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Malattie trasmesse dagli insetti: Un problema sempre più graveSvegliatevi! 2003 | 22 maggio
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Malattie trasmesse dagli insetti: Un problema sempre più grave
È ORA di andare a letto in una casa latino-americana. Una mamma amorevole rincalza il letto al suo bambino e gli augura la buona notte. Ma nell’oscurità, da una crepa del soffitto cade sul lettino una cimice reduvide, o triatoma, lunga quasi 2 centimetri, liscia e nera. Finisce sul viso del bambino addormentato e in modo quasi impercettibile fora la pelle morbida con il suo pungiglione. Mentre si rimpinza di sangue, la cimice si libera degli escrementi pieni di parassiti. Senza svegliarsi, il bambino si gratta, facendo penetrare nella ferita le feci infette.
Come conseguenza di quell’unica puntura, il bambino contrae la malattia di Chagas. Nel giro di una settimana o due gli viene la febbre alta e si gonfia tutto. Se sopravvive, i parassiti si stabiliscono nell’organismo, insinuandosi nel cuore, nei nervi e nei tessuti interni. Potrebbero passare dai 10 ai 20 anni senza che si manifestino sintomi. Ma poi potrebbero comparire lesioni all’apparato digerente e infezione cerebrale con conseguente morte per insufficienza cardiaca.
Questo caso ipotetico descrive in modo realistico come si contrae la malattia di Chagas. Nell’America Latina forse milioni di persone sono a rischio.
Compagni dell’uomo dalle molte zampe
“Nell’uomo la maggior parte delle febbri sono prodotte da microrganismi veicolati da insetti”, dice l’Encyclopædia Britannica. La gente usa comunemente il termine “insetto” per indicare non solo gli insetti veri e propri, piccoli invertebrati con sei zampe quali mosche, pulci, zanzare, pidocchi e scarafaggi, ma anche quelli con otto zampe come acari e zecche. Gli scienziati li classificano tutti come Artropodi, la più vasta suddivisione del regno animale, che include almeno un milione di specie conosciute.
La grande maggioranza degli insetti è innocua e alcuni sono molto utili all’uomo. Senza di essi molte piante e alberi da cui uomini e animali dipendono non potrebbero essere impollinati né portare frutto. Alcuni insetti aiutano a riciclare i rifiuti. Molti si nutrono solo di piante, mentre certuni mangiano altri insetti.
Innegabilmente ci sono insetti che infastidiscono uomini e animali con le loro dolorose punture o semplicemente con la loro presenza in gran numero. Alcuni inoltre rovinano i raccolti. Peggio ancora, ci sono insetti che diffondono malattie e morte. Malattie trasmesse da insetti “furono responsabili di più malattie e decessi di esseri umani dal XVII fino all’inizio del XX secolo di tutte le altre cause messe insieme”, afferma Duane Gubler dei Centri americani per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie.
Attualmente circa 1 persona su 6 contrae una malattia trasmessa da insetti. Oltre alle sofferenze che provocano, queste malattie impongono un gravoso onere finanziario, specie ai paesi in via di sviluppo, quelli meno in grado di farvi fronte. Anche una singola epidemia può essere costosa. Un’epidemia del genere scoppiata nel 1994 nell’India occidentale si dice sia costata miliardi di dollari all’economia locale e mondiale. Secondo l’Organizzazione Mondale della Sanità (OMS), i paesi più poveri non potranno mai progredire economicamente finché simili problemi sanitari non saranno risolti.
In quali modi gli insetti trasmettono malattie
Ci sono principalmente due modi in cui gli insetti sono vettori, cioè trasmettono malattie. Il primo è meccanico. Come si può portare sporcizia in casa con le scarpe, così “le mosche possono trasportare sulle zampe milioni di microrganismi che, in quantità sufficienti, causano malattie”, dice l’Encyclopædia Britannica. Le mosche possono raccogliere sostanze contaminanti dagli escrementi, per esempio, e trasmetterle quando si posano su cibi o bevande. In questo modo gli esseri umani contraggono malattie debilitanti e letali come febbre tifoide, dissenteria e persino colera. Le mosche contribuiscono anche a diffondere il tracoma, la causa principale di cecità nel mondo. Questa malattia può causare cecità provocando lesioni alla cornea, la membrana trasparente dell’occhio davanti all’iride. In tutto il mondo circa 500.000.000 di persone soffrono a motivo di questo flagello.
