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  • Giobbe onorò il nome di Geova
    La Torre di Guardia 2009 | 15 aprile
    • Giobbe onorò il nome di Geova

      “Si continui a benedire il nome di Geova”. — GIOB. 1:21.

      1. Chi scrisse probabilmente il libro di Giobbe, e quando?

      MOSÈ aveva circa 40 anni quando, per sottrarsi all’ira del faraone, fuggì dall’Egitto e andò a vivere in Madian. (Atti 7:23, 29) È possibile che durante il suo soggiorno in quella regione abbia sentito parlare delle prove subite da Giobbe, che viveva nel vicino paese di Uz. Anni dopo, quando giunse con la nazione di Israele nei pressi di Uz, verso la fine del viaggio nel deserto, Mosè può essere venuto a conoscenza di ciò che era accaduto a Giobbe nei suoi ultimi anni. Secondo la tradizione ebraica, Mosè scrisse il libro di Giobbe qualche tempo dopo la morte di quest’ultimo.

      2. In quali modi il libro di Giobbe è di incoraggiamento per gli odierni servitori di Geova?

      2 Il libro di Giobbe rafforza la fede degli odierni servitori di Dio. In quali modi? La narrazione ci permette di capire avvenimenti di vasta portata verificatisi in cielo e sottolinea l’importantissima contesa della sovranità universale di Dio. Il libro di Giobbe ci fa anche comprendere meglio cosa significa mantenere l’integrità e ci aiuta a capire perché a volte Geova permette che i suoi servitori soffrano. Identifica inoltre Satana il Diavolo come il principale Avversario di Geova e il nemico dell’umanità. Per di più questo libro mostra che uomini imperfetti come Giobbe possono rimanere leali a Geova malgrado le prove più dure. Esaminiamo alcuni degli avvenimenti che vi sono narrati.

      Giobbe è messo alla prova da Satana

      3. Cosa sappiamo di Giobbe, e perché Satana lo prese di mira?

      3 Giobbe era un uomo ricco e influente, un patriarca di grande spessore morale. Evidentemente era una persona molto apprezzata per i suoi consigli e veniva in aiuto dei bisognosi. Soprattutto Giobbe temeva Dio. Viene descritto come un uomo che “si mostrava irriprovevole e retto, e temeva Dio e si ritraeva dal male”. Fu per la sua santa devozione, non per la sua ricchezza e influenza, che divenne il bersaglio degli attacchi di Satana il Diavolo. — Giob. 1:1; 29:7-16; 31:1.

      4. Cos’è l’integrità?

      4 Nella parte introduttiva del libro di Giobbe leggiamo che in cielo ci fu un’assemblea in cui gli angeli ‘si posero dinanzi a Geova’. C’era anche Satana, che mosse delle accuse contro Giobbe. (Leggi Giobbe 1:6-11). Pur menzionando i possedimenti di Giobbe, Satana era interessato soprattutto a mettere in dubbio l’integrità di quest’uomo. Il termine “integrità” dà l’idea di comportamento retto, irriprovevole, giusto e senza difetto. L’uso che la Bibbia fa del termine integrità, quando è riferito all’uomo, denota completa devozione di cuore alla persona di Geova.

      5. Cosa asserì Satana riguardo a Giobbe?

      5 Satana affermò che l’adorazione che Giobbe rendeva a Dio era motivata dall’egoismo, non dall’integrità. Asserì che Giobbe sarebbe stato leale a Geova Dio solo finché questi avesse continuato a ricompensarlo e proteggerlo. Per rispondere all’accusa di Satana, Geova gli permise di attaccare quell’uomo fedele. Nell’arco di una giornata, Giobbe venne a sapere che il suo bestiame era stato rubato o distrutto, che quasi tutti i suoi servitori erano stati uccisi e che i suoi dieci figli avevano perso la vita. (Giob. 1:13-19) Giobbe venne forse meno in seguito all’attacco di Satana? La Bibbia descrive come reagì Giobbe a quelle disgrazie: “Geova stesso ha dato, e Geova stesso ha tolto. Si continui a benedire il nome di Geova”. — Giob. 1:21.

