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  • Geova guida il suo popolo
    La Torre di Guardia (per lo studio) 2017 | Febbraio
    • Mosè e Aaronne di fronte al faraone

      Geova guida il suo popolo

      “Geova ti dovrà guidare di continuo” (ISA. 58:11)

      CANTICI: 3, 4

      SAPRESTE SPIEGARE?

      In che modo sia coloro che guidarono l’antico popolo di Dio sia Gesù Cristo diedero prova di essere...

      • sostenuti dallo spirito santo?

      • aiutati dagli angeli?

      • guidati dalla Parola di Dio?

      1, 2. (a) Che differenza c’è tra coloro che guidano i Testimoni di Geova e i capi delle altre religioni? (b) Cosa prenderemo in esame in questo articolo e nel prossimo?

      “CHI è il vostro capo?” Questa è una domanda che ci viene rivolta spesso. La cosa non ci stupisce, perché molte religioni hanno un uomo o una donna come capo. Noi invece siamo orgogliosi di poter dire che il nostro capo non è un uomo imperfetto. Seguiamo la guida di Gesù Cristo, che a sua volta segue quella di suo Padre, Geova (Matt. 23:10).

      2 Comunque, oggi c’è un gruppo di uomini che guida il popolo di Dio, “lo schiavo fedele e discreto” (Matt. 24:45). Ma allora come facciamo a sapere che in realtà è Geova a guidarci, per mezzo di suo Figlio? In questo articolo e nel prossimo vedremo in che modo per millenni Geova ha usato alcuni uomini per guidare i suoi servitori. In entrambi gli articoli prenderemo in esame tre prove del fatto che dietro a quegli uomini c’è sempre stato Geova e che, ieri come oggi, è lui a guidare il suo popolo (Isa. 58:11).

      SOSTENUTI DALLO SPIRITO SANTO

      3. Grazie a cosa Mosè fu in grado di guidare il popolo di Israele?

      3 Lo spirito santo sostenne i rappresentanti di Dio. Pensiamo a Mosè, che fu incaricato di guidare il popolo di Israele. Cosa lo aiutò ad assolvere quel compito gravoso? Geova “mise dentro di lui il Suo proprio spirito santo”. (Leggi Isaia 63:11-14.) Sostenendo Mosè con il suo spirito santo, Geova continuò a guidare il suo popolo.

      4. In che modo gli israeliti potevano capire che Mosè aveva lo spirito di Dio? (Vedi l’immagine iniziale.)

      4 Dal momento che lo spirito santo è invisibile, in che modo gli israeliti potevano capire che questa forza agiva su Mosè? Grazie allo spirito santo Mosè fu in grado di compiere miracoli e di dichiarare il nome di Dio al faraone (Eso. 7:1-3). Inoltre lo spirito santo produsse in lui meravigliose qualità, tra cui amore, mitezza e pazienza, che lo resero idoneo per guidare gli israeliti. Gli uomini alla guida degli altri popoli, invece, erano egoisti e insensibili (Eso. 5:2, 6-9). Le prove parlavano chiaro: Geova aveva scelto Mosè per guidare il suo popolo.

      5. Spiegate cosa permise ad altri israeliti di guidare il popolo di Geova.

      5 In seguito lo spirito santo sostenne altri uomini incaricati da Geova di guidare il suo popolo. Per esempio, la Bibbia dice: “Giosuè figlio di Nun fu pieno dello spirito di sapienza” (Deut. 34:9). Dice anche che “lo spirito di Geova avvolse Gedeone” (Giud. 6:34). E afferma che “lo spirito di Geova era operante su Davide” (1 Sam. 16:13). Questi uomini fecero affidamento sullo spirito di Dio per ricevere aiuto, e grazie a tale spirito furono in grado di compiere imprese che altrimenti non sarebbero state alla loro portata (Gios. 11:16, 17; Giud. 7:7, 22; 1 Sam. 17:37, 50). Di conseguenza, fu Geova a ricevere giustamente la lode per quelle gesta.

      6. Perché Geova voleva che il suo popolo rispettasse gli uomini che guidavano Israele?

      6 Dato che l’operato dello spirito santo su quegli uomini era evidente, come avrebbero dovuto comportarsi gli israeliti? Quando si lamentarono del modo in cui Mosè li stava guidando, Geova fece questa domanda: “Fino a quando questo popolo mi mancherà di rispetto?” (Num. 14:2, 11). Fu Geova a scegliere Mosè, Giosuè, Gedeone e Davide come suoi rappresentanti. Quando ubbidivano a questi uomini, gli israeliti in effetti seguivano la guida di Geova.

