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Una causa universale che vi riguardaLa Torre di Guardia 1988 | 1° febbraio
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Una causa universale che vi riguarda
“‘Presentate la vostra controversia’, dice Geova. ‘Esponete i vostri argomenti’”. — ISAIA 41:21.
1, 2. (a) Chi è implicato nella causa più decisiva che sia mai stata dibattuta? (b) Cosa è in discussione?
NEL corso della storia si sono dibattute in tribunale innumerevoli cause. In queste cause sono stati presentati testimoni e prove a favore dell’una o dell’altra parte. Molte di queste cause riguardavano singoli individui, altre hanno influito su più persone. Ma tutte queste cause diventano insignificanti in paragone con la causa universale che si sta attualmente dibattendo. È la causa di gran lunga più decisiva della storia. I suoi risultati influiranno su ogni abitante della terra, sia che voglia esservi implicato o no.
2 Figura centrale di questa causa è il più alto personaggio dell’universo, Geova Dio, “il Creatore dei cieli e il Grande che li distende; Colui che stende la terra e il suo prodotto, Colui che dà alito al popolo su di essa”. (Isaia 42:5) In che consiste la controversia? È in discussione la sua divinità: la giustezza del suo dominio sull’intero universo, compresa la terra e i suoi abitanti. Può essere definita la contesa della sovranità universale.
3. Quali domande ci sono alla base della contesa della sovranità universale?
3 Alla base di questa contesa ci sono le seguenti domande: Quale di tutti gli dèi adorati si è mostrato così fidato da permettervi di riporre con certezza nelle sue mani la vostra vita e il vostro futuro? Quali di questi dèi sono veramente esistiti, e quali non sono altro che invenzioni dell’uomo? Esiste un vero e vivente Dio supremo che possa liberare l’umanità dalla sua attuale condizione disperata e portare un giusto governo che garantisca vera pace, sicurezza, prosperità e salute?
4. Cosa si può dire di quelli che, dicendo di credere già in Dio, pensano che la contesa non li riguardi?
4 Molti possono pensare che la contesa non li riguardi, dal momento che dicono già di credere in Dio. Ma possono dimostrare che la divinità che adorano è realmente il vero Dio, che le sue promesse sono attendibili e che i suoi propositi e le sue leggi guidano la loro vita? Se rispondono affermativamente, dovrebbero essere in grado di rispondere anche a queste domande: Che prove ci sono che esiste un vero Dio le cui promesse sono attendibili? Qual è il proposito di Dio per l’umanità e per la terra? Dove ci troviamo secondo la tabella di marcia di Dio, e cosa ci riserva l’immediato futuro? Cosa vuole Dio che facciamo individualmente per sostenere la sua causa?
5. A chi si possono paragonare quelli che non portano alcuna prova a sostegno della loro credenza in Dio?
5 La maggioranza di coloro che dicono di credere in Dio non è in grado di rispondere autorevolmente a queste domande. Possono essere paragonati a quelli che nel I secolo professavano di credere in Dio ma che erano smentiti dalle loro opere. Riguardo a loro la Parola di Dio dice: “Dichiarano pubblicamente di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le loro opere”. Sì, “la fede senza opere è morta”. (Tito 1:16; Giacomo 2:26) Perciò, quelli che dicono di credere in Dio ma non possono portare valide prove a sostegno non sono assolutamente diversi dagli uomini dei secoli scorsi che credevano in falsi dèi oggi dimenticati come oggetto di culto.
Cause che hanno stabilito un precedente
6, 7. (a) Descrivete la religione degli antichi egiziani. (b) In che modo gli israeliti erano implicati nella contesa fra Geova e gli dèi d’Egitto?
6 Ne è un esempio la causa intentata contro gli dèi dell’antico Egitto circa 1.500 anni prima dell’era volgare. Gli egiziani adoravano una moltitudine di dèi, inclusi animali come il toro, il gatto, la mucca, il coccodrillo, il falco, la rana, lo sciacallo, il leone, il serpente, l’avvoltoio e il lupo. Molti di questi animali erano considerati incarnazioni di un dio o di una dea, e la deliberata soppressione di uno di essi comportava la pena di morte. Gli animali sacri venivano mummificati e sepolti con elaborate cerimonie.
