La gente compra biglietti della lotteria sperando di vincere una grossa somma di denaro. Questo certo è contrario al consiglio divino contro l’avidità, che può essere un vizio così serio da impedire alla persona di ‘ereditare il regno di Dio’. Pertanto, se un cristiano persistesse nel mostrare avidità giocando d’azzardo potrebbe essere espulso dalla congregazione. (1 Corinti 5:11; 6:10) La Bibbia dice: “Un’eredità si ottiene dapprima mediante l’avidità, ma il suo proprio futuro non sarà benedetto”. (Proverbi 20:21) Se un cristiano si sentisse spinto in qualche modo a ‘tentare la fortuna’ in una lotteria, dovrebbe pensare seriamente all’avidità su cui quella lotteria si basa. Efesini 5:3 dice che ‘l’avidità non dovrebbe essere neppure menzionata fra noi’, tantomeno un cristiano dovrebbe cedere ad essa.

La più alta percentuale di partecipanti alle lotterie di solito si riscontra negli strati sociali più poveri. Perciò anche se il costo del biglietto è basso, si sta sottraendo del denaro che dovrebbe essere destinato a soddisfare i veri bisogni della famiglia: più cibo, vestiario adeguato e assistenza medica migliore. Chi si definisce cristiano ma trascura tali bisogni familiari “è peggiore di uno senza fede”. — 1 Timoteo 5:8.

Anche se il costo di un biglietto della lotteria non danneggiasse in maniera significativa le risorse di una persona o della sua famiglia, questo non significa che non danneggi altri. Perché? Perché quasi chiunque acquista un biglietto della lotteria vorrebbe vincere. Da dove verrebbe il denaro del suo premio? Se il biglietto costa dieci pesos e il premio è di un milione di pesos, questo significa che egli incassa il denaro del biglietto di centomila altre persone. Questo è forse in armonia con il comando di Dio di non concupire i beni altrui? (Deuteronomio 5:21)

Nessuno può neanche negare che legato alla lotteria c’è il sogno di vincere del denaro senza aver lavorato per esso. Sì, la lotteria incoraggia la pigrizia o fa appello ad essa. Ma la Bibbia esorta il popolo di Dio a risparmiare, ad essere laboriosi e a lavorare sodo. Anziché incoraggiare a voler ottenere qualcosa senza far nulla, essa consiglia: “Se qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi”. — 2 Tessalonicesi 3:10; Proverbi 13:4; 20:4; 21:25; 1 Tessalonicesi 4:9-12.