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  • g98 22/9 pp. 25-27
  • Oro, il metallo che seduce

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  • Oro, il metallo che seduce
  • Svegliatevi! 1998
  • Sottotitoli
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  • L’oro nella storia
  • Una storia grondante di sangue
  • Corse all’oro nel XIX secolo
  • Tesori sommersi
  • Oro di guerra
  • Febbre dell’oro, stile anni ’80
    Svegliatevi! 1982
  • L’intramontabile fascino dell’oro
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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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    Ausiliario per capire la Bibbia
Altro
Svegliatevi! 1998
g98 22/9 pp. 25-27

Oro, il metallo che seduce

Oro: sin dall’antichità questo metallo tenero giallo brillante è stato molto ricercato per le sue straordinarie proprietà. Il colore, la lucentezza, la malleabilità e la capacità di resistere alla corrosione lo rendono un metallo straordinario. A motivo del valore attribuitogli dai suoi cercatori, l’oro ha una storia diversa da quella di qualsiasi altro metallo.

“ORO! È oro ti dico! Oro!” La scoperta dell’oro ha fatto sussultare il cuore, acceso le emozioni ed eccitato l’immaginazione di molti. L’oro è stato cercato nella terra, nei fiumi e nei torrenti, e perfino a migliaia di metri sotto il suolo.

Trasformato in preziosi gioielli, l’oro ha adornato re e regine. È stato usato per decorare troni e pareti di regge. Idoli d’oro, raffiguranti pesci, uccelli, animali e altri oggetti, sono stati adorati come dèi. L’insaziabile sete di oro ha avuto conseguenze di vasta portata e una forte influenza sulla civiltà.

L’oro nella storia

Nell’antico Egitto i faraoni inviavano i loro mercanti e i loro eserciti in paesi remoti alla ricerca dell’oro, del quale gli dèi e i faraoni d’Egitto erano considerati i proprietari assoluti. La tomba di Tutankhamon, scoperta nel 1922, era piena di oggetti d’oro di inestimabile valore. Perfino il suo sarcofago era di oro massiccio.

Secondo alcuni storici, Alessandro Magno “si spinse inizialmente in Asia attratto dai rinomati tesori della Persia”. Si dice che migliaia di bestie da soma furono impiegate dal suo esercito per trasportare in Grecia l’oro che aveva predato in Persia. Fu così che la Grecia venne in possesso di grandi quantità d’oro.

Uno storico riferisce che a Roma “gli imperatori usavano l’oro con liberalità per assicurarsi la lealtà dei propri funzionari e per influenzare dignitari di altri paesi. Impressionavano e spesso intimidivano il popolo con la magnificenza della loro ricchezza, facilmente dimostrata ostentando sfarzosi ornamenti d’oro”. I romani vennero in possesso di molto oro in seguito alla conquista della Spagna e all’acquisizione delle miniere d’oro spagnole, afferma una fonte.

Comunque, parlando di oro, il quadro non sarebbe completo se si sorvolasse l’aspetto più sanguinario della sua storia, fatta di conquiste, brutalità, schiavitù e morte.

Una storia grondante di sangue

Col progredire della civiltà, navi sempre più grandi e possenti partivano alla scoperta di nuove terre, per fondare nuove colonie e alla ricerca dell’oro. Trovare l’oro divenne l’ossessione di molti esploratori, compreso il grande navigatore Cristoforo Colombo (1451-1506).