Si sospetta che anche gli scarafaggi, che prosperano nella sporcizia, trasmettano malattie meccanicamente. Inoltre gli esperti collegano il recente aumento incredibile di asma, specie fra i bambini, ad allergie causate da scarafaggi. Per esempio, immaginate la scena: Ashley, una ragazzina di 15 anni, per molte notti aveva fatto fatica a respirare a causa dell’asma. Mentre la dottoressa si accinge ad auscultarle i polmoni, dalla camicetta di Ashley cade uno scarafaggio che attraversa di gran carriera il lettino dello studio medico.
Malattie provenienti dall’interno degli insetti
Un secondo modo in cui gli insetti possono trasmettere malattie, con una puntura o altro, è ospitando nel loro corpo virus, batteri o parassiti. Solo una piccola percentuale di insetti trasmette in tal modo malattie all’uomo. Per esempio, anche se esistono migliaia di specie di zanzare, solo la zanzara anofele trasmette la malaria, che dopo la tubercolosi è la malattia contagiosa che causa più decessi.
Comunque, altre zanzare trasmettono una gran quantità di altre malattie. L’OMS riferisce: “Di tutti gli insetti che trasmettono malattie, la zanzara costituisce la peggiore minaccia, dato che diffonde malaria, dengue e febbre gialla, le quali nell’insieme sono responsabili ogni anno di milioni di morti e centinaia di milioni di casi di malattia”. In tutta la terra almeno il 40 per cento della popolazione rischia di contrarre la malaria, e circa il 40 per cento la dengue. In molti luoghi si possono contrarre entrambe le malattie.
Le zanzare non sono certo i soli vettori di malattie. La mosca tse-tse trasmette i protozoi che causano la malattia del sonno, che affligge centinaia di migliaia di persone e costringe intere comunità ad abbandonare i loro campi fertili. Trasmettendo le larve del parassita che causa l’oncocercosi o cecità fluviale, le mosche nere hanno privato della vista circa 400.000 africani. Un tipo di pappataci o flebotomi sono vettori del protozoo che causa la leishmaniosi, un gruppo di condizioni patologiche invalidanti, deformanti e spesso mortali che attualmente affliggono milioni di persone di ogni età in tutto il mondo. L’onnipresente pulce può ospitare tenie, causare encefalite, tularemia e persino la peste, generalmente identificata con la peste nera che nel Medioevo in soli sei anni annientò un terzo o più della popolazione europea.
Pidocchi, acari e zecche possono trasmettere varie forme di tifo e altre malattie. In tutto il mondo nelle zone temperate le zecche possono trasmettere la malattia di Lyme, potenzialmente debilitante, la più comune delle malattie trasmesse da vettori negli Stati Uniti e in Europa. Uno studio effettuato in Svezia ha rivelato che gli uccelli migratori possono trasportare le zecche a migliaia di chilometri di distanza, con la possibilità di introdurre le malattie di cui sono vettori in nuove zone. “Le zecche”, dice l’Encyclopædia Britannica, “superano tutti gli altri artropodi (eccetto le zanzare) nel numero di malattie che trasmettono agli esseri umani”. Difatti una sola zecca può ospitare anche tre organismi diversi che causano malattie e può trasmetterle tutte con un solo morso.
Sollievo dalle malattie
Solo nel 1877 fu dimostrato scientificamente che gli insetti trasmettono malattie. Da allora sono state fatte campagne su vasta scala per controllare o eliminare gli insetti che trasmettono malattie. Nel 1939 all’arsenale degli insetticidi si aggiunse il DDT, ed entro gli anni ’60 le malattie trasmesse dagli insetti non erano più considerate una delle principali minacce per la salute pubblica al di fuori dell’Africa. Anziché concentrarsi sul controllo dei vettori, si rivolse l’attenzione alla cura farmacologica dei casi urgenti, e l’interesse per lo studio degli insetti e del loro habitat diminuì. Inoltre poiché si stavano scoprendo nuovi farmaci sembrava che la scienza avrebbe potuto trovare un’“arma miracolosa” per debellare qualsiasi malattia. Il mondo provò un po’ di sollievo dalle malattie infettive. Ma sarebbe stato di breve durata. Il prossimo articolo spiegherà perché.
