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Punti notevoli del libro di GeremiaLa Torre di Guardia 2007 | 15 marzo
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“SOTTOPONETE IL VOSTRO COLLO AL GIOGO DEL RE DI BABILONIA”
Geremia pronuncia dei giudizi contro gli ultimi quattro re di Giuda, nonché contro falsi profeti, cattivi pastori e sacerdoti corrotti. Paragonando il fedele rimanente a fichi buoni, Geova dice: “Poserò su di loro il mio occhio in una maniera buona”. (Geremia 24:5, 6) Il capitolo 25 contiene tre profezie che riassumono i giudizi esposti poi in modo più particolareggiato nei capitoli successivi.
I sacerdoti e i profeti ordiscono un complotto per mettere a morte Geremia. Il suo messaggio è che devono servire il re di Babilonia. Al re Sedechia, il profeta dice: “Sottoponete il vostro collo al giogo del re di Babilonia”. (Geremia 27:12) Tuttavia “Colui che disperde Israele, egli stesso lo radunerà”. (Geremia 31:10) Ai recabiti viene fatta a buon diritto una promessa. Geremia viene messo “sotto custodia nel Cortile della Guardia”. (Geremia 37:21) Gerusalemme viene distrutta e la maggior parte degli abitanti sono fatti prigionieri. Geremia e il suo segretario Baruc sono tra quelli che vengono lasciati nel paese. Malgrado Geremia avverta di non farlo, questa gente spaventata fugge in Egitto. I capitoli da 46 a 51 riportano il messaggio che Geremia dichiara riguardo alle nazioni.
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Punti notevoli del libro di GeremiaLa Torre di Guardia 2007 | 15 marzo
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GERUSALEMME È DATA ALLE FIAMME
È l’anno 607 a.E.V. Sedechia è nel suo 11º anno di regno. Sono 18 mesi che il re di Babilonia, Nabucodonosor, ha posto l’assedio a Gerusalemme. Il settimo giorno del quinto mese del 19º anno di regno di Nabucodonosor, il capo della guardia del corpo, Nebuzaradan, ‘viene’, o arriva, a Gerusalemme. (2 Re 25:8) Forse Nebuzaradan è accampato fuori delle mura della città e studia la situazione, preparando un piano d’azione. Tre giorni dopo, il decimo giorno del mese, ‘entra’ a Gerusalemme e dà alle fiamme la città. — Geremia 52:12, 13.
Geremia fa un resoconto dettagliato della caduta di Gerusalemme. Su questo resoconto si basano i lamenti o canti funebri che troviamo nel libro biblico di Lamentazioni.
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