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Studio numero 9: L’archeologia e il racconto ispirato“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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Lachis fu una delle ultime fortezze di Giuda a tener testa a Nabucodonosor, ma negli anni 609-607 a.E.V. fu ridotta a un mucchio di rovine carbonizzate. Le lettere rispecchiano l’urgenza dei tempi. Pare siano state scritte dagli ultimi avamposti delle truppe di Giuda a Iaos, un comandante militare di stanza a Lachis. Una di queste (la IV) in parte dice: “Faccia YHWH [Tetragramma, “Geova”] udire fin d’ora al mio signore notizie di bene. . . . stiamo attenti ai segnali luminosi di Lachis, secondo tutte le indicazioni che dà il mio signore, perché non vediamo Azeca”. Questa è una straordinaria conferma di Geremia 34:7, che menziona Lachis e Azeca come le ultime due città fortificate ancora in piedi. La lettera a quanto pare indica che Azeca era già caduta.
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11 Un’altra lettera (la III) comincia così: “Faccia YHWH [Geova] udire al mio signore notizie di pace. . . . Così è stato comunicato al tuo servitore: ‘Il comandante dell’esercito, Conia figlio di Elnatan, è sceso per andare in Egitto e da Odavia figlio di Ahia e ha inviato i suoi uomini per ottenere da lui [rifornimenti]’”. Questa lettera sembra confermare che Giuda si rivolse all’Egitto per avere aiuto, contrariamente al comando di Geova e a propria distruzione. (Isa. 31:1; Ger. 46:25, 26) I nomi Elnatan e Osaia, che compaiono nel testo completo di questa lettera, si trovano anche in Geremia 36:12 e 42:1. Altri tre nomi menzionati nelle lettere si trovano pure nel libro biblico di Geremia: sono Ghemaria, Neria e Iaazania. — Ger. 32:12; 35:3; 36:10.f
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