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Ragazzi senza casa: Perché è così difficile aiutarli?Svegliatevi! 1990 | 8 gennaio
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Analizzando la condizione degli indigenti, uno scrittore di World Health, la rivista dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dichiarato: “I poveri delle città non sono cittadini dei loro paesi a tutti gli effetti, poiché non hanno diritti politici, sociali o economici. I poveri invecchiano rapidamente e muoiono giovani”. Perciò sono necessari profondi cambiamenti nel modo in cui i governi e le persone considerano i poveri prima che l’economia di un paese provveda loro vitto, vestiario e alloggio adeguati.
Come aiutarne alcuni
Gli ideali espressi nella Dichiarazione dell’ONU sui diritti del fanciullo sono davvero nobili, ma perché sembrano irrealizzabili? (Vedi riquadro). In genere la gente prova simpatia per i ragazzi e vuole il meglio per loro. Inoltre i ragazzi sono importanti per il benessere futuro di una nazione. James Grant, dell’UNICEF, dice nel Latin America Daily Post: “Dopo tutto saranno i ragazzi che alla fine dovranno tirare fuori i loro paesi dalla stasi economica”. Grant prosegue dicendo che, secondo un rapporto, “spendere per un minimo di assistenza sanitaria e per l’istruzione elementare può portare a significativi aumenti di produttività e di sviluppo economico”. Paesi come il Brasile sono ben consapevoli dell’immagine negativa riflessa dalla condizione dei ragazzi che vivono nelle strade e dalla violenza di cui essi sono responsabili. È un piacere poter dire che in Brasile si stanno facendo sforzi per risolvere il problema mediante opere di beneficenza, adozioni, orfanotrofi e riformatori.
Anziché limitarsi a costruire case alcuni governi comprendono l’utilità di finanziare le iniziative prese dalle famiglie e dalle comunità povere in relazione agli alloggi. In questo modo il cambiamento viene dai poveri stessi.
Perciò, oltre a ricevere assistenza da vari enti, le famiglie povere dovrebbero essere disposte a fare la loro parte. Una famiglia sta molto meglio, economicamente e socialmente parlando, quando rimane unita e affronta i propri problemi. Se occorre, tutti i familiari che ne hanno le capacità possono contribuire al bilancio della famiglia.
Cosa hanno fatto alcuni
Alcuni ragazzi senza casa sono riusciti a sottrarsi a questa condizione. Si prenda l’esempio di Guillermo. Prima che nascesse, la sua famiglia viveva in un piccolo villaggio ma a causa della povertà si trasferì nella capitale. Quando Guillermo aveva tre mesi, suo padre fu assassinato; poi, alcuni anni dopo, morì la madre, e i bambini rimasero con la nonna. Così Guillermo finì nella strada in tenera età. Per cinque anni, giorno dopo giorno, visitava ristoranti e bar, chiedendo cibo e denaro per provvedere ai bisogni della sua famiglia, restando per le strade fino a tarda notte. Alcune persone gentili che lo conobbero per la strada gli insegnarono le norme elementari di igiene personale e condotta. In seguito fu tolto dalla strada da un ente governativo che lo mise in un ricovero per l’infanzia, dove ricevette vitto e istruzione. I testimoni di Geova lo aiutarono a capire che il Creatore si interessava personalmente di lui e soddisfecero i suoi bisogni spirituali. Colpito dalla sincerità e dalla cordialità dei Testimoni, in seguito Guillermo disse: “Chi avrebbe aiutato un giovane che era cresciuto praticamente senza guida e disciplina? Solo gli amorevoli fratelli mi hanno dato questa assistenza, oltre ad aiuto finanziario”. A 18 anni Guillermo è stato battezzato. Ora lavora presso la filiale della Watch Tower Society del suo paese.
Poi c’è João, che ancora piccolo fu buttato fuori di casa insieme ai suoi fratelli dal padre ubriaco. Ma João fu assunto in un negozio di generi alimentari. Essendo diligente, João fece strada e si conquistò presto la fiducia sia dei compagni di lavoro che di altri. Ora è un uomo felice con una famiglia sua. Prendete anche il caso del dodicenne Roberto. Anche lui fu cacciato di casa. Si mise a fare il lustrascarpe e a vendere dolci, e in seguito lavorò come imbianchino. Il desiderio di imparare e di lavorare aiutò sia João che Roberto a sormontare molti ostacoli. Essi rammentano i momenti di ansietà e incertezza di quando erano ragazzi senza casa, ma furono rafforzati studiando la Bibbia con i testimoni di Geova. Questi pochi esempi mostrano che di solito i ragazzi hanno buone capacità di ricupero e, con la debita assistenza, possono infine superare circostanze avverse, anche l’abbandono.
Per di più, quando i giovani sono guidati dai genitori secondo la Parola di Dio, ne risultano famiglie stabili, e si evitano problemi come quelli dell’abbandono e dell’abuso all’infanzia.
Perché gli sforzi dell’uomo falliscono
Ciò nondimeno, l’esistenza di milioni di ragazzi senza casa mette in evidenza che l’uomo non è riuscito a risolvere questo grave problema. Il direttore di un ente di assistenza all’infanzia, citato dalla rivista Time, avrebbe detto: “Una persona affetta da disturbi psicologici e da menomazioni psichiche, una persona malata — una popolazione malata, fragile — non può contribuire allo sviluppo”. La stessa rivista prediceva che, come conseguenza di questo fatto, un paese latino-americano avrebbe avuto “milioni di adulti così denutriti, così privi di specializzazione e di istruzione da essere insensibili a qualsiasi tipo di processo di civilizzazione”.
Sulla base di questi elementi, pensate che gli effetti della denutrizione, degli abusi sessuali e della violenza possano essere cancellati unicamente con mezzi umani? Ritenete che con qualche programma ideato dall’uomo si possano ricuperare tutti i ragazzi che hanno lottato per sopravvivere nella strada in mezzo a individui aggressivi e spietati? Potete immaginare un programma che insegni ai genitori ad agire in modo responsabile verso la loro prole? Purtroppo gli sforzi dell’uomo, per quanto sinceri, non possono portare a una completa soluzione del problema dei ragazzi senza casa.
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Ragazzi senza casa: Perché è così difficile aiutarli?Svegliatevi! 1990 | 8 gennaio
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[Riquadro a pagina 7]
La Dichiarazione dell’ONU sui diritti del fanciullo:
◼ Il diritto a un nome e a una nazionalità.
◼ Il diritto all’affetto, all’amore, alla comprensione e alla sicurezza materiale.
◼ Il diritto a ricevere nutrizione, alloggio e servizi medici adeguati.
◼ Il diritto a ricevere cure speciali in caso di menomazione fisica, psichica o sociale.
◼ Il diritto d’essere tra i primi a ricevere protezione e soccorso in qualsiasi circostanza.
◼ Il diritto d’essere protetto da ogni forma di negligenza, crudeltà e sfruttamento.
◼ Il diritto a piene opportunità nel gioco e nello svago e a uguali opportunità di ricevere un’istruzione obbligatoria e gratuita, che consenta al fanciullo di sviluppare le sue facoltà e divenire un membro utile alla società.
◼ Il diritto di sviluppare appieno il suo potenziale in condizioni libere e dignitose.
◼ Il diritto d’essere educato in uno spirito di comprensione, tolleranza e amicizia fra i popoli, di pace e fratellanza universale.
◼ Il diritto di godere di questi diritti senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di religione, di opinione politica o d’altro genere, di origine nazionale o sociale, di condizione economica, di nascita o altre condizioni.
Riassunto basato su Everyman’s United Nations
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