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  • Rivolgiamoci a Geova per avere perspicacia
    La Torre di Guardia 1989 | 15 marzo
    • Rivolgiamoci a Geova per avere perspicacia

      “Ti farò avere perspicacia e ti istruirò nella via per la quale devi andare”. — SALMO 32:8.

      1. Quali sono alcuni dei fattori che determinano se le nostre decisioni saranno sagge? (Confronta Deuteronomio 32:7, 29).

      OGNI giorno dobbiamo prendere decisioni: alcune sembrano secondarie, altre sono ovviamente importanti. Le nostre decisioni saranno sagge? Questo dipende in larga misura da noi: siamo precipitosi o riflettiamo prima di parlare o di agire? Ci sono comunque molti campi in cui, per prendere decisioni sagge, bisogna saper vedere oltre ciò che è ovvio. Questo può richiedere da parte nostra che conosciamo quale sarà l’esito degli attuali avvenimenti mondiali, addirittura che siamo consapevoli di ciò che avviene nel reame spirituale. Possiamo farlo? Può un uomo sapere queste cose senza dover tirare a indovinare?

      2. Di quale aiuto abbiamo bisogno per condurre una vita soddisfacente, e perché? (Proverbi 20:24)

      2 Gli uomini sono dotati di facoltà mentali davvero rimarchevoli, ma non sono stati fatti con la capacità di decidere da sé come condurre una vita soddisfacente senza accettare umilmente l’aiuto di Dio. L’ispirato profeta Geremia scrisse: “So bene, o Geova, che non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. — Geremia 10:23.

      3. Quale sarà il risultato se non ricerchiamo la guida di Geova? (Confronta Genesi 3:4-6, 16-24).

      3 Cosa succede se ignoriamo questo fatto e confidiamo in noi stessi o in altri uomini per stabilire cosa è saggio e cosa è insensato, cosa è giusto e cosa è sbagliato? Essendo guidati da un modo di ragionare carnale, a volte siamo portati a giudicare buono ciò che Dio dice essere cattivo, o a considerare saggia una condotta che Dio definisce stolta. (Isaia 5:20) Anche se non lo facciamo intenzionalmente, potremmo divenire causa d’inciampo per altri. (Confronta 1 Corinti 8:9). In quanto al risultato finale che attende quelli che persistono nel non ricercare la guida di Geova, la sua Parola dichiara: “Esiste una via che davanti all’uomo è retta, ma la sua fine son poi le vie della morte”. — Proverbi 14:12.

      4. Quale aiuto Geova promette generosamente ai suoi servitori? (Confronta Geremia 10:21).

      4 In vista di ciò, di che cosa abbiamo bisogno? Per dirlo semplicemente, abbiamo bisogno dell’aiuto che Geova provvede. In maniera incoraggiante egli dice: “Ti farò avere perspicacia e ti istruirò nella via per la quale devi andare. Certamente darò consiglio col mio occhio su di te”. — Salmo 32:8.

      Cosa include la perspicacia

      5. Che cos’è la “perspicacia”?

      5 Esattamente che cos’è la “perspicacia” menzionata nelle Scritture? È la capacità di vedere dentro una situazione, di guardare oltre ciò che è ovvio. Secondo un dizionario biblico (il Theological Wordbook of the Old Testament) l’espressione ebraica resa “perspicacia” ha relazione con “l’intelligente conoscenza della ragione” delle cose. È la specie di conoscenza che permette di agire con saggezza e avere successo. In armonia con tale senso basilare e per rendere il senso dello stesso verbo ebraico, la Traduzione del Nuovo Mondo, oltre a rendere l’espressione con ‘avere perspicacia’, usa espressioni come ‘agire con discrezione’, ‘agire con prudenza’ e ‘avere successo’. — Salmo 14:2.

      6. Perché si può dire che “chi tiene a bada le sue labbra agisce con discrezione”, ovvero con perspicacia?

      6 Pertanto si legge che “chi tiene a bada le sue labbra agisce con discrezione”, ovvero con perspicacia. (Proverbi 10:19) Costui riflette prima di parlare, valutando il modo in cui gli altri comprenderanno ciò che dice e chiedendosi se ciò che potrebbe dire sul conto di un’altra persona sia saggio, amorevole o necessario. (Proverbi 12:18; Giacomo 1:19) Essendo egli motivato dall’amore per le vie di Geova e dal sincero desiderio di aiutare il prossimo, ciò che dice è edificante per gli altri. — Proverbi 16:23.

