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È normale sentirsi così?Quando muore una persona cara
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Quando si perde il coniuge
La perdita del coniuge è un trauma diverso, specie se entrambi avevano avuto insieme una vita molto attiva. Può significare la fine di un intero modo di vivere, di viaggiare, lavorare e svagarsi, dipendendo l’uno dall’altro.
Eunice spiega cosa accadde quando all’improvviso il marito morì di infarto. “La prima settimana rimasi in uno stato di torpore emotivo, come se avessi smesso di funzionare. Non sentivo neanche i sapori o gli odori. Agivo proprio come un automa. Siccome ero con mio marito mentre cercavano di praticargli la rianimazione cardiopolmonare e somministrargli farmaci, non provavo i normali sintomi di diniego della realtà. Tuttavia avvertivo un intenso senso di frustrazione, come se stessi guardando un’auto precipitare in un dirupo senza poter fare nulla per impedirlo”.
Pianse? “Certamente, specie quando leggevo le centinaia di biglietti di condoglianze che avevo ricevuto. Piangevo per ogni biglietto. Questo mi aiutava ad affrontare il resto della giornata. Ma non era affatto di aiuto quando mi chiedevano in continuazione come mi sentivo. Ovviamente ero infelice”.
Cosa aiutò Eunice a sopportare il suo dolore? “Senza rendermene conto, presi inconsciamente la decisione di continuare a vivere”, dice. “Ma quello che mi fa soffrire ancora è ricordare che mio marito, che amava tanto la vita, non è qui a godersela”.
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Come posso sopportare questo dolore?Quando muore una persona cara
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Anche Mary Anne si sentiva obbligata a non manifestare quello che provava quando morì suo marito. “Ero così preoccupata di dare il buon esempio”, ricorda, “che non permettevo a me stessa di provare dei sentimenti normali. Ma alla fine scoprii che cercare di essere una colonna per gli altri non mi aiutava proprio. Cominciai ad analizzare la mia situazione e a dire: ‘Piangi se hai bisogno di piangere. Non cercare di essere troppo forte. Sfogati’”.
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