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  • Svelato un sacro segreto
    La Torre di Guardia 1990 | 15 gennaio
    • Svelato un sacro segreto

      “Il sacro segreto di questa santa devozione è per ammissione grande”. — 1 TIMOTEO 3:16.

      1. Quale segreto è descritto in 1 Timoteo 3:16?

      I MISTERI vi affascinano? Siete attratti dai segreti? Quasi tutti direbbero di sì! Unitevi a noi quindi nello scrutare uno dei più grandi segreti di tutti i tempi, un segreto che è rimasto sigillato nella Parola di Dio per migliaia d’anni. Questo sacro segreto influisce in maniera determinante sulla nostra vita, presente e futura. È il ‘sacro segreto della santa devozione’, descritto in 1 Timoteo 3:16. Come dovremmo essere grati a Geova, il “Rivelatore dei segreti”, per averci benignamente fatto conoscere questo sublime segreto e la sua interpretazione! — Daniele 2:28, 29.

      2. (a) Quando fu che Geova parlò per la prima volta di un sacro segreto, e che cosa promise allora? (b) Quali domande richiedono una risposta?

      2 La prima volta che Geova parlò di un sacro segreto fu dopo che il Serpente aveva ingannato Eva e che Adamo si era unito a lei nella ribellione. In quell’occasione Dio promise che il “seme” o progenie avrebbe schiacciato la testa al Serpente. (Genesi 3:15) Chi è questo Seme? Come avrebbe sconfitto il Serpente? Avrebbe rivendicato la veracità di Dio e il Suo proposito per la terra?

      3. Quali indizi sull’identità e l’attività del Seme hanno provveduto le profezie divine?

      3 Col tempo, profezie divine rivelarono degli indizi sull’identità e la futura attività del Seme: sarebbe stato un discendente di Abraamo, avrebbe ereditato il regno di Davide e sarebbe stato chiamato Principe della pace. ‘Dell’abbondanza del suo dominio principesco e della pace non ci sarebbe stata fine’. (Isaia 9:6, 7; Genesi 22:15-18; Salmo 89:35-37) Ma, come dice Romani 16:25, quel sacro segreto fu ‘taciuto per tempi di lunga durata’.

      Risolto il mistero

      4. In che modo il sacro segreto cominciò a dischiudersi nel 29 E.V.?

      4 Infine, dopo quattro millenni, esso fu svelato! In che modo? Nel 29 E.V. Giovanni battezzò Gesù di Nazaret nel Giordano, e dal cielo la voce di Dio dichiarò: “Questo è mio Figlio, il diletto, che io ho approvato”. (Matteo 3:17) Ecco finalmente il Seme della promessa! Il sacro segreto aveva cominciato a dischiudersi in tutti i suoi meravigliosi aspetti, incluso quello della santa devozione.

      5. Che cos’è la “santa devozione”, e come influisce su quelli che la praticano?

      5 Cosa s’intende per “santa devozione”? Nelle Scritture Greche Cristiane questa espressione ricorre solo 20 volte, più di metà delle quali nelle due lettere di Paolo a Timoteo. La pubblicazione Perspicacia nello studio delle Scritture (inglese) definisce la “santa devozione” come “riverenza, adorazione e servizio resi a Dio, con lealtà alla sua sovranità universale”. Sentimenti di profonda riverenza scaturiscono da un cuore che si accosta a Dio, riconoscendo la sua maestà, la sua eternità e la grandiosità della sua multiforme creazione, con gratitudine per i doni spirituali e materiali che egli riversa sugli esseri umani riconoscenti. Veramente ognuno di noi che manifesta santa devozione può far proprie le parole del salmista espresse in Salmo 104:1: “Benedici Geova, o anima mia. O Geova mio Dio, ti sei mostrato molto grande. Ti sei vestito con dignità e splendore”.

      6. (a) In che modo gli adoratori di Geova sono diversi dai frequentatori delle chiese della cristianità? (b) Cosa disse Paolo in Romani 11:33-34, e quali domande vengono quindi poste?

