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  • Avvelenamento da piombo: Un problema mondiale
    Svegliatevi! 1992 | 22 novembre
    • Avvelenamento da piombo: Un problema mondiale

      LA SPEDIZIONE di sir John Franklin per trovare il leggendario Passaggio di Nord-Ovest era nei guai. Le sue due navi erano bloccate dai ghiacci, e il lungo inverno artico era appena cominciato. Un marinaio era già morto in una maniera misteriosa: un po’ alla volta aveva cominciato a sragionare, era diventato isterico, e infine era deperito fino a morire. Poi la pazzia si diffuse. Altri morirono. Nel giro di due anni le vittime divennero più di venti, e a quel punto i superstiti della spedizione erano talmente decisi ad abbandonare le navi che intrapresero una marcia disperata verso sud, trascinando fra quelle distese ghiacciate enormi slitte cariche di beni inutili, tra cui persino oggetti di lusso. Nemmeno un membro della spedizione sopravvisse. Era il 1848. Per circa 140 anni la causa della loro pazzia è rimasta un mistero, ma nell’ultimo decennio, esaminando frammenti di capelli e di ossa, si è scoperto un indizio fondamentale: il piombo. Gli uomini avevano mangiato carne conservata in scatole sigillate con saldature al piombo. Erano stati intossicati dal piombo!

      L’avvelenamento da piombo non era affatto un problema nuovo ai giorni di quella tragica spedizione, e da allora è diventato una minaccia per la salute a livello mondiale. Negli ultimi anni si è scritto moltissimo sui pericoli dell’avvelenamento da piombo. Gli organismi sanitari di tutto il mondo non sanno come affrontare il problema. L’avvelenamento da piombo è diventato un problema sempre più grave soprattutto nei paesi in cui c’è una scarsa sorveglianza ambientale, come quelli dell’America Latina e dell’Europa orientale, ma desta preoccupazione anche nei paesi industrializzati.

      Dieci anni fa, allarmati dalle prove sempre più numerose indicanti che l’avvelenamento da piombo era diventato un problema diffuso, le autorità sanitarie di Australia, Danimarca, Germania, Messico, Scozia e Stati Uniti intrapresero degli studi per determinare quanto sono pericolosi per gli esseri umani, specie per i bambini, livelli anche molto bassi di piombo.

      Quanto è grave il pericolo?

      È possibile che un metallo così diffuso sia tanto pericoloso? Il dott. Richard Wedeen, autore di un libro sull’argomento, ritiene che il piombo potrebbe benissimo interferire con ogni funzione biochimica del corpo umano. Per questo motivo afferma che “può esserci un legame tra il piombo e ipertensione, colpi apoplettici e attacchi cardiaci come pure malattie dei reni”. (Poison in the Pot: The Legacy of Lead) Secondo Wedeen alcuni adulti che soffrono di avvelenamento acuto da piombo possono addirittura diventare alcolisti e finire in ospedali psichiatrici.

      La World Book Encyclopedia elenca altri sintomi come anemia, sonnolenza, crampi muscolari, debolezza, paralisi, mal di stomaco e vomito, e aggiunge: “Nei casi gravi si verificano danni cerebrali, coma e convulsioni, e in casi gravissimi l’avvelenamento da piombo ha portato alla morte”. Non basta: un famoso medico scrive che buona parte di coloro che guariscono da un’intossicazione grave presentano lesioni cerebrali.

      Ma cosa fa il piombo per produrre questi sintomi? In pratica l’organismo scambia il piombo per calcio, per cui non fa nulla per eliminarlo. Una volta entrato nel torrente sanguigno, il piombo causa danni quasi ovunque vada. Nel sangue inibisce la produzione di emoglobina, compromettendo la capacità del sangue di trasportare ossigeno. Nel cervello e nel sistema nervoso si lega con proteine altamente specializzate dette enzimi e in questo modo le rende inutilizzabili. Le ossa assorbono e immagazzinano il piombo e possono liberarlo anche a distanza di tempo, permettendogli così di fare altri danni.

