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  • Libro biblico numero 37: Aggeo
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • 7. Aggeo incoraggiò i giudei a fare che cosa, e quale fu il tenore del suo messaggio?

      7 Questo fu un periodo importantissimo nella storia del popolo di Dio, e l’opera di Aggeo risultò della massima utilità. Egli non si trattenne affatto dallo svolgere il suo compito di profeta e non lesinò le parole con i giudei. Dichiarò loro esplicitamente che era tempo che smettessero di procrastinare e che si dessero da fare. Era tempo che riedificassero la casa di Geova e che ripristinassero la pura adorazione se volevano ricevere prosperità dalla mano di Geova. L’intero tenore del messaggio di Aggeo è che per avere benedizioni dal vero Dio, Geova, bisogna servirlo e compiere l’opera che egli comanda.

      CONTENUTO DI AGGEO

      8. Perché Geova non benedice i giudei materialmente?

      8 Primo messaggio (1:1-15). Questo è rivolto al governatore Zorobabele e al sommo sacerdote Giosuè, ma in modo da essere udito dal popolo. Il popolo ha detto: “Il tempo non è venuto, il tempo della casa di Geova, perché sia edificata”. Per mezzo di Aggeo, Geova fa una domanda scrutatrice: “È il tempo per voi stessi di dimorare nelle vostre case rivestite di pannelli, mentre questa casa è devastata?” (1:2, 4) Essi hanno seminato molto in senso materiale, ma ne hanno ricavato poco in quanto a cibo, bevanda e vestiario. “Ponete il cuore alle vostre vie”, ammonisce Geova. (1:7) È ormai tempo di portare il legname e di edificare la casa, affinché Geova sia glorificato. I giudei hanno cura delle loro proprie case, ma la casa di Geova è devastata. Perciò Geova ha trattenuto dall’uomo e dalla sua fatica la rugiada del cielo e il prodotto del campo e la Sua benedizione.

      9. In che modo Geova sprona i giudei a mettersi all’opera?

      9 Ora afferrano il punto! Aggeo non ha profetizzato invano. Governanti e popolo ‘ascoltano la voce di Geova loro Dio’. Il timore di Geova prende il posto del timore dell’uomo. Per mezzo di Aggeo suo messaggero, Geova assicura: “Io sono con voi”. (1:12, 13) Geova stesso desta lo spirito del governatore, lo spirito del sommo sacerdote e lo spirito del rimanente del Suo popolo. Essi si mettono al lavoro, esattamente 23 giorni dopo l’inizio dell’attività profetica di Aggeo, e nonostante il bando ufficiale del governo persiano.

      10. Cosa pensano alcuni giudei del tempio che stanno edificando, ma che cosa promette Geova?

      10 Secondo messaggio (2:1-9). Meno di un mese dopo la ripresa dei lavori di costruzione, Aggeo pronuncia il suo secondo messaggio ispirato. Questo è rivolto a Zorobabele, a Giosuè e ai rimanenti del popolo. Evidentemente alcuni giudei tornati dall’esilio, i quali avevano visto il precedente tempio di Salomone, pensavano che questo tempio in paragone non fosse nulla. Ma qual è l’espressione di Geova degli eserciti? ‘Siate forti e lavorate, poiché io sono con voi’. (2:4) Geova rammenta loro il patto che stipulò con loro, e dice loro di non aver timore. Li rafforza con la promessa che scrollerà tutte le nazioni e farà venire da esse le cose desiderabili, e che riempirà la sua casa di gloria. La gloria di quest’ultima casa sarà anche più grande di quella della casa precedente, e in questo luogo egli darà pace.

      11. (a) Con quale allegoria Aggeo evidenzia la trascuratezza dei sacerdoti? (b) Qual è stata la conseguenza di tale comportamento?