      7. Cosa permise a Davide di farsi la reputazione di uno che agiva con prudenza?

      7 Riguardo a Davide figlio di Iesse è scritto: “Dovunque Saul lo mandasse agiva con prudenza”, cioè con perspicacia. Davide comprendeva che nella sua opera era implicato qualcosa di più di un semplice conflitto fra guerrieri umani. Capiva che lui e i suoi uomini stavano combattendo le guerre di Geova. Pertanto, Davide cercava la guida e la benedizione di Geova. (1 Samuele 17:45; 18:5; 2 Samuele 5:19) Come risultato, le spedizioni militari di Davide ebbero successo.

      8. Nelle Scritture Greche Cristiane, quali altre idee sono espresse dal verbo tradotto ‘avere perspicacia’?

      8 Nelle Scritture Greche Cristiane, il verbo tradotto ‘avere perspicacia’ è anche reso ‘afferrare il significato’ e ‘comprendere’. (Romani 3:11; Matteo 13:13-15; Efesini 5:17) Ciò che Dio promette ai suoi servitori è la capacità di fare queste cose. Ma in che modo Geova dà loro tale perspicacia?

      Come Giosuè acquistò perspicacia

      9. In che modo Geova dava perspicacia al popolo nell’antico Israele?

      9 Nell’antico Israele Geova incaricò i leviti di istruire la nazione sulla sua Legge. (Levitico 10:11; Deuteronomio 33:8, 10) Quella Legge era ispirata da Dio e lo spirito di Geova operava sulla disposizione organizzativa preposta al suo insegnamento. (Malachia 2:7) In questo modo Geova ‘rese gli israeliti prudenti’, ovvero diede loro perspicacia, come dichiara Neemia 9:20.

      10, 11. (a) In base a Giosuè 1:7, 8, cosa avrebbe permesso a Giosuè di agire con perspicacia? (b) Quale provvedimento per l’istruzione era importante che Giosuè riconoscesse? (c) Quale sforzo personale era pure richiesto da Giosuè?

      10 Ma gli individui entro la nazione avrebbero agito con perspicacia? Se volevano agire in tal modo, era richiesto qualcosa da parte loro. Quando a Giosuè fu affidata la responsabilità di introdurre Israele nella Terra Promessa, Geova gli disse: “Solo sii coraggioso e molto forte per aver cura di fare secondo tutta la legge che Mosè mio servitore ti ha comandato. Non deviare da essa né a destra né a sinistra, affinché tu agisca con saggezza dovunque tu vada. Questo libro della legge non si deve allontanare dalla tua bocca, e vi devi leggere sottovoce giorno e notte, per aver cura di fare secondo tutto ciò che c’è scritto; poiché allora avrai successo nella tua via e allora agirai con saggezza”. La parola ebraica qui resa ‘agire con saggezza’ significa anche “agire con perspicacia”. — Giosuè 1:7, 8.

      11 In che modo Geova avrebbe dato tale perspicacia a Giosuè? Non gliel’avrebbe infusa miracolosamente. La chiave per ottenerla era la scritta Parola di Dio. Giosuè doveva riempirsene la mente e il cuore, leggendola e meditando su di essa regolarmente. Come Giosuè sapeva, la Parola di Dio diceva che sarebbero stati i leviti a impartire istruzione dalla Legge. Perciò Giosuè doveva riconoscere questo fatto, non isolandosi come se, dato che aveva una posizione di responsabilità nella nazione, avesse potuto capire tutto da sé. (Proverbi 18:1) Era importante che Giosuè fosse diligente nello studio della scritta Parola di Dio. Se la studiava, non trascurandone nessuna parte, e se ubbidiva ad essa, allora avrebbe agito con perspicacia. — Confronta 1 Re 2:3.

      Come Geova dà perspicacia oggi

      12. Per trarre profitto dalla perspicacia che Geova ci rende disponibile, quali tre cose sono necessarie?

      12 Fino al nostro giorno, Geova ha continuato a provvedere ai suoi servitori la guida di cui hanno bisogno per agire con saggezza. Per trarre profitto da tale guida, ci sono varie cose che dobbiamo fare a livello individuale: (1) Dobbiamo apprezzare l’organizzazione di Geova, come fece Giosuè. Nel nostro caso, questo include il cooperare con la congregazione cristiana degli unti, lo “schiavo fedele e discreto” e il suo Corpo Direttivo. (Matteo 24:45-47; confronta Atti 16:4). E include anche l’essere regolari nel frequentare le adunanze. (Ebrei 10:24, 25) (2) Dobbiamo essere diligenti nello studio personale della Parola di Dio e delle pubblicazioni provvedute dalla classe dello “schiavo”, che ci sono d’aiuto per comprenderla. (3) È anche importante che ci prendiamo il tempo di meditare su come mettere in pratica nella nostra vita le cose che impariamo e su come usarle per aiutare altri.