[Testo in evidenza a pagina 3]
Oggi 1 persona su 6 è affetta da una malattia trasmessa dagli insetti
[Immagine a pagina 3]
Il triatoma
[Immagine a pagina 4]
Le zampe delle mosche trasportano agenti patogeni
[Immagini a pagina 5]
Molti insetti portano malattie all’interno del loro corpo
Le mosche nere trasmettono la cecità fluviale
Le zanzare trasmettono malaria, dengue e febbre gialla
I pidocchi possono trasmettere il tifo
Le pulci possono causare encefalite e altre malattie
Le mosche tse-tse trasmettono la malattia del sonno
[Fonti]
WHO/TDR/LSTM
CDC/James D. Gathany
CDC/Dr. Dennis D. Juranek
CDC/Janice Carr
WHO/TDR/Fisher
[Fonte dell’immagine a pagina 4]
Clemson University - USDA Cooperative Extension Slide Series, www.insectimages.org
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Le ragioni del ritornoSvegliatevi! 2003 | 22 maggio
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Le ragioni del ritorno
UNA quarantina di anni fa si pensava che le classiche malattie trasmesse dagli insetti come la malaria, la febbre gialla e la dengue fossero state quasi debellate in gran parte della terra. Ma poi accadde l’inaspettato: le malattie trasmesse dagli insetti cominciarono a riapparire.
Come mai? Una ragione è che alcuni insetti e i microbi che trasmettono queste malattie sono diventati resistenti agli insetticidi e ai medicinali usati per tenerli sotto controllo. Questo naturale processo di adattamento è stato incentivato non solo dall’impiego eccessivo di insetticidi, ma anche dall’uso scorretto dei medicinali. Un libro sui problemi causati dalle zanzare afferma: “In troppe famiglie povere alcuni ottengono i medicinali, ne assumono solo quanto basta per alleviare i sintomi e poi li mettono da parte per il prossimo attacco della malattia”. (Mosquito) Con una cura così incompleta, i microbi più forti potrebbero sopravvivere nell’organismo e produrre una nuova generazione farmacoresistente.
Cambiamenti climatici
Un fattore importante responsabile del ritorno di malattie trasmesse dagli insetti sono i cambiamenti, nella natura e nella società. Un caso pertinente sono i cambiamenti climatici a livello mondiale. Alcuni scienziati si aspettano che il riscaldamento globale estenda il raggio di azione degli insetti portatori di malattie in zone che attualmente hanno un clima più fresco. Risulterebbe che questo stia già avvenendo. Il dott. Paul R. Epstein, del Centro per la Salute e l’Ambiente Mondiale della Harvard Medical School, osserva: “Sia gli insetti che le malattie trasmesse dagli insetti (malaria e dengue incluse) oggi vengono segnalati ad altitudini maggiori in Africa, Asia e America Latina”. In Costa Rica la dengue ha superato le montagne, che sino a poco tempo fa confinavano la malattia alla costa del Pacifico, e ora è presente in tutto il paese.
Ma il clima più caldo ha altri effetti ancora. In alcune zone trasforma i fiumi in pozzanghere, mentre in altre provoca piogge e inondazioni che lasciano dietro di sé degli stagni. In entrambi i casi l’acqua stagnante costituisce l’ambiente ideale per la riproduzione delle zanzare. Inoltre l’acqua più calda abbrevia il ciclo di incubazione delle zanzare, accelerandone la riproduzione, e allunga la stagione durante la quale le zanzare abbondano. Dove il clima è più caldo le zanzare sono più attive. Le temperature più calde influiscono anche sugli organi interni della zanzara e accelerano la riproduzione dei microbi che causano le malattie, aumentando così la probabilità che una sola puntura causi il contagio. Comunque ci sono altre preoccupazioni.
Casistica delle malattie
Anche i cambiamenti che avvengono nella società possono favorire la diffusione di malattie trasmesse dagli insetti. Per capire in che modo, dobbiamo esaminare più da vicino il ruolo degli insetti. In molti casi l’insetto può essere solo un anello della catena che causa il contagio. Un animale o un uccello può trasmettere una malattia portando insetti su di sé oppure ospitando microrganismi nel suo torrente sanguigno. Se i vettori sopravvivono, possono anche diventare un serbatoio della malattia.