      11 Terzo messaggio (2:10-19). Due mesi e tre giorni dopo, Aggeo si rivolge ai sacerdoti. Egli usa un’allegoria per far capire il suo pensiero. Se un sacerdote porta carne santa, ciò renderà forse santo qualsiasi altro cibo egli tocchi? La risposta è no. Se un uomo tocca qualcosa di impuro, come un corpo morto, ciò lo renderà impuro? La risposta è sì. Aggeo spiega quindi l’allegoria. Il popolo del paese è impuro perché trascura la pura adorazione. Qualunque cosa offrano è impura agli occhi di Geova Dio. A causa di ciò Geova non ha benedetto la loro fatica, e per giunta ha mandato su di loro arsura, ruggine e grandine. Cambino essi le loro vie. Allora Geova li benedirà.

      12. Quale messaggio finale Aggeo rivolge a Zorobabele?

      12 Quarto messaggio (2:20-23). Aggeo comunica questo messaggio lo stesso giorno in cui ha pronunciato il terzo, ma esso è rivolto a Zorobabele. Di nuovo Geova parla di ‘scrollare i cieli e la terra’, ma questa volta amplia il tema per includere il completo annientamento dei regni delle nazioni. Molti cadranno, “ciascuno mediante la spada del suo fratello”. (2:21, 22) Aggeo conclude la sua profezia assicurando a Zorobabele il favore di Geova.

      PERCHÉ È UTILE

      13. Di quale immediata utilità fu l’opera profetica di Aggeo?

      13 I quattro messaggi di Geova comunicati per mezzo di Aggeo furono utili ai giudei di quel tempo. Essi furono incoraggiati a mettersi al lavoro, e in quattro anni e mezzo il tempio fu completato per promuovere la vera adorazione in Israele. (Esd. 6:14, 15) Geova benedisse la loro zelante attività. Fu durante questa fase della costruzione del tempio che Dario re di Persia esaminò gli archivi di stato e riconfermò il decreto di Ciro. Il lavoro del tempio fu così completato con il suo appoggio ufficiale. — Esd. 6:1-13.

  • Libro biblico numero 37: Aggeo
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Aggeo prestò servizio al fianco del profeta Zaccaria, e in Esdra 5:1 e 6:14 viene detto che i due incoraggiarono i figli dell’esilio a riprendere la costruzione del tempio. Egli fu profeta di Geova sotto due aspetti, in quanto esortò i giudei ad adempiere i loro doveri verso Dio e predisse, fra l’altro, lo scrollamento di tutte le nazioni. — Agg. 2:6, 7.

      3. Cosa non avevano compreso i giudei in quanto allo scopo per cui erano ritornati dall’esilio?

      3 Perché Geova incaricò Aggeo? Per questa ragione: Nel 537 a.E.V. Ciro aveva emanato il decreto che permetteva ai giudei di tornare in patria per riedificare la casa di Geova. Ma si era ormai nel 520 a.E.V. e il tempio era tutt’altro che completato. In tutti quegli anni i giudei avevano lasciato che l’opposizione nemica, la loro stessa apatia e il materialismo impedissero loro di adempiere il vero scopo per cui erano ritornati. — Esd. 1:1-4; 3:10-13; 4:1-24; Agg. 1:4.

      4. Che cosa aveva ostacolato l’edificazione del tempio, ma che avvenne quando Aggeo cominciò a profetizzare?

      4 Come mostra il racconto, erano state appena poste le fondamenta del tempio (nel 536 a.E.V.) che già “il popolo del paese indeboliva di continuo le mani del popolo di Giuda e lo scoraggiava dall’edificare, e assoldava consiglieri contro di loro per frustrare il loro consiglio”. (Esd. 4:4, 5) Infine, nel 522 a.E.V., questi oppositori non giudei riuscirono a far sospendere d’autorità i lavori. Fu nel secondo anno del re persiano Dario, figlio di Istaspe, cioè nel 520 a.E.V., che Aggeo cominciò a profetizzare, e questo incoraggiò i giudei a riprendere la costruzione del tempio. Allora i governatori vicini mandarono una lettera a Dario per sollecitare una decisione sulla faccenda; Dario riconfermò il decreto di Ciro e sostenne i giudei contro i loro nemici.

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