      AIUTATI DAGLI ANGELI

      7. In quali modi gli angeli aiutarono Mosè?

      7 Gli angeli aiutarono i rappresentanti di Dio. (Leggi Ebrei 1:7, 14.) Geova si servì di angeli per affidare a Mosè un incarico importante, per prepararlo e per guidarlo. Dio inviò Mosè “come governante e liberatore per mano dell’angelo che gli era apparso nel roveto” (Atti 7:35). Poi trasmise “mediante angeli” la Legge, con la quale Mosè istruì gli israeliti (Gal. 3:19). Inoltre Geova gli disse: “Conduci il popolo al luogo del quale ti ho parlato. Ecco, il mio angelo andrà davanti a te” (Eso. 32:34). La Bibbia non dice che gli israeliti abbiano visto un angelo materializzato compiere queste azioni. Tuttavia, il modo in cui Mosè istruiva e guidava il popolo dimostrava chiaramente che gli angeli lo stavano aiutando.

      8. In che modo gli angeli aiutarono Giosuè ed Ezechia?

      8 Giosuè, il successore di Mosè, fu rafforzato dal “principe dell’esercito di Geova”. Così fu in grado di guidare il popolo di Israele in battaglia contro i cananei e portarlo alla vittoria (Gios. 5:13-15; 6:2, 21). In seguito il re Ezechia si trovò ad affrontare l’imponente esercito assiro, che minacciava di invadere Gerusalemme. In una sola notte ‘l’angelo di Geova uscì e abbatté centottantacinquemila’ uomini (2 Re 19:35).

      9. Nonostante i rappresentanti di Dio fossero imperfetti, perché gli israeliti dovevano seguire la loro guida?

      9 Naturalmente, gli angeli sono perfetti, ma gli uomini a cui diedero aiuto non lo erano. In un’occasione Mosè non santificò Geova (Num. 20:12). Giosuè concluse un patto con i gabaoniti senza prima aver chiesto la guida di Dio (Gios. 9:14, 15). E parlando di Ezechia, la Bibbia dice che per un breve periodo “il suo cuore si insuperbì” (2 Cron. 32:25, 26). Nonostante questi uomini fossero imperfetti, però, gli israeliti dovevano seguire la loro guida. I rappresentanti di Dio, infatti, godevano del sostegno degli angeli. Senza dubbio, era Geova a guidare il suo popolo.

      GUIDATI DALLA PAROLA DI DIO

      10. In che modo Mosè fu guidato dalla Legge di Dio?

      10 La Parola di Dio guidò i Suoi rappresentanti. Nella Bibbia la Legge data a Israele è chiamata “legge di Mosè” (1 Re 2:3). Tuttavia le Scritture identificano Geova come il Legislatore, e Mosè stesso doveva ubbidire a quella Legge (2 Cron. 34:14). Dopo aver ricevuto le istruzioni per erigere il tabernacolo, “Mosè [fece] secondo tutto ciò che Geova gli aveva comandato”; in effetti, “fece proprio così” (Eso. 40:1-16).

      11, 12. (a) Cosa dovevano fare Giosuè e i re del popolo di Dio? (b) Quale effetto ebbe la Parola di Dio sugli uomini che guidavano il popolo?

      11 Quando iniziò a guidare gli israeliti, Giosuè aveva a disposizione la Parola di Dio. Gli fu comandato: “Vi devi leggere sottovoce giorno e notte, per aver cura di fare secondo tutto ciò che c’è scritto” (Gios. 1:8). In seguito i re del popolo di Dio fecero lo stesso. Dovevano leggere la Legge ogni giorno e scriverne una copia; dovevano anche “osservare tutte le parole di questa legge e questi regolamenti mettendoli in pratica”. (Leggi Deuteronomio 17:18-20.)

      12 Quale effetto ebbe la Parola di Dio sugli uomini che guidavano il popolo? Prendiamo il caso del re Giosia. Dopo che fu trovato un documento contenente la Legge mosaica, il segretario di Giosia iniziò a leggerglielo.a Quale fu la reazione del re? “Appena il re ebbe udito le parole del libro della legge, immediatamente si strappò le vesti”, dice la Bibbia. Ma non si limitò a questo. Guidato dalla Parola di Dio, Giosia diede inizio a un’intensa campagna contro l’idolatria e organizzò una celebrazione della Pasqua senza precedenti (2 Re 22:11; 23:1-23). Proprio perché seguivano la Parola di Dio, Giosia e altri uomini fedeli scelti per guidare il popolo furono disposti a modificare e chiarire le istruzioni che avevano dato agli israeliti. Grazie a tali cambiamenti l’antico popolo di Israele si allineò alla volontà di Dio.

