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Libro biblico numero 27: Daniele“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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5 Alcuni hanno cercato di screditare il racconto di Daniele in merito alla fornace ardente (cap. 3), definendolo una leggenda. In una lettera di epoca paleobabilonese si legge in parte: “Così dice Rîm-Sin tuo signore: Poiché egli ha gettato il giovinetto schiavo nel forno, tu devi gettare lo schiavo nella fornace”. È interessante che, facendo riferimento a questo fatto, G. R. Driver dice che questa punizione “compare nella storia dei Tre Santi (Dan. III 6, 15, 19-27)”.e
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Libro biblico numero 27: Daniele“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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9. Cosa avviene grazie all’intrepida presa di posizione dei tre ebrei contro l’adorazione dell’immagine?
9 I tre ebrei sopravvivono alla fornace ardente (3:1-30). Nabucodonosor fa erigere un’enorme immagine d’oro, alta 60 cubiti (27 m), e ordina ai governanti dell’impero di radunarsi per l’inaugurazione. Al suono di una musica particolare tutti devono prostrarsi e adorare l’immagine. Chiunque non lo faccia dev’essere gettato nella fornace ardente. Viene riferito che i tre compagni di Daniele, Sadrac, Mesac e Abednego, non hanno ubbidito. Essi vengono condotti dinanzi al re adirato, e qui intrepidamente dichiarano: “Il nostro Dio che serviamo ci può liberare. . . . Non adoreremo l’immagine d’oro che hai eretto”. (3:17, 18) Pieno di furore, il re ordina di riscaldare la fornace sette volte più del solito, di legare i tre ebrei e di gettarveli dentro. Nel far questo, i carnefici vengono divorati dalle fiamme. Nabucodonosor si spaventa. Cosa vede nella fornace? Quattro uomini che camminano illesi in mezzo al fuoco, e “l’aspetto del quarto somiglia a un figlio degli dèi”. (3:25) Il re invita i tre ebrei a uscire dal fuoco. Essi escono, senza la minima scottatura, e su di loro non c’è nemmeno l’odore del fuoco! Grazie alla loro coraggiosa presa di posizione a favore della vera adorazione, Nabucodonosor proclama libertà di adorazione per i giudei di tutto l’impero.
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