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    La Torre di Guardia 1989 | 15 aprile
    • Lezioni dalle Scritture: Giona 1:1–4:11

      EVITATE la calamità! Trovate misericordia! Come? Prestando ascolto a ciò che insegna una storia realmente accaduta più di 2.800 anni fa: la storia riportata per noi nel libro di Giona. Scritto verso l’844 a.E.V. dal profeta Giona di Galilea, questo libro è ricco di insegnamenti spirituali.

      Giona fugge

      Dovremmo aver fiducia che Geova ci sosterrà nel suo servizio. Ciò nonostante, Giona fugge da un incarico affidatogli da Dio anziché confidare nel sostegno di Geova. È vero che il suo non era un compito facile. Doveva avvertire la malvagia e incallita Ninive della distruzione divina. Giona va invece nella direzione opposta, salpando per Tarsis, l’attuale Spagna. Durante il viaggio una tempesta si fa così violenta che la nave e l’equipaggio sembrano senza speranza. Giona confessa, i marinai lo gettano in mare e il mare si calma. Un grande pesce inghiotte il profeta. — 1:1-17.

      I servitori di Dio possono star certi che egli risponderà alle loro preghiere. Da dentro il pesce Giona invoca l’aiuto di Geova, ringrazia Dio in preghiera per averlo liberato da una tomba acquea e promette di pagare il suo voto. A suo tempo viene vomitato sull’asciutto. — 2:1-10.

      Giona va a Ninive

      Non bisogna mai sottrarsi a un incarico che viene da Geova. Sembra che Giona, un tempo riluttante, abbia imparato questa lezione, tanto che predica nella “gran città”. Il messaggio di Giona è semplice ma incisivo: “Solo quaranta giorni ancora, e Ninive sarà rovesciata”. Gli eventi prendono una piega inaspettata: i niniviti si pentono, evitando la calamità. — 3:1-10.

      L’uomo non può limitare la misericordia di Dio. Vedendo che Ninive viene risparmiata, Giona si adira sempre di più. Ma per mezzo di una pianta Geova insegna a Giona che Egli mostrerà misericordia secondo il Suo beneplacito. — 4:1-11.

      Lezioni per il nostro giorno: Si può evitare la calamità dando ascolto alla profezia divina! Imitate i niniviti. Ascoltate umilmente Gesù Cristo, un profeta più grande di Giona. — Luca 11:32.

  • Avvertimenti divini che vi interessano
    La Torre di Guardia 1989 | 15 aprile
    • [Riquadro a pagina 31]

      VERSETTI BIBLICI PRESI IN ESAME

      ○ 1:17 — A motivo delle dimensioni della testa e della gola, il capodoglio è in grado di inghiottire un uomo. Anche se le balene sono rare nel Mediterraneo, un tempo a Ioppe attraccavano baleniere. Un pesce che notoriamente segue le navi nel Mediterraneo e mangia qualsiasi cosa venga gettata in mare è il grande squalo bianco. Anch’esso è in grado di inghiottire un uomo intero. Comunque, nel caso di Giona, Dio usò “un grande pesce”, forse una creatura sconosciuta alla scienza moderna.

      ○ 2:1, 2 — Di certo Giona non era nelle condizioni ideali per comporre una poesia mentre era nelle “parti interiori del pesce”. Ma in seguito mise per iscritto la sua esperienza, e dal profondo del suo cuore sgorgarono parole che richiamavano quelle dei Salmi che esprimevano i suoi sentimenti. — Confronta 2:2 con Salmo 120:1 e 130:1; 2:5 con Salmo 69:1.

      ○ 3:3 — Le dimensioni di Ninive non sono esagerate. Anche se le mura perimetrali avevano una circonferenza di soli 13 chilometri circa, il nome della città si applicava evidentemente anche ai sobborghi, che potevano estendersi per una distanza di circa 42 chilometri.

      ○ 3:10 — La parola ebraica resa ‘provò rammarico’ significa “cambiare opinione rispetto a un’azione passata (o premeditata)”. Pertanto Geova può ‘rammaricarsi’ o cambiare opinione riguardo al punire i trasgressori umani quando manifestano vero pentimento.

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