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L’occupazione giapponeseAnnuario dei Testimoni di Geova del 2016
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Johanna Harp, le sue due figlie e Beth Godenze, un’amica di famiglia (al centro)
Johanna Harp, una sorella olandese che viveva in un remoto villaggio di montagna in Giava Orientale, nei primi due anni della guerra riuscì a sfuggire all’imprigionamento. Lei e i suoi tre figli adolescenti sfruttarono quella libertà per tradurre dall’inglese all’olandese il libro Salvezza e numeri della Torre di Guardia.a Le pubblicazioni tradotte venivano poi copiate e fatte arrivare clandestinamente ai Testimoni in tutta Giava.
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