei anni di duro lavoro e finalmente, dopo 23 anni di separazione, nell’agosto 1996 tutta la famiglia Betel fu riunita a Louviers.

Fu così con grande gioia che una felice moltitudine di 1.187 persone, inclusi i 300 membri della famiglia Betel francese e 329 delegati di 42 altre filiali, si radunò sabato 15 novembre 1997 per ascoltare il discorso della dedicazione pronunciato dal fratello Lloyd Barry, del Corpo Direttivo. Tuttavia, visto che la dedicazione avveniva in un clima di ostilità e nel mezzo di una campagna diffamatoria lanciata dai mezzi d’informazione contro i testimoni di Geova in tutta la Francia, si ritenne opportuno che tutti i Testimoni francesi partecipassero alla celebrazione di quella vittoria. Perciò la domenica 16 novembre fu indetto alla fiera di Villepinte, poco a nord di Parigi, un raduno speciale dal tema “Rimanete nell’amore di Cristo”. Furono invitati tutti i testimoni di Geova della Francia, nonché i Testimoni di lingua francese del Belgio e della Svizzera, oltre a congregazioni della Germania, della Gran Bretagna, del Lussemburgo e dei Paesi Bassi.

Un raduno memorabile

I preparativi iniziarono sei mesi prima. Poi, quando mancavano solo due settimane alla dedicazione, gli autotrasportatori francesi entrarono in sciopero, bloccando le strade principali e i rifornimenti di carburante. Le sedie e le altre attrezzature sarebbero giunte in tempo? I blocchi stradali avrebbero impedito ai fratelli di arrivare? Con sollievo di tutti, lo sciopero si concluse in una settimana e le strade furono riaperte al traffico. Il venerdì sera prima della dedicazione, 38 camion portarono 84.000 sedie nei due spaziosi locali affittati per l’occasione. Più di 800 fratelli e sorelle lavorarono per tutta la notte fino a dopo le 9 di sabato mattina per sistemare le sedie, il palco, l’impianto acustico e nove maxischermi televisivi.

Alle 6 della domenica mattina le porte furono aperte e le folle cominciarono a entrare. Diciassette treni speciali portarono oltre 13.000 Testimoni nella capitale. Nelle stazioni ferroviarie c’erano più di duecento fratelli e sorelle locali pronti ad accogliere i viaggiatori per accompagnarli in gruppi alla fiera. Una sorella disse che quella disposizione amorevole aveva dato loro “un senso di sicurezza e di benessere”.

Altri arrivarono in aereo o in auto. La maggioranza arrivò con 953 pullman, mentre i Testimoni della zona di Parigi si recarono alla fiera con i mezzi pubblici. Molti avevano viaggiato tutta la notte o erano partiti da casa la mattina di buon’ora, ma erano visibilmente entusiasti di partecipare a questa adunanza. Grida di gioia e abbracci calorosi caratterizzarono le riunioni di amici che non si vedevano da anni. I colorati costumi nazionali conferivano alla folla festante un aspetto internazionale. Senza dubbio c’era qualcosa di straordinario nell’aria.

Quando alle 10 di mattina iniziò il programma, non c’erano più posti liberi, eppure ogni minuto continuavano ad arrivare centinaia di persone. Dovunque si guardasse, si vedeva una massa di volti sorridenti. Migliaia di persone rimasero in piedi o si sedettero sul pavimento di cemento. In armonia col tema del raduno, molti giovani rimasero gentilmente in piedi per lasciare il posto alle persone anziane. “Che gioia cedere il posto a fratelli e sorelle sconosciuti ma che ci sono tanto cari!”, ha scritto una coppia. Molti hanno dato prova di altruismo: “Siamo stati in piedi tutto il giorno accanto alle sedie che avevamo aiutato a sistemare venerdì notte. Ma il solo fatto di essere presenti ci ha riempito il cuore di riconoscenza verso Geova”.

Nonostante la stanchezza o la scomodità, i presenti hanno seguito con la massima attenzione i rapporti di altri paesi e i discorsi di Lloyd Barry e Daniel Sydlik, anche lui membro del Corpo Direttivo. Il fratello Barry ha trattato il soggetto “Geova fa abbondare piena forza”, e ha sottolineato il fatto che Geova ha benedetto il suo popolo facendolo crescere nonostante varie prove. Il discorso del fratello Sydlik era intitolato “Felice il popolo il cui Dio è Geova!” Entrambi i discorsi sono stati particolarmente opportuni, vista l’opposizione che i testimoni di Geova incontrano attualmente in Francia. Il fratello Sydlik ha spiegato che la vera felicità non dipende da fattori esterni, ma dalla nostra relazione con Geova e da come consideriamo la vita. Quando ha chiesto: “Siete felici?”, l’uditorio è scoppiato in un fragoroso applauso.