      Ci sono due fattori che rendono l’avvelenamento da piombo particolarmente pericoloso. Primo: esso può manifestarsi in maniera insidiosa e avere un’evoluzione lenta, il che lo rende difficile da diagnosticare. Secondo: a motivo soprattutto della rivoluzione industriale, ci ritroviamo il piombo praticamente dappertutto.

      Un metallo onnipresente

      Oggi gli impieghi del piombo sono limitati solo dalla fantasia umana. Dagli anni ’20 fino a tempi recenti, ad esempio, milioni di tonnellate di piombo sono state addizionate alla benzina per migliorare il rendimento dei motori. Il piombo è stato usato estesamente nelle vernici, anche se ora alcuni paesi hanno adottato severe normative in proposito.

      Ma anche se vivete in un paese in cui da tempo il piombo è stato bandito dalle vernici e dalla benzina, non è detto che siate completamente al sicuro dall’esposizione al piombo. Ad esempio, forse vivete in una casa o in un appartamento che è stato verniciato prima che tali leggi andassero in vigore. O forse nella vostra zona ci sono molte automobili vecchie che usano ancora benzina addizionata di piombo e contaminano ancora l’aria e il suolo con i loro fumi di scarico.

      Inoltre, il piombo è stato usato moltissimo per le tubature e nelle leghe per saldature. Schermature di piombo proteggono da radiazioni pericolose i radiologi e chi lavora nel campo del nucleare. Sono ancora in uso fontanelle con serbatoi d’acqua saldati col piombo, e diversi alimenti sono conservati in scatolette con saldature al piombo. Molti calici e caraffe per il vino sono fatti di cristallo al piombo. Esistono addirittura biberon di vetro al piombo! Nelle batterie delle automobili ci sono piastre di piombo. Proiettili e pallini da caccia contenenti piombo vengono usati a milioni. L’elenco sembra non aver fine.

      L’avvelenamento da piombo negli adulti è di per sé un grave problema sanitario, ma le vittime più vulnerabili sono i bambini. Perché loro? E cosa potete fare per proteggere i vostri figli e voi stessi da questo disturbo che debilita sia fisicamente che mentalmente?

      [Testo in evidenza a pagina 4]

      È possibile che un metallo così diffuso sia tanto pericoloso?

      [Testo in evidenza a pagina 4]

      Una volta entrato nel torrente sanguigno, il piombo causa danni quasi ovunque vada

      [Testo in evidenza a pagina 5]

      “Può esserci un legame tra il piombo e ipertensione, colpi apoplettici e attacchi cardiaci come pure malattie dei reni”

      [Fonte dell’immagine a pagina 3]

      Foto: Dipinto di Thomas Smith, cortesia del Maritime Museum, Greenwich (Inghilterra)

  • Avvelenamento da piombo: I suoi tragici effetti
    Svegliatevi! 1992 | 22 novembre
    • Avvelenamento da piombo: I suoi tragici effetti

      ‘IL PIÙ comune disturbo grave che colpisce l’infanzia’. “Il pericolo ambientale numero uno per i bambini”. Come avrete già capito, entrambe le descrizioni si riferiscono ad un unico problema: l’avvelenamento da piombo.

      Secondo i CDC (Centri americani per il Controllo delle Malattie), “i bambini sono particolarmente esposti agli effetti tossici del piombo. L’avvelenamento da piombo è quasi sempre silenzioso: la maggior parte dei bambini intossicati non presenta sintomi. La stragrande maggioranza dei casi, pertanto, non viene diagnosticata né curata. . . . Non è un problema limitato ai bambini che vivono in centro o che appartengono a una minoranza. Nessuno strato sociale, nessuna area geografica, nessun gruppo etnico o razziale è risparmiato”. L’articolo aggiunge: “L’avvelenamento da piombo nei bambini è un problema di portata mondiale”.