      6 La nostra devozione a Dio deve trovare il modo di esprimersi, e la si esprime mediante le azioni. A questo riguardo gli adoratori del vero Dio, Geova, sono molto diversi dai frequentatori delle chiese della cristianità, sempre più vuote. Per molti la religione — se ancora ne hanno una — è un fatto puramente formale, un abito che indossano per assumere un’aria di santità mentre conducono una vita corrotta come il mondo che li circonda. Non sanno nemmeno chi sia Dio. Certo costoro dovrebbero tener conto delle parole di Paolo riportate in Atti 17:23, quando agli ateniesi che veneravano “un Dio sconosciuto” egli disse: “Quello al quale rendete santa devozione senza conoscerlo, quello io vi proclamo”. Riferendosi a quel magnifico Dio, in Romani 11:33, 34 Paolo esclama: “O profondità della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imperscrutabili i suoi giudizi e impenetrabili le sue vie! Poiché ‘chi ha conosciuto la mente di Geova, o chi è divenuto suo consigliere?’” Come facciamo dunque a conoscere le vie di Dio? Imparando ‘il sacro segreto della santa devozione’. Ma come possiamo impararlo?

      7. Perché si può dire che “il sacro segreto di questa santa devozione è per ammissione grande”?

      7 Nel capitolo 3 di 1 Timoteo l’apostolo Paolo menziona prima i requisiti dei servitori responsabili della casa di Dio, descritta al versetto 15 come “la congregazione dell’Iddio vivente, colonna e sostegno della verità”. Poi, nel versetto 16, Paolo aggiunge: “Il sacro segreto di questa santa devozione è per ammissione grande”. È davvero grande perché Geova mandò il suo unigenito Figlio sulla terra per dischiudere questo segreto, per mostrare ciò che è veramente la santa devozione e quanto essa sia essenziale, determinante, nella vera adorazione. La vita che Gesù condusse qui sulla terra fece luce sul sacro segreto di questa santa devozione. Tutti quelli che amano Geova devono edificare la loro fede e la loro vita su Cristo, perfetto esempio di santa devozione. In che modo dunque Gesù rese chiaro il sacro segreto della santa devozione?

      Sei aspetti

      8. (a) Quali sono i sei aspetti del sacro segreto che Paolo descrive in 1 Timoteo 3:16? (b) Chi è l’“Egli” che fu reso manifesto?

      8 Sotto ispirazione divina l’apostolo Paolo risponde a questa domanda. In 1 Timoteo 3:16 egli descrive sei aspetti di questo sacro segreto, dicendo: “Egli [1] fu reso manifesto nella carne, [2] fu dichiarato giusto nello spirito, [3] apparve agli angeli, [4] fu predicato fra le nazioni, [5] fu creduto nel mondo, [6] fu ricevuto in gloria”. Chi è l’“Egli” che fu reso manifesto? Ovviamente è il Seme promesso, Gesù, che venne per compiere la volontà di Dio. È su di lui che è incentrato il sacro segreto, cosa che lo rende davvero grande.

      9. Quali prove abbiamo che 1 Timoteo 3:16 non dovrebbe essere reso: “Iddio è stato manifestato in carne”?

      9 I trinitari cercano di confondere l’intendimento del sacro segreto dicendo che l’“Egli” di 1 Timoteo 3:16 sia Dio stesso. Questo perché alcune vecchie versioni, come quella di Giovanni Diodati, traducono: “Iddio è stato manifestato in carne”. Ma cosa dicono i manoscritti greci più attendibili? Hanno il pronome “Egli”, non il sostantivo ‘Dio’. Gli esperti di critica testuale sono concordi nel dire che in questo versetto la parola ‘Dio’ è dovuta all’errore di un copista. Perciò traduzioni più recenti, come la Versione Riveduta di Giovanni Luzzi e il testo CEI concordano con la Traduzione del Nuovo Mondo, che correttamente traduce: “Egli fu reso manifesto nella carne”. Non fu quindi Dio ad essere reso manifesto “nella carne”, ma il suo diletto Figlio, la sua prima creatura, riguardo alla quale l’apostolo Giovanni scrisse: “E la Parola è divenuta carne e ha risieduto fra noi, e abbiamo visto la sua gloria, una gloria tale che appartiene a un figlio unigenito da parte di un padre; ed era pieno di immeritata benignità e verità”. — Giovanni 1:14.

      “Reso manifesto nella carne”

      10. (a) In che modo il primo aspetto del sacro segreto divenne evidente al battesimo di Gesù? (b) Perché Gesù divenne “l’ultimo Adamo”?