      6. (a) Cosa accadde quando ci fu un’altra assemblea in cielo? (b) Mettendo in dubbio l’integrità di Giobbe verso Geova, a chi pensava Satana?

      6 In seguito ci fu un’altra assemblea in cielo. Di nuovo Satana mosse delle accuse contro Giobbe: “Pelle per pelle, e l’uomo darà tutto ciò che ha per la sua anima. Per cambiare, stendi la tua mano, ti prego, e tocca fino al suo osso e alla sua carne e vedi se non ti maledirà nella tua medesima faccia”. Si noti che il Diavolo estese le sue accuse anche ad altri. Dicendo “l’uomo darà tutto ciò che ha per la sua anima”, mise in dubbio non solo l’integrità di Giobbe ma anche quella di qualsiasi “uomo” che adora Geova. Dio permise quindi a Satana di colpire Giobbe con una malattia dolorosa. (Giob. 2:1-8) Ma le prove di Giobbe non erano ancora finite.

      Impariamo dall’atteggiamento di Giobbe

      7. In quali modi la moglie di Giobbe e gli uomini che erano andati a trovarlo fecero pressione su di lui?

      7 All’inizio anche la moglie di Giobbe subì le disgrazie che colpirono il marito. Sicuramente rimase sconvolta per la perdita dei figli e del patrimonio familiare. Dev’essere stato penoso per lei vedere il marito soffrire di una malattia dolorosa. Gli gridò: “Mantieni ancora la tua integrità? Maledici Dio e muori!” Poi arrivarono tre uomini, Elifaz, Bildad e Zofar, apparentemente per confortare Giobbe. Ma invece di consolarlo fecero ragionamenti capziosi e si rivelarono “confortatori molesti”. Bildad, per esempio, avanzò l’ipotesi che i figli di Giobbe avessero compiuto azioni sbagliate e meritassero la fine che avevano fatto. Elifaz insinuò che le sofferenze di Giobbe fossero un castigo per i peccati che aveva commesso in passato. Mise perfino in dubbio che chi mantiene l’integrità abbia qualche valore agli occhi di Dio! (Giob. 2:9, 11; 4:8; 8:4; 16:2; 22:2, 3) Malgrado tali forti pressioni, Giobbe mantenne l’integrità. È vero che commise un errore ‘dichiarando giusta la sua propria anima anziché Dio’. (Giob. 32:2) Comunque sia, rimase fedele.

      8. Quale buon esempio diede Eliu a coloro che oggi devono dare consigli?

      8 Proseguendo nella lettura incontriamo Eliu, un altro che era andato a trovare Giobbe. Per prima cosa Eliu ascoltò gli argomenti presentati da Giobbe e dai suoi tre compagni. Benché fosse più giovane degli altri quattro uomini, Eliu si rivelò più saggio. Mostrò riguardo nei confronti di Giobbe chiamandolo per nome. Lo lodò per la sua condotta retta ma disse pure che si era preoccupato troppo di dimostrare che era senza difetto. Poi Eliu assicurò a Giobbe che vale sempre la pena di servire Dio fedelmente. (Leggi Giobbe 36:1, 11). Davvero un ottimo esempio per coloro che oggi devono dare consigli! Eliu fu paziente, ascoltò attentamente, lodò quando era possibile e diede consigli edificanti. — Giob. 32:6; 33:32.

      9. In che modo Geova aiutò Giobbe?

      9 Fatto sorprendente, fu Geova a rivolgere infine la sua attenzione a Giobbe! La Bibbia dice: “Geova rispondeva a Giobbe dal turbine”. Con una serie di domande Geova aiutò Giobbe, benignamente ma con fermezza, a correggere il suo modo di pensare. Giobbe accettò di buon grado la riprensione, ammettendo: “Son divenuto di poco conto. . . . Veramente mi pento nella polvere e nella cenere”. Dopo aver parlato a Giobbe, Geova espresse la sua ira contro i tre compagni perché non avevano detto ‘ciò che era veritiero’. Giobbe doveva pregare per loro. Dopo di che “Geova stesso fece volgere la cattività di Giobbe quando egli ebbe pregato a favore dei suoi compagni, e Geova dava in aggiunta tutto ciò che era stato di Giobbe, in quantità doppia”. — Giob. 38:1; 40:4; 42:6-10.

