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GiacomoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Comunque lo storico Giuseppe Flavio dice che nel tempo intercorso fra la morte del procuratore romano Festo, verso il 62 E.V., e l’arrivo del suo successore, Albino, il sommo sacerdote Anano (Anania) “radunò i giudici del Sinedrio e introdusse dinanzi a loro un uomo che si chiamava Giacomo, il fratello di Gesù detto Cristo, e alcuni altri. Li accusò di avere trasgredito la legge e li fece lapidare”. — Antichità giudaiche, XX, 200 (ix, 1).
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Giacomo, Lettera diPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Secondo lo storico ebreo Giuseppe Flavio, un sommo sacerdote di nome Anano, sadduceo, deferì Giacomo e altri al Sinedrio e li fece lapidare. Questo, scrive Giuseppe Flavio, avvenne dopo la morte del procuratore romano Festo, ma prima dell’arrivo del suo successore Albino. (Antichità giudaiche, XX, 197-203, [ix, 1])
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