      10 Al battesimo di Gesù divenne evidente il primo aspetto del sacro segreto: Gesù “fu reso manifesto nella carne” come unto Figlio di Dio. Geova Dio aveva trasferito la vita di suo Figlio dal cielo nel seno di Maria, affinché Gesù potesse nascere nella carne come uomo perfetto. Così, come indica 1 Corinti 15:45-47, Gesù divenne un secondo o “ultimo” Adamo, una perfetta anima umana del tutto equivalente al primo Adamo. A che scopo? Primo Timoteo 2:5, 6 parla dell’“ultimo Adamo” come dell’“uomo Cristo Gesù, che diede se stesso come riscatto corrispondente per tutti”. Sulla base legale di questo perfetto sacrificio umano Gesù agisce da Mediatore del nuovo patto a favore dei 144.000 esseri umani che divengono coeredi con lui nel suo Regno. — Rivelazione 14:1-3.

      11. A chi si estendono i benefìci del sacrificio di riscatto di Gesù?

      11 Ci sarebbero stati anche altri che avrebbero beneficiato della morte sacrificale di Gesù? Senz’altro! Primo Giovanni 2:2 dichiara che Gesù Cristo “è un sacrificio propiziatorio per i nostri peccati [cioè per i peccati dei cristiani unti come Giovanni], e non solo per i nostri ma anche per quelli di tutto il mondo”. I benefìci del sacrificio di riscatto di Gesù si estendono quindi a molti altri oltre ai 144.000 cristiani unti, in quanto abbracciano l’intero mondo del genere umano. Una “grande folla” oggi vivente e miliardi di persone che saranno risuscitate sulla terra paradisiaca riceveranno la vita eterna grazie alla loro fede nel sacrificio di riscatto di Gesù. Come profetizzato in Rivelazione 7:9, 10, la grande folla ha già lavato le proprie vesti e le ha rese bianche esercitando fede nel sangue sparso dell’Agnello Gesù Cristo. Essi vengono considerati giusti quali amici di Dio. È quindi una gioia per loro apprendere i vari aspetti del sacro segreto e manifestare santa devozione in armonia con l’esempio di Gesù!

      Altri aspetti

      12. In che modo Gesù “fu dichiarato giusto nello spirito”?

      12 Che dire ora del secondo aspetto menzionato in 1 Timoteo 3:16? Gesù “fu dichiarato giusto nello spirito”. In che modo? Grazie al fatto che Geova destò il suo fedele Figlio dai morti alla vita spirituale. Da parte di Dio questo equivaleva a dichiarare Gesù completamente giusto e degno di ricevere ulteriori alti incarichi. Per usare le parole di Romani 1:4, “secondo lo spirito di santità [Gesù] fu dichiarato con potenza Figlio di Dio per mezzo della risurrezione dai morti”. Pietro lo conferma nella sua prima lettera, al capitolo 3, versetto 18, quando dice: “Cristo morì una volta per sempre in quanto ai peccati, un giusto per ingiusti, per condurvi a Dio, essendo messo a morte nella carne, ma essendo reso vivente nello spirito”. L’esempio di santa devozione di Gesù sta conducendo a Dio anche voi?

      13. A quali angeli apparve il risuscitato Gesù, e che tipo di messaggio predicò loro?

      13 Torniamo a 1 Timoteo 3:16. Paolo accenna ora al terzo aspetto del sacro segreto, dicendo che Gesù “apparve agli angeli”. Di quali angeli si tratta? Riguardo a Gesù, ora “reso vivente nello spirito”, Pietro scrive in 1 Pietro 3:19, 20: “In questo stato andò anche a predicare agli spiriti in prigione, che una volta erano stati disubbidienti quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè”. Giuda 6 mostra che questi spiriti erano “gli angeli che non mantennero la loro posizione originale ma abbandonarono il proprio luogo di dimora” nei cieli. Essi assunsero corpi carnali per avere rapporti sessuali illeciti con donne. Quando il Diluvio costrinse quegli angeli a tornare nel reame spirituale, essi vennero gettati nel Tartaro, una condizione di estrema degradazione. (2 Pietro 2:4) Il risuscitato Gesù predicò loro. Ma si trattò forse di un messaggio di salvezza? Assolutamente no! Piuttosto, Gesù condannò la loro malvagità come esatto contrario della santa devozione. Qualsiasi servitore di Dio scherzasse oggi con l’immoralità sessuale dovrebbe prendere come un avvertimento il giudizio emesso contro quegli angeli!

