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  • Quanto è credibile il “Vecchio Testamento”?
    La Bibbia: Parola di Dio o dell’uomo?
    • Un principio basilare dal quale partono è il presupposto che, generalmente parlando, qualunque versetto biblico in cui ricorra da sola la parola ebraica corrispondente a Dio (’Elohìm) sia stato scritto da uno scrittore, mentre qualunque versetto si riferisca a Dio con il suo nome, Geova, dev’essere stato scritto da un altro, come se uno stesso scrittore non potesse usare entrambi i termini.4

      8 In modo analogo, quando un avvenimento viene riportato più di una volta in un libro, è preso come una prova che siano state più persone a scriverlo, nonostante che l’antica letteratura semitica contenga altri esempi simili di ripetizione. Per di più si presume che ogni cambiamento di stile rappresenti un cambiamento di scrittore. Eppure anche gli scrittori moderni cambiano stile in momenti diversi della loro carriera, o quando trattano argomenti diversi.b

  • Quanto è credibile il “Vecchio Testamento”?
    La Bibbia: Parola di Dio o dell’uomo?
    • 10 Gleason L. Archer jr. addita un’altra lacuna nel modo di ragionare della critica letteraria. Il problema, egli dice, è che “la scuola di Wellhausen partì dal mero presupposto (la cui fondatezza i suoi seguaci non si sono preoccupati molto di dimostrare) che la religione d’Israele fosse di origine puramente umana come qualunque altra, e che dovesse essere spiegata come un semplice prodotto dell’evoluzione”.6 In altre parole, Wellhausen e i suoi seguaci partirono dal presupposto che la Bibbia fosse solo la parola dell’uomo, e poi su ciò basarono i loro ragionamenti.

      11 Nel 1909 la Jewish Encyclopedia rilevò altri due punti deboli nella teoria di Wellhausen: “Gli argomenti mediante cui Wellhausen ha ottenuto il consenso pressoché totale di tutta la critica biblica contemporanea si fondano su due ipotesi: prima, che il rituale diventa più elaborato con lo sviluppo della religione; seconda, che le fonti più antiche trattano necessariamente gli stadi più primitivi dello sviluppo rituale. La prima ipotesi è contraria alla testimonianza delle culture primitive, e la seconda non trova nessun sostegno nella testimonianza dei codici rituali come quelli dell’India”.

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