      13. Che differenza c’era tra chi guidava il popolo di Dio e i governanti delle nazioni pagane?

      13 Quei re fedeli erano molto diversi dagli uomini a capo delle altre nazioni, che erano guidati da sapienza umana e politiche poco lungimiranti. Sotto il dominio cananeo, per esempio, le persone commettevano azioni orribili, tra cui incesto, omosessualità, bestialità, sacrifici di bambini e grave idolatria (Lev. 18:6, 21-25). Oppure pensiamo ai governanti babilonesi ed egiziani, che non seguivano precetti igienici scientificamente validi come quelli che Dio aveva dato a Israele (Num. 19:13). I servitori di Dio, invece, si rendevano conto di essere guidati da uomini che promuovevano la purezza spirituale, morale e fisica. Era evidente che Geova stesso li stava guidando.

      14. Perché Geova corresse alcuni degli uomini che guidavano il popolo?

      14 Non tutti i re che guidarono l’antico popolo di Dio seguirono le sue istruzioni. Quelli che non ubbidirono a Geova rifiutarono la guida dello spirito santo, degli angeli e della Parola di Dio. In alcuni casi Geova li corresse o li sostituì (1 Sam. 13:13, 14). Al tempo da lui stabilito nominò una persona che si sarebbe dimostrata superiore agli uomini che aveva impiegato fino ad allora.

      GEOVA NOMINA UN CONDOTTIERO PERFETTO

      15. (a) In che modo i profeti indicarono che un condottiero straordinario avrebbe guidato il popolo di Dio? (b) Chi era il condottiero di cui si parlava nelle profezie?

      15 Nel corso dei secoli Geova continuò a profetizzare che avrebbe nominato alla guida del suo popolo una persona perfettamente qualificata. Mosè disse agli israeliti: “Dai tuoi fratelli, Geova tuo Dio susciterà per te un profeta come me”. E aggiunse: “Lui dovrete ascoltare” (Deut. 18:15). Isaia predisse che questi sarebbe diventato “condottiero e comandante” (Isa. 55:4). Anche Daniele fu ispirato a scrivere riguardo alla venuta di “Messia il Condottiero” (Dan. 9:25). In seguito, Gesù Cristo parlò di sé stesso come del “Condottiero” del popolo di Dio. (Leggi Matteo 23:10.) I discepoli di Gesù furono felici di seguirlo e lo riconobbero come colui che Geova aveva scelto (Giov. 6:68, 69). Quali prove avevano del fatto che Geova guidava il suo popolo proprio mediante Gesù Cristo?

      16. Cosa dimostra che Gesù aveva il sostegno dello spirito santo?

      16 Lo spirito santo sostenne Gesù. Al battesimo di Gesù, Giovanni il Battezzatore “vide separarsi i cieli e, come una colomba, lo spirito scendere su di lui”; poi lo spirito spinse Gesù ad andare nel deserto (Mar. 1:10-12). Durante tutto il ministero di Gesù sulla terra, lo spirito santo gli permise di compiere miracoli e di parlare con autorità (Atti 10:38). Inoltre, lo spirito santo produsse in lui qualità come amore, gioia e fede incrollabile (Giov. 15:9; Ebr. 12:2). Solo Gesù fornì prove convincenti di essere il Condottiero scelto da Geova.

      Gesù circondato da angeli che lo aiutano

      In che modo gli angeli aiutarono Gesù subito dopo il battesimo? (Vedi il paragrafo 17)

      17. In che modo gli angeli aiutarono Gesù?

      17 Gli angeli aiutarono Gesù. Poco dopo il battesimo di Gesù, “vennero degli angeli e lo servivano” (Matt. 4:11). E alcune ore prima che morisse, “gli apparve un angelo dal cielo e lo rafforzò” (Luca 22:43). Gesù era certo che Geova avrebbe mandato degli angeli ad aiutarlo ogni volta che ne avesse avuto bisogno per compiere la volontà di suo Padre (Matt. 26:53).

      18, 19. In che modo Gesù si fece guidare dalla Parola di Dio nel modo di agire e di insegnare?