      Quanto è profondo l’amore che proviamo per Geova?

      10. Perché Geova non ignorò o non distrusse Satana?

      10 Geova è il Creatore dell’universo, il Sovrano di tutta la creazione. Perché non ignorò l’accusa del Diavolo? Dio sapeva che non si sarebbe risolta la contesa ignorando o distruggendo Satana. Il Diavolo aveva asserito che Giobbe, un servitore di Geova fuori dal comune, non sarebbe rimasto leale se avesse perso la sua posizione economica privilegiata. Giobbe rimase leale nella prova. Quindi Satana affermò che qualsiasi essere umano, di fronte alle sofferenze fisiche, avrebbe voltato le spalle a Dio. Giobbe soffrì, ma non infranse la sua integrità. Perciò nel caso di quell’uomo fedele, benché imperfetto, fu dimostrato che Satana era un bugiardo. Che dire degli altri adoratori di Dio?

      11. In che modo Gesù fornì una risposta esauriente all’accusa di Satana?

      11 In effetti ogni servitore di Dio che mantiene l’integrità indipendentemente da quello che Satana può fargli dimostra che, nel suo caso, le accuse di quello spietato nemico sono false. Gesù venne sulla terra e fornì una risposta esauriente all’accusa di Satana. Fu un uomo perfetto, come lo era stato il nostro primogenitore Adamo. Gesù fu fedele sino alla morte, dimostrando una volta per tutte che Satana è un bugiardo e che le sue accuse sono false. — Riv. 12:10.

      12. Quale opportunità e responsabilità ha ciascun servitore di Geova?

      12 Nondimeno Satana continua a mettere alla prova gli adoratori di Geova. Ognuno di noi ha l’opportunità e la responsabilità di dimostrare con la propria integrità che serve Geova perché lo ama, non per motivi egoistici. Come consideriamo questa responsabilità? Per noi è un onore essere leali a Geova. Ci è pure di conforto sapere che Geova ci dà la forza di perseverare e che, come nel caso di Giobbe, pone dei limiti alle prove che ci si presentano. — 1 Cor. 10:13.

      Satana, nemico insolente e apostata

      13. Quali particolari rivela il libro di Giobbe riguardo a Satana?

      13 Le Scritture Ebraiche forniscono alcuni particolari sull’ignobile ruolo che ha avuto Satana nello sfidare Geova e nello sviare l’umanità. Nelle Scritture Greche Cristiane troviamo altre informazioni sull’opposizione che Satana fece a Geova, e dal libro di Rivelazione apprendiamo che la sovranità di Geova sarà rivendicata e che infine Satana sarà distrutto. Il libro di Giobbe ci permette di saperne di più sulla sua condotta ribelle. Quando Satana il Diavolo si presentò alle assemblee in cielo, non lo fece con l’intenzione di lodare Geova. Aveva un atteggiamento malvagio e un disegno sinistro. Dopo aver accusato Giobbe e ricevuto il permesso di metterlo alla prova, “Satana se ne uscì dunque d’innanzi alla persona di Geova”. — Giob. 1:12; 2:7.

      14. Quale atteggiamento manifestò Satana verso Giobbe?

      14 Pertanto il libro di Giobbe identifica Satana come l’inesorabile nemico dell’umanità. Fra l’assemblea menzionata in Giobbe 1:6 e quella descritta in Giobbe 2:1 passò un periodo di tempo imprecisato durante il quale Giobbe fu crudelmente messo alla prova. La fedeltà di Giobbe permise a Geova di dire a Satana: “Eppure [Giobbe] mantiene ancora la sua integrità, benché tu mi inciti contro di lui per inghiottirlo senza ragione”. Le asserzioni di Satana erano state sbugiardate, ma lui non lo ammise. Al contrario chiese di sottoporre Giobbe a un’altra difficile prova. Così il Diavolo mise alla prova Giobbe sia quando era ricco che quando era indigente. È chiaro che Satana non ha pietà dei bisognosi né di chi è vittima di una disgrazia. Odia le persone integre. (Giob. 2:3-5) Nondimeno la fedeltà di Giobbe dimostrò che Satana è un bugiardo.

