Le 48 città amministrate dai leviti, incluse le 6 città di rifugio, erano tutte enclavi nel territorio di altre tribù. (Gsè 21:3-41) Così si adempì la profezia pronunciata in punto di morte da Giacobbe riguardo a Simeone e Levi, in quanto ‘ebbero una parte in Giacobbe, ma furono dispersi in Israele’. — Ge 49:7.

I leviti non ricevettero nessuna porzione di territorio, perché Geova era la loro eredità. (Nu 18:20; De 18:1, 2) Ma Dio comandò che le altre tribù d’Israele dessero loro complessivamente 48 città con i pascoli circostanti. (Nu 35:1-8) Di tali città assegnate infine ai leviti (Gsè 21:1-8), 13 furono attribuite ai sacerdoti. (Gsè 21:19; vedi CITTÀ DEI SACERDOTI). Fra le 48 città ne furono scelte 6 come città di rifugio per l’omicida involontario. — Gsè 20:7-9; vedi CITTÀ DI RIFUGIO.

La dispersione dei leviti in mezzo alle altre tribù d’Israele era stata predetta da Giacobbe. — Ge 49:5-7.

I leviti avevano diritto di ricomprare in qualunque momento le case vendute nelle loro città; al più tardi esse venivano restituite loro durante il Giubileo. Ma il terreno adibito a pascolo vicino alle città non si poteva vendere in nessun caso. — Le 25:32-34; vedi LEVITI.