La malattia di Lyme, per esempio, fu identificata nel 1975 e prese il nome dalla cittadina di Lyme, nel Connecticut (USA), dove fu osservata per la prima volta. Può darsi che il batterio che provoca questa malattia sia arrivato nel Nordamerica un centinaio di anni fa insieme a ratti o animali da allevamento su navi provenienti dall’Europa. Dopo che una minuscola zecca Ixodes scapularis ingerisce sangue di un animale infetto, i bacilli rimangono dentro di essa per il resto della sua vita. Quando in seguito morde un altro animale o un essere umano, può immettere i batteri nel torrente sanguigno della vittima.
Negli Stati Uniti nord-orientali la malattia di Lyme è endemica, cioè presente da molto tempo. Il principale serbatoio dei batteri della malattia è il topo dai piedi bianchi. Il topo ospita anche le zecche, specie nei loro stadi di sviluppo. Le zecche adulte preferiscono stabilirsi sui cervi, dove si nutrono e si accoppiano. Una volta che si è ingozzata di sangue, la femmina cade a terra per deporre le uova, da cui presto emergono le larve per iniziare il ciclo da capo.
Circostanze diverse
Gli agenti patogeni sono esistiti per molti anni insieme ad animali e insetti senza provocare malattie all’uomo. Ma circostanze diverse possono trasformare una malattia endemica in un’epidemia, malattia che si diffonde rapidamente tra gli individui di una stessa area. Cosa è cambiato nel caso della malattia di Lyme?
In passato i predatori, tenendo sotto controllo la popolazione dei cervi, contribuirono a limitare il contatto fra le zecche dei cervi e l’uomo. Quando i primi coloni europei abbatterono le foreste per farne terreno agricolo, la popolazione dei cervi diminuì ancora di più e anche i loro predatori se ne andarono. Ma verso la metà dell’800 molte fattorie furono abbandonate man mano che gli agricoltori si spostavano a ovest, e la foresta cominciò nuovamente a estendersi. I cervi ritornarono, ma i loro predatori naturali no. Perciò i cervi si moltiplicarono rapidamente e lo stesso fecero le zecche.
Qualche tempo dopo arrivò il batterio della malattia di Lyme e vi rimase per decenni prima di rivelarsi una minaccia per gli esseri umani. Quando però si cominciarono a costruire sobborghi al limitare della foresta, bambini e adulti cominciarono a invadere in numero sempre maggiore il dominio delle zecche. Queste iniziarono ad attaccarsi all’uomo e l’uomo prese la malattia di Lyme.
Le malattie in un mondo instabile
Quanto si è detto rappresenta solo uno dei molti modi in cui si diffondono le malattie ed è soltanto un esempio di come le azioni dell’uomo ne determinano l’insorgere. “Quasi tutte le nuove malattie più aggressive devono il loro ritorno all’ingerenza dell’uomo”, scrive l’ambientalista Eugene Linden nel suo libro The Future in Plain Sight. Qualche altro esempio: Oggi la diffusione e la velocità dei viaggi possono diffondere gli agenti patogeni e i loro vettori in tutto il globo. I danni all’habitat di creature grandi e piccole minacciano la biodiversità. “L’inquinamento contamina l’aria e l’acqua”, osserva Linden, “indebolendo il sistema immunitario sia dell’uomo che degli animali”. E cita le parole del dott. Epstein: “In sostanza, manomettendo l’ecologia l’uomo ha indebolito il sistema immunitario del pianeta, creando condizioni favorevoli per i microbi”.
L’instabilità politica provoca guerre che danneggiano gli ecosistemi e distruggono le infrastrutture che rendono possibile l’assistenza sanitaria e la distribuzione dei viveri. Inoltre, fa notare il Biobulletin del Museo di Storia Naturale americano: “Profughi deboli e malnutriti sono spesso ammassati in campi affollati e antigienici dove sono esposti a una serie di infezioni”.
L’instabilità economica spinge a emigrare fuori e dentro i confini nazionali, specie in aree urbane sovraffollate. “Gli agenti patogeni amano i luoghi affollati”, spiega il Biobulletin. “Spesso le misure essenziali per tutelare la salute pubblica, come istruzione di base, alimentazione e programmi di vaccinazione, non riescono a tenere il passo” con l’esplosione della popolazione urbana. Il sovraffollamento impone un onere extra anche all’approvvigionamento idrico, alla rete fognaria e allo smaltimento dei rifiuti, rendendo proibitive la situazione sanitaria e l’igiene personale e al tempo stesso creando condizioni favorevoli agli insetti e ad altri vettori di malattie. Nondimeno la situazione non è disperata, come dimostrerà l’articolo seguente.