      18 La Parola di Dio guidò Gesù. Fin dall’inizio del suo ministero, Gesù si fece guidare dalle Scritture (Matt. 4:4). Fu disposto a morire su un palo di tortura pur di ubbidire alla Parola di Dio. E perfino negli ultimi istanti della sua vita citò profezie relative al Messia (Matt. 27:46; Luca 23:46). I capi religiosi dell’epoca erano molto diversi: quando la Parola di Dio era in contrasto con le loro tradizioni, sceglievano di seguire queste ultime. Citando le parole che Geova aveva espresso attraverso il profeta Isaia, Gesù disse: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me. Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano come dottrine comandi di uomini” (Matt. 15:7-9). Geova non avrebbe mai potuto scegliere un uomo che guidasse il suo popolo tra persone del genere!

      19 Gesù si fece guidare dalla Parola di Dio non solo nel modo di agire, ma anche nel modo di insegnare. Interpellato in merito ad argomenti controversi dal punto di vista religioso, non fece affidamento né sulla sua vasta sapienza né sulla sua impareggiabile esperienza. Al contrario, citò le Scritture quale massima autorità (Matt. 22:33-40). Invece di intrattenere le persone raccontando le esperienze avute durante la vita in cielo o al tempo della creazione dell’universo, “aprì pienamente la loro mente perché afferrassero il significato delle Scritture” (Luca 24:32, 45). Gesù amava la Parola di Dio e desiderava moltissimo parlarne ad altri.

      20. (a) In che modo Gesù dimostrò di essere sottomesso a Dio? (b) In che modo Geova sceglie le persone alla guida del suo popolo? Spiegate facendo un contrasto tra Gesù ed Erode Agrippa I.

      20 Anche se usava “avvincenti parole” che colpivano le persone, Gesù dava sempre il merito al suo Insegnante, Geova (Luca 4:22). Quando un uomo ricco cercò di esaltarlo chiamandolo “Maestro buono”, Gesù rispose con modestia: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, Dio” (Mar. 10:17, 18). Ben diverso era Erode Agrippa I, che divenne re della Giudea circa otto anni più tardi. A una cerimonia ufficiale Erode “indossò la veste reale”. La folla lo osannò gridando: “Voce di un dio e non di un uomo!” Erode evidentemente si lasciò cullare da tali adulazioni. Cosa accadde subito dopo? “All’istante l’angelo di Geova lo colpì, perché non aveva dato la gloria a Dio; ed essendo roso dai vermi, spirò” (Atti 12:21-23). Nessuna persona obiettiva avrebbe potuto pensare che Erode fosse l’uomo scelto da Geova per guidare il popolo. Gesù, invece, fornì prove convincenti di essere stato nominato da Dio e rese sempre gloria a Geova quale Supremo Condottiero.

      21. Di cosa parlerà il prossimo articolo?

      21 Gesù non doveva ricoprire il ruolo di Condottiero solo per pochi anni. “Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra”, affermò dopo essere stato risuscitato. E aggiunse: “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose” (Matt. 28:18-20). Ma in che modo Gesù, uno spirito invisibile in cielo, avrebbe guidato il popolo di Dio sulla terra? Chi sarebbe stato scelto da Geova per guidare il suo popolo seguendo il Condottiero, Cristo? E come avrebbero fatto i cristiani a riconoscere i rappresentanti di Dio? Il prossimo articolo darà risposta a queste domande.

      a Potrebbe essersi trattato della copia originale scritta da Mosè.

  • Chi guida il popolo di Dio oggi?
    La Torre di Guardia (per lo studio) 2017 | Febbraio
    • Il corpo direttivo nel primo secolo

      Chi guida il popolo di Dio oggi?

      “Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi” (EBR. 13:7)

      CANTICI: 123, 126

      SAPRESTE SPIEGARE?

      Nel I secolo e oggi, in che modo coloro che hanno guidato il popolo di Dio sono sempre stati...

      • sostenuti dallo spirito santo?

      • aiutati dagli angeli?

      • guidati dalla Parola di Dio?

      1, 2. Dopo l’ascensione di Gesù al cielo, cosa si saranno chiesti gli apostoli?

      GLI apostoli erano sul Monte degli Ulivi con lo sguardo rivolto al cielo. Avevano appena visto Gesù, il loro Signore e amico, sollevarsi da terra e sparire avvolto da una nuvola (Atti 1:9, 10). Per circa due anni Gesù aveva insegnato loro molte cose, li aveva incoraggiati e guidati. Adesso che se ne era andato, cosa avrebbero fatto?