      14. In che modo Gesù cominciò a essere “predicato fra le nazioni”?

      14 Il quarto aspetto menzionato in 1 Timoteo 3:16 è che Gesù “fu predicato fra le nazioni”. Come si adempì questo? Poco prima del suo arresto Gesù disse agli apostoli: “Verissimamente vi dico: Chi esercita fede in me farà anche lui le opere che io faccio; e farà opere più grandi di queste, perché io me ne vado al Padre”. (Giovanni 14:12) Poco dopo, alla Pentecoste del 33 E.V., Gesù versò spirito santo sui discepoli, e la straordinaria notizia che “questo Gesù ha Dio risuscitato” cominciò a essere predicata agli ebrei. In seguito, anche i samaritani accettarono la parola di Dio e iniziarono a ricevere spirito santo. (Atti 2:32; 8:14-17) Poi, nel 36 E.V., Pietro predicò a Cornelio e ad altri gentili che erano riuniti in casa sua. Così la buona notizia riguardo a Gesù cominciò a essere ‘predicata fra le nazioni’, cioè fra i non ebrei, e anche questi furono unti con spirito santo.

      15. Cosa dimostra che i cristiani del I secolo avevano imparato bene il sacro segreto della santa devozione?

      15 Come riferisce Atti 12:24, “la parola di Geova cresceva e si diffondeva”. Atti 17:6 narra che nella Grecia settentrionale degli oppositori gridarono, come fanno tuttora in quel paese: “Questi uomini che hanno messo sottosopra la terra abitata sono presenti anche qui”! Meno di trent’anni dopo Paolo poté scrivere da Roma che la buona notizia era stata “predicata in tutta la creazione che è sotto il cielo”. (Colossesi 1:23) I cristiani dell’epoca avevano imparato bene il sacro segreto della santa devozione. Con che zelo lo mettevano in atto! Impariamo anche noi a fare altrettanto in questo periodo cruciale in cui viene predicato il Regno!

      16. Qual era il quinto aspetto del sacro segreto, e quale attività lo rese evidente?

      16 In risposta a quella predicazione del I secolo, divenne molto evidente il quinto aspetto del sacro segreto di 1 Timoteo 3:16. Gesù “fu creduto nel mondo”. Questo fu il risultato della santa devozione di zelanti missionari, come Paolo e Timoteo, che imitavano Cristo. Essi portarono la buona notizia in Asia Minore e in Europa, forse addirittura fino in Spagna. Il messaggio si diffuse nell’Africa orientale per bocca dell’etiope che era stato battezzato, e Pietro prestò servizio a Babilonia.

      17. Perché si può dire che Gesù è ‘creduto’ in tutto il mondo odierno?

      17 Che dire dei nostri giorni? Dal 1919 l’unto rimanente ha mostrato santa devozione in maniera esemplare. Questi unti hanno solidamente edificato sul fondamento della fede posto da Gesù. In particolare dal 1935 hanno cominciato a radunare una grande folla che si rallegra alla prospettiva di sopravvivere alla “grande tribolazione” e di ricevere la vita eterna su una terra paradisiaca. (Rivelazione 7:9, 14) Così la buona notizia incentrata su Gesù viene ‘creduta’ in tutto il mondo odierno. Con santa devozione, più di 3.700.000 testimoni di Geova predicano e prosperano in tutto il mondo!

      18. In che modo Gesù “fu ricevuto in gloria”?

      18 Resta da considerare un ultimo aspetto di questo sacro segreto, il sesto: Gesù “fu ricevuto in gloria”. Per 40 giorni dopo essere stato “reso vivente nello spirito”, Gesù materializzò corpi carnali apparendo ai discepoli e narrando loro “le cose concernenti il regno di Dio”. Quindi ascese al cielo. (Atti 1:3, 6-9) Fu così esaudita la sua preghiera riportata in Giovanni 17:1-5: “Padre, . . . glorifica il tuo figlio, affinché il figlio glorifichi te . . . Io ti ho glorificato sulla terra . . . E ora, Padre, glorificami presso te stesso con la gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse”.

      19. Che cosa deve aver accompagnato il ritorno di Gesù in cielo?

      19 Che grande allegrezza deve aver accompagnato il ritorno di Gesù in cielo! Molto tempo prima, quando Geova aveva fondato la terra, “tutti i figli di Dio emettevano urla di applauso”. (Giobbe 38:7) Quanto più quelle schiere angeliche dovettero essere felici di ricevere di nuovo fra loro il leale Campione della sovranità di Geova!

      20. Perché Gesù ha ereditato un nome così eccellente, e cosa fece mentre era sulla terra?

      20 Riguardo al vittorioso Gesù, Paolo dice in Ebrei 1:3, 4: “Dopo aver fatto la purificazione dei nostri peccati si mise a sedere alla destra della Maestà nei luoghi eccelsi. Quindi è divenuto migliore degli angeli, in quanto ha ereditato un nome più eccellente del loro”. Cristo ricevette questo nome per aver trionfato sull’ingiustizia. Questo Figlio di Dio aveva veramente tracciato la via della santa devozione qui sulla terra. Aveva anche stabilito il modello per tutti gli altri che avrebbero ottenuto la vita eterna. Con l’esaltazione di Gesù alla destra di Dio in cielo il sacro segreto di questa santa devozione fu rivelato in tutti i suoi aspetti.

