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AnimaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Qual è l’origine della dottrina secondo cui l’anima umana sarebbe invisibile e immortale?
La difficoltà sta nel fatto che i significati comunemente attribuiti al termine italiano “anima” derivano primariamente non dalle Scritture Ebraiche o Greche Cristiane, ma dall’antica filosofia greca, in effetti dal pensiero religioso pagano. Il filosofo greco Platone, per esempio, cita queste parole di Socrate: “Se cioè l’anima si diparte pura dal corpo, nulla del proprio corpo traendo seco, . . . non se n’andrà ella a ciò che le è simile, cioè, dico, all’invisibile, al divino, all’immortale, all’intelligente, dove giunta potrà essere in realtà felice, libera ormai da vagamenti e da stoltezze e paure . . . e insomma da tutti i mali umani; e veramente . . . potrà trascorrere il rimanente tempo in compagnia degli dèi?” — Fedone, 80, e; 81, a.
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AnimaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Naturalmente opere del genere si basano più che altro sugli scritti di autori greci classici, e includono tutti i significati attribuiti alla parola dai filosofi greci pagani, fra cui “anima” dei morti, “anima, come sussistente senza il corpo, o contrapposta ad esso”, ecc. Dal momento che alcuni filosofi pagani pensavano che l’anima alla morte uscisse dal corpo, il termine psychè significava anche “farfalla”, creatura che subisce una metamorfosi, trasformandosi da crisalide in creatura alata. — L. Rocci, Vocabolario greco-italiano, pp. 2060, 2061.
Gli antichi scrittori greci usavano il termine psychè in vari modi non sempre coerenti, poiché lasciavano che teorie personali e religiose influissero sull’uso che ne facevano. Di Platone, alla cui filosofia si possono attribuire (come viene generalmente ammesso) le popolari idee circa l’“anima”, è stato detto: “Mentre a volte parla della [presunta] tripartizione dell’anima, di cui la parte ‘razionale’ è necessariamente immortale, mentre le altre due sono mortali, parla anche di due anime in un unico corpo, una immortale e divina, l’altra mortale”. — The Evangelical Quarterly, Londra, 1931, vol. III, p. 121 (A. McCaig, “Riflessioni sulla teoria della tripartizione della natura umana”).
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