      2 Gesù aveva detto ai suoi seguaci: “Mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla più distante parte della terra” (Atti 1:8). Come sarebbero riusciti a portare a termine un incarico del genere? Gesù aveva promesso loro che presto avrebbero ricevuto lo spirito santo (Atti 1:5). Ma per compiere una campagna internazionale di predicazione sarebbero state necessarie direttive e buona organizzazione. Nell’antichità Geova aveva usato dei rappresentanti umani per guidare e organizzare il suo popolo. A questo punto forse gli apostoli si saranno chiesti: “Geova nominerà qualcuno per guidarci?”

      3. (a) Dopo l’ascensione di Gesù al cielo, quale importante decisione presero gli apostoli fedeli? (b) Cosa considereremo in questo articolo?

      3 Meno di due settimane dopo l’ascensione di Gesù, i suoi discepoli consultarono le Scritture, pregarono per avere la guida di Dio e scelsero Mattia per sostituire Giuda Iscariota nel ruolo di apostolo (Atti 1:15-26). Perché questa decisione fu così importante sia per loro che per Geova? La scelta di Mattia sopperì a un’importante necessità di natura organizzativa.a Gesù non aveva scelto gli apostoli semplicemente perché lo accompagnassero nel ministero, ma perché ricoprissero un ruolo fondamentale all’interno del popolo di Dio. Di cosa si trattava, e in che modo Geova li preparò per tale incarico tramite Gesù? Chi ricopre questo ruolo tra il popolo di Dio oggi? E come possiamo “[ricordare] quelli che prendono la direttiva” fra noi, in particolar modo quelli che compongono “lo schiavo fedele e discreto”? (Ebr. 13:7; Matt. 24:45).

      UN GRUPPO DI UOMINI SOTTO LA GUIDA DI CRISTO

      4. Quale ruolo ricoprirono gli apostoli e altri anziani di Gerusalemme nel I secolo?

      4 Alla Pentecoste del 33 gli apostoli iniziarono a guidare la congregazione cristiana. In quella occasione “Pietro, stando in piedi con gli undici”, si rivolse a una grande folla di ebrei e proseliti portando loro un messaggio di salvezza (Atti 2:14, 15). Molti dei presenti divennero cristiani e da quel momento “[continuarono] a dedicarsi all’insegnamento degli apostoli” (Atti 2:42). Gli apostoli gestivano i fondi della congregazione (Atti 4:34, 35). Si prendevano anche cura dei bisogni spirituali del popolo di Dio, come si comprende da questa loro affermazione: “Ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola” (Atti 6:4). Inoltre si occupavano di inviare cristiani maturi in nuovi territori per promuovere l’opera di predicazione (Atti 8:14, 15). Col tempo altri anziani unti si unirono agli apostoli per aver cura delle congregazioni. Come corpo direttivo, davano istruzioni alle congregazioni e le guidavano (Atti 15:2).

      5, 6. (a) In che modo lo spirito santo sosteneva il corpo direttivo? (Vedi l’immagine iniziale.) (b) In che modo gli angeli aiutavano il corpo direttivo? (c) In che modo la Parola di Dio guidava il corpo direttivo?

      5 I cristiani del I secolo riconoscevano che Geova guidava il corpo direttivo attraverso il loro Condottiero, Gesù. Come facevano a esserne sicuri? Primo, lo spirito santo sosteneva il corpo direttivo (Giov. 16:13). Anche se fu versato su tutti i cristiani unti, lo spirito santo agì in modo particolare sugli apostoli e su altri anziani di Gerusalemme aiutandoli ad assolvere il loro ruolo di sorveglianti. Nel 49, per esempio, lo spirito santo guidò il corpo direttivo quando dovette prendere una decisione in merito alla circoncisione. Le congregazioni seguirono le istruzioni ricevute. Di conseguenza, “erano rese ferme nella fede e aumentavano di numero di giorno in giorno” (Atti 16:4, 5). La lettera con la quale fu trasmessa quella decisione rivela anche che i membri del corpo direttivo manifestavano le qualità del frutto dello spirito, come l’amore e la fede (Atti 15:11, 25-29; Gal. 5:22, 23).