      13. Cosa significa la promessa contenuta in Geremia 3:15?

      13 Riguardo alla specie di sorveglianza e alimentazione spirituale che ci avrebbe provveduto nel nostro giorno, in Geremia 3:15 Geova disse: “Di sicuro vi darò pastori secondo il mio cuore, e certamente vi pasceranno con conoscenza e perspicacia”. Questo programma di alimentazione spirituale ci avrebbe impartito una notevole capacità di osservare le situazioni e discernere quale condotta tenere per avere successo. Da dove proviene tale perspicacia? Da Geova Dio.

      14. Perché la classe dello “schiavo fedele” ha perspicacia?

      14 Perché la classe dello “schiavo fedele” ha tale perspicacia? Perché ha fatto della Parola di Dio la sua premurosa sollecitudine e ne segue la guida. Per giunta, siccome i suoi membri si sono sottomessi alla guida di Geova, egli ha posto su di loro il suo spirito, impiegandoli in armonia con il suo proposito. (Luca 12:43, 44; Atti 5:32) Come l’ispirato salmista scrisse molto tempo fa: “Ho più perspicacia di tutti i miei insegnanti, perché i tuoi rammemoratori sono la mia sollecitudine”. — Salmo 119:99.

      15. (a) Qual è la sostanza dei consigli che la classe dello “schiavo” ci ha sempre dato? (b) Molti anni fa, come poté la classe dello “schiavo” provvedere la necessaria “conoscenza e perspicacia” in merito al punto di vista cristiano sulle trasfusioni di sangue?

      15 A chi chiedeva cosa fosse la cosa giusta da fare, lo “schiavo fedele e discreto” ha sempre risposto: ‘Mettete in pratica ciò che è scritto nella Bibbia. Confidate in Geova’. (Salmo 119:105; Proverbi 3:5, 6) Quando si cominciarono a considerare le trasfusioni di sangue un trattamento medico di routine e questo divenne un argomento che i testimoni di Geova dovevano affrontare, La Torre di Guardia del 1º luglio 1945 (ediz. italiana dell’ottobre 1946) spiegò il punto di vista cristiano sulla santità del sangue. Fu mostrato che la proibizione divina si applicava sia al sangue animale che a quello umano. (Genesi 9:3, 4; Atti 15:28, 29) L’articolo non parlava degli effetti collaterali dal punto di vista medico; a quell’epoca non erano molto noti. In realtà, allora come oggi, ciò che era in discussione era l’ubbidienza alla legge di Dio. Oggi molti comprendono la saggezza del rifiutare le trasfusioni di sangue e il numero di quelli che agiscono in tal senso è in continuo aumento. Ma fin da allora i testimoni di Geova sono stati in grado di agire con perspicacia poiché confidano nel Creatore, che in merito al sangue ne sa molto di più di qualsiasi uomo.

      16. Perché i consigli della Torre di Guardia in campi come moralità sessuale, famiglie con un solo genitore e depressione si sono dimostrati proprio ciò di cui c’era bisogno?

      16 Quando nel campo della moralità sessuale si cominciarono ad affermare atteggiamenti permissivi, La Torre di Guardia, anziché seguire la tendenza generale, ha provveduto sana guida scritturale. Questo sta aiutando molti a salvaguardare la propria preziosa relazione con Geova e a concentrarsi sulla felicità durevole anziché sui piaceri solo momentanei. Analogamente, articoli della Torre di Guardia rivolti alle famiglie con un solo genitore e a chi lotta contro la depressione hanno dimostrato una perspicacia che può avere solo chi stima preziosi i pensieri di Geova e prega con sincerità: “Insegnami a fare la tua volontà, poiché tu sei il mio Dio”. — Salmo 143:10; 139:17.a

      17. (a) Cosa sapevano i servitori di Geova, con decenni di anticipo, riguardo all’anno 1914? (b) Anche se dopo il 1914 c’erano alcuni particolari sui quali i servitori di Dio avevano ancora domande, quali cose che sapevano diedero loro un chiaro indirizzo nella vita?

      17 Per mezzo dello “schiavo fedele e discreto”, Geova ha anche aiutato i suoi servitori a capire, con decenni di anticipo, che l’anno 1914 avrebbe contrassegnato la fine dei tempi dei Gentili. (Luca 21:24, Nardoni) Quando essi entrarono nel periodo che seguì la prima guerra mondiale, naturalmente c’erano degli interrogativi che li lasciavano perplessi. Ma quello che sapevano era sufficiente perché agissero con saggezza. Sapevano dalle Scritture che era vicino il tempo stabilito da Dio in cui il vecchio sistema sarebbe stato distrutto; pertanto, sarebbe stato stolto riporre in esso le loro speranze o lasciarsi guidare nella propria vita dalle sue mete materialistiche. Sapevano anche che il Regno di Geova è la vera soluzione a tutti i problemi che piagano l’umanità. (Daniele 2:44; Matteo 6:33) Comprendevano chiaramente che tutti i veri cristiani hanno la responsabilità di annunciare il Re unto da Geova, Gesù Cristo, e il Suo Regno. (Isaia 61:1, 2; Matteo 24:14) Nel 1925, grazie all’articolo della Torre di Guardia intitolato “Nascita della nazione”, furono rafforzati da un migliore intendimento del capitolo 12 di Rivelazione; così ora comprendevano le cose che erano accadute nei cieli, invisibili agli occhi umani. Tale intendimento diede un chiaro indirizzo alla loro vita.

