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L’acqua: amica o nemica?Svegliatevi! 1988 | 22 maggio
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(4) Se l’acqua è fredda, tenete la maggior parte possibile del corpo fuori dell’acqua e state fermi per impedire che si verifichi ipotermia.
Nell’acqua il corpo si raffredda 25 volte più rapidamente che nell’aria e la perdita di calore è di circa un terzo maggiore se si muovono le gambe per rimanere a galla o si nuota che se si rimane fermi. Molti annegano cercando di raggiungere a nuoto la riva, perché la riva è spesso più lontana di quanto non sembri. E più fredda è l’acqua, prima ci si stanca.
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L’acqua: amica o nemica?Svegliatevi! 1988 | 22 maggio
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[Riquadro a pagina 18]
Anche i bravi nuotatori annegano
Le autorità rimangono spesso sconcertate quando si verificano casi in cui bravi nuotatori cadono in acqua, apparentemente senza ferite e spariscono. Secondo informazioni rese disponibili attraverso la Croce Rossa Americana, però, in alcuni casi può accadere in seguito a reazioni fisiologiche all’acqua fredda. Quando l’acqua fredda entra all’improvviso nei condotti uditivi può causare una forma di labirintite. Ne possono conseguire vertigini e la vittima nuoterà verso il basso anziché verso l’alto, rimanendo infine senz’aria. Un’altra possibilità è il riflesso di iperventilazione. L’improvviso contatto con l’acqua fredda può causare respiri più frequenti e incontrollabili. Se succede quando si ha la testa sott’acqua, si rischia di annegare. Un altro fattore determinante è il dolore. L’improvviso contatto con l’acqua fredda può provocare un dolore così forte che sopravviene uno shock o un attacco cardiaco. Quale lezione si può imparare? Trattate l’acqua con rispetto. Trattate l’acqua fredda con un rispetto anche maggiore.
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