      6 Secondo, gli angeli aiutavano il corpo direttivo. Fu un angelo a dire a Cornelio, il primo gentile incirconciso a divenire cristiano, di chiamare l’apostolo Pietro. Cornelio e i suoi parenti ascoltarono Pietro, e lo spirito santo fu versato su di loro, anche se erano incirconcisi. Questo spinse gli apostoli e gli altri fratelli a sottomettersi alla volontà di Dio e ad accettare i gentili incirconcisi nella congregazione cristiana (Atti 11:13-18). Gli angeli contribuirono anche a dare impulso all’opera di predicazione a cui il corpo direttivo soprintendeva (Atti 5:19, 20). Terzo, la Parola di Dio guidava il corpo direttivo. Che prendessero decisioni su questioni dottrinali o impartissero istruzioni organizzative, quegli anziani unti con lo spirito si facevano sempre guidare dalle Scritture (Atti 1:20-22; 15:15-20).

      7. Perché possiamo dire che era Gesù a guidare la congregazione del I secolo?

      7 Anche se aveva autorità sulla congregazione del I secolo, il corpo direttivo riconosceva Gesù quale Condottiero. “Egli [Cristo] diede alcuni come apostoli”, scrisse Paolo. E aggiunse: “Mediante l’amore cresciamo in ogni cosa in lui che è il capo, Cristo” (Efes. 4:11, 15). Anziché prendere il nome da un apostolo in vista, “i discepoli furono per divina provvidenza chiamati cristiani” (Atti 11:26). Paolo riconobbe l’importanza di “[ritenere] le tradizioni”, o le consuetudini basate sulle Scritture, trasmesse dagli apostoli e da altri uomini che avevano incarichi di responsabilità. Comunque disse anche: “Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo [incluso ciascun membro del corpo direttivo] è il Cristo; [...] a sua volta il capo del Cristo è Dio” (1 Cor. 11:2, 3). Seguendo il proprio Capo, Geova Dio, il glorificato Cristo Gesù stava senza dubbio guidando la congregazione.

      “QUESTA NON È L’OPERA DI UN UOMO”

      8, 9. A partire dalla fine del XIX secolo, quale importante ruolo ricoprì il fratello Russell?

      8 Verso la fine del XIX secolo Charles Taze Russell e alcuni suoi collaboratori si impegnarono a ristabilire la vera adorazione. Per aiutarli a diffondere le verità della Bibbia in varie lingue, nel 1884 la Zion’s Watch Tower Tract Society venne eretta in ente giuridico.b Il fratello Russell fungeva da presidente. Era un eccezionale studioso della Bibbia e smascherò con coraggio false dottrine, quali la Trinità e l’immortalità dell’anima. Comprese che il ritorno di Cristo sarebbe stato invisibile e che “i tempi fissati delle nazioni” sarebbero terminati nel 1914 (Luca 21:24). Il fratello Russell impiegò generosamente tempo, energie e denaro per portare ad altri queste verità. È chiaro che in quegli anni cruciali il fratello Russell fu usato da Geova e dal capo della congregazione.

      9 Il fratello Russell non cercava gloria per sé stesso. Nel 1896 scrisse: “Non voglio ossequi né riverenza per me o per i miei scritti; e non desidero neanche essere chiamato reverendo o rabbi. E non desidero neppure che qualcuno sia chiamato con il mio nome”. In seguito affermò: “Questa non è l’opera di un uomo”.

      10. (a) In quale anno Gesù nominò “lo schiavo fedele e discreto”? (b) Spiegate in che modo il Corpo Direttivo è stato progressivamente separato dalla Watch Tower Society.

      10 Nel 1919, tre anni dopo la morte del fratello Russell, Gesù nominò “lo schiavo fedele e discreto” perché provvedesse ai domestici “cibo a suo tempo” (Matt. 24:45). Già allora un piccolo gruppo di fratelli unti preparava e dispensava cibo spirituale ai seguaci di Gesù dalla sede mondiale di Brooklyn. L’espressione “corpo direttivo” comparve per la prima volta nelle nostre pubblicazioni negli anni ’40. A quel tempo si pensava che fosse strettamente collegato con la Watch Tower Bible and Tract Society. Nel 1971, però, il Corpo Direttivo, che trova fondamento nelle Scritture, fu separato dalla Watch Tower Society, che rappresenta solo uno strumento legale, e dai suoi direttori. Da allora il Corpo Direttivo incluse fratelli unti che non erano direttori della Watch Tower Society. In anni più recenti, fratelli responsabili delle “altre pecore” hanno iniziato a servire come direttori della Watch Tower Society e di altri enti giuridici usati dal popolo di Dio. In questo modo il Corpo Direttivo può concentrarsi sul provvedere istruzione e guida spirituale (Giov. 10:16; Atti 6:4). L’edizione del 15 luglio 2013 della Torre di Guardia spiegava che “lo schiavo fedele e discreto” è un piccolo gruppo di cristiani unti che compongono il Corpo Direttivo.