7 In contrasto con tutti quegli dèi c’era l’Iddio adorato dall’antico Israele, Geova. Il suo rappresentante, Mosè, fu mandato a chiedere a Faraone la libertà per il popolo di Geova, allora tenuto in schiavitù, dal momento che Geova aveva promesso di liberarlo. (Esodo 3:6-10) Ma Faraone dichiarò: “Chi è Geova, perché io debba ubbidire alla sua voce e mandare via Israele? Non conosco affatto Geova e, per di più, non manderò via Israele”. (Esodo 5:2) Faraone era sicuro che gli dèi d’Egitto fossero superiori a Geova.
8, 9. (a) Come mostrò Geova la sua superiorità rispetto agli dèi d’Egitto? (b) Visto ciò che accadde, cosa si può dire degli dèi d’Egitto?
8 Chi avrebbe dato prova di essere il vero Dio, in grado di mantenere le sue promesse e di proteggere il suo popolo? La risposta non si sarebbe fatta attendere. Geova predisse: “Eseguirò giudizi su tutti gli dèi d’Egitto”. (Esodo 12:12) Adempì egli quella profezia? Sì, Geova mandò dieci devastanti piaghe per umiliare gli dèi d’Egitto. Nessuno di quegli dèi fu in grado di proteggere gli egiziani. E la decima piaga fu particolarmente significativa, perché colpì i primogeniti d’Egitto, incluso il figlio di Faraone. Questo fu un vero smacco per il loro dio supremo, Ra (Amon-Ra), dal momento che i governanti dell’Egitto si consideravano dèi, figli di Ra. Per gli egiziani la morte del primogenito di Faraone significò la morte di un dio.
9 Comunque, nessun primogenito degli israeliti fu ucciso, poiché essi avevano la protezione di Geova. Dio diede inoltre al suo popolo la libertà che aveva promesso loro. E, come colpo finale per i falsi dèi d’Egitto, Faraone e il suo esercito furono distrutti fino all’ultimo uomo nel Mar Rosso. Così Geova mostrò di essere il vero Dio. Furono le sue promesse ad adempiersi e i suoi adoratori ad essere protetti. (Esodo 14:21-31) Da parte loro gli dèi d’Egitto si mostrarono impotenti in quanto ad aiutare i loro adoratori. Quegli dèi non esistevano affatto, erano semplici invenzioni umane.
10. Su quale questione ci fu contrasto fra gli adoratori di Geova e l’Assiria?
10 Un’altra causa riguardante la divinità venne alla ribalta circa otto secoli dopo, al tempo del re Ezechia.a Gli adoratori di Geova erano allora minacciati dalla feroce potenza mondiale assira, che aveva schiacciato tutte le nazioni incontrate sul suo cammino. Ora essa esigeva la resa di Gerusalemme, la città in cui si trovava il “trono di Geova”, simbolo della sua adorazione sulla terra. (1 Cronache 29:23) Il re di Giuda, Ezechia, riconobbe che gli assiri ‘avevano devastato tutti i paesi e avevano consegnato al fuoco gli dèi di quei paesi, perché non erano dèi, ma l’opera delle mani dell’uomo’. — Isaia 37:18, 19.
11. In che modo Geova venne in soccorso dei suoi adoratori, e cosa dimostrò questo?
11 Il fedele Ezechia pregò dunque Geova, chiedendogli protezione. Geova promise che nessun’arma assira avrebbe colpito Gerusalemme. (Isaia 37:33) Quella profezia si avverò. “L’angelo di Geova usciva e abbatteva centottantacinquemila nel campo degli assiri”. Dopo quell’umiliante sconfitta, il re d’Assiria, Sennacherib, si ritirò. In seguito, mentre adorava il suo dio Nisroc, fu assassinato dai suoi figli. (Isaia 37:36-38) Così Geova mostrò di nuovo di essere l’Iddio della vera profezia, in grado di liberare i suoi adoratori. Gli dèi d’Assiria e delle nazioni circostanti si rivelarono falsi, inesistenti, incapaci di proteggere i loro adoratori.
12. In che modo Baldassarre schernì Geova?
12 Circa due secoli dopo, Dio permise che il suo popolo, mostratosi infedele, fosse portato in esilio dalla successiva potenza mondiale, Babilonia. Caratteristica principale di quest’ultima era la sua miriade di dèi, dee e templi dedicati al culto. In un impeto di presunzione, il re babilonese Baldassarre schernì Geova. Nel corso di un grande banchetto, ordinò che venissero portati i sacri utensili che erano stati sottratti al tempio di Gerusalemme. “Il re e i suoi grandi, le sue concubine e le sue mogli secondarie vi bevvero. Bevvero vino, e lodarono gli dèi d’oro e d’argento, di rame, di ferro, di legno e di pietra”. — Daniele 5:1-4.
