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CanonePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Giustino Martire (morto nel 165 E.V. ca.), nel suo Dialogo con Trifone (XLIX), usa l’espressione “è scritto” nel citare Matteo, così come fanno i Vangeli stessi quando citano le Scritture Ebraiche. La stessa cosa fa una precedente opera anonima, la “Lettera di Barnaba” (IV). Giustino Martire nella “I Apologia” (LXVI, LXVII) chiama “vangeli” le “memorie degli Apostoli”.
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CanonePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Rivelazione (Apocalisse), anch’essa rigettata da alcuni, è menzionata da molti antichi commentatori, fra cui Papia, Giustino Martire, Melitone e Ireneo.
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