      18. Quale privilegio e responsabilità abbiamo ora, e quale domanda dovremmo farci?

      18 Mosse dalla fede, le poche migliaia di persone che servivano Geova a quel tempo come suoi testimoni promossero in tutte le parti del mondo la predicazione della buona notizia del Regno istituito. Come risultato, milioni di persone sono giunte al punto di conoscere e amare Geova e di avere la prospettiva della vita eterna. A tutti noi che abbiamo ricevuto la verità grazie ai loro amorevoli sforzi è stato mostrato che noi pure abbiamo il privilegio e la responsabilità di partecipare all’opera, dando completa testimonianza a tutti quelli con i quali veniamo in contatto e continuando a farlo fino a che Geova non dirà che l’opera è finita. (Rivelazione 22:17; confronta Atti 20:26, 27). Il modo in cui usate la vostra vita dimostra che apprezzate la perspicacia che Geova ha dato attraverso la sua organizzazione?

      19. (a) Fate un esempio di un fratello la cui vita riflette apprezzamento per la perspicacia che Geova dà attraverso la sua organizzazione. (b) Cosa possiamo imparare da questo esempio?

      19 Una grande folla di persone in tutte le parti della terra dimostra con la propria vita che nel loro caso la risposta è sì. Considerate, ad esempio, John Cutforth. Circa 48 anni fa egli prese a cuore il consiglio scritturale che a quel tempo la classe dello “schiavo fedele” portava all’attenzione, come fa anche adesso, cioè: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte. Pertanto, non siate mai ansiosi del domani”. (Matteo 6:33, 34) Dopo anni di esperienza al servizio di Geova, il fratello Cutforth ebbe a dire: ‘Una delle cose che mi si sono ben impresse nella mente è che Geova ha sulla terra un’organizzazione che egli guida, che come individuo posso lavorare con questa organizzazione, che se seguirò appieno le sue indicazioni e la sua direttiva avrò pace, contentezza, soddisfazione e molti amici, nonché molte altre ricche benedizioni’. Tale convinzione si è consolidata sempre più mentre egli ha trascorso una vita ricca di benedizioni spirituali negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Papua Nuova Guinea.b In effetti, per tutti noi la condotta saggia da seguire è quella di dimostrare apprezzamento per i mezzi di cui Geova si serve per dare perspicacia al suo popolo. — Matteo 6:19-21.

      State attenti a non perdere la perspicacia

      20, 21. (a) In che modo alcuni hanno perso la perspicacia che Dio aveva concesso loro? (b) Che cosa ci aiuterà a evitare una condotta nociva?

      20 La perspicacia che Geova provvede è un tesoro da tenere in grande considerazione. Dovremmo renderci conto, però, che la possiamo perdere se non continuiamo a tenere la condotta che ci ha permesso di acquistarla. Triste a dirsi, alcuni hanno subìto proprio questa perdita. (Proverbi 21:16; Daniele 11:35) Rigettando la disciplina che li toccava di persona, hanno cercato di giustificare le loro azioni. L’orgoglio è divenuto per loro un laccio. Hanno cominciato con il considerare buono ciò che la Parola di Dio mostra essere cattivo, e si sono allontanati dall’organizzazione di Geova. Che tristezza!

      21 La condizione di tali persone è quella descritta in Salmo 36:1-3, dove si legge: “Per il malvagio l’espressione di trasgressione è in mezzo al suo cuore”. Cioè, i suoi propri desideri e pensieri egoistici lo inducono a trasgredire. “Non c’è terrore di Dio di fronte ai suoi occhi”, continua il salmista. “Poiché ai suoi propri occhi ha agito troppo dolcemente verso se stesso per scoprire il suo errore in modo da odiarlo. Le parole della sua bocca sono nocività e inganno”. E cosa gli succede? Egli ‘cessa di avere perspicacia per fare il bene’. In effetti si convince che ciò che fa è giusto, e induce altri a seguirlo. Com’è essenziale, dunque, non solo che abbiamo perspicacia, ma anche che la salvaguardiamo apprezzando il mezzo mediante cui Geova ci ha consentito di averla!

      [Note in calce]

      a Vedi i vari “Indici” delle pubblicazioni Watch Tower, alle voci “Matrimonio”, “Famiglia(e)”, “Declino morale” e “Depressione (mentale)”.

      b Vedi La Torre di Guardia del 1º giugno 1958 (ediz. inglese), pagine 333-6.

