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GloriaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Spesso le Scritture menzionano la gloria in relazione a Geova Dio. A proposito del significato che la parola assume in questi casi, un lessico spiega: “Riferito all’uomo, [kavòhdh] è ciò che gli dà prestigio — sia quanto possiede materialmente, sia la sua evidente gravitas che postula un riconoscimento — riferito a Dio il termine può parimenti definire quanto in lui è appariscente per l’uomo, l’imponenza del suo manifestarsi”. (G. Kittel, Grande Lessico del Nuovo Testamento, Brescia, 1966, vol. II, col. 1361) Quindi la gloria può riferirsi a un’imponente manifestazione dell’onnipotenza di Dio. Infatti i visibili corpi celesti “dichiarano la gloria di Dio”. (Sl 19:1) Sul monte Sinai la “gloria di Geova” fu resa evidente da terribili manifestazioni quali “un fuoco divoratore”. — Eso 24:16-18; cfr. 16:7, 10; 40:34.
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GloriaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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I servitori di Dio sono esortati a fare “ogni cosa alla gloria di Dio”. (1Co 10:31) La gloria di Dio è resa manifesta dall’onore o dalla lode che gli sono tributati. Il comportamento di qualcuno può indurre altri a ‘dare gloria a Dio’. (Mt 5:16; 1Pt 2:12) I cristiani che si lasciano veramente guidare da Geova sono “trasformati . . . di gloria in gloria”, continuando a fare progresso nel riflettere la gloria di Dio. (2Co 3:18)
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