[Testo in evidenza a pagina 11]
“Quasi tutte le nuove malattie più aggressive devono il loro ritorno all’ingerenza dell’uomo”
[Riquadro/Immagine a pagina 7]
Il virus del Nilo occidentale invade gli Stati Uniti
Il virus del Nilo occidentale, trasmesso all’uomo principalmente dalle zanzare, fu isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda e poi venne osservato nel Medio Oriente, in Asia, in Oceania e in Europa. Solo nel 1999 fu identificato nell’emisfero occidentale. Da allora, però, negli Stati Uniti sono stati diagnosticati oltre 3.000 casi, e più di 200 individui sono morti.
La maggior parte dei contagiati non se ne rende conto, anche se alcuni presentano sintomi simili a quelli dell’influenza. Una piccola percentuale invece presenta sintomi gravi, come quelli dell’encefalite e della meningite cerebrospinale. Non esiste ancora un vaccino preventivo o una terapia specifica per il virus del Nilo occidentale. I Centri americani per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie avvertono che questo virus si può trasmettere anche con il trapianto di organi o la trasfusione di sangue da un donatore infetto. Nel 2002 un comunicato della Reuters riferiva che “attualmente non c’è modo di identificare il virus del Nilo occidentale con un esame del sangue”.
[Fonte]
CDC/James D. Gathany
[Riquadro/Immagine alle pagine 8 e 9]
Come proteggersi? Cosa fare e cosa non fare
In tutto il mondo Svegliatevi! ha chiesto a residenti in zone infestate da insetti e piagate da malattie qualche suggerimento per stare in salute. Forse troverete utili i loro consigli nella vostra zona.
Pulizia: la parola d’ordine
◼ Tenete pulita la casa
“Coprite i recipienti che contengono i cibi. Tenete coperte le vivande finché vengono consumate. Togliete immediatamente quello che cade per terra. Non lasciate i piatti sporchi della sera prima né gettate fuori gli avanzi da eliminare l’indomani. Copriteli o seppelliteli, dato che insetti e roditori escono la notte in cerca di cibo. Inoltre un sottile strato di cemento sopra il pavimento di terra battuta rende più facile tenere la casa pulita e senza insetti”. — Africa.
“Conservate lontano da casa frutta o qualsiasi cosa che attira gli insetti. Tenete fuori di casa gli animali da cortile (capre, maiali, galline). Coprite i gabinetti all’aperto. Seppellite prontamente lo sterco degli animali o copritelo di calce per tenere lontane le mosche. Anche se i vicini non fanno queste cose, forse riuscirete a limitare la quantità degli insetti e inoltre darete il buon esempio”. — America Meridionale.
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Lasciare cibi o rifiuti scoperti è come invitare gli insetti a mangiare con voi
◼ Igiene personale
“Il sapone non costa tanto, perciò lavatevi spesso le mani e lavate gli indumenti, specie dopo essere stati a contatto con persone o animali. Evitate di toccare animali morti. Evitate di toccarvi la bocca, il naso e gli occhi con le mani. Gli indumenti vanno lavati regolarmente anche se sembrano ancora puliti. Tuttavia certi profumi attirano gli insetti, perciò evitate saponette e prodotti igienici profumati”. — Africa.
Misure preventive
◼ Eliminate i siti di riproduzione delle zanzare
Coprite le taniche per l’acqua e le tinozze per lavare. Eliminate tutti i recipienti aperti in cui si raccoglie l’acqua. Non lasciate l’acqua nei sottovasi. Le zanzare possono riprodursi in qualsiasi pozzanghera in cui l’acqua ristagni per più di quattro giorni. — Asia sud-orientale.
◼ Riducete al minimo l’esposizione agli insetti
Evitate i luoghi e l’ora dei pasti preferiti dagli insetti. Il sole tramonta presto ai tropici, perciò molte attività quotidiane si svolgono al buio, quando molti insetti sono più attivi. Nei posti in cui sono comuni le malattie trasmesse dagli insetti, sedere o dormire all’aperto aumenta il rischio. — Africa.
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Dormire all’aperto in un paese infestato dalle zanzare è come invitarle a mangiarvi
Indossate abiti che lascino scoperta la pelle il meno possibile, specie quando siete nei boschi. Applicate un insettifugo sugli abiti e sulla pelle, seguendo sempre le indicazioni dell’etichetta. Dopo aver passato del tempo all’aperto, esaminate se voi o i bambini avete preso delle zecche. Assicuratevi che gli animali da compagnia siano sani e senza insetti. — America Settentrionale.
