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Il fondamentalismo si diffondeLa Torre di Guardia 1997 | 1° marzo
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Il fondamentalismo si diffonde
FONDAMENTALISMO: solo pochi decenni fa non era che un movimento minoritario all’interno del protestantesimo. Com’è cambiata la situazione! Bruce B. Lawrence, studioso delle religioni, scrive che una trentina di anni fa pochi avrebbero potuto prevedere che alla fine del XX secolo il fondamentalismoa sarebbe diventato un tema tanto importante, addirittura ossessivo per i media e per la ricerca universitaria.
Eppure questo è ciò che è accaduto. Le notizie di violente dimostrazioni di piazza, omicidi, manifestazioni antiabortiste, manovre politiche da parte di gruppi di pressione religiosi e roghi pubblici di libri ritenuti blasfemi ci ricordano di continuo le azioni dei fondamentalisti. Il settimanale Mondo Economico del 3 aprile 1993 diceva che un po’ dovunque il fondamentalismo è “all’attacco nel nome di Dio”.
Spesso i fondamentalisti sono descritti come estremisti e fanatici, impegnati a cospirare e a commettere attentati terroristici. Molti sono perplessi per la crescita di gruppi come Comunione e Liberazione in ambito cattolico, Gush Emunim nell’ebraismo e la Christian Coalition nel protestantesimo nordamericano. Perché il fondamentalismo si diffonde? Da cosa trae origine? Si tratta forse della “rivincita di Dio”, come afferma il sociologo francese Gilles Kepel?
[Nota in calce]
a Il fondamentalista è uno che si attiene rigidamente a valori religiosi tradizionali e conservatori. Il significato di “fondamentalismo” verrà spiegato più estesamente nel prossimo articolo.
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Fondamentalismo: Cos’è?La Torre di Guardia 1997 | 1° marzo
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Fondamentalismo: Cos’è?
DOVE ha avuto inizio il fondamentalismo? Alla fine del secolo scorso i teologi progressisti stavano modificando le loro concezioni per far posto alla critica letteraria della Bibbia e a teorie scientifiche come quella dell’evoluzione. Di conseguenza la fiducia della gente nella Bibbia fu scossa. Per reazione, esponenti religiosi americani fissarono quelli che definirono i fondamenti della fede.a All’inizio del XX secolo pubblicarono una trattazione di questi princìpi in una serie di volumi intitolati The Fundamentals: A Testimony to the Truth (I princìpi fondamentali: Una testimonianza alla verità). Da questo titolo deriva il termine “fondamentalismo”.
Nella prima metà del XX secolo il fondamentalismo salì più volte agli onori della cronaca. Per esempio, nel 1925 i fondamentalisti religiosi portarono in tribunale John Scopes, un insegnante di scuola del Tennessee, negli Stati Uniti. Il reato commesso? Insegnava l’evoluzione, violando una legge dello Stato. A quel tempo alcuni credevano che il fondamentalismo avrebbe avuto vita breve. Nel 1926 un periodico protestante americano (Christian Century) lo definì “vuoto e artificiale”, e “del tutto privo delle qualità di una realizzazione o sopravvivenza costruttive”. Come si rivelò inesatta quella valutazione!
A partire dagli anni ’70 il fondamentalismo ha continuato a fare notizia. Il prof. Miroslav Volf, del Fuller Theological Seminary, in California, dice: “Il fondamentalismo non è solo sopravvissuto, ma è anche fiorito”. (Concilium, n. 3, 1992) Oggi la parola “fondamentalismo” non si riferisce più soltanto a movimenti in seno al protestantesimo, ma anche a movimenti all’interno di altre religioni: cattolicesimo, Islam, ebraismo e induismo.
Una reazione al nostro tempo
Perché il fondamentalismo si diffonde? Gli studiosi ne attribuiscono, almeno in parte, il successo alle incertezze morali e religiose del nostro tempo. Nel passato la maggior parte delle società vivevano in un’atmosfera di certezze morali basata su credenze tradizionali. Ora queste credenze vengono messe in discussione o rifiutate. Molti intellettuali affermano che non c’è nessun Dio e che l’uomo è solo in un universo indifferente. La maggioranza degli scienziati insegna che l’uomo è il risultato dell’evoluzione casuale, non dell’intervento di un amorevole Creatore. Prevale una mentalità permissiva. I valori morali sono abbandonati a tutti i livelli della società. — 2 Timoteo 3:4, 5, 13.