La vita degli indigeni significava poco per Colombo quando poneva la mira sull’oro. Fornendo al re e alla regina di Spagna, che avevano finanziato la sua spedizione, notizie circa le esperienze da lui fatte su un’isola, Colombo scrisse nel suo giornale di bordo: “Qui non manca altro, per regnarvi, che stabilirvisi e comandare agli indigeni che eseguiscano tutto quanto verrà loro ordinato. . . . [Gli indigeni] vanno ignudi e indifesi, e sono . . . molto disposti a obbedire e a lavorare”. Colombo era convinto di avere la benedizione di Dio. Quei tesori aurei avrebbero aiutato la Spagna a finanziare le sue guerre sante. ‘Dio mi aiuti, nella sua misericordia, a trovare l’oro’, disse una volta dopo che aveva ricevuto in dono una maschera d’oro.a

I conquistadores spagnoli, che nella scia di Colombo attraversarono i mari alla ricerca dell’oro, ricevettero questo ordine dal sovrano di Spagna Ferdinando il Cattolico: “Portatemi oro! Prendetelo benignamente, se possibile. Portatemelo, non importa come ve lo procacciate”. Quegli spietati esploratori massacrarono a migliaia i nativi nei quali si imbatterono in Messico e nell’America centro-meridionale. L’oro riportato in Spagna dai conquistadores grondava simbolicamente di sangue.

Poi vennero i pirati, che non battevano la bandiera di nessuna nazione. In alto mare saccheggiavano i galeoni spagnoli carichi di oro e altri preziosi tesori. I galeoni, spesso con una minor potenza di fuoco e un potenziale umano inferiore, non potevano tener testa ai pirati armati fino ai denti. Durante i secoli XVII e XVIII la pirateria fu il flagello dei mari, specie nelle Indie Occidentali e lungo le coste delle Americhe.

Corse all’oro nel XIX secolo

Nel 1848 avvenne la scoperta di importanti giacimenti auriferi nella valle del Sacramento, in California. La notizia si diffuse in fretta e il luogo richiamò folle di immigrati che accorrevano per rivendicare i diritti sui giacimenti. L’anno seguente la California era già stata invasa da decine di migliaia di cercatori venuti da ogni parte del mondo a far fortuna. La popolazione della California aumentò da circa 26.000 unità nel 1848 a circa 380.000 nel 1860. Contadini si lasciarono il terreno alle spalle, marinai abbandonarono la propria nave, soldati disertarono l’esercito, solo per compiere un viaggio duro ed estenuante nella speranza di far fortuna con l’oro. Alcuni vennero definiti “canaglie assetate di sangue”. Insieme a questo crogiolo di gente arrivò un’ondata di criminalità e violenza. Quelli attratti dal miraggio dell’oro ma che non avevano voglia di lavorare divennero rapinatori, assalendo diligenze e treni.

Nel 1851, immediatamente dopo la corsa all’oro in California, giunse la notizia che si stavano scoprendo grandi giacimenti auriferi in Australia. “Fruttano in maniera fantastica”, veniva riferito. Per breve tempo l’Australia divenne la massima produttrice di oro del mondo. Alcuni che erano immigrati in California fecero fagotto e si trasferirono all’altra parte del mondo. La popolazione dell’Australia aumentò vertiginosamente: da 400.000 abitanti nel 1850 a oltre 1.100.000 nel 1860. L’agricoltura e altri lavori praticamente cessarono allorché molti si lanciarono in una frenetica corsa all’oro.

Verso la fine del XIX secolo la folle e precipitosa corsa all’oro si spostò nello Yukon e in Alaska in seguito alla scoperta dell’oro in quelle regioni. Migliaia di persone si diressero nell’estremo Nord, nella regione del Klondike e in Alaska, sfidando il freddo intenso per accampare i propri diritti sui ricchi filoni auriferi.

Tesori sommersi

Nel XX secolo, con lo sviluppo delle immersioni subacquee in profondità, i cercatori d’oro hanno rivolto la loro attenzione ai fondali marini, dove hanno ispezionato relitti alla ricerca di tesori sommersi: monili d’oro e altri oggetti fabbricati secoli fa.

Il 20 settembre 1638 il galeone spagnolo Concepción affondò nell’Oceano Pacifico, al largo della costa di Saipan, dopo essere finito contro gli scogli a causa del maltempo. Trasportava un carico di oro e altri tesori del valore attuale di decine di milioni di dollari. Quasi tutte le 400 persone a bordo morirono. I sommozzatori hanno strappato al relitto 32 catene d’oro, ciascuna della lunghezza di circa un metro e mezzo e del peso di vari chili. Complessivamente i sommozzatori hanno riportato in superficie 1.300 gioielli d’oro: catene, croci, placche, spille, anelli e fibbie.