  • Impariamo il sacro segreto della santa devozione
    La Torre di Guardia 1990 | 15 gennaio
    • Impariamo il sacro segreto della santa devozione

      “Anche Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello, affinché seguiate attentamente le sue orme”. — 1 PIETRO 2:21.

      1. Qual è stato il proposito di Geova riguardo al ‘sacro segreto della santa devozione’?

      “IL SACRO segreto di questa santa devozione” non è più un segreto! (1 Timoteo 3:16) Che differenza rispetto ai segreti della falsa religione, come la mistica Trinità, che continuano a rimanere segreti! Nessuno riesce a capirli. Geova invece si è proposto che il sacro segreto rivelato nella persona di Gesù Cristo ricevesse la più ampia pubblicità possibile. Gesù stesso divenne il principale esempio quale zelante proclamatore del Regno di Dio. Come vedremo, possiamo imparare molto dal suo messaggio e dal suo modo di predicare.

      2. Perché il servizio di Gesù viene posto prima del riscatto? (Matteo 20:28)

      2 Torniamo ora a considerare quando Gesù “fu reso manifesto nella carne”. (1 Timoteo 3:16) In Matteo 20:28 leggiamo che Gesù ‘non venne per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti’. Qui il suo servizio viene posto prima anche del riscatto. In che senso? Ebbene, in Eden l’astuto Serpente aveva messo in dubbio la legittimità della sovranità di Geova sul genere umano, insinuando che la creazione di Dio fosse difettosa e che nessun uomo, se messo alla prova, avrebbe potuto mantenere l’integrità nei confronti dell’Altissimo. (Confronta Giobbe 1:6-12; 2:1-10). L’impeccabile ministero di Gesù quale uomo perfetto, “l’ultimo Adamo”, dimostrò che l’accusatore Satana era un malvagio bugiardo. (1 Corinti 15:45) Inoltre, Gesù si dimostrò del tutto idoneo per prestare servizio quale “principale Agente e Salvatore” di Dio e per “giudicare la terra abitata con giustizia”, a rivendicazione della sovranità universale di Dio. — Atti 5:31; 17:31.

      3. In che modo Gesù mostrò la completa infondatezza della sfida di Satana?

      3 Gesù mostrò la completa infondatezza della provocatoria sfida di Satana! In tutta la storia, nessun uomo servì mai Dio con tale devozione, e questo nonostante scherni, flagellazioni e altre torture fisiche e mentali. Cristo dovette sopportare biasimi blasfemi quale Figlio di Dio. Durante tutte quelle prove — fino a una morte crudele e infamante — egli rimase saldo, incrollabile nella sua lealtà al Padre. In Filippesi 2:8, 9 Paolo scrive che essendosi Gesù mostrato ubbidiente ‘fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura, Dio lo ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome’. Gesù smascherò Satana rivelando quale perfido bugiardo egli è!

      4. Perché Gesù poté dire a Pilato che era venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità?

      4 Così, al termine di pochi anni di intensa predicazione, Gesù poté coraggiosamente testimoniare davanti a Ponzio Pilato: “Tu stesso dici che io sono re. Per questo sono nato e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla parte della verità ascolta la mia voce”. (Giovanni 18:37) Gesù aveva manifestato una straordinaria santa devozione nel proclamare la verità del Regno di Dio in tutta la Palestina. Aveva addestrato i suoi discepoli ad essere anch’essi predicatori zelanti. Il suo esempio ci sia di sprone nel seguire le sue orme!

      Impariamo dal nostro Esempio

      5. Cosa possiamo imparare riguardo alla santa devozione guardando attentamente Gesù?

      5 Mediante la nostra santa devozione nel fare la volontà di Geova, anche noi possiamo dimostrare che il Diavolo è un bugiardo. Qualunque prova possiamo subire, non uguaglierà mai le umiliazioni e l’agonia patite da Gesù. Impariamo quindi da lui come nostro Esempio. Come ci esorta a fare Ebrei 12:1, 2, corriamo con perseveranza la corsa “mentre guardiamo attentamente al principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù”. A differenza di Adamo, che venne meno quando fu provato in quanto alla santa devozione, Gesù divenne l’unico uomo sulla terra che superò tutte le prove alla perfezione. Egli si mostrò “leale, semplice, incontaminato, separato dai peccatori” fino alla morte. (Ebrei 7:26) Con impeccabile integrità poté dire ai suoi nemici: “Chi di voi mi convince di peccato?” Gesù respinse la sfida di Satana dichiarando: “Il governante del mondo . . . non ha presa su di me”. E concludendo il suo ultimo discorso ai discepoli prima di essere tradito e arrestato disse loro: “Fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo”. — Giovanni 8:46; 14:30; 16:33.