      15. Cos’hanno in comune con Satana gli apostati odierni?

      15 Satana il Diavolo è stato la prima creatura a diventare apostata. Gli apostati odierni manifestano caratteristiche simili alle sue. La loro mente può essere avvelenata da un atteggiamento critico nei confronti di singoli componenti della congregazione, di anziani cristiani o del Corpo Direttivo. Alcuni apostati sono contrari all’uso del nome divino, Geova. Non sono interessati ad acquistare conoscenza di Geova o a servirlo. Come il loro padre, Satana, gli apostati prendono di mira le persone integre. (Giov. 8:44) Non è strano che i servitori di Geova evitino ogni contatto con loro. — 2 Giov. 10, 11.

      Giobbe onorò il nome di Geova

      16. Quale atteggiamento manifestò Giobbe nei confronti di Geova?

      16 Giobbe usò il nome di Geova e lo lodò. Anche quando era sconvolto dalla notizia della morte dei suoi figli, non imputò a Geova Dio nulla di sconvenevole. Pur ritenendo che le sue perdite dipendessero da Geova, sostenne il Suo nome. In una delle sue successive espressioni proverbiali, Giobbe dichiarò: “Ecco, il timore di Geova, questo è sapienza, e ritrarsi dal male è intendimento”. — Giob. 28:28.

      17. Cosa permise a Giobbe di mantenere l’integrità?

      17 Cosa permise a Giobbe di mantenere l’integrità? È chiaro che aveva già coltivato una stretta relazione con Geova prima di essere colpito dalle disgrazie. Benché non abbiamo nessuna prova che sapesse che Satana aveva sfidato Geova, Giobbe era deciso a rimanere leale. Disse: “Finché spirerò non rimuoverò da me la mia integrità!” (Giob. 27:5) Come aveva coltivato questa stretta relazione con Geova? Con tutta probabilità serbava nel cuore le cose che aveva sentito sui rapporti di Dio con Abraamo, Isacco e Giacobbe, suoi lontani parenti. E osservando la creazione, Giobbe poteva comprendere molte delle qualità di Geova. — Leggi Giobbe 12:7-9, 13, 16.

      18. (a) Come dimostrò Giobbe la sua devozione a Geova? (b) In quali modi imitiamo l’ottimo esempio di Giobbe?

      18 Ciò che Giobbe aveva appreso aveva fatto nascere in lui il desiderio di piacere a Geova. Offriva regolarmente sacrifici, nell’eventualità che i suoi familiari avessero fatto qualcosa di sgradevole agli occhi di Dio o “maledetto Dio nel loro cuore”. (Giob. 1:5) Persino quando fu messo a dura prova Giobbe continuò a parlare bene di Geova. (Giob. 10:12) Che ottimo esempio! Anche noi dobbiamo regolarmente acquistare accurata conoscenza di Geova e dei suoi propositi. A tal fine ci atteniamo a un sano programma di attività spirituali come studio, frequenza alle adunanze, preghiera e predicazione della buona notizia. Inoltre, cerchiamo in ogni modo di far conoscere il nome di Geova. L’integrità di Giobbe piacque a Geova. In maniera simile, l’integrità degli odierni servitori di Dio fa rallegrare il suo cuore. Questo argomento sarà trattato nel prossimo articolo.

  • La nostra integrità rallegra il cuore di Geova
    La Torre di Guardia 2009 | 15 aprile
    • La nostra integrità rallegra il cuore di Geova

      “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”. — PROV. 27:11.

      1, 2. (a) Quale accusa di Satana è descritta nel libro di Giobbe? (b) Cosa indica che Satana continuò a biasimare Geova anche dopo la morte di Giobbe?