  • Perspicacia che viene da Geova
    La Torre di Guardia 1989 | 15 marzo
    • Perspicacia che viene da Geova

      “In quanto a quelli che hanno perspicacia fra il popolo, impartiranno intendimento a molti” — DANIELE 11:33.

      1, 2. (a) Perché gli israeliti, pur avendo provato di persona l’amorevole benignità di Dio, si comportarono in maniera ribelle? (b) Cosa ci gioverebbe fare? (Geremia 51:10)

      GLI antichi israeliti sapevano che Geova era il solo vero Dio. Avevano udito dei suoi rapporti con i loro antenati, e avevano provato di persona la sua amorevole benignità. Ma in più di un’occasione agirono senza la minima perspicacia. “Si comportarono in maniera ribelle” nei confronti di Geova e dei suoi rappresentanti. Perché? Perché “non si ricordarono” di ciò che egli aveva fatto per loro. (Salmo 106:7, 13) Non è che non conoscessero queste cose; mancarono di riflettere con apprezzamento su di esse. Come risultato, si dimostrarono “desiderosi di cose dannose”. — 1 Corinti 10:6.

      2 Nei nostri giorni, uno dei modi principali in cui Geova ha separato i suoi testimoni come popolo distinto è tramite la perspicacia che ha provveduto attraverso la sua organizzazione visibile. Possiamo accrescere l’apprezzamento che nutriamo per il modo in cui Geova guida il suo popolo considerando alcuni esempi di tale perspicacia. Uno di questi coinvolge proprio il fulcro del nostro credo: l’identità di Dio stesso.

      Dio è una Trinità?

      3. Cosa permise ai servitori di Geova, oltre cent’anni fa, di riconoscere la verità in merito all’identità di Dio? (1 Corinti 8:5, 6)

      3 La cristianità ha sostenuto accanitamente che chi non professa di credere nella Trinità è un eretico. Ma lungi dal farsi intimidire dagli uomini, i testimoni di Geova hanno riconosciuto che non sono le tradizioni e i credi di uomini non ispirati, bensì le Sacre Scritture a provvedere la norma per discernere ciò che è verità. Coerentemente, già nel 1882 questi studenti biblici dedicati affermarono chiaramente nella Torre di Guardia: “I nostri lettori sono consci che crediamo in Geova e Gesù, e nello Spirito santo, ma rigettiamo come totalmente non scritturale l’insegnamento che questi siano tre Dèi in una persona, o come alcuni dicono, un Dio in tre persone”. — Giovanni 5:19; 14:28; 20:17.

      4. (a) Andando a fondo nella questione, che cosa comprese il popolo di Geova riguardo alle basi della dottrina della Trinità e all’effetto di questo insegnamento? (b) Perché Geova diede questa perspicacia ai suoi servitori?

      4 Questi amanti della verità biblica erano andati a fondo nella questione e avevano visto che la dottrina trinitaria affondava le sue radici in religioni non cristiane. Grazie a un attento studio delle Scritture, si erano anche resi conto che quando sembrava che certi passi biblici sostenessero idee trinitarie questo avveniva a causa della mancanza di obiettività dei traduttori, non a causa di ciò che compariva nei più antichi manoscritti nelle lingue originali. Riconobbero che questo insegnamento, col pretesto di onorare Gesù, in effetti contraddiceva i suoi insegnamenti e disonorava Geova. Così, la stessa Torre di Guardia citata sopra diceva: “Come cercatori di verità ci si addice che siamo onesti con noi stessi e con la Parola del nostro Padre, la quale può renderci veramente saggi. Perciò, ignorando le tradizioni e i credi di uomini non ispirati e di sistemi corrotti, atteniamoci alla forma di sane parole ricevute dal nostro Signore e dagli Apostoli”. Giacché essi amavano realmente la verità e prestavano attenzione non semplicemente ad alcuni versetti biblici preferiti ma all’intera Parola di Dio, Geova diede loro perspicacia, separandoli così senza alcun dubbio dalla cristianità. — 2 Timoteo 3:16, 17; vedi Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, pagina 1582, sezione 6B.

      Il giusto posto del nome divino

      5. Che cosa c’è stato dietro alla tendenza a omettere il nome personale di Dio nelle traduzioni bibliche? (Rivelazione 22:18, 19)

      5 Considerate un secondo esempio: Quando sempre più traduzioni della Bibbia trascuravano o omettevano del tutto il nome personale di Dio, la Società (Watch Tower) diede sempre maggiore enfasi all’importanza di questo nome. La cristianità sosteneva che l’eliminare il nome Geova conferisse al Vangelo un sapore più universale, ma gli unti servitori di Geova compresero chi c’era dietro a quel progetto di eliminare dalle Sacre Scritture il nome più importante di tutti. (Confronta Geremia 23:27). Il popolo di Dio si rese conto che tale progetto era istigato dal Diavolo per cancellare dalla memoria umana il nome del vero Dio.