13. Cosa disse Geova a Baldassarre per bocca di Daniele?
13 Questo fu un vero e proprio affronto per Geova, una sfida in nome degli dèi di Babilonia. Geova incaricò quindi il suo profeta Daniele di dare intrepidamente testimonianza al re Baldassarre e a tutti i convitati. Daniele sostenne la divinità di Geova e disse a Baldassarre: “Non hai umiliato il tuo cuore . . . Ma ti sei esaltato contro il Signore dei cieli, . . . e hai lodato semplici dèi d’argento e d’oro, di rame, di ferro, di legno e di pietra, che non vedono nulla né odono nulla né conoscono nulla; ma non hai glorificato l’Iddio nella cui mano è il tuo alito e a cui appartengono tutte le tue vie”. — Daniele 5:22, 23.
14. In che modo Geova dimostrò di essere il vero Dio?
14 Daniele pronunciò quindi il messaggio di Geova: l’arrogante re Baldassarre e Babilonia sarebbero stati rovesciati dai medi e dai persiani quella stessa notte! (Daniele 5:24-27) Si avverò quella profezia? Sì. “In quella medesima notte Baldassarre il re caldeo fu ucciso, e Dario il medo stesso ricevette il regno”. (Daniele 5:30, 31) Ancora una volta, come con l’Egitto e l’Assiria, Geova dimostrò di essere il vero Dio, l’Iddio che mantiene le sue promesse. I servitori di Dio ne trassero beneficio, in quanto furono liberati dalla cattività e tornarono nella loro patria. Quelli che persisterono nell’adorare falsi dèi andarono incontro al disastro.
Profezie per il nostro tempo
15. (a) Quale caratteristica hanno molte profezie bibliche? (b) A cosa ci riferiamo col termine “dio”?
15 Il profeta Isaia fu ispirato a mettere per iscritto profezie che si adempirono nell’antichità. Ma spesso le profezie bibliche hanno un altro, maggiore adempimento che riguarda i nostri giorni. Fu così per molte cose che Isaia scrisse. Parte del suo messaggio conteneva profezie riguardanti l’odierna sfida lanciata da Geova a tutte le nazioni e ai loro dèi. E con la parola “dèi” ci riferiamo non solo alle divinità esplicitamente adorate dagli uomini in ogni parte della terra, incluse le cosiddette nazioni pagane d’oggi, ma anche ad altre cose che rientrano nella definizione del termine. Un dizionario dà questa definizione della parola “dio”: “Essere che controlla un particolare aspetto della realtà o una parte d’essa; persona o cosa di supremo valore”.
16. Quali dèi adorano oggi le persone delle nazioni, incluse quelle della cristianità?
16 Fra quelli che oggi sono considerati dèi ci sono i milioni di divinità adorate dagli indù, nonché quelle adorate da buddisti, scintoisti, animisti e altri gruppi religiosi. Vi è incluso il dio del materialismo, che per molti uomini è la cosa di supremo valore, il loro scopo nella vita. Vi sono pure inclusi gli dèi del militarismo e della scienza, in cui le nazioni confidano per la loro sicurezza e salvezza. Inoltre, anche nella cristianità, la maggioranza delle persone che dicono di credere in Dio non confidano veramente in lui né lo servono lealmente, ma confidano e servono persone o cose cui tributano la massima lealtà.
17. A chi è diretto il principale adempimento del messaggio di Isaia?
17 A questi dèi del nostro tempo è diretto l’adempimento principale del messaggio di Isaia. Geova dice ai gruppi nazionali di radunarsi per ‘parlare’. Li sfida dicendo: “Avviciniamoci insieme per il giudizio stesso”. (Isaia 41:1) Oggi viviamo nel tempo del “giudizio” di questo mondo. Il mondo si trova nei suoi “ultimi giorni”, come predetto in 2 Timoteo 3:1-5 e Matteo 24:1-14. In questo tempo Geova sfida gli dèi delle nazioni a predire accuratamente il futuro e a mostrare così di essere dèi. Li sfida anche a proteggere i loro seguaci, se ci riescono. “Presentate la vostra controversia”, dichiara. “Esponete i vostri argomenti . . . e annunciateci le cose che avverranno”. — Isaia 41:21, 22.