      Gli effetti del piombo sui bambini

      Si stima che solo negli Stati Uniti da 3 a 4 milioni di bambini sotto i sei anni abbiano nel sangue quantità di piombo sufficienti a compromettere il loro normale sviluppo. Questo può significare che le loro capacità di lettura saranno leggermente inferiori alla norma come può significare che cresceranno mentalmente ritardati. E se questa è la situazione in un solo paese, il bilancio mondiale dev’essere spaventoso.

      In Africa, in Asia, in Medio Oriente e in Messico c’è ancora chi usa il piombo come medicinale, ignaro dei pericoli. Il piombo viene usato come lassativo, per prevenire le infezioni del cordone ombelicale e addirittura per alleviare ai bambini il fastidio alle gengive quando spuntano i primi dentini.

      Il pericolo non è tanto che i bambini abbiano un collasso e muoiano per avvelenamento da piombo. Come indica un numero del 1991 della rivista FDA Consumer, oggi è molto raro che un bambino muoia intossicato dal piombo. Ma gli effetti dell’avvelenamento da piombo sono ugualmente tragici. Non a caso il piombo è stato definito un “killer dell’intelligenza”. La rivista Newsweek citava le seguenti parole di un medico: “Ci sono moltissimi bambini che trovano difficile svolgere un compito che richiede capacità logiche o anche solo fare la fila alla mensa perché hanno il cervello saturo di piombo”.

      Tra i sintomi comuni ai bambini intossicati dal piombo ci sono irritabilità, insonnia, coliche, anemia e disturbi della crescita. Tali bambini possono anche riportare danni al sistema nervoso ed essere caratterizzati da una perenne irrequietezza, che un dottore ha paragonato a quella di un animale in gabbia. In casi più gravi, alcuni bambini possono andare in coma o avere le convulsioni, e anche da adulti possono continuare ad avere problemi emotivi. Secondo il direttore della sezione dei CDC che si occupa della prevenzione dell’avvelenamento da piombo, alcuni di questi problemi possono essere permanenti. Fino a che non si fa una diagnosi precisa, spesso i genitori non sanno a cosa attribuire questi disturbi insidiosi.

      Perché i bambini sono così vulnerabili?

      Il piombo è specialmente pericoloso per i bambini per due motivi. Primo, i bambini possono essere danneggiati da livelli di piombo che sarebbero innocui per gli adulti. Visto che il loro cervello e il loro sistema nervoso si stanno ancora sviluppando, essi sono particolarmente sensibili agli effetti del piombo. Secondo, è molto più facile che i bambini, a motivo delle loro attività e del loro comportamento, vengano a contatto con il piombo che c’è nel loro ambiente.

      Prendete, ad esempio, le vernici contenenti piombo, che sono tuttora un’importante fonte di contaminazione. Nei paesi in cui è legale usare queste vernici nelle abitazioni i casi di avvelenamento da piombo continueranno senz’altro ad aumentare. E anche se in anni recenti molti paesi hanno proibito alcuni impieghi delle vernici a base di piombo, nelle case più vecchie tali vernici esistono ancora. Possono essercene diversi strati su muri, davanzali, giocattoli, lettini e mobili. Negli Stati Uniti, ad esempio, esistono ancora alti livelli di piombo in circa 57 milioni di abitazioni. A metà degli anni ’80, circa 13.600.000 bambini americani al di sotto dei 7 anni vivevano in case verniciate con vernici contenenti piombo. Con tutta probabilità, più di un milione d’essi avevano un livello di piombo nel sangue pericolosamente elevato.

      Quando la superficie verniciata è liscia, può non esserci alcun problema. Ma quando la vernice invecchia, comincia a screpolarsi e a scrostarsi. Visto che il piombo ha un sapore dolce, è facile che i bambini ingeriscano i pezzetti di vernice scrostata. Alcuni bambini piccoli hanno ingerito piombo da davanzali che si scrostavano. Quando poi la vernice diventa polvere finisce sui giocattoli, sul pavimento e sulla moquette, e da lì sulle dita dei bambini, per poi finire inevitabilmente in bocca, nel tratto gastrointestinale e nel sangue. I bambini più a rischio sono quelli di età compresa fra i sei mesi e i sei anni.