      GEOVA permise a Satana di mettere alla prova l’integrità del suo leale servitore Giobbe. Di conseguenza quest’ultimo perse il bestiame, i figli e la salute. Ma quando Satana mise in dubbio l’integrità di Giobbe, non pensava solo a quell’uomo. “Pelle per pelle, e l’uomo darà tutto ciò che ha per la sua anima”, asserì Satana. Quest’accusa fece nascere una contesa che non riguardava solo Giobbe e che è ancora aperta molto tempo dopo la sua morte. — Giob. 2:4.

      2 Circa 600 anni dopo che Giobbe era stato messo alla prova, Geova ispirò Salomone a scrivere: “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”. (Prov. 27:11) È chiaro che a quell’epoca la sfida che Satana aveva lanciato a Geova era ancora aperta. Inoltre, in una visione data all’apostolo Giovanni, fu visto Satana che accusava i servitori di Dio successivamente alla sua espulsione dal cielo avvenuta qualche tempo dopo l’istituzione del Regno di Dio nel 1914. Anche oggi che siamo molto avanti negli ultimi giorni di questo sistema malvagio, Satana continua a mettere in dubbio l’integrità dei servitori di Dio. — Riv. 12:10.

      3. Quali preziose lezioni impariamo dal libro di Giobbe?

      3 Analizziamo quindi tre lezioni importanti che apprendiamo dal libro di Giobbe. Anzitutto le prove di Giobbe ci fanno capire chi è il vero nemico dell’umanità e qual è la causa dell’opposizione di cui sono oggetto i servitori di Dio. Quel nemico è Satana il Diavolo. In secondo luogo, avere una stretta relazione con Dio ci permetterà di mantenere l’integrità qualunque prova incontriamo. In terzo luogo, quando le difficoltà si presentano e siamo messi alla prova in qualche modo, Dio ci sostiene come fece con Giobbe. Oggi Geova ci sostiene mediante la sua Parola, la sua organizzazione e il suo spirito santo.

      Non dimentichiamo mai chi è il vero nemico

      4. Di chi è la colpa delle attuali condizioni del mondo?

      4 Molti non credono nell’esistenza di Satana il Diavolo. Perciò, anche se forse sono preoccupati per le condizioni del mondo, non capiscono che la vera causa è lui. È vero che sono gli uomini i maggiori responsabili dei guai dell’umanità. I nostri primogenitori, Adamo ed Eva, preferirono essere indipendenti dal Creatore. E le generazioni che da allora si sono susseguite hanno agito in modo molto insensato. Comunque sia, fu il Diavolo che indusse Eva con l’inganno a ribellarsi a Dio. È stato lui a creare fra gli esseri umani imperfetti e morituri un sistema mondiale che tiene sotto il suo controllo. Poiché Satana è “l’iddio di questo sistema di cose”, la società umana manifesta le stesse fondamentali caratteristiche che ha lui: orgoglio, contenzione, gelosia, avidità, inganno e ribellione. (2 Cor. 4:4; 1 Tim. 2:14; 3:6; leggi Giacomo 3:14, 15). Queste caratteristiche sono alla base di conflitti politici e religiosi, odio, corruzione e disordine, tutte cose che contribuiscono in notevole misura all’infelicità del genere umano.

      5. Come vogliamo usare la preziosa conoscenza che abbiamo?

      5 In qualità di servitori di Geova disponiamo di una preziosa conoscenza. Sappiamo di chi è la colpa delle condizioni del mondo che continuano a peggiorare. Questo non ci spinge forse a partecipare al ministero di campo per far conoscere ad altri chi è il principale nemico? E non siamo felici di stare dalla parte del vero Dio, Geova, e di spiegare ad altri come egli eliminerà Satana e porrà fine ai guai dell’umanità?

      6, 7. (a) Chi è responsabile della persecuzione dei veri adoratori? (b) Come possiamo imitare l’esempio di Eliu?

      6 Satana è responsabile non solo delle molte afflizioni del mondo, ma anche dell’opposizione di cui sono oggetto i servitori di Dio. È deciso a metterci alla prova. Gesù Cristo disse all’apostolo Pietro: “Simone, Simone, ecco, Satana ha richiesto di avervi per vagliarvi come il grano”. (Luca 22:31) In modo analogo, tutti quelli che seguono le orme di Gesù incontreranno prove di varia natura. Pietro paragonò il Diavolo a “un leone ruggente, [che cerca] di divorare qualcuno”. E Paolo disse: “Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione unitamente a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. — 1 Piet. 5:8; 2 Tim. 3:12.