18. In che modo l’Iddio Onnipotente dichiara la propria identità, e cosa promette ai suoi adoratori?
18 L’Iddio Onnipotente rivela la propria identità: “Io sono Geova. Questo è il mio nome; e non darò a nessun altro la mia propria gloria, né la mia lode alle immagini scolpite”. (Isaia 42:8) E a quelli che lo sostengono dice: “Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro, poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò. Sì, realmente ti aiuterò”. Egli promette loro: “Tutti quelli che si accendono contro di te proveranno vergogna e saranno umiliati. Gli uomini in lite con te diverranno come nulla e periranno”. “Qualsiasi arma formata contro di te non avrà successo . . . Questo è il possedimento ereditario dei servitori di Geova”. — Isaia 41:10, 11; 54:17.
19, 20. (a) Come mostra Isaia che Geova ha un tempo stabilito per mettere le cose a posto? (b) Chi suscita Geova in questi “ultimi giorni”, e come lo rappresentano questi?
19 Per molto tempo, sì, per secoli, Geova ha lasciato che le nazioni seguissero le loro vie. Comunque, il tempo da lui stabilito per mettere le cose a posto sulla terra è arrivato. Per questo motivo egli dichiara: “Sono stato zitto per lungo tempo. Continuavo a tacere. Esercitavo padronanza di me stesso”. Ma ora, “come un uomo potente Geova stesso uscirà. Come un guerriero egli desterà lo zelo. Urlerà, sì, emetterà un grido di guerra; sui suoi nemici si mostrerà più potente”. (Isaia 42:13, 14) Nelle profezie di Isaia e di altri scrittori biblici, come anche in quelle di Gesù, Geova predisse che in questi “ultimi giorni” avrebbe suscitato un popolo che avrebbe reso con zelo testimonianza, come testimoni in una causa.
20 Il popolo che Geova suscita perché lo serva fornisce le prove che egli è il vero Dio, il Salvatore di quelli che lo adorano e il Distruttore dei falsi dèi e dei loro seguaci. Il popolo di Geova oggi ‘canta le sue lodi dall’estremità della terra, da tutte le nazioni e le isole, dalla cima dei monti’. (Isaia 42:10-12) Questo adempie un’altra profezia di Isaia, che prediceva: “Nella parte finale dei giorni [nel nostro tempo] . . . il monte della casa di Geova [la sua vera adorazione] sarà fermamente stabilito al di sopra della cima dei monti, e sarà certamente innalzato al di sopra dei colli [al di sopra di qualsiasi altra forma di adorazione]; e a esso dovranno affluire [persone di] tutte le nazioni”. E cosa esortano gli altri a fare? Supplicano coloro che sono sinceri, dicendo: “Venite, e saliamo al monte di Geova, . . . ed egli ci istruirà intorno alle sue vie, e noi certamente cammineremo nei suoi sentieri”. — Isaia 2:2-4.
21. Quali domande sorgono a motivo della sfida lanciata da Geova agli dèi delle nazioni?
21 Così, come rivolgendosi a una corte, Geova dice: “Le nazioni siano radunate tutte insieme in un sol luogo, e si raccolgano i gruppi nazionali. . . . Presentino i loro testimoni, affinché siano dichiarati giusti, o odano e dicano: ‘È la verità!’” (Isaia 43:9) Questa è una vera e propria sfida agli dèi delle nazioni. Può alcuno di loro predire il futuro? Sono stati in grado di farlo nel passato? Possono trovare qualche testimone che presenti solide prove che tali dèi si sono mostrati veraci, degni della nostra lealtà? Che reputazione si sono fatta nel nostro tempo gli dèi delle nazioni e i loro adoratori? Una reputazione migliore di quella degli dèi degli antichi egiziani, assiri e babilonesi? Da parte loro, quelli che rendono testimonianza a favore di Geova hanno portato solide prove a conferma del fatto che Geova è il vero Dio, l’Unico che merita la nostra adorazione? Il prossimo articolo prenderà in esame queste domande.
[Nota in calce]
a Nella Torre di Guardia del 15 gennaio abbiamo considerato come Geova ricompensò la fiducia che Ezechia aveva riposto in Lui. Anche quei drammatici avvenimenti erano collegati con la questione della divinità.