Riducete al minimo i contatti con gli animali da cortile, poiché tramite essi gli insetti possono trasmettere malattie all’uomo. — Asia centrale.
Usate zanzariere, preferibilmente impregnate di insetticida, per tutti i componenti della famiglia. Mettete le zanzariere alle finestre e tenetele in buono stato. Sigillate le aperture sotto i cornicioni dove possono entrare gli insetti. Simili misure preventive costano, ma vi costerà di più se dovete portare un bambino all’ospedale o se chi provvede al sostentamento della famiglia sta troppo male per lavorare. — Africa.
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Le zanzariere impregnate di insetticida costano meno delle medicine e del ricovero in ospedale
Eliminate dalla vostra casa i nascondigli degli insetti. Stuccate le pareti e il soffitto e chiudete crepe e buchi. Rivestite il disotto dei tetti di paglia con tessuto a prova di insetti. Togliete ogni ingombro, come mucchi di giornali o stracci o gruppi di foto sulle pareti, dove si nascondono gli insetti. — America Meridionale.
Alcuni accolgono nella propria casa insetti e roditori. Non fatelo! Teneteli alla larga. Usate insetticidi e repellenti, ma solo secondo le istruzioni. Munitevi di pigliamosche e carta moschicida. Siate ingegnosi: una donna ha fatto un tubo di stoffa, l’ha riempito di sabbia e l’ha messo nella fessura sotto la porta per impedire agli insetti di entrare. — Africa.
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Gli insetti non vanno accolti in casa. Scacciateli!
◼ Medicina preventiva
Aumentate la vostra resistenza con un’alimentazione adeguata, riposo ed esercizio fisico. Riducete lo stress. — Africa.
Viaggiatori: Informatevi prima degli ultimi dati relativi ai rischi. Queste informazioni sono disponibili presso i ministeri della Sanità e i siti Internet governativi. Prima di mettervi in viaggio, sottoponetevi alle appropriate cure preventive per la zona che visiterete.
Se vi sentite male
◼ Consultate prontamente un medico
Quasi tutte le malattie sono più facili da curare se vengono diagnosticate subito.
◼ Attenti alle diagnosi sbagliate
Consultate un medico esperto di malattie trasmesse da vettori e di malattie tropicali se è il caso. Descrivete al medico tutti i sintomi e i luoghi in cui siete stati, anche in passato. Assumete antibiotici solo se è necessario, e finite la cura.
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Le malattie trasmesse dagli insetti possono assomigliare ad altre patologie. Fornite al medico informazioni complete
[Fonte]
Globo: Mountain High Maps® Copyright © 1997 Digital Wisdom, Inc.
[Riquadro/Immagine a pagina 10]
Gli insetti diffondono l’HIV?
Dopo oltre un decennio di accertamenti e ricerche, medici ed entomologi non hanno trovato nessuna prova che zanzare o altri insetti trasmettano l’HIV, il virus dell’AIDS.
Nel caso delle zanzare, per esempio, l’apparato boccale non è simile a una siringa con una sola apertura attraverso la quale si possa iniettare nuovamente il sangue. Le zanzare, piuttosto, succhiano il sangue attraverso un dotto mentre emettono la saliva da un altro. Quindi, spiega Thomas Damasso, specialista nel campo dell’HIV dell’équipe del programma terapeutico distrettuale di Mongu, nella Zambia, l’apparato digerente della zanzara scompone il sangue, distruggendo il virus. L’HIV non è presente nelle feci dell’insetto e, a differenza dei parassiti della malaria, non penetra nelle sue ghiandole salivari.
L’HIV si prende mediante esposizione a un gran numero di particelle infette. Se una zanzara interrompe il suo pasto e vola direttamente su un’altra vittima, la quantità di sangue che potrebbe rimanere sul suo apparato boccale sarebbe troppo piccola per avere qualche conseguenza. Secondo gli esperti, neanche schiacciando una zanzara piena di sangue sieropositivo su una ferita aperta si potrebbe trasmettere l’HIV.