      6. (a) Perché Gesù sa di quale tipo di ristoro ha bisogno l’umanità? (b) Sino a che punto Gesù mostrò santo timore?

      6 Quando fu nella carne, qui sulla terra, Gesù provò cosa significa essere un uomo, “un poco inferiore agli angeli”. (Ebrei 2:7) Conobbe le debolezze umane, e per questo è ben preparato per prestare servizio come Re e Giudice dell’umanità per mille anni. Questo Figlio di Dio, che disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”, sa di quale tipo di ristoro ha bisogno l’umanità. (Matteo 11:28) Ebrei 5:7-9 ci dice: “Nei giorni della sua carne Cristo offrì supplicazioni e anche richieste a Colui che poteva salvarlo dalla morte, con forti grida e lacrime, e fu favorevolmente udito per il suo santo timore. Benché fosse Figlio, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì; e dopo essere stato reso perfetto [nell’ubbidienza] divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono responsabile di salvezza eterna”. Gesù non vacillò, anche se dovette perseverare sino al punto di provare il pungiglione della morte umana essendo ‘ferito al calcagno’ dall’odioso Serpente. (Genesi 3:15) Come Gesù, ci sia concesso di manifestare sempre santo timore, sino alla morte se necessario, fiduciosi che Geova Dio udrà le nostre suppliche e ci concederà la salvezza.

      ‘Vivere per la giustizia’

      7. Stando a 1 Pietro 2:21-24, quale modello ci lasciò Cristo, e che effetto dovrebbe avere su di noi il suo comportamento?

      7 Mentre era manifesto nella carne, Gesù svelò lealmente il sacro segreto della santa devozione. In 1 Pietro 2:21-24 leggiamo: “Anche Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello, affinché seguiate attentamente le sue orme. Egli non commise peccato, né fu trovato inganno nella sua bocca. Quando era oltraggiato, non rese oltraggio. Quando soffriva, non minacciò, ma continuò ad affidarsi a colui che giudica giustamente. Egli stesso portò i nostri peccati nel proprio corpo, sul palo, affinché morissimo ai peccati e vivessimo per la giustizia”. Meditando sul comportamento di Gesù siamo veramente incoraggiati a perseguire la santa devozione, a mantenere l’integrità e a ‘vivere per la giustizia’ come fece lui!

      8. In che modo possiamo vivere per la giustizia come fece Gesù?

      8 Gesù effettivamente visse per la giustizia. Riguardo a lui in Salmo 45:7 era stato predetto: “Hai amato la giustizia e odii la malvagità”. Applicando queste parole a Gesù, in Ebrei 1:9 l’apostolo Paolo disse: “Hai amato la giustizia e hai odiato l’illegalità”. Alla luce del nostro intendimento del sacro segreto di questa santa devozione, ci sia consentito, come Gesù, di amare sempre ciò che è giusto e di odiare ciò che è male. Nella moralità cristiana, oggi così gravemente minacciata dal mondo di Satana, e in tutti i nostri rapporti con gli altri, entro l’organizzazione di Dio e fuori di essa, dobbiamo essere decisi a vivere per la giustizia, sostenendo i giusti princìpi di Geova. Dobbiamo inoltre alimentarci di continuo della Parola di Dio, per avere la perspicacia che Dio dà e di cui abbiamo assoluto bisogno per resistere al Diavolo e alle sue insidie!

      9. Cos’altro spingeva Gesù a essere zelante nel ministero, e cosa implicava questo riguardo ai falsi pastori religiosi?

      9 C’era qualcos’altro che spingeva Gesù a essere zelante nel suo ministero. Che cosa? In Matteo 9:36 si legge: “Vedendo le folle ne ebbe pietà, perché erano mal ridotte e disperse come pecore senza pastore”. Così Gesù “cominciò a insegnare loro molte cose”. (Marco 6:34) Questo implicava necessariamente che smascherasse la malvagità e l’illegalità dei falsi pastori religiosi. Secondo Matteo 15:7-9, ad alcuni di questi Gesù disse: “Ipocriti, Isaia profetizzò appropriatamente di voi, quando disse: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me. Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano come dottrine comandi di uomini’”.

