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PortafuocoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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In Ebrei 9:4 è menzionato un oggetto che, insieme all’arca del patto, apparteneva al Santissimo o aveva relazione con esso. In greco è chiamato thymiatèrion. Questa parola si riferisce a qualcosa che ha attinenza col bruciare incenso. Era l’altare dell’incenso? Alcuni traduttori pensano di sì, e citano a sostegno Filone e Giuseppe Flavio, che usano il termine in riferimento all’altare dell’incenso. (CEI, Ga, Na, NVB, PS) Naturalmente è risaputo che l’altare dell’incenso non si trovava nel Santissimo. (Eso 30:1, 6) Si trovava subito fuori della cortina, o “verso la stanza più interna”, per usare le parole di 1 Re 6:22. (Cfr. Eso 40:3-5). Ma thymiatèrion può anche essere tradotto correttamente “incensiere”, e il sommo sacerdote, nel giorno di espiazione, portava in effetti un incensiere nel Santissimo. (Le 16:12, 13) Nella Settanta greca il termine thymiatèrion è sempre usato per indicare l’incensiere (2Cr 26:19; Ez 8:11, LXX), anche se in Levitico 16:12, nel descrivere la procedura del giorno di espiazione, è adoperata una parola diversa. La Mishnàh ebraica indica comunque che nel giorno di espiazione si cominciò a usare uno speciale incensiere d’oro. (Joma 4:4; 5:1; 7:4) Per valide ragioni, quindi, alcuni traduttori preferiscono rendere thymiatèrion con “incensiere” o “turibolo”. — NM, PIB, Di, Con, VR.
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PortafuocoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Portafuoco venivano usati anche per bruciare l’incenso. (Le 10:1) Ogni mattina e fra le due sere il sommo sacerdote faceva fumare incenso profumato sull’altare d’oro dell’incenso. — Eso 30:7, 8.
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PortafuocoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Ezechiele ebbe una visione in cui 70 anziani d’Israele usavano incensieri per offrire incenso agli idoli. — Ez 8:10, 11; vedi INCENSO
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