[Fonte]
CDC/James D. Gathany
[Immagini a pagina 7]
Le zecche dei cervi (ingrandimento a destra) trasmettono la malattia di Lyme all’uomo
Da sinistra: Femmina adulta, maschio adulto e ninfa, tutti in grandezza naturale
[Fonte]
Tutte le zecche: CDC
[Immagini alle pagine 10 e 11]
Inondazioni, condizioni malsane ed emigrazione contribuiscono alla diffusione di malattie trasmesse dagli insetti
[Fonte]
FOTO UNACIONES (da U.S. Army)
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Le cose miglioreranno mai?Svegliatevi! 2003 | 22 maggio
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Le cose miglioreranno mai?
ATTUALMENTE l’Organizzazione Mondiale della Sanità e altri enti interessati stanno attuando programmi di monitoraggio e controllo delle malattie. Varie organizzazioni divulgano informazioni e promuovono la ricerca di nuovi medicinali e nuovi mezzi di prevenzione, tutto nel tentativo di risolvere il crescente problema delle malattie trasmesse dagli insetti. Anche i singoli e la collettività possono fare molto per informarsi e proteggersi. Ma proteggere i singoli non è lo stesso che controllare una malattia in tutto il mondo.
Molti esperti ritengono che per riuscire a controllare le malattie siano indispensabili cooperazione e fiducia a livello mondiale. “La rapida globalizzazione delle risorse umane richiede che in ogni parte del pianeta gli esseri umani non considerino il loro quartiere, la loro provincia, il loro paese o il loro emisfero la somma totale delle loro ecosfere personali”, scrive la giornalista Laurie Garrett, vincitrice del premio Pulitzer, in un suo libro sulle nuove malattie. “I microbi, e i loro vettori, non riconoscono nessuno dei confini artificiali creati dall’uomo”. (The Coming Plague—Newly Emerging Diseases in a World out of Balance) Un’epidemia in un paese suscita subito preoccupazione non solo nei paesi vicini, ma in tutto il mondo.
Certi governi e popoli nutrono sospetti per qualsiasi tipo di intervento proveniente da oltre confine, persino per i programmi per il controllo delle malattie. Inoltre la miopia politica e l’avidità commerciale spesso ostacolano ogni sforzo internazionale congiunto. I microbi avranno la meglio nella lotta dell’uomo contro le malattie? Lo scrittore Eugene Linden, che ritiene di sì, afferma: “Siamo molto in ritardo”.
Motivo di sperare
Il progresso scientifico e tecnologico è rimasto molto indietro nella corsa contro le malattie. E, naturalmente, il problema delle malattie trasmesse dagli insetti è solo uno dei molti pericoli per la salute. Ma c’è motivo di sperare. Pur iniziando solo a capire i complessi rapporti fra le cose viventi, gli scienziati riconoscono che la terra ha il potenziale per risanarsi. Il nostro pianeta è dotato di meccanismi che possono ripristinare l’equilibrio dei sistemi naturali. Ad esempio, sul terreno disboscato spesso ricrescono foreste, e con il tempo i rapporti fra microbi, insetti e animali tendono a stabilizzarsi.
Cosa più importante, il complesso progetto della natura dimostra l’esistenza di un Creatore, un Dio che in origine mise in moto i meccanismi della terra. Molti scienziati ammettono che ci deve essere un’intelligenza superiore responsabile della creazione della terra. I pensatori seri non possono negare l’esistenza di Dio. La Bibbia definisce il Creatore, Geova Dio, onnipotente e amorevole. Egli si interessa vivamente della nostra felicità.
La Bibbia spiega inoltre che a motivo del peccato volontario del primo essere umano abbiamo ereditato imperfezione, malattie e morte. Significa questo che siamo condannati a soffrire per sempre? No! È proposito di Dio trasformare la terra in un paradiso, dove gli esseri umani potranno vivere comodamente insieme alle altre creature, sia grandi che minuscole. La Bibbia predice un mondo in cui nessuna creatura, né grosse bestie né minuscoli insetti, costituirà un pericolo per l’uomo. — Isaia 11:6-9.
Certo l’uomo dovrà fare la sua parte per mantenere tali condizioni, sia sul piano sociale che su quello ecologico. Dio incaricò l’uomo di ‘avere cura’ della terra. (Genesi 2:15) Nel futuro paradiso l’uomo assolverà alla perfezione questo incarico ubbidendo alle direttive del Creatore stesso. Perciò possiamo attendere vivamente il giorno in cui “nessun residente dirà: ‘Sono malato’”. — Isaia 33:24.
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