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ItaliaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Il cristianesimo fu introdotto molto presto in Italia, poiché il giorno di Pentecoste del 33 E.V. proseliti provenienti dall’Italia ed ebrei di Roma assisterono al versamento dello spirito santo e ascoltarono la spiegazione di Pietro; senza dubbio alcuni di loro furono fra i “circa tremila” che vennero battezzati in quell’occasione. (At 2:1, 10, 41) Tornati in Italia, è possibile che abbiano formato il nucleo della congregazione di Roma, alla quale, alcuni anni più tardi, Paolo scrisse una delle sue lettere. (Ro 1:1-7)
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ItaliaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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A Cesarea Paolo, durante il processo davanti a Festo, si appellò a Cesare. Venne portato via mare a Mira, dove, insieme ad altri prigionieri, fu trasferito su una nave adibita al trasporto di cereali che da Alessandria era diretta in Italia. (At 25:6, 11, 12; 27:1, 5, 6) Avendo fatto naufragio dovettero trascorrere l’inverno sull’isola di Malta. Quindi probabilmente nella primavera del 59 E.V. Paolo mise per la prima volta piede nell’Italia continentale, a Reggio, sulla punta dello stivale, e poco tempo dopo sbarcò a Pozzuoli, nel golfo di Napoli, oltre 160 km a S di Roma. Paolo si trattenne per una settimana insieme alla congregazione locale prima di proseguire per Roma percorrendo la Via Appia, lungo la quale, al “Mercato Appio e alle Tre Taverne”, i fratelli di Roma gli vennero incontro. (At 28:11-16) Probabilmente, verso la fine della sua prima prigionia a Roma, o poco dopo la sua liberazione verso il 61 E.V., Paolo scrisse la lettera agli Ebrei mentre era ancora in Italia. — Eb 13:24.
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