      “Basta pochissimo piombo per provocare un’intossicazione”, scrive la rivista Newsweek. “Un bambino può riportare una grave intossicazione da piombo (60-80 microgrammi/dl) ingerendo ogni giorno, durante l’infanzia, un milligrammo di polvere di vernice contenente piombo, quantità che equivale più o meno a tre granelli di zucchero”. Se ingerisce ogni giorno una quantità di polvere di vernice contenente piombo pari a un granello di zucchero, è già a rischio. “Ecco perché un bambino può star male anche solo se tocca regolarmente un davanzale e poi si succhia il pollice”, riferisce Newsweek, aggiungendo che molti genitori “non si rendono conto — o non riescono a credere — che la polvere del davanzale possa silenziosamente privare i loro figli di parte del loro potenziale intellettivo”.

      Piombo e nascituri

      Il problema coinvolge anche i nascituri, in quanto anche il loro cervello e il loro sistema nervoso in formazione possono rimanere danneggiati. Quando una donna incinta introduce piombo nel suo corpo, per ingestione o attraverso la respirazione, esso entra in circolo e, attraverso il cordone ombelicale, raggiunge il feto. Il nascituro può subire un danno neurologico o una diminuzione del quoziente d’intelligenza. “Se una gestante ingerisce anche solo una piccola quantità di piombo”, afferma una divulgatrice di notizie mediche, “esso può passare al feto attraverso la placenta”. E la rivista Science News riferiva: “Gli studi hanno dimostrato che fra le donne che in fabbrica lavorano col piombo si riscontrano alti tassi di sterilità, aborti spontanei, parti prematuri e malformazioni congenite del neonato”.

      Anche il padre può contribuire a questi pericoli. Un uomo con un alto tasso di piombo nel sangue può produrre spermatozoi malformati e poco vitali, rendendo impossibile il concepimento o provocando deformità nel nascituro. Si stima che negli Stati Uniti 400.000 nascituri sono così contaminati dal piombo che il loro sviluppo è in qualche misura compromesso. Visto che l’avvelenamento da piombo è un’epidemia di portata mondiale, il numero dei nascituri colpiti dev’essere davvero enorme.

      Non danneggia solo i bambini

      È chiaro che anche gli adulti sono a rischio. Per proteggere i loro figli, devono proteggere se stessi. Come avviene nel loro caso l’esposizione al piombo? Gli esperti concordano nel dire che attualmente, a parte la vernice nelle case, le principali fonti di inquinamento da piombo sono l’acqua contaminata dal piombo delle tubature (anche i tubi di rame possono essere saldati con il piombo) e la benzina contenente piombo. Nelle scuole e negli uffici ci sono fontanelle i cui serbatoi d’acqua sono saldati con il piombo. Secondo un funzionario dell’EPA, l’ente americano per la protezione ambientale, “circa il 20 per cento dell’esposizione al piombo avviene attraverso l’acqua potabile”. L’ente federale che si occupa delle sostanze tossiche e della raccolta di dati e documentazioni mediche ha riferito che il livello di piombo “nei refrigeratori d’acqua elettrici può essere molto elevato, e può rappresentare un notevole rischio di tossicità per chiunque, non solo per i bambini”.

      Come se non bastasse, i genitori possono portare a casa piombo sugli abiti da lavoro, esponendo ulteriormente al piombo i figli. È stato calcolato che solo negli Stati Uniti quasi otto milioni di persone sono esposte al piombo nell’ambiente di lavoro. Una grande percentuale di queste sono donne.

      Anche conservare alcolici o altri liquidi in caraffe di cristallo al piombo comporta qualche rischio, visto che il cristallo potrebbe cedere parte del piombo al liquido. Analogamente, se le stoviglie di ceramica non sono state cotte a temperature sufficientemente elevate può succedere che tracce di piombo passino dallo smalto al cibo. Due coniugi, ad esempio, andarono all’estero e comprarono un set di tazze. Si scoprì che quelle tazze cedevano una quantità di piombo 300 volte superiore a quella permessa dalle norme sanitarie del loro paese. Dopo aver usato le tazze per un breve periodo di tempo i due si ammalarono gravemente. Oltre a ciò, la lega che in alcuni paesi si usa ancora per saldare le scatolette di prodotti alimentari è responsabile di un certo numero di casi di lievi intossicazioni da piombo.