Sono stati scoperti anche altri relitti. Nel 1980 alcuni sommozzatori individuarono al largo della costa della Florida, negli Stati Uniti, il relitto del galeone spagnolo del XVII secolo Santa Margarita. Alla fine dell’anno seguente i sommozzatori avevano ricuperato circa 45 chili di lingotti insieme a vari altri oggetti d’oro.

Oro di guerra

Dopo la capitolazione del governo tedesco nel 1945, le truppe alleate fecero una sorprendente scoperta nelle miniere di sale di Kaiseroda, nella Turingia, in Germania. Secondo l’Atlanta Journal, “le miniere resero la sbalorditiva somma di 2.100.000.000 di dollari in lingotti d’oro, oggetti d’arte, moneta e titoli”. Furono anche trovate valigie piene di dentiere d’oro e d’argento, in parte già fuse, che erano state estratte alle vittime dell’Olocausto. Questo enorme deposito segreto di oro aveva aiutato i signori della guerra nazisti a finanziare il lungo conflitto. Si calcola che sia stato restituito oro per due miliardi e mezzo di dollari a circa dieci paesi un tempo occupati da Hitler, riferisce il Journal. Poiché si ritiene che non tutto l’oro nascosto dai nazisti sia stato trovato, la ricerca continua.

L’oro, non c’è dubbio, ha valore. La Bibbia comunque afferma che l’oro, come qualsiasi altra ricchezza materiale, non può dare la vita a quelli che lo ricercano. (Salmo 49:6-8; Sofonia 1:18) Un proverbio biblico dice: “Acquistare sapienza, oh quanto è meglio dell’oro!” (Proverbi 16:16) La vera sapienza viene dal Creatore, Geova Dio, e si trova nella sua Parola, la Bibbia. Studiando la Parola di Dio, chi cerca tale sapienza può imparare le leggi, i princìpi e i consigli di Dio e poi applicarli nella propria vita. La sapienza così ottenuta è di gran lunga più vantaggiosa di tutto l’oro che sia mai stato trovato dall’uomo. Questa sapienza può significare una vita migliore ora e la vita eterna nel futuro. — Proverbi 3:13-18.

[Nota in calce]

a Giornale di bordo di Cristoforo Colombo, a cura di R. Caddeo, Bompiani, Milano, 1985, pagine 131-2, 148.

[Riquadro a pagina 27]

Alcuni dati sull’oro

• L’oro è il più malleabile e il più duttile di tutti i metalli. Si può ridurre in fogli dello spessore di un decimillesimo di millimetro. Un’oncia (28 grammi) d’oro si può stendere fino a ricoprire una superficie di circa 17 metri quadrati. Con un’oncia d’oro si può ottenere un filo lungo 70 chilometri.

• Poiché l’oro puro è così tenero, solitamente si impiegano sue leghe con altri metalli per aumentarne la durezza nella fabbricazione di gioielli e altri oggetti di oreficeria. Il contenuto in oro nelle leghe si esprime in ventiquattresimi, detti carati; pertanto, l’oro a 12 carati è una lega contenente il 50 per cento di oro, quello a 18 carati il 75 per cento e quello a 24 carati è il metallo puro.

• I massimi paesi produttori di oro sono la Repubblica Sudafricana e gli Stati Uniti.

[Fonte dell’immagine a pagina 25]

Alessandro Magno: The Walters Art Gallery, Baltimora

[Immagini a pagina 26]

Dipinto che raffigura l’arrivo di Cristoforo Colombo nelle Bahama nel 1492, alla ricerca di tesori aurei

[Fonte]

Cortesia del Museo Naval di Madrid e con il gentile permesso di Don Manuel González López

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