      7 Come possiamo mostrare che non dimentichiamo mai chi è il vero nemico quando un compagno di fede è colpito da una tragedia? Invece di trattarlo con distacco, ci comportiamo come Eliu, che parlò a Giobbe come un vero amico. Rimaniamo al fianco del fratello nella lotta contro il nostro comune nemico, Satana. (Prov. 3:27; 1 Tess. 5:25) L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di aiutare il nostro compagno di fede a mantenere l’integrità, accada quel che accada. Così rallegrerà il cuore di Geova.

      8. Perché Satana non riuscì a far smettere Giobbe di onorare Geova?

      8 La prima cosa che Satana fece perdere a Giobbe fu il bestiame. Quegli animali avevano un notevole valore, e probabilmente erano i suoi mezzi di sostentamento. Giobbe, però, li usava anche nell’adorazione. Dopo aver santificato i figli, “si alzava la mattina di buon’ora e offriva sacrifici bruciati secondo il numero di tutti loro, poiché, diceva Giobbe, ‘forse i miei figli hanno peccato e hanno maledetto Dio nel loro cuore’. Giobbe faceva sempre in questo modo”. (Giob. 1:4, 5) Quindi Giobbe sacrificava animali a Geova con regolarità. Una volta cominciate le prove, questo divenne impossibile perché Giobbe non aveva più “cose di valore” con cui onorare Geova. (Prov. 3:9) Ma poteva onorare Geova con le sue labbra, e lo fece!

      Coltiviamo un’intima relazione con Geova

      9. Qual è il nostro bene più prezioso?

      9 Che siamo ricchi o poveri, giovani o vecchi, in salute o meno, possiamo coltivare un’intima relazione con Geova. Qualunque prova affrontiamo, avere uno stretto legame con Dio ci permetterà di mantenere l’integrità e rallegrare il cuore di Geova. Perfino alcuni che avevano una conoscenza limitata della verità hanno assunto una posizione coraggiosa e mantenuto l’integrità.

      10, 11. (a) Come si è comportata una sorella la cui integrità è stata messa alla prova? (b) Che vigorosa risposta ha dato questa sorella a Satana?

      10 Prendiamo l’esempio della sorella Valentina Garnovskaja che, come molti Testimoni della Russia, ha mantenuto l’integrità davanti a dure prove, al pari del fedele Giobbe. Aveva circa vent’anni quando, nel 1945, un fratello le diede testimonianza. Il fratello tornò altre due volte per parlarle della Bibbia, ma poi Valentina non lo rivide più. Ciò nonostante Valentina cominciò a predicare ai vicini. Di conseguenza fu arrestata e condannata a scontare otto anni in un gulag. Nel 1953 venne rilasciata e ricominciò subito a predicare. Fu di nuovo arrestata e internata, questa volta per dieci anni. Dopo aver trascorso diversi anni in vari gulag venne trasferita in uno dove c’erano delle sorelle che avevano una copia della Bibbia. Un giorno una sorella mostrò la Bibbia a Valentina. Che momento emozionante! Immaginate, l’unica Bibbia che Valentina avesse mai visto era quella del fratello che le aveva dato testimonianza nel 1945!

      11 Nel 1967 Valentina fu rimessa in libertà e riuscì finalmente a simboleggiare la sua dedicazione a Geova con il battesimo in acqua. Fino al 1969 sfruttò la sua libertà per impegnarsi con zelo nel ministero. Quell’anno però fu di nuovo arrestata, e questa volta venne condannata a tre anni di prigione. Tuttavia Valentina continuò a predicare. Durante la sua vita, che si è conclusa nel 2001, aveva aiutato 44 persone a conoscere la verità. Aveva passato 21 anni in prigioni e gulag. Era stata disposta a rinunciare a tutto, inclusa la sua libertà, pur di mantenere l’integrità. Al termine della sua vita Valentina ha detto: “Non ho mai avuto una casa. Tutto ciò che possedevo stava in una valigia, ma ero felice perché servivo Geova”. Che vigorosa risposta ha dato a Satana, secondo il quale gli esseri umani non sarebbero rimasti leali a Dio nelle prove! (Giob. 1:9-11) Possiamo essere certi che Valentina ha rallegrato il cuore di Geova, il quale non vede l’ora che giunga il tempo in cui, per mezzo della risurrezione, riporterà in vita lei e altri che sono morti fedeli. — Giob. 14:15.

