Tutte rivelazioni divine?
È POSSIBILE che lo spirito di Dio, che ispirò la Sacra Bibbia, sia responsabile anche di altri libri che alcuni considerano sacri? (2 Timoteo 3:16) Se lo è chiesto La Civiltà Cattolica (21 ottobre 1995), periodico gesuita pubblicato “sotto la supervisione della Segreteria di Stato” vaticana e perciò considerato molto autorevole in ambito cattolico.
“Dio, attraverso l’azione dello Spirito Santo, [ha] cosparso di innumerevoli germi del Verbo anche alcuni libri sacri delle tradizioni religiose diverse dall’ebraismo e dal cristianesimo”, diceva il periodico gesuita. Per i gesuiti, si può dire che libri “sacri” quali l’Avesta zoroastriano, o i Quattro libri confuciani, siano stati scritti “non senza un particolare influsso dello Spirito Santo, e che, quindi, contengano in una certa misura una ‘rivelazione divina’”.
Tuttavia l’articolo fa una precisazione. “Non tutto quello che tali libri sacri contengono è parola di Dio”, dice, aggiungendo che chi ha scritto questi libri può aver “subìto l’influsso dell’ambiente politeista o del contesto filosofico” in cui viveva e operava. Secondo quanto ha scritto il vaticanista Marco Politi sul quotidiano La Repubblica (29 ottobre 1995), questa presa di posizione “apre strade impensabili ai rapporti fra la Chiesa cattolica e le grandi religioni storiche” e si rifà allo spirito dei vari incontri di preghiera interconfessionali, come quello di Assisi nel 1986, fortemente voluti da Giovanni Paolo II.
Geova non è un Dio di disordine e confusione. (1 Corinti 14:33) Perciò non possiamo pensare che il suo spirito santo o forza attiva ispirerebbe anche solo in parte libri che non siano in completa armonia con la sua Parola, la Bibbia. Anziché incoraggiare avvicinamenti ecumenici fra “tradizioni religiose” diverse, l’apostolo cristiano Paolo scrisse che c’è un’“unica speranza . . . un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo”. — Efesini 4:4, 5.
Quest’“unica speranza” dipende dal riporre fede in Gesù Cristo. Appropriatamente la Bibbia dice: “Non c’è salvezza in nessun altro, poiché non c’è sotto il cielo nessun altro nome dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo essere salvati”. (Atti 4:12) Nessun altro “libro sacro” presenta Gesù come figura centrale nell’adempimento dei propositi di Dio. Solo se accettiamo la Bibbia come Parola di Dio essa può farci conoscere l’amorevole provvedimento di Geova Dio per la salvezza. — Giovanni 17:3; 1 Tessalonicesi 2:13.