      Il corpo direttivo negli anni ’50

      Il corpo direttivo negli anni ’50

      11. Come funziona il Corpo Direttivo?

      11 Il Corpo Direttivo prende decisioni importanti, e lo fa a livello collegiale in occasione di adunanze settimanali, che promuovono il buon dialogo e l’unità (Prov. 20:18). Dal momento che nessun membro del Corpo Direttivo è più importante degli altri, a rotazione ciascuno di loro presiede le adunanze per un anno (1 Piet. 5:1). Il presidente di ognuno dei sei comitati del Corpo Direttivo cambia in modo analogo. Nessun membro del Corpo Direttivo si considera il capo degli altri. Ognuno si considera come uno dei “domestici”, nutrito dallo schiavo fedele e sottomesso alla sua guida.

      Copie della Torre di Guardia dal diciannovesimo secolo fino ai nostri giorni; il Corpo Direttivo oggi

      Da quando fu nominato, nel 1919, lo schiavo fedele ha preparato cibo spirituale per il popolo di Dio (Vedi i paragrafi 10 e 11)

      “CHI È REALMENTE LO SCHIAVO FEDELE E DISCRETO?”

      12. Dato che il Corpo Direttivo non è né ispirato né infallibile, quali domande sorgono?

      12 Il Corpo Direttivo non è ispirato e nemmeno infallibile. Quindi, a volte può commettere degli errori in merito a questioni organizzative o dottrinali. Infatti, la voce “Dottrine spiegate o chiarite” dell’Indice delle pubblicazioni Watch Tower contiene una lista di chiarimenti sulla nostra comprensione delle Scritture a partire dal 1870. Gesù non aveva detto che lo schiavo fedele avrebbe dispensato cibo spirituale perfetto. Come facciamo quindi a rispondere alla domanda: “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto?” (Matt. 24:45). Quali prove ci sono del fatto che è proprio il Corpo Direttivo a ricoprire questo ruolo? Prendiamo in esame gli stessi tre fattori che aiutarono il corpo direttivo del I secolo.

      13. In che modo lo spirito santo ha sostenuto il Corpo Direttivo?

      13 Il sostegno dello spirito santo. Lo spirito santo ha aiutato il Corpo Direttivo a capire verità bibliche che in precedenza non erano state comprese. Riflettiamo ad esempio sulla lista di dottrine spiegate o chiarite menzionata nel paragrafo precedente. Non è di certo merito di un uomo se queste “cose profonde di Dio” sono state scoperte e spiegate! (Leggi 1 Corinti 2:10.) Il Corpo Direttivo fa eco alle parole dell’apostolo Paolo: “Queste cose esprimiamo non con parole insegnate da sapienza umana, ma con quelle insegnate dallo spirito” (1 Cor. 2:13). Dopo secoli di apostasia e tenebre spirituali, dal 1919 c’è stata una comprensione sempre più chiara delle Scritture. Come è stato possibile ottenerla se non con il sostegno dello spirito santo?

      14. In base a Rivelazione 14:6, 7, in che modo gli angeli aiutano il popolo di Dio oggi?

      14 L’aiuto degli angeli. Oggi il Corpo Direttivo compie un’impresa colossale: soprintende all’opera di predicazione compiuta in tutto il mondo da oltre otto milioni di evangelizzatori. Quest’opera sta avendo ottimi risultati anche grazie all’aiuto degli angeli. (Leggi Rivelazione 14:6, 7.) In molti casi i proclamatori hanno contattato alcune persone che avevano appena pregato per ricevere aiuto!c L’opera di predicare e fare discepoli cresce a livello globale nonostante l’accanita opposizione in alcuni paesi, e questo è possibile solo grazie al sostegno angelico.