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Sarete testimoni a favore del vero Dio?La Torre di Guardia 1988 | 1° febbraio
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Sarete testimoni a favore del vero Dio?
“‘Voi siete dunque i miei testimoni’, è l’espressione di Geova, ‘e io sono Dio’”. — ISAIA 43:12.
1. Perché dovremmo onorare il vero Dio?
POCO prima di morire, Gesù ‘alzò gli occhi al cielo’ in preghiera. Definì Colui al quale stava rivolgendo la sua preghiera “il solo vero Dio”. (Giovanni 17:1, 3) Dal punto di vista logico, può esistere un solo vivente e vero Dio, il Sovrano dell’universo, il Creatore. Poiché dobbiamo la nostra esistenza al vero Dio, dovremmo rendergli l’onore che gli spetta. Rivelazione 4:11 dichiara: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furono create”.
2. (a) Cos’è logico credere riguardo al vero Dio? (b) In che modo egli comunica con coloro che desiderano adorarlo?
2 È logico aspettarsi che il vero Dio non tolleri per sempre le cattive condizioni che hanno rovinato la sua creazione terrestre. È anche logico credere che egli tenga informati i suoi adoratori in merito a ciò che farà e a ciò che essi devono fare prima dell’esecuzione dei suoi giudizi. (Amos 3:7) In che modo egli comunica con quelli che cercano la verità? Si serve di portavoce umani che accettano di svolgere questo incarico. “‘Voi siete i miei testimoni’, è l’espressione di Geova . . . Prima di me non fu formato nessun Dio, e dopo di me continuò a non essercene nessuno. Io, io sono Geova, e oltre a me non c’è salvatore’”. (Isaia 43:10, 11) Ma come si possono identificare quelli che il vero Dio impiega quali suoi testimoni? In che modo essi, e il loro messaggio, differiscono dagli adoratori di altri dèi?
Una sfida per gli altri dèi
3. Quale sfida lancia Geova a tutti gli altri dèi?
3 Geova ispirò Isaia a mettere per iscritto questa sfida nei confronti di tutti gli altri dèi: “Chi fra loro [fra gli dèi delle nazioni e dei popoli] può annunciare questo [un’accurata profezia]? O possono farci udire anche le prime cose [che avverranno nel futuro]? Presentino [in qualità di dèi] i loro testimoni, affinché [quali dèi] siano dichiarati giusti, o odano e dicano: ‘È la verità!’” (Isaia 43:9) Così Geova sfida tutti gli dèi adorati dagli uomini affinché dimostrino che sono dèi. I loro testimoni dovrebbero fornire le prove che i rispettivi dèi sono degni di fiducia e di essere adorati.
4. Come sappiamo che gli dèi delle antiche nazioni erano vani?
4 Ma cos’hanno fatto questi dèi e i loro adoratori? Ci hanno portato vera pace, prosperità, salute e vita? La storia attesta che molti dèi delle antiche nazioni si rivelarono vani e impotenti. Non furono nemmeno in grado di sopravvivere come oggetti di culto, dato che oggi non esistono più. I molti dèi di antiche nazioni come l’Egitto, l’Assiria, Babilonia, la Media-Persia, la Grecia, Roma e altre, si rivelarono falsi. Esistono solo nei libri di storia o nei musei in cui le loro statue sono esposte come semplice oggetto di curiosità.
5. Cosa potremmo chiedere circa gli dèi dei nostri giorni?
5 Ma gli dèi moderni e i loro adoratori sono forse meglio di quelli antichi? La sola religione indù ha milioni di divinità. Buddisti, cattolici, confuciani, giudei, protestanti, scintoisti, taoisti e molti altri hanno i loro propri dèi. In Africa, in Asia e altrove, le forze della natura, animali e oggetti sono adorati come dèi. Il nazionalismo e il materialismo, e perfino l’Io, sono divenuti dèi, nel senso che molti ne fanno l’oggetto della propria devozione. Quale forma di adorazione rappresenta realmente colui che dichiara: “Io sono Geova, e non c’è nessun altro. Eccetto me, non c’è nessun Dio”? — Isaia 45:5.
