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GiacomoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Che lo scrittore del libro di Giacomo fosse questo ‘fratello di Gesù’, e non uno degli apostoli omonimi (il figlio di Zebedeo o il figlio di Alfeo), sembra indicato all’inizio della lettera. Qui lo scrittore si definisce “schiavo di Dio e del Signore Gesù Cristo” e non apostolo. In modo simile anche suo fratello Giuda si definisce “schiavo di Gesù Cristo, ma fratello di Giacomo”. (Gc 1:1; Gda 1)
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Giacomo, Lettera diPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Lo scrittore. Lo scrittore si definisce semplicemente “Giacomo, schiavo di Dio e del Signore Gesù Cristo”. (Gc 1:1) Due apostoli di Gesù si chiamavano Giacomo (Mt 10:2, 3), ma è improbabile che uno di loro abbia scritto la lettera. Uno, il Giacomo figlio di Zebedeo, fu martirizzato verso il 44 E.V. (At 12:1, 2) Come indica il contenuto stesso della lettera, è molto improbabile che essa possa essere stata scritta così poco tempo dopo la formazione della congregazione cristiana. (Gc 1:1) L’altro, il Giacomo figlio di Alfeo, è raramente menzionato nelle Scritture, e ben poco si sa di lui. La franchezza della lettera di Giacomo dà ragione di credere che lo scrittore non sia stato Giacomo figlio di Alfeo, perché probabilmente avrebbe dichiarato di essere uno dei dodici apostoli, per sostenere con autorità apostolica le sue vigorose parole.
Tutto indicherebbe invece Giacomo fratellastro di Gesù Cristo, a cui evidentemente era apparso il Cristo risuscitato e che aveva un posto preminente fra i discepoli. (Mt 13:55; At 21:15-25; 1Co 15:7; Gal 2:9) Lo scrittore della lettera di Giacomo si dichiara “schiavo di Dio e del Signore Gesù Cristo”, e quasi con le stesse parole anche Giuda introduce la sua lettera definendosi “schiavo di Gesù Cristo, ma fratello di Giacomo”. (Gc 1:1; Gda 1) Inoltre nell’introduzione della lettera di Giacomo troviamo il termine “Salute!”, come nella lettera relativa alla circoncisione inviata alle congregazioni. Anche in questo caso era stato a quanto pare il Giacomo fratellastro di Gesù a prendere la parola nell’assemblea a cui erano presenti ‘gli apostoli e gli anziani’ di Gerusalemme. — At 15:13, 22, 23.
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