      6. In contrasto con la condotta della cristianità, cosa fecero i veri servitori di Dio per magnificare il suo nome? (Atti 15:14)

      6 In contrasto con la condotta tenuta dalla cristianità, fin dal primo anno in cui cominciò ad essere pubblicata (1879), la Torre di Guardia diede enfasi al nome divino, GEOVA. Nel 1926 questa rivista pubblicò l’articolo “Chi onorerà Geova?” (Salmo 135:21) Nel 1931 gli studenti biblici associati alla Watch Tower Society adottarono il nome Testimoni di Geova. (Isaia 43:10-12) Inoltre compresero più pienamente l’estrema importanza di santificare il nome di Geova. (Isaia 12:4, 5) Nel 1944 cominciarono a stampare l’American Standard Version, una traduzione della Bibbia che include il nome Geova più di 6.800 volte. Nel campo dell’editoria biblica, comunque, la cosa più notevole è stata, dal 1950, la pubblicazione della Traduzione del Nuovo Mondo, che dà il giusto posto al nome divino sia nelle Scritture Ebraiche che nelle Scritture Greche Cristiane.

      7. In che modo l’enfasi data al nome di Dio e a tutto ciò che è legato ad esso ha influito beneficamente su molti?

      7 L’enfasi che in questo modo si è data al nome personale di Dio è stata un diletto per milioni di amanti della giustizia in tutto il mondo. Li ha aiutati ad apprezzare il vero Dio come Persona. E acquistando conoscenza del modo di agire di Geova hanno potuto condursi prudentemente, con perspicacia. — Michea 4:2, 5.

      L’anima umana è immortale?

      8. Cosa impararono i testimoni di Geova fin dall’inizio della loro storia moderna riguardo all’anima e alla condizione dei morti?

      8 Facciamo un terzo esempio: Agli inizi della storia moderna dei testimoni di Geova, l’amore per la Parola di Dio aprì loro gli occhi ad altre importanti verità. Più di un secolo fa lo “schiavo fedele e discreto” capì correttamente che l’anima non è qualche spirito intelligente e separato che dimora entro gli uomini, ma la persona stessa. (Matteo 24:45-47) Nel 1880 la Torre di Guardia esaminò le parole delle lingue originali traslitterate nella Bibbia come Sceol e Ades, giungendo alla conclusione che queste designavano la tomba. Indicò anche che le persone gettate nella Geenna erano distrutte, non tormentate. — Vedi anche la Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, pagine 1575-7.

      9. Che cosa affermò nel 1894 la Torre di Guardia riguardo all’origine dell’insegnamento dell’immortalità innata dell’anima umana?

      9 Nel 1894 la Torre di Guardia pose la domanda: “Da dove viene dunque l’idea popolare che tutti gli esseri umani possiedano un’immortalità innata?” Con perspicacia essa rispondeva: “Scorrendo le pagine della storia troviamo che, sebbene la dottrina dell’immortalità umana non sia insegnata dagli ispirati testimoni di Dio, essa è l’essenza stessa di tutte le religioni pagane. . . . Non è vero, perciò, che Socrate e Platone furono i primi a insegnare la dottrina: essa ebbe un insegnante anteriore ad entrambi e ancora più abile. Essi, comunque, raffinarono la dottrina . . . e ne fecero una filosofia, e così la resero più attraente e accettabile per la classe colta del loro giorno e da allora in poi. La prima traccia di questo falso insegnamento si trova nel più antico racconto noto all’uomo, la Bibbia. Il falso insegnante fu Satana”.a

      10. Quali cattivi risultati hanno prodotto le menzogne religiose riguardo all’anima e alla condizione dei morti, ma cosa fu fatto per aiutare le persone ragionevoli?

      10 Propagando la falsità secondo cui tutti gli uomini avrebbero un’anima immortale e i malvagi sarebbero tormentati in eterno in un inferno di fuoco, Satana ha dato un’idea sbagliata di Dio e ha bestemmiato il suo nome. Il primo editore della Torre di Guardia, C. T. Russell, comprese questo fatto. Vide persone intelligenti che rigettavano l’idea del tormento eterno ma, tristemente, rigettavano anche la Bibbia ritenendola la fonte di tale dottrina irragionevole. Per fugare le tenebre dei secoli bui dalla mente delle persone ragionevoli, come egli disse, il fratello Russell pronunciò il rimarchevole discorso pubblico “All’inferno e ritorno”.