      Un mistero deplorevole

      10. Su chi verte principalmente oggi “il mistero di questa illegalità”, e di cosa sono colpevoli costoro?

      10 Come Gesù denunciò chiaramente i falsi capi religiosi, così oggi va deplorata l’esistenza di un mistero nettamente diverso dal sacro segreto della santa devozione. In 2 Tessalonicesi 2:7 Paolo lo chiamò “il mistero di questa illegalità”. Nel I secolo E.V. era un mistero perché non sarebbe stato svelato se non molto tempo dopo la morte degli apostoli. Oggi esso verte principalmente sul clero della cristianità, più interessato alla politica che a dichiarare la buona notizia del Regno di Dio. Nelle sue file l’ipocrisia abbonda. Ne sono un esempio lampante certi evangelisti televisivi delle sette protestanti della cristianità: ciarlatani che tosano i loro greggi, costruiscono imperi plurimiliardari, frequentano prostitute, piangono lacrime di coccodrillo quando vengono smascherati, e continuano a chiedere soldi, sempre più soldi. Quanto al cattolicesimo, il Vaticano presenta un simile quadro desolante, con i suoi collegamenti politici senza scrupoli, la sua pompa e le sue discutibili attività bancarie.

      11. Cosa accadrà al clero della cristianità e a tutta Babilonia la Grande?

      11 Non sorprende che la classe del clero della cristianità sia identificata con “l’uomo dell’illegalità”! (2 Tessalonicesi 2:3) Questa parte preminente della meretrice Babilonia la Grande sarà completamente smascherata e devastata insieme a tutto il resto della falsa religione. Come si legge in Rivelazione 18:9-17, uomini politici e commercianti (e i loro banchieri) diranno allora con lamento: “Sventura, sventura, la gran città”! Babilonia la Grande e i suoi misteri saranno stati smascherati, in netto contrasto con tutto ciò che illumina il sacro segreto della santa devozione.

      12. L’amore per la giustizia spinse Gesù a fare che cosa?

      12 L’amore di Gesù per la giustizia e il suo odio per l’illegalità lo spinsero a prodigarsi senza risparmio a favore della vera adorazione. Durante la sua prima visita a Gerusalemme in qualità di unto Figlio di Dio, Cristo scacciò dal tempio i mercanti e i cambiamonete, dichiarando: “Portate via di qua queste cose! Smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato!” (Giovanni 2:13-17) Nel corso di una successiva visita al tempio, Gesù disse ai suoi oppositori ebrei: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo e desiderate compiere i desideri del padre vostro. Egli fu un omicida quando cominciò, e non si attenne alla verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice la menzogna, parla secondo la propria disposizione, perché è un bugiardo e il padre della menzogna”. (Giovanni 8:44) Che coraggio mostrò Gesù nel dire in faccia a quegli esponenti religiosi che erano bugiardi e figli del Diavolo!

      13. (a) Dov’è specialmente espresso l’odio di Gesù per l’illegalità? (b) Perché l’illegale clero merita un giudizio simile a quello che Gesù pronunciò sugli scribi e i farisei?

      13 In nessun luogo l’odio di Gesù per l’illegalità è espresso più chiaramente che nella sua pungente denuncia contro gli scribi e i farisei, paragonati a vipere, in Matteo capitolo 23. Qui Gesù per sette volte annuncia loro “guai”, paragonandoli a ‘sepolcri imbiancati, pieni di ogni sorta di impurità, ipocrisia e illegalità’. Gesù desiderava ardentemente liberare il popolo oppresso da quell’illegalità! “Gerusalemme, Gerusalemme”, gridò, “quante volte ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto. Ecco, la vostra casa vi è abbandonata”. (Versetti 37, 38) L’illegale clero dei nostri giorni merita un simile giudizio perché, per dirla con le parole di 2 Tessalonicesi 2:12, ‘non crede alla verità ma prende piacere nell’ingiustizia’. La sua illegalità è proprio l’antitesi della santa devozione che Gesù manifestò così lealmente qui sulla terra.

