Uno sguardo al mondo
Aumentano i profughi
Il numero dei profughi bisognosi di protezione e di assistenza è salito nel mondo da 7.800.000 nel 1983 a 9.100.000 nel 1984, secondo l’Indagine sui Profughi nel Mondo del Comitato americano per i Profughi. La sorte dei profughi è ulteriormente peggiorata. Nel 1984, ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Profughi, ci sono stati “feroci atti di pirateria, attacchi armati ai campi profughi, casi in cui sono stati rimpatriati forzatamente o respinti alla frontiera, casi di detenzione ingiustificata e manifestazioni di xenofobia [timore e odio per ciò che è straniero] verso i profughi”.
Non ammessa la testimonianza che si avvale dell’ipnosi
Ciò che si ricorda come effetto dell’ipnosi non è una testimonianza accettabile in tribunale: questo è quanto ha stabilito la Corte Suprema del Missouri (USA). Commentando il caso Alsbach v. Bader, il National Law Journal riferisce: “Per rinfrescarsi la memoria in merito a un incidente in cui era rimasto coinvolto, Carl Alsbach si è fatto ipnotizzare. Ha poi cercato di far accettare come prova la testimonianza che ha reso. La corte ha sostenuto che questo genere di testimonianza è privo di basi scientifiche per quanto concerne la sua attendibilità e non dev’essere accettato nei tribunali del Missouri”.
Volete un grizzly?
Lo stato americano del Montana ha un problema. I grizzly delle Montagne Rocciose sono aumentati a dismisura giungendo in zone dove ci sono persone e bestiame. Alcuni hanno creato dei problemi, abbandonando la loro solita alimentazione per darsi a “furtarelli” nell’ambiente dell’uomo. Così, come riferiva il Wall Street Journal, il Montana ha avuto l’idea di scrivere agli altri stati americani offrendo loro i grizzly, che possono arrivare a pesare più di 280 chili. Alcuni stati hanno semplicemente rifiutato. La California ha precisato che anche nei luoghi dove potrebbe mettere gli orsi c’è “un’alta concentrazione di abitanti”. Pure il Wyoming temeva i problemi che potevano sorgere con gli orsi. L’Oregon ha fatto una controfferta, quella di inviare nel Montana alcuni orsi neri, o baribal, che causano loro problemi. Solo l’Alaska ha dato qualche speranza. Anche se non vogliono gli orsi hanno detto che, pur di proteggere l’alce, sarebbero disposti a scambiare i lupi alascani con gli orsi a parità di peso. Ma il Montana, che già sta facendo sforzi per proteggere il proprio bestiame, non vuole altri lupi in giro.
Per combattere la muffa
La rovina dei paesi tropicali umidi è la muffa. Anche nelle regioni temperate questo fungo può attaccare gli abiti e i mobili quando ci sono umidità e caldo, e mancano luce e aria. La rivista Parents suggerisce di prendere gli abiti e, se si può, i mobili invasi dalla muffa, portarli all’aperto e pulirli con la spazzola. Così facendo non solo si impedisce alle spore di spargersi per tutta la casa, ma si permette alla luce solare di ucciderle. “Per quei punti che non si riesce a pulire con la spazzola”, prosegue l’articolo, “provate una soluzione di alcool denaturato e acqua, o di succo di limone e sale, in parti uguali”.
Genitori colpevoli
Quando i ragazzi infrangono la legge, la colpa è dei genitori? Sì, secondo Julius B. Ness, giudice della Corte Suprema della South Carolina (USA). Egli dice che sono più colpevoli i genitori dei figli. Il giudice Ness precisa: “I nostri figli hanno imparato da noi a rispettare l’onnipotente dollaro, il potere e la ricchezza. La nostra scala dei valori è stata indubbiamente una delle cause principali dell’accresciuto numero di giovani inquieti”.
Il siero del latte è utile
Il più abbondante sottoprodotto della fabbricazione del formaggio è il siero. Per ogni chilo di formaggio prodotto, si ricava da sei a nove volte tanto siero: circa 21.000 milioni di chili all’anno solo negli Stati Uniti. Uno dei maggiori componenti del siero è il lattosio, o zucchero contenuto nel latte. È stato recentemente escogitato un metodo che impiega il lattosio come adesivo per fare pannelli truciolari, un materiale impiegato nell’edilizia. Si evita così il tradizionale impiego della formaldeide, la quale produce esalazioni tossiche che si accumulano nei moderni edifici a tenuta d’aria. I ricercatori dicono che i pannelli truciolari in cui è impiegato il lattosio sono innocui. Il lattosio si può usare anche per fare poliuretano espanso, un materiale isolante. Il vantaggio è che per renderlo ignifugo si spende meno di quanto non si spenda con gli espansi convenzionali fatti col saccarosio.
Gli oroscopi sono inutili
“Un serio esperimento scientifico sull’accuratezza degli oroscopi ha portato alla conclusione che il segno della stella sotto cui si è nati non ha nessuna influenza sulla personalità”, scrive Pearce Wright, redattore della rubrica scientifica del Times di Londra. L’esperimento, condotto all’Università della California, riguardava 28 famosi astrologi. Consisteva nel far corrispondere lo schema astrologico di un soggetto al corretto profilo della personalità. I profili erano stati tratti da un questionario che gli astrologi conoscevano bene e che era stato preparato seguendo i loro suggerimenti. Per ciascuna persona erano stati provveduti tre profili, uno basato sui fatti e gli altri due scelti a caso. “Un risultato degli esperimenti che ha messo in imbarazzo gli astrologi”, dice l’articolo, “è il fatto che le predizioni non si sono dimostrate di maggior valore di quello che ci si poteva aspettare dal caso”. Gli astrologi non hanno incontrato di persona i volontari. Quando questo avviene, dice lo scienziato Shawn Carlson che ha condotto l’esperimento, gli astrologi raccolgono indizi di cui si servono per far colpo sui clienti.