      15. Che differenza c’è tra il Corpo Direttivo e i leader della cristianità? Fate un esempio.

      15 La guida della Parola di Dio. (Leggi Giovanni 17:17.) Pensiamo a cosa accadde nel 1973. La Torre di Guardia del 15 novembre di quell’anno poneva la domanda: “Quelli che non si sono tolti il vizio del tabacco sono [...] qualificati per il battesimo?” L’articolo rispondeva: “Le prove scritturali additano la conclusione che non sono qualificati”. Dopo aver citato diversi passi biblici attinenti all’argomento, La Torre di Guardia spiegava perché un fumatore che non voleva smettere doveva essere disassociato (1 Cor. 5:7; 2 Cor. 7:1). Il motivo? “Questo non rappresenta il tentativo di agire in modo arbitrario e dittatoriale. La severità emana in realtà da Dio, che si esprime per mezzo della sua Parola scritta”. Esiste un’altra organizzazione religiosa disposta a seguire la Parola di Dio, anche quando questo presentasse una sfida per alcuni dei suoi fedeli? Un recente libro sulle religioni negli Stati Uniti afferma: “I leader cristiani continuano ad adattare i loro insegnamenti alle credenze e alle opinioni che prendono piede tra i loro fedeli e nella società in generale”. Dato che i membri del Corpo Direttivo si fanno guidare dalla Parola di Dio anziché dall’opinione comune, chi è in realtà alla guida del popolo di Dio oggi?

      “RICORDATE QUELLI CHE PRENDONO LA DIRETTIVA FRA VOI”

      16. Qual è un modo in cui possiamo ricordare il Corpo Direttivo?

      16 Leggi Ebrei 13:7. Il termine qui tradotto “ricordare” può anche essere reso “menzionare”. Un modo in cui possiamo “[ricordare] quelli che prendono la direttiva”, quindi, è menzionare il Corpo Direttivo nelle nostre preghiere (Efes. 6:18). Pensiamo alla responsabilità che ha di provvedere cibo spirituale, di soprintendere all’opera di predicazione mondiale e di gestire le risorse donate. Non c’è dubbio che i membri del Corpo Direttivo abbiano bisogno delle nostre continue preghiere a loro favore!

      17, 18. (a) Come dimostriamo di seguire la guida del Corpo Direttivo? (b) In che modo la predicazione che compiamo sostiene lo schiavo fedele e Gesù?

      17 Ovviamente, non ricordiamo il Corpo Direttivo solo con le nostre parole, ma anche seguendo la sua guida. Il Corpo Direttivo ci dà istruzioni attraverso pubblicazioni, adunanze, assemblee e congressi. Inoltre, nomina i sorveglianti di circoscrizione, i quali a loro volta nominano gli anziani di congregazione. I sorveglianti di circoscrizione e gli anziani ricordano il Corpo Direttivo seguendo attentamente le istruzioni che ricevono. Tutti noi rispettiamo il nostro Condottiero, Gesù, essendo ubbidienti e sottomessi agli uomini che impiega per guidarci (Ebr. 13:17).

      18 Un altro modo per ricordare il Corpo Direttivo è impegnarci nell’opera di predicazione. Paolo incoraggiò i cristiani a imitare la fede di “quelli che [prendevano] la direttiva” fra loro. Lo schiavo fedele ha dimostrato una fede straordinaria promuovendo e diffondendo con zelo la buona notizia del Regno. Se siamo tra le “altre pecore” e sosteniamo gli unti in questa importante opera, saremo sicuramente felici di sentirci dire dal nostro Condottiero: “In quanto l’avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me” (Matt. 25:34-40).

      19. Perché siamo determinati a seguire Gesù, il nostro Condottiero?

      19 Quando ritornò in cielo, Gesù non abbandonò i suoi seguaci (Matt. 28:20). Sapeva per esperienza personale quanto lo spirito santo, gli angeli e la Parola di Dio lo avessero aiutato a portare a termine il suo incarico sulla terra. Per questo nei nostri giorni ha fornito allo schiavo fedele lo stesso tipo di sostegno. In quanto cristiani unti, i componenti dello schiavo fedele “continuano a seguire l’Agnello dovunque vada” (Riv. 14:4). Seguendo la guida dello schiavo fedele, quindi, stiamo in effetti seguendo il nostro Condottiero, Gesù, che tra breve ci condurrà alla vita eterna (Riv. 7:14-17). Nessun uomo potrà mai guidarci verso una simile ricompensa!

      a A quanto pare, Geova aveva stabilito che dodici apostoli costituissero le future “dodici pietre di fondamento” della Nuova Gerusalemme (Riv. 21:14). Per questo motivo non c’era bisogno di sostituire gli apostoli fedeli al termine della loro vita terrena.

      b Dal 1955 questo ente è conosciuto come Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania.

      c Vedi il libro Rendiamo “completa testimonianza riguardo al regno di Dio”, pagine 58-59.

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