I fondamentalisti rimpiangono le vecchie certezze e alcuni di loro tentano di ricondurre le rispettive comunità e nazioni a quelli che ritengono essere i sani fondamenti morali e dottrinali. Fanno tutto ciò che possono per costringere altri a vivere secondo un codice morale e un sistema dottrinale “corretti”. Il fondamentalista è profondamente convinto che lui ha ragione e gli altri torto. In un suo libro il prof. James Barr dice che fondamentalismo “è spesso sentito come un termine ostile e ingiurioso, che fa pensare a ristrettezza mentale, fanatismo, oscurantismo e settarismo”. — Fundamentalism.
Dato che a nessuno piace essere considerato di mente ristretta, fanatico o settario, non tutti concordano su chi sia fondamentalista e chi no. Ci sono comunque certi aspetti che caratterizzano il fondamentalismo religioso.
Identikit del fondamentalista
In genere il fondamentalismo religioso è un tentativo di tornare alle presunte origini della propria tradizione o cultura religiosa come reazione allo spirito laico del mondo contemporaneo. Non che i fondamentalisti siano contro tutto ciò che è moderno. Alcuni si avvalgono con grande efficacia dei mezzi di comunicazione moderni per diffondere le loro idee. Ma combattono la secolarizzazione della società.b
Alcuni fondamentalisti sono decisi non solo a conservare per sé una struttura dottrinale o uno stile di vita tradizionale, ma anche a imporlo agli altri, a intervenire sulla società perché si conformi al loro credo. Pertanto, il fondamentalista o integralista cattolico non si limiterà a condannare l’aborto. Probabilmente farà pressione sui legislatori del suo paese perché emanino leggi antiabortiste. In Polonia, secondo La Repubblica del 26-27 luglio 1992, per far approvare una legge antiabortista la Chiesa Cattolica ha condotto “una ‘guerra’ per cui ha dispiegato tutta la sua potenza e la sua influenza”. Così facendo, le autorità ecclesiastiche hanno agito in maniera molto simile ai fondamentalisti. Negli Stati Uniti la Christian Coalition protestante combatte “guerre” analoghe.
I fondamentalisti si distinguono soprattutto per le loro radicate convinzioni religiose. Così il fondamentalista protestante sarà un fermo assertore dell’interpretazione letterale della Bibbia, compresa probabilmente la credenza che la terra fu creata in sei giorni letterali. L’integralista cattolico non ha dubbi sull’infallibilità del papa.
Si comprende quindi perché il termine “fondamentalismo” evochi l’immagine del cieco fanatismo e perché chi non è fondamentalista si senta a disagio di fronte al diffondersi di questo fenomeno. Personalmente potremmo non essere d’accordo con i fondamentalisti ed essere scioccati dalla loro ingerenza nella politica e dalle loro azioni a volte violente. Gli stessi fondamentalisti di una determinata religione possono considerare orrende le azioni dei fondamentalisti di un’altra religione! Ciò nonostante, molte persone riflessive sono preoccupate per le cose che provocano il diffondersi del fondamentalismo: crescente lassismo morale, crisi della fede e rifiuto della spiritualità nella società moderna.
Il fondamentalismo è l’unica risposta a queste tendenze? Se no, qual è l’alternativa?
[Note in calce]
a I cosiddetti “Cinque princìpi fondamentali” definiti nel 1895 erano: “(1) l’ispirazione e l’inerranza della Scrittura; (2) la divinità di Gesù Cristo; (3) la nascita verginale di Cristo; (4) l’opera espiatrice e vicaria di Cristo sulla croce; (5) la resurrezione fisica ed il ritorno personale e corporeo di Cristo sulla terra”. — Studi di teologia, n. 2, 1990.
b La “secolarizzazione” è definita come il declino dell’influenza della religione sulla società civile, in contrasto con l’importanza attribuita ai valori spirituali o al sacro.
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Una via miglioreLa Torre di Guardia 1997 | 1° marzo
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Una via migliore
I TESTIMONI DI GEOVA sono preoccupati per il declino della spiritualità nel mondo e per l’immoralità e le incertezze religiose che pervadono la società. Per questo a volte sono definiti fondamentalisti. Ma lo sono? No. Pur avendo forti convinzioni religiose, non sono fondamentalisti nel senso comune della parola. Non fanno pressione sui politici per imporre le loro idee, non inscenano manifestazioni e non ricorrono alla violenza contro chi non la pensa come loro. Hanno trovato una via migliore. Imitano il loro Capo, Gesù Cristo.
I testimoni di Geova sono convinti che la verità religiosa esiste e si trova nella Bibbia. (Giovanni 8:32; 17:17) Ma la Bibbia insegna che i cristiani devono essere gentili, buoni, miti e ragionevoli, qualità che non si accordano col fanatismo. (Galati 5:22, 23; Filippesi 4:5) Nel libro biblico di Giacomo, i cristiani sono esortati a coltivare “la sapienza dall’alto”, che “è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire, piena di misericordia e di buoni frutti”. Giacomo aggiunge che “il frutto della giustizia si semina in condizioni pacifiche per quelli che fanno la pace”. — Giacomo 3:17, 18.