Una sorella che aveva “perso la gioia” ha poi scritto: “All’improvviso ho capito che la felicità era alla mia portata. Avevo maldiretto i miei sforzi e grazie a questo discorso Geova mi ha fatto capire che dovevo cambiare”. Un fratello ha dichiarato: “Ora voglio lottare per rallegrare il cuore di Geova. Non voglio che alcuna cosa rovini la gioia che ho cominciato a provare interiormente”.

Mentre l’adunanza volgeva al termine, il presidente ha annunciato con grande entusiasmo il numero dei presenti: 95.888, il più grande raduno di testimoni di Geova mai tenuto in Francia!

Dopo il cantico conclusivo, che molti hanno cantato con lacrime di gioia, e la preghiera finale, i fratelli si sono rimessi in viaggio verso casa con sentimenti contrastanti. L’atmosfera calorosa e amichevole del raduno non è passata inosservata. Gli autisti dei pullman hanno fatto molti commenti positivi sullo spirito dei partecipanti. Sono stati colpiti anche dall’organizzazione, che ha permesso a tutti i 953 pullman di lasciare la fiera entro due ore senza nessun ingorgo! La condotta dei delegati è stata molto apprezzata anche dal personale delle ferrovie e dei trasporti pubblici. Ne sono scaturite molte belle conversazioni ed è stata data una buona testimonianza.

“Un’oasi nel deserto”

L’apostolo Paolo diede questa esortazione ai suoi conservi cristiani: “Consideriamoci a vicenda per incitarci all’amore e alle opere eccellenti, . . . incoraggiandoci l’un l’altro e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. (Ebrei 10:24, 25) Certo questa adunanza speciale è stata fonte di grande incoraggiamento per tutti, “un’oasi nel deserto”, come l’ha definita una sorella. “Siamo andati via rinvigoriti, incoraggiati, fortificati e più determinati che mai a rallegrarci nel servizio di Geova”, hanno scritto i fratelli della filiale del Togo. “Chi era abbattuto è tornato a casa felice”, ha detto un sorvegliante di circoscrizione. “I fratelli sono stati galvanizzati e rafforzati”, ha dichiarato un altro. “Mai prima d’ora ci eravamo sentiti così vicini all’organizzazione di Geova”, ha scritto una coppia.

“Il mio proprio piede certamente starà fermo in luogo piano; tra le folle congregate benedirò Geova”, dichiarò il salmista. (Salmo 26:12) Questi raduni cristiani permettono a tutti di non perdere l’equilibrio spirituale di fronte agli ostacoli. “Nonostante le tribolazioni”, ha confermato una sorella, “questi momenti straordinari sono impressi nel profondo del nostro cuore e saranno sempre lì per confortarci”. Sullo stesso tono un sorvegliante viaggiante ha scritto: “Quando sorgeranno difficoltà, il ricordo di questa anteprima del Paradiso ci aiuterà ad affrontarle”.

“Ascrivete a Geova, o famiglie dei popoli, ascrivete a Geova gloria e forza”, esorta Salmo 96:7. Indubbiamente la dedicazione delle nuove strutture della filiale in Francia è una grande vittoria per Geova. Solo lui poteva portare a compimento la realizzazione del progetto in presenza di un’opposizione così accanita ed estesa. I testimoni di Geova in Francia sono più decisi che mai a ‘rimanere nell’amore di Cristo’ e a ‘far risplendere la loro luce’. (Giovanni 15:9; Matteo 5:16) Tutti quelli che hanno partecipato al programma della dedicazione condividono pienamente i sentimenti del salmista: “Questo è stato fatto da Geova stesso; è meraviglioso ai nostri occhi”. — Salmo 118:23.

[Immagine a pagina 26]

Lloyd Barry

[Immagine a pagina 26]

Daniel Sydlik

[Immagine a pagina 26]

95.888 persone hanno assistito al programma speciale tenuto alla fiera di Villepinte

[Immagini a pagina 28]

Migliaia di persone sono rimaste in piedi o si sono sedute per terra ad ascoltare

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