      11. (a) Quando lo spiritismo cominciava ad acquistare popolarità, quale avvertimento fece risuonare la classe dello “schiavo fedele”? (b) Chi ha beneficiato di questo avvertimento, e in che modo?

      11 A quel tempo lo spiritismo stava acquistando popolarità. Ma con la perspicacia che Geova rese possibile mediante la sua Parola, la classe dello “schiavo fedele” comprese che i presunti spiriti dei defunti con i quali le persone comunicavano erano i demoni. Valide ragioni scritturali furono addotte in discorsi pubblici e in forma scritta per aprire gli occhi delle persone sincere circa il pericolo di immischiarsi in pratiche spiritiche. (Deuteronomio 18:10-12; Isaia 8:19) Come risultato di questa perspicacia che Geova ha dato ai suoi servitori, migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo sono state liberate dal timore dei morti, dallo spiritismo e dalle degradanti pratiche legate ad esso.

      La condotta cristiana in un mondo turbolento

      12, 13. (a) Spiegate Daniele 11:32, 33. (b) Quali sono alcune delle verità bibliche fondamentali che stanno alla base dell’intendimento impartito da “quelli che hanno perspicacia”?

      12 Il profeta Daniele indicò che i servitori di Dio avrebbero manifestato perspicacia anche in un quarto aspetto, in una questione di importanza essenziale: la neutralità. Dopo aver descritto nei particolari la lotta fra le principali fazioni politiche del mondo, Daniele 11:32, 33 dice: “Per mezzo di parole lusinghiere egli condurrà all’apostasia quelli che agiscono malvagiamente contro il patto”. In altre parole, il totalitario re del nord conduce all’apostasia quelli che si professano cristiani ma amano il mondo, ne vogliono l’approvazione e quindi trattano con disprezzo il patto di Geova per un Regno in cui Gesù Cristo dominerà tutta la terra. “Ma”, Daniele continua, “in quanto al popolo che conosce il suo Dio, prevarrà e agirà con efficacia. E in quanto a quelli che hanno perspicacia fra il popolo, impartiranno intendimento a molti”.

      13 La perspicacia necessaria per affrontare con saggezza le condizioni spesso turbolente che ci circondano deriva dall’apprezzare le verità bibliche fondamentali. Con la guida di Geova, la classe dello “schiavo fedele” ha compreso queste verità. Una di esse è il fatto che, come mostrò Gesù, l’invisibile governante di questo mondo è Satana il Diavolo. (Luca 4:5-8; Giovanni 12:31) In armonia con questa verità, 1 Giovanni 5:19 aggiunge che non solo una fazione o l’altra ma “tutto il mondo [l’intero genere umano al di fuori della vera congregazione cristiana] giace nel potere del malvagio”. (Rivelazione 12:9) Poiché Gesù disse che i suoi seguaci ‘non avrebbero fatto parte del mondo’ questo richiede che essi, come cristiani, si mantengano neutrali. — Giovanni 17:16.

      14. (a) Quali questioni opportune furono portate all’attenzione dei servitori di Geova nel 1939 e nel 1941? (b) In che modo tale perspicacia ha aiutato i testimoni di Geova ad agire saggiamente?

      14 Fu quindi opportuno che, mentre in Europa si profilavano all’orizzonte le cupe nuvole della seconda guerra mondiale, la questione della neutralità cristiana fosse trattata nella Torre di Guardia del 1º novembre 1939 (ediz. inglese). A tale questione è legata un’altra verità fondamentale: l’importanza della contesa della sovranità universale e il ruolo del Regno messianico nel risolvere tale contesa. Appropriatamente, nel 1941 questa contesa fu trattata in un discorso ad un’assemblea dei testimoni di Geova tenuta a Saint Louis, nel Missouri (USA), e l’anno seguente nel libro Il nuovo mondo (in inglese). Che protezione è stata, per i servitori di Geova in questo mondo diviso e dilaniato dalle guerre, avere questa santa perspicacia! Mentre i sistemi religiosi della cristianità sono divisi a motivo della loro ingerenza nelle lotte internazionali e in movimenti di guerriglia che si propongono di rovesciare governi, i testimoni di Geova di tutti i paesi hanno unitamente continuato a dedicarsi alla proclamazione del Regno di Dio come unica speranza del genere umano. Si sono dati da fare nell’opera salvifica che Gesù Cristo predisse quando dichiarò: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matteo 24:14.

      Adempimento di profezie bibliche

      15. Per quale motivo i servitori di Geova hanno avuto perspicacia?

      15 Per quale motivo i servitori di Geova hanno avuto tale perspicacia? Perché hanno piena fiducia nella scritta Parola di Dio, ubbidiscono ad essa e lo spirito di Geova è su di loro. Questo ha anche permesso loro di comprendere essenziali profezie bibliche, il che costituisce il quinto punto che vogliamo considerare.

