-
Parte III: 1935-1940 La lenta agonia della Lega delle NazioniSvegliatevi! 1987 | 8 aprile
-
-
Le democrazie, osservando quanto stava succedendo sulla scena mondiale, erano preoccupate. In Gran Bretagna il servizio militare divenne obbligatorio. Poi nell’agosto del 1939 Germania e Unione Sovietica colsero il mondo di sorpresa firmando un patto di non aggressione. In effetti si trattava di un accordo segreto per spartirsi la Polonia. Contando ancora una volta sul fatto che le democrazie occidentali non sarebbero intervenute, alle 4,45 della mattina del 1º settembre 1939 gli eserciti di Hitler entrarono in Polonia.
Questa volta però si sbagliava. Due giorni dopo Gran Bretagna e Francia dichiaravano guerra alla Germania. Il 17 settembre le truppe sovietiche invasero la Polonia da est, e per la fine del mese la questione polacca era praticamente sistemata. La seconda guerra mondiale era cominciata, con una veloce campagna militare ben definita dall’espressione tedesca Blitzkrieg, che significa “guerra lampo”. Nell’entusiasmo della vittoria, Hitler offrì la pace alle potenze occidentali. “Alla domanda se queste offerte erano state fatte con serie intenzioni”, scrive lo storico tedesco Walther Hofer, “non si può rispondere in maniera univoca”. — Il Nazionalsocialismo - Documenti 1933-1945, cit., p. 177.
I primissimi anni della guerra furono caratterizzati da attacchi a sorpresa, eseguiti con fulminea rapidità e con effetti distruttivi. I sovietici costrinsero rapidamente l’Estonia, la Lettonia e la Lituania ad accettare guarnigioni sovietiche sul loro territorio. La Finlandia, invitata a fare altrettanto, si rifiutò e il 30 novembre 1939 fu invasa dai sovietici. Nel marzo successivo la Finlandia chiese la pace, che i sovietici concessero alle proprie condizioni.
Intanto, però, Gran Bretagna e Francia avevano progettato di passare attraverso la Norvegia, neutrale, per andare in aiuto della Finlandia. Quando però la Finlandia chiese la pace, gli Alleati, non avendo più nessun pretesto per farlo, rimandarono quei piani. Preludendo a un successivo sbarco, l’8 aprile 1940 cominciarono a minare le acque norvegesi. Il giorno dopo, mentre i norvegesi inoltravano una protesta contro questa operazione, i tedeschi sbarcavano inaspettatamente delle truppe sia in Norvegia che in Danimarca. Meno di una settimana dopo sbarcarono in Norvegia i soldati inglesi, ma dopo alcune vittorie furono costretti a ritirarsi per le notizie inquietanti che giungevano dal sud.
Per mesi ci si era chiesti: Quando e dove la Germania attaccherà la Francia? Il tempo passava mentre la maggior parte delle azioni militari erano limitate a battaglie sul mare. Sulla terraferma tutto era tranquillo. Alcuni giornalisti cominciarono a parlare di “guerra fasulla”, non più di un Blitzkrieg, o “guerra lampo”, ma piuttosto di un Sitzkrieg, che significa letteralmente “guerra che si fa restando seduti”. — Storia del Terzo Reich, di W. L. Shirer, Einaudi, 1962, Vol. II, p. 967, trad. di G. Glaesser.
Non c’era comunque nulla di fasullo nell’attacco che i tedeschi sferrarono all’improvviso il 10 maggio 1940. Aggirando la linea Maginot, la linea fortificata costruita dai francesi per difendere il confine con la Germania, avanzarono rapidamente attraverso i Paesi Bassi e il Belgio e il 12 maggio giunsero alla frontiera francese. Entro il 14 maggio i Paesi Bassi avevano capitolato. Poi scendendo velocemente attraverso la Francia settentrionale gli eserciti tedeschi intrappolarono migliaia di soldati inglesi, francesi e belgi con il Canale della Manica alle spalle. Lungi dall’essere un Sitzkrieg, fu un Blitzkrieg di vaste proporzioni!
Il 26 maggio, a Dunkerque, in Francia, ebbe inizio una delle più spettacolari operazioni di salvataggio nella storia della guerra. Per dieci giorni naviglio da guerra e centinaia di imbarcazioni civili traghettarono circa 340.000 soldati attraverso la Manica, portandoli al sicuro sul suolo inglese. Ma non tutti riuscirono a fuggire. Nel giro di tre settimane i tedeschi fecero oltre un milione di prigionieri.
Il 10 giugno l’Italia dichiarò guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Poi, quattro giorni dopo, i tedeschi entrarono a Parigi. Prima della fine del mese era stato firmato un armistizio franco-tedesco. Ora la Gran Bretagna era sola. Hofer dice in proposito: “Con una guerra lampo così rapida che sorprese lo stesso Hitler, il dittatore tedesco diventava signore dell’Europa Occidentale”. — Il Nazionalsocialismo - Documenti 1933-1945, cit., p. 178.
Contrariamente a quanto Hitler si aspettava, gli inglesi non chiesero la pace. Così il 16 luglio ordinò di elaborare i piani per l’operazione “leone marino”, l’invasione delle Isole Britanniche. La Gran Bretagna fece appello a tutte le sue forze per resistere al fulmine che stava nuovamente per abbattersi.
-
-
Parte III: 1935-1940 La lenta agonia della Lega delle NazioniSvegliatevi! 1987 | 8 aprile
-
-
1940: Gli inglesi usano nella guerra aerea il radar, di recente invenzione
-