I testimoni di Geova ricordano che Gesù aveva molto a cuore la verità. A Ponzio Pilato disse: “Per questo sono nato e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità”. (Giovanni 18:37) Tuttavia, benché fosse un intrepido sostenitore della verità, non cercava di imporre ad altri le sue convinzioni religiose. Piuttosto, faceva appello alla mente e al cuore della gente. Sapeva che spettava al suo Padre celeste, un Dio “buono e retto”, decidere quando e come eliminare la falsità e l’ingiustizia dalla faccia della terra. (Salmo 25:8) Quindi non cercava di reprimere con la forza chi non era d’accordo con lui. Furono gli esponenti dell’ortodossia religiosa del suo tempo a cercare di sopprimere Gesù. — Giovanni 19:5, 6.
I testimoni di Geova hanno precise convinzioni dottrinali e solidi valori morali. Come l’apostolo Paolo, sono convinti che c’è “un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo”. (Efesini 4:5) Conoscono bene anche le parole di Gesù: “Stretta è la porta e angusta la strada che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. (Matteo 7:13, 14) Tuttavia non obbligano nessuno a seguire le loro credenze. Piuttosto, come Paolo, ‘implorano’ chi lo desidera a ‘riconciliarsi con Dio’. (2 Corinti 5:20) Questa è la via migliore. È la via di Dio.
Il fondamentalismo religioso, nel senso in cui è usata oggi la parola, agisce in modo ben diverso. I fondamentalisti ricorrono a molte strategie — inclusa la violenza — per imporre i loro princìpi alla società. Così facendo si rendono parte integrante del sistema politico. Gesù però disse che i suoi seguaci ‘non avrebbero fatto parte del mondo’. (Giovanni 15:19; 17:16; Giacomo 4:4) In armonia con queste parole i testimoni di Geova rimangono rigorosamente neutrali rispetto alle lotte politiche. E, come riconosceva il periodico Fuoripagina dell’11 luglio 1991, “non impongono niente a nessuno, ogni persona è libera di accettare o rifiutare le loro parole”. Il risultato? Il pacifico messaggio biblico divulgato dai Testimoni attira persone di ogni sorta, anche chi un tempo era fondamentalista. — Isaia 2:2, 3.
Un mondo con veri valori
I Testimoni riconoscono che gli uomini non possono risolvere i problemi che preoccupano i fondamentalisti. Non si può costringere una persona a credere in Dio o ad accettare certe convinzioni religiose. L’idea che ciò fosse possibile ha portato ad alcuni fra i peggiori crimini della storia, come le crociate, le inquisizioni medievali e la “conversione” degli indios americani. Se invece si confida in Dio, si lascerà la cosa nelle sue mani.
Secondo la Bibbia, Dio ha deciso di tollerare per un tempo limitato che gli uomini infrangano le sue leggi e causino in tal modo dolore e sofferenza. Quel tempo è quasi scaduto. Gesù regna già nel celeste Regno di Dio e presto quel Regno agirà per eliminare i governi umani e assumere il controllo degli affari umani. (Matteo 24:3-14; Rivelazione [Apocalisse] 11:15, 18) Il risultato sarà un paradiso mondiale in cui regneranno la pace e la giustizia. Allora non ci saranno incertezze su come adorare il vero Dio. “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. (Salmo 37:29) Valori eterni come amorevole benignità, verità, giustizia e bontà trionferanno per il bene di tutto il genere umano ubbidiente.
Riferendosi poeticamente a quel tempo tanto atteso, il salmista dice: “In quanto all’amorevole benignità e alla verità, si sono incontrate; giustizia e pace, si sono baciate. La verità stessa germoglierà dalla medesima terra, e la stessa giustizia guarderà dai medesimi cieli. Inoltre, Geova, da parte sua, darà ciò che è buono, e il nostro proprio paese darà il suo prodotto. Dinanzi a lui camminerà la stessa giustizia, e dei suoi passi farà una via”. — Salmo 85:10-13.
Anche se non possiamo cambiare il mondo, come singoli individui possiamo coltivare fin d’ora veri valori. Possiamo quindi cercare di essere il tipo di persone che Dio vorrà come suoi adoratori in quel nuovo mondo. Saremo così fra i mansueti di cui parlò il salmista quando disse: “I mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. (Salmo 37:11) Dio sostiene e benedice coloro che fanno la sua volontà e promette loro cose meravigliose per il futuro. L’apostolo Giovanni disse: “Il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Giovanni 2:17.
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