“Li riconoscerete dai loro frutti”
6. Come si può distinguere la vera adorazione dalla falsa?
6 Gesù stabilì una regola sicura per distinguere il vero dal falso in materia di religione. Egli disse: “Li riconoscerete dai loro frutti. . . . Ogni albero buono produce frutti eccellenti, ma ogni albero marcio produce frutti spregevoli . . . Ogni albero che non produce frutti eccellenti è tagliato e gettato nel fuoco”. (Matteo 7:16-19) Perciò, per distinguere il vero Dio dai falsi dèi e i veri adoratori dai falsi adoratori, dobbiamo esaminare ciò che essi producono. I loro frutti sono “eccellenti” o “spregevoli”?
7. Cosa mostra la storia di questo secolo in quanto alle religioni del mondo?
7 Per esempio, quale delle religioni del mondo ha portato vera pace fra i suoi seguaci in tutta la terra? Certo i membri della vera religione, essendo fratelli in senso spirituale, non dovrebbero uccidersi gli uni gli altri. Ma nelle guerre del XX secolo sono state uccise cento milioni di persone, e tutte queste guerre hanno avuto il sostegno delle religioni di questo mondo. Di conseguenza persone religiose hanno ucciso altre persone religiose. Spesso hanno ucciso i propri correligionari. Cattolici hanno ucciso cattolici, protestanti hanno ucciso protestanti, musulmani hanno ucciso musulmani, e membri di altre religioni hanno fatto altrettanto.
8. Cos’hanno detto alcuni osservatori sul fallimento delle religioni nel nostro tempo?
8 In un editoriale intitolato “Violenza in nome di Dio”, Mike Royko, rivolgendosi ipoteticamente a Dio, ha detto quanto segue a proposito delle religioni del mondo: “Ti esprimono la loro devozione scannandosi a vicenda a centinaia. Suppongo siano convinte che, se una parte riesce a far fuori l’altra, sarà una prova che il suo modo di adorarti è giusto”. Egli ha detto che, mentre il papa si presenta come uomo di pace, “i suoi seguaci, quando gli animi si riscaldano, sono capaci, come si sa, di spargere milioni di litri di sangue”. E quando l’ex presidente degli Stati Uniti Carter osservò che ‘il mondo era impazzito’, aggiunse: “Le profonde convinzioni religiose, che dovrebbero unire gli uomini in un vincolo d’amore, spesso sembrano essere una componente della follia e dell’omicidio”.
9. Perché non dovremmo seguire “dèi senza valore”?
9 Questi frutti spregevoli sono l’opposto di quelli che dovrebbero essere prodotti dagli adoratori del vero Dio. (Galati 5:19-23) Perciò, quelli che sostengono le religioni e le filosofie in lotta appartengono alla falsa adorazione proprio come gli antichi egiziani, assiri, babilonesi e altri che confidavano in “dèi che non valgono nulla e che non possono parlare”. (Abacuc 2:18) E proprio come la parola profetica del vero Dio si adempì nei confronti della falsa religione nell’antichità, la stessa cosa avverrà nel nostro tempo: “Gli stessi dèi senza valore passeranno completamente”. (Isaia 2:18) L’avvertimento che Egli dà è degno di fiducia: “Non vi rivolgete a dèi senza valore”. — Levitico 19:4.
Chi dà testimonianza a favore di Geova?
10. I seguaci delle religioni di questo mondo sono testimoni del vero Dio?
10 Testimone del vero Dio è colui che rende testimonianza riguardo a Lui. I seguaci delle religioni di questo mondo danno tale testimonianza? Quanto spesso i membri di queste religioni vi parlano della loro adorazione? Quand’è che sono venuti a casa vostra per rendere testimonianza riguardo al loro dio? La sfida che il vero Dio ha lanciato ai falsi dèi perché producano testimoni è rimasta inascoltata. I seguaci delle religioni di questo mondo non danno questa testimonianza. Non sono in grado di dirvi chi è il vero Dio o quali sono i suoi propositi. I loro ecclesiastici non hanno insegnato loro la verità. “Sono guide cieche. Se, dunque, un cieco guida un altro cieco, entrambi cadranno in una fossa”. — Matteo 15:14.