      16, 17. (a) Perché le date usate dai testimoni di Geova talvolta differiscono da quelle proposte dagli storici secolari? (b) In che modo i testimoni di Geova hanno tratto beneficio dalla loro fiducia nella Bibbia in quanto al datare il 20º anno di Artaserse e la distruzione di Gerusalemme per mano dei babilonesi?

      16 Storici secolari, basandosi sulla propria interpretazione di quelle che talvolta sono tavolette frammentarie rinvenute dagli archeologi, hanno concluso che il primo anno di regno di Artaserse Longimano fosse il 464 a.E.V. e che il primo anno di regno di Nabucodonosor II fosse il 604 a.E.V. Se ciò fosse vero, il 20º anno di Artaserse comincerebbe nel 445 a.E.V. e la data della desolazione di Gerusalemme per mano dei babilonesi (avvenuta nel 18º anno di regno di Nabucodonosor) sarebbe il 587 a.E.V. Ma se chi studia la Bibbia usa queste date nel calcolare l’adempimento della profezia resterà semplicemente confuso.

      17 I testimoni di Geova si sono interessati delle scoperte degli archeologi in quanto hanno relazione con la Bibbia. Comunque, dove l’interpretazione di queste scoperte contrasta con le chiare affermazioni della Bibbia, noi accettiamo con fiducia quello che le Sacre Scritture dicono, sia in materia di cronologia che in qualsiasi altro campo. Come risultato, i servitori di Geova riconoscono da tempo che il profetico periodo che ebbe inizio nel 20º anno di Artaserse si doveva contare dal 455 a.E.V. e quindi che Daniele 9:24-27 indicava attendibilmente l’autunno dell’anno 29 E.V. come il tempo dell’unzione di Gesù quale Messia.b Per la stessa ragione, essi hanno compreso che la profezia del capitolo 4 di Daniele riguardo ai “sette tempi” si cominciò ad adempiere nel 607-606 a.E.V. e che additava l’autunno del 1914 E.V. come l’anno in cui Cristo fu intronizzato in cielo come Re regnante e questo mondo entrò nel suo tempo della fine.c Ma non avrebbero compreso questi rallegranti adempimenti delle profezie se la loro fiducia nell’ispirazione delle Sacre Scritture avesse vacillato. Così, la perspicacia che hanno mostrato è stata direttamente associata alla loro fiducia nella Parola di Dio.

      18. Che cosa promette Isaia 65:13, 14 in quanto alla condizione spirituale dei leali servitori di Geova?

      18 Mettendo in contrasto la condizione spirituale dei suoi leali servitori con quella di individui e gruppi che sono pronti ad accantonare le Scritture per seguire qualsiasi idea sia popolare al momento, Geova dice: “Ecco, i miei propri servitori mangeranno, ma voi stessi avrete fame. Ecco, i miei propri servitori berranno, ma voi stessi avrete sete. Ecco, i miei propri servitori si rallegreranno, ma voi stessi proverete vergogna. Ecco, i miei propri servitori grideranno di gioia a causa della buona condizione del cuore, ma voi stessi emetterete grida a causa del dolore del cuore e urlerete a causa dell’assoluto abbattimento di spirito”. — Isaia 65:13, 14.

      19. (a) Qual è lo strumento principale che lo “schiavo fedele e discreto” usa per spiegare le Scritture? (b) Che tipo di programma di studio ci permetterà di trarre pieno beneficio dal cibo spirituale?

      19 Come abbiamo visto in questa breve analisi storica, è per mezzo delle colonne della Torre di Guardia che ci sono state spiegate essenziali verità scritturali da parte dello “schiavo fedele e discreto” di Geova. La Torre di Guardia è il principale strumento che la classe dello “schiavo” usa per dispensare cibo spirituale. Ne state traendo pieno beneficio? Leggete ogni edizione, e il vostro programma include la lettura dei versetti citati ma non riportati? Avete anche l’abitudine di meditare sulle cose studiate, coltivando apprezzamento per esse, chiedendovi come dovrebbero influire sul vostro atteggiamento, sui vostri desideri, sulle vostre attività quotidiane, sulle vostre mete? Questo può essere un fattore determinante per prendere decisioni basate sull’autentica perspicacia che solo Geova ha dato.

      [Note in calce]

      a Satana fece credere a Eva che non sarebbe mai morta nella carne. (Genesi 3:1-5) Perciò fu solo in seguito che egli diede origine al falso insegnamento secondo cui gli uomini hanno un’anima immortale che sopravvive alla morte del corpo. — Vedi La Torre di Guardia del 15 novembre 1958, pagina 702.

      b Ausiliario per capire la Bibbia, pagine 110, 1169-71.

      c “Venga il tuo regno”, pagine 186-9.

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