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GreciaAnnuario dei Testimoni di Geova del 1994
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Una volta gruppi di comunisti e capi locali arrestarono i fratelli e ordinarono loro di fare la guardia. Quando rifiutarono, furono condotti in un vicino villaggio e consegnati alle autorità, che decisero che Nicos Papageorgiou, Costas Christanas e Costas Papageorgiou dovevano essere messi a morte. Del comitato di sette solo uno era contrario all’esecuzione. I fratelli vennero condotti in un paese di montagna. Fu letta loro la condanna a morte, vennero legati e picchiati. Mentre veniva picchiato, Nicos Papageorgiou, che era legato mani e piedi, rotolò giù per il pendio e si fermò su una sporgenza proprio sopra un fiume. Per otto giorni i fratelli furono picchiati ripetutamente e poi liberati.
Nicos Papageorgiou ricorda: “Il comandante del gruppo del Fronte di Liberazione Nazionale mi portò nel suo ufficio e mi disse che gli dispiaceva informarmi che era stato autorizzato a mettermi a morte. Disse che avrebbe cercato di aiutarmi ma che anch’io avrei dovuto aiutarlo. Gli strinsi la mano dicendo: ‘Se mi vuol bene, mi metta a morte subito. Se rinnegassi le mie convinzioni, allora dovrebbe piangere per me’”. Evidentemente commosso, il comandante rimise in libertà il fratello Papageorgiou.
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GreciaAnnuario dei Testimoni di Geova del 1994
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Il 24 agosto 1944 a Tourkolekas, un villaggio vicino a Megalopoli, quattro nostri fratelli furono accusati di tradimento e condannati a morte dai partigiani. Mentre venivano condotti al luogo dell’esecuzione, l’artiglieria tedesca lanciò un attacco di sorpresa e i partigiani si dispersero. I fratelli furono liberi di andarsene!
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