11. Chi sono gli unici che rendono testimonianza circa il nome del vero Dio?
11 Chi è disposto a sacrificare tempo, risorse materiali, persino la vita, per dare testimonianza a favore del vero Dio? Chi è che dice alle persone ciò che il vero Dio dichiara, cioè: “Io sono Geova. Questo è il mio nome”? (Isaia 42:8) Chi insegna che “tu, il cui nome è Geova, tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra”? (Salmo 83:18) Ai suoi giorni, Gesù poté dire al vero Dio: “Ho reso manifesto il tuo nome”. (Giovanni 17:6) Nei nostri giorni, solo i testimoni di Geova possono dirlo. Com’è appropriato il loro nome: Testimoni di Geova!
Testimonianza riguardo al Regno
12. Quale insegnamento di importanza vitale i veri testimoni devono trasmettere ad altri?
12 Oltre a far conoscere il nome del vero Dio, cosa avrebbero detto in particolare i suoi testimoni circa i suoi propositi? Gesù diede l’esempio insegnando ai suoi seguaci a chiedere in preghiera al vero Dio: “Venga il tuo regno”. (Matteo 6:10) Il celeste Regno di Dio è il governo che alla fine dominerà l’intera terra. (Daniele 2:44) Questo fu il tema dell’insegnamento di Gesù. (Matteo 4:23) Poiché il Regno è l’unica soluzione dei guai del genere umano, egli esortò: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia”. — Matteo 6:33.
13. (a) Cosa mostrano i fatti circa la predicazione compiuta dai testimoni di Geova a favore del Regno di Dio? (b) In che modo la predicazione del Regno è una prova che Geova è l’unico Dio di vera profezia?
13 Chi sono oggi quelli che rendono testimonianza circa il Regno di Dio? Il prof. C. S. Braden, attento studioso delle religioni del mondo, disse: “I testimoni di Geova hanno letteralmente coperto la terra con la loro testimonianza. . . . Si può veramente dire che nessun singolo gruppo religioso al mondo ha manifestato più zelo e tenacia dei testimoni di Geova nello sforzo di diffondere la buona notizia del Regno”. Ma queste parole furono scritte quasi 40 anni fa. Oggi viene data una testimonianza del Regno molto più ampia, perché nel frattempo il numero dei Testimoni si è più che decuplicato! Circa tre milioni e mezzo di loro, organizzati in oltre 54.900 congregazioni in tutto il mondo, danno testimonianza a favore del Regno, e il loro numero cresce rapidamente. Questo eccellente frutto è una prova che Geova è l’Iddio della vera profezia. Fu lui a ispirare suo Figlio, Gesù, a predire per il nostro tempo: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matteo 24:14; Giovanni 8:28.
Imitiamo l’amore di Dio
14. Che qualità devono imitare i veri testimoni di Dio, e cosa significherebbe se non lo facessero?
14 I veri testimoni di Dio devono imitare la sua principale qualità, l’amore. “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore”. (1 Giovanni 4:8) In realtà, “i figli di Dio e i figli del Diavolo sono manifesti da questo fatto: Chiunque non pratica la giustizia non ha origine da Dio, né ha origine da Dio colui che non ama il suo fratello. . . . Dobbiamo avere amore gli uni per gli altri; non come Caino, che ebbe origine dal malvagio e scannò il suo fratello”. — 1 Giovanni 3:10-12.
15. Perché possiamo dire che i testimoni di Geova manifestano vero amore?
15 Solo i testimoni di Geova hanno questo tipo di amore. Non si sottomettono agli dèi della guerra, del nazionalismo e del razzismo. Non sostengono nessuna delle guerre di questo mondo e non vengono quindi mai a trovarsi in situazioni in cui potrebbero contribuire all’uccisione dei loro fratelli spirituali di altre parti del mondo. Come disse Gesù, essi “non fanno parte del mondo” e hanno ‘riposto la spada al suo posto’. — Giovanni 17:14; Matteo 26:52.
16. In che modo anche altri contribuiscono a identificare i veri testimoni di Dio?
16 Uno studio intitolato “Dell’altro sulla giustificazione della violenza” diceva: “I testimoni di Geova hanno coerentemente mantenuto la loro posizione non violenta di ‘neutralità cristiana’ . . . Il loro persistente atteggiamento contro il servizio nazionale in qualsiasi forma, sia militare che civile, e il loro rifiuto di rendere onore ai simboli dell’identità nazionale hanno avuto come risultato processi, imprigionamento e assalti di turbe in molti paesi . . . I Testimoni, tuttavia, non hanno mai risposto con la violenza”. Il giornale brasiliano O Tempo disse di loro: “Benché vi siano molte preminenti religioni che fanno la loro propaganda in tutte le parti del globo, non ve n’è oggi una sola sulla superficie della terra che abbia lo stesso amore”. Questo sincero amore, dichiarò Gesù, contraddistingue i veri testimoni di Dio. “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. — Giovanni 13:35.