      12. Che ruolo ha l’amore nella nostra relazione con Geova?

      12 L’amicizia con Geova si basa sull’amore che proviamo per lui. Apprezziamo di tutto cuore le qualità di Dio e facciamo tutto il possibile per vivere in armonia con i suoi propositi. Contrariamente a quanto afferma il Diavolo, il nostro amore per Geova è spontaneo e incondizionato. Questo amore sincero ci dà la forza per mantenere l’integrità nelle prove. Da parte sua, Geova “custodirà la medesima via dei suoi leali”. — Prov. 2:8; Sal. 97:10.

      13. Cos’è che conta per Geova?

      13 L’amore ci spinge a onorare il nome di Geova anche se riteniamo di non poter fare molto. Geova vede i nostri buoni motivi e non ci giudica se non riusciamo a fare tutto quello che vorremmo. Ciò che conta non è solo quello che facciamo ma anche perché lo facciamo. Benché Giobbe fosse afflitto dal dolore e avesse sopportato tanto, parlò ai suoi accusatori dell’amore che provava per le vie di Geova. (Leggi Giobbe 10:12; 28:28). Nell’ultimo capitolo del libro di Giobbe, Dio espresse la sua ira nei confronti di Elifaz, Bildad e Zofar perché non avevano dichiarato la verità. Nello stesso tempo, Geova fece capire che approvava Giobbe. Infatti usò l’espressione “il mio servitore” in riferimento a lui per ben quattro volte e gli comandò di intercedere a favore dei tre falsi confortatori. (Giob. 42:7-9) Vorremo agire in modo tale che Geova consideri con favore anche noi.

      Geova sostiene i suoi fedeli servitori

      14. In che modo Geova aiutò Giobbe a correggere il suo modo di pensare?

      14 Giobbe mantenne l’integrità malgrado fosse imperfetto. A volte, mentre era sotto una pressione estrema, non vedeva le cose nel modo giusto. Per esempio disse a Geova: “Invoco il tuo aiuto, ma non mi rispondi . . . con la piena potenza della tua mano nutri animosità verso di me”. Inoltre Giobbe si preoccupava troppo di giustificarsi. Disse: “Non sono nel torto” e ‘non c’è violenza sulle palme delle mie mani, e la mia preghiera è pura’. (Giob. 10:7; 16:17; 30:20, 21) Nondimeno Geova Dio aiutò Giobbe con benignità, facendo una serie di domande che permisero a Giobbe di distogliere l’attenzione da se stesso e di vedere più chiaramente che Lui è il Supremo e che l’uomo è ben poca cosa. Giobbe accettò la guida e si corresse. — Leggi Giobbe 40:8; 42:2, 6.

      15, 16. In quali modi Geova aiuta i suoi servitori odierni?

      15 In modo benigno ma fermo Geova dà anche ai suoi servitori odierni aiuto e consigli. Ma possiamo contare su altre benedizioni. Per esempio, Gesù Cristo provvide il sacrificio di riscatto creando così i presupposti per il perdono dei peccati. Grazie a questo sacrificio possiamo stringere un’intima relazione con Dio nonostante l’imperfezione. (Giac. 4:8; 1 Giov. 2:1) Oltre a ciò, di fronte alle prove preghiamo Dio perché ci sostenga e ci rafforzi mediante il suo spirito santo. Per di più abbiamo la Bibbia completa, e se la leggiamo e meditiamo sul suo contenuto ci prepariamo per affrontare le prove di fede. Lo studio ci aiuta a capire la contesa della sovranità universale e quella dell’integrità dell’uomo.

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