      Dichiariamo i giudizi di Dio

      14. Il nostro apprezzamento per il sacro segreto della santa devozione dovrebbe spingerci a fare che cosa?

      14 Il nostro apprezzamento per il sacro segreto della santa devozione dovrebbe spingerci a seguire sempre attentamente le orme di Gesù. Come lui, dovremmo essere zelanti nel proclamare ciò che Isaia 61:2 definisce “l’anno di buona volontà da parte di Geova e il giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. Facciamo con zelo la nostra parte nel “confortare tutti quelli che fanno lutto”. Come al tempo in cui Gesù fu sulla terra, anche oggi ci vuole coraggio da parte nostra per dichiarare i giudizi di Geova, inclusi i vigorosi messaggi esposti in espliciti articoli della Torre di Guardia e nel libro Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino! Dobbiamo predicare con coraggio e con tatto, e le nostre espressioni devono essere ‘condite con sale’ così da risultare gradite a quelli che sono inclini alla giustizia. (Colossesi 4:6) Avendo imparato dall’esempio di santa devozione lasciatoci da Gesù, vorremo anche noi poter dire a tempo debito di aver finito l’opera che Geova ci ha dato da fare. — Matteo 24:14; Giovanni 17:4.

      15. In quanto al sacro segreto di Dio, cos’è accaduto dal 1914?

      15 Mentre era manifesto nella carne, che splendido Esempio fu Gesù! Con quale chiarezza trovò adempimento in lui il sacro segreto della santa devozione! Con che coraggio magnificò il nome di Geova! E in che maniera meravigliosa il Padre suo lo ricompensò per la sua vita di integrità! Ma il sacro segreto di Dio include dell’altro. Dal 1914 viviamo nel “giorno del Signore”. (Rivelazione 1:10) Come afferma Rivelazione 10:7, è il tempo in cui deve ‘compiersi il sacro segreto di Dio’. Voci celesti hanno proclamato: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore [Geova] e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli”. (Rivelazione 11:15) Geova ha insediato il Re messianico, Gesù Cristo, sul suo glorioso trono come Suo coreggente!

      16. In che modo il Re appena intronizzato Gesù Cristo mostrò subito il suo amore per la santità in cielo?

      16 Come coreggente di Dio nel Regno appena istituito, Gesù è chiamato anche Michele (che significa “chi è simile a Dio?”). Nessun ribelle riuscirà mai ad essere simile a Dio, e il Re appena intronizzato lo dimostrò subito scagliando l’originale Serpente, Satana, e i suoi angeli sulla terra. (Rivelazione 12:7-9) Sì, Gesù ci tiene alla santità in cielo, proprio come mostrò santa devozione quando fu sulla terra. Il glorificato Gesù Cristo non avrà riposo finché non avrà sterminato la falsa religione e spazzato via completamente l’organizzazione di Satana, visibile e invisibile.

      17. Che cos’è accaduto dal 1914 in adempimento di Matteo 25:31-33?

      17 Dal 1914 l’adempimento della profezia di Gesù stesso riportata in Matteo 25:31-33 ha radiosamente fatto luce sul sacro segreto di Dio. Lì Gesù dichiara: “Quando il Figlio dell’uomo sarà arrivato nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono. E tutte le nazioni saranno radunate dinanzi a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. E metterà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sua sinistra”. Dalla sua posizione di vantaggio nei cieli, questo glorioso Re, Giudice e Sostenitore della santa devozione recherà vendetta prima sull’“uomo dell’illegalità” e sulle altre componenti di Babilonia la Grande, e poi su tutti i restanti elementi della malvagia organizzazione terrena di Satana e sui sostenitori d’essa assomigliati a capri. Satana sarà quindi inabissato. (Rivelazione 20:1-3) Ma i “giusti”, paragonati a pecore, riceveranno la vita eterna. (Matteo 25:46) Possa la vostra costante santa devozione permettervi di far parte di quest’ultimo gruppo di persone giuste!

      18. Quale gioioso privilegio abbiamo in relazione al sacro segreto della santa devozione?

      18 Rivelazione 19:10 ci incoraggia ad ‘adorare Dio’. Perché? Il versetto prosegue dicendo: “Poiché il rendere testimonianza a Gesù è ciò che ispira la profezia”. Moltissime profezie ispirate dell’antichità rendevano testimonianza a Gesù. E man mano che queste profezie si sono adempiute, il sacro segreto di Dio è divenuto sempre più chiaro. Siamo quindi felici di sapere che il sacro segreto di questa santa devozione ebbe in Gesù un adempimento vivente. Abbiamo il meraviglioso privilegio di seguire le sue orme come umili ministri del Regno di Dio. Sì, siamo onorati di poter comprendere e proclamare tutto il sacro segreto di Dio secondo la buona notizia!

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