L’accoppiamento della mantide
Per circa 200 anni si è pensato che la femmina della mantide religiosa decapitasse il maschio prima dell’accoppiamento per provocare uno stimolo sessuale. Studi recenti effettuati da biologi, però, mostrano che non è così. “Il maschio della mantide esegue una danza rituale e la femmina, invece di aggredire il suo compagno, risponde con una sua danza”, riferisce la rivista Science. “Termina con una posa conciliante con cui fa capire che lo accetta”. Cosa aveva causato quell’idea errata? Le condizioni stressanti e la mancanza di cibo, dicono i biologi. Nei primi studi, agli insetti non veniva dato abbastanza da mangiare e la femmina della mantide è di solito più affamata del maschio.
Un successo da un fallimento
Una cosa che in Giappone ha avuto un “successo fenomenale”, dice il New Scientist, è “un nuovo dispositivo d’allarme elettronico per la pioggia”. Il sensore, applicato all’esterno, è attaccato con un lungo filo alla parte che produce la melodia. Quando la pioggia cade sul sensore, si stabilisce un collegamento, e il dispositivo d’allarme comincia a produrre la melodia. In origine la ditta, la Nippon Alumi Tsurumaru, aveva ideato un sistema con cui, quando pioveva, veniva automaticamente ritirata una corda per stendere il bucato. Ma essendosi il sistema dimostrato troppo costoso, la ditta ha utilizzato il sensore e ha costruito il dispositivo d’allarme per la pioggia. Nei primi otto mesi dopo che è stato messo sul mercato ne sono stati venduti 250.000.
Meglio tardi che mai
È stato restituito alla Biblioteca statale della Pennsylvania un libro che mancava dal secolo scorso. I bibliotecari sono rimasti sorpresi quando il libro, pubblicato nel 1657, è stato trovato in un deposito di libri. Il libro, Tounsend’s Collection, era stato comprato in origine per ordine di Benjamin Franklin quando stava organizzando la biblioteca dello stato. Si pensava fosse scomparso in qualche data fra il 1823 e il 1900.
Il problema dei pesticidi
I pesticidi possono penetrare negli indumenti di protezione che i lavoratori indossano, dicono i ricercatori. Avviene inavvertitamente, perché i pesticidi non bruciano né irritano la pelle, da cui possono essere assorbiti nel torrente sanguigno. Mettendo nel pesticida una sostanza chimica fluorescente, si è riscontrato che penetrava anche se c’era la massima protezione, come vari strati di indumenti, tute e guanti di gomma. I lavoratori agricoli perciò ne ricevono dosi più elevate di quanto non si pensasse. Il problema si aggrava quando i lavoratori, supponendo di essere protetti dagli indumenti, si lavano solo le parti scoperte.
Appunti dell’ONU
Quella di parlare è la principale attività dell’ONU, ma pochi diplomatici sono esperti nel farlo. “È raro trovare qualcuno qui che abbia veramente il dono dell’oratoria”, dice François Giuliani, portavoce del segretario generale. “Ci sono oratori prolissi e ci sono oratori di poche parole, ma non ci sono molti oratori brillanti”. Un gran freno, dicono i delegati, è il controllo che i governi nazionali esercitano su quanto viene detto, e il fatto che si deve seguire un certo protocollo. Inoltre, nella traduzione di solito il parlare drammatico ne soffre.
◻ Per ricordare la 40ª storica sessione dell’Assemblea Generale, un gruppo di scalatori americani doveva piantare la bandiera dell’ONU in cima al monte Everest. Sebbene le condizioni difficili li abbiano arrestati a 240 metri dalla vetta, hanno piantato la bandiera e per dimostrarlo hanno fatto una foto. “Ora la foto è ufficialmente scomparsa, e tutti i riferimenti ad essa sono stati cancellati”, dice il New York Times. “La ragione? La bandiera era stata piantata a rovescio”.
Arterie invece di vene
Nelle operazioni di by-pass coronarico è stato dimostrato che è meglio far uso di arterie anziché di vene. L’intervento viene eseguito quando le arterie che alimentano il cuore si ostruiscono e c’è il pericolo di un attacco cardiaco. Fino a poco tempo fa, la maggioranza dei chirurghi prendeva un pezzo di vena da una gamba e l’usava per il by-pass. Nuove ricerche mostrano che si hanno risultati migliori usando l’arteria mammaria interna che si trova nel torace. I medici della Cleveland Clinic Foundation hanno confrontato i risultati a lungo termine di 2.306 pazienti che hanno subìto questo intervento con l’impiego di un pezzo di arteria con i risultati di 3.625 pazienti i quali hanno subìto il normale intervento di by-pass. In ogni caso, il by-pass riguardava un tratto dell’arteria coronaria discendente anteriore. L’équipe di ricercatori ha riscontrato che in un periodo di dieci anni, i soggetti a cui era stato effettuato l’intervento di by-pass con un pezzo di vena avevano il 60 per cento di probabilità in più di morire di quelli che avevano subìto l’intervento con l’impiego di un pezzo di arteria e avevano anche il 40 per cento di probabilità in più di avere attacchi cardiaci.