La persecuzione accresce la testimonianza
17, 18. Quale recente esempio mostra come la persecuzione può accrescere la testimonianza del Regno?
17 La persecuzione può addirittura contribuire ad accrescere la testimonianza del Regno. Per esempio, i testimoni di Geova in India sono soltanto 8.000 circa. Eppure di recente in questo paese il nome e i propositi di Geova hanno ricevuto un’estesa pubblicità grazie a 11 ragazzi Testimoni che hanno imitato quei cristiani del I secolo che dissero davanti a un tribunale: “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”. (Atti 5:29) I ragazzi indiani erano stati espulsi dalla scuola per non aver cantato l’inno nazionale. Ma, come riferisce il Deccan Herald di Bangalore, la Corte Suprema dell’India ha sentenziato che “in questo paese nessuno è obbligato a cantare l’inno nazionale”. La Corte ha osservato che i ragazzi “avevano mostrato il dovuto rispetto” e che il non cantare “non costituiva affatto un gesto di insubordinazione”. La Corte ha ordinato che i ragazzi venissero riammessi a scuola.
18 Lo stesso giornale ha pure osservato: “Quei ragazzi si erano rifiutati di cantare l’inno nazionale perché i testimoni di Geova si considerano cristiani e interamente dedicati al Regno di Dio. . . . Non partecipano quindi a nessuna delle attività politiche dello Stato”. Inoltre, il Telegraph di Calcutta riferiva: “Il gesto di questi studenti ha portato alla ribalta . . . i testimoni di Geova, rimasti finora per lo più nell’ombra nel nostro paese”. Sì, ‘questa buona notizia del regno sarà predicata in testimonianza a tutte le nazioni’ prima che venga la fine. — Matteo 24:14.
Raccolta di testimoni a favore del vero Dio
19. Cosa devono fare le persone sincere se vogliono adorare il vero Dio?
19 Oggi il vero Dio, Geova, fa sì che i suoi servitori rendano testimonianza circa la sua sovranità e i suoi propositi. Mentre essi proclamano con crescente impulso il suo messaggio, egli raduna un numero sempre maggiore di persone oneste di ogni nazione in associazione con i suoi adoratori. (Isaia 2:2-4) Queste persone abbandonano i loro falsi dèi e si volgono all’adorazione del vero Dio, proprio come quelli che volevano adorare Geova furono liberati dalla schiavitù dell’antica Babilonia, dove predominava l’adorazione dei falsi dèi. — Isaia 43:14.
20, 21. Perché è urgente abbandonare ora i falsi dèi e non limitarsi ad essere dei simpatizzanti?
20 Sarete testimoni a favore del vero Dio? Vi schiererete dalla parte della vera adorazione, evitando di condividere la colpa di spargimento di sangue e la responsabilità morale di questo mondo e dei suoi falsi dèi? La Parola di Dio esorta: “Uscite da essa [dalla falsa adorazione babilonica], o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe”. (Rivelazione 18:4) Sì, “uscite”, agite prima che sia troppo tardi! Non siate come quell’uomo che, alla domanda postagli da un periodico cattolico su quali fossero le sue idee religiose, ha risposto: “Suppongo di essere un simpatizzante dei testimoni di Geova, ma non voglio farmi coinvolgere”.
21 Presto, comunque, tutti gli abitanti della terra saranno coinvolti quando Geova eseguirà il suo giudizio contro i falsi dèi di questo mondo e i loro adoratori: “Gli dèi che non fecero i medesimi cieli e la terra son quelli che periranno dalla terra e di sotto questi cieli”. (Geremia 10:11) Allora non ci saranno semplici simpatizzanti. Ci saranno solo i testimoni del vero Dio e quelli che non lo saranno. (Matteo 24:37-39; 2 Pietro 2:5; Rivelazione 7:9-15) Sarete testimoni a favore del vero Dio? Dovreste esserlo, perché “il vero Dio è per noi un Dio di atti di salvezza; e a Geova il Sovrano Signore appartengono le vie d’uscita dalla morte”. — Salmo 68:20.
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