      Anche gli appassionati delle armi da fuoco rischiano l’avvelenamento da piombo. Perché? Ebbene, recenti studi hanno dimostrato che chi frequenta poligoni di tiro al coperto presenta alte concentrazioni di piombo nel sangue a motivo della polvere di piombo che respira. La rivista Science News spiega che i proiettili di piombo, sia quando esplodono che quando sfregano contro le pareti della canna, emettono nell’aria particelle di piombo che finiscono nei polmoni del tiratore. Tra i sintomi elencati ci sono un persistente sapore metallico e contrazioni delle mani di origine nervosa. Da altri studi risulta che anche i familiari dei tiratori rischiano di intossicarsi con la polvere di piombo che rimane sugli indumenti di questi ultimi.

      Visto che l’avvelenamento da piombo è così diffuso e così pericoloso sia per i bambini che per gli adulti, viene spontaneo chiedersi: Cosa si può fare per prevenirlo?

      [Riquadro a pagina 7]

      Quanto piombo può tollerare l’organismo?

      QUAL è il massimo livello di piombo tollerabile? Quanto piombo il nostro organismo è in grado di assorbire senza pericolo? Gli scienziati sono ancora discordi in merito, ma molti paesi hanno già varato leggi per prevenire l’avvelenamento da piombo, almeno quello provocato dalle vernici contenenti questo metallo. L’Australia varò una legge del genere già nei primi anni ’20. In seguito, in quello stesso decennio, Gran Bretagna, Grecia, Polonia e Svizzera approvarono leggi simili. Gli Stati Uniti vararono la Legge sulla prevenzione dell’avvelenamento da vernici contenenti piombo solamente nel 1971.

      Da allora, però, gli Stati Uniti hanno approvato leggi sempre più severe in materia. Nel 1985 i CDC (Centri per il Controllo delle Malattie) abbassarono il livello di guardia per quanto riguarda il piombo nel sangue portandolo a 25 microgrammi (milionesimi di grammo) per decilitro. Questo era già meno della metà del livello di guardia che il surgeon general, la massima autorità americana in campo sanitario, aveva suggerito nel 1970, e che era di 60 microgrammi per decilitro. Ma nel corso degli anni, ulteriori studi indicarono che i bambini possono essere danneggiati anche da livelli di piombo inferiori. Perciò nel 1991 i CDC ridussero di nuovo il livello di guardia di oltre la metà, portandolo a 10 microgrammi per decilitro.

      Anche se uno degli studi che più hanno contribuito a questo cambiamento è oggetto di aspre contestazioni, altri studi hanno dato indicazioni analoghe. Due studi condotti in Scozia, ad esempio, hanno dimostrato che esiste un legame fra livelli di piombo nel sangue di soli 11 microgrammi per decilitro e deficit intellettivi uniti a problemi comportamentali nei bambini. Inoltre, come osservava il Bangkok Post all’inizio del 1992, leggi come quella thailandese che tutela gli adulti dall’esposizione al piombo potrebbero non tutelare i bambini, in particolare i nascituri.

      [Riquadro/Immagine a pagina 8]

      Avvelenamento da piombo: un problema antico

      IL PIOMBO forse era in uso già nel 3000 a.E.V. Gli antichi egizi lo usavano per fare sculture e vasellame, i fenici e i caldei ne facevano commercio e gli ateniesi lo estrassero dalle miniere per circa sette secoli. Ma furono gli antichi romani, al tempo dei Cesari, a scoprire per primi le possibilità dello sfruttamento industriale del piombo, e pagarono cara quella scoperta.

      I romani lo chiamavano plumbum (e il termine inglese plumbing, che significa “impianto idraulico”, deriva proprio da questa parola latina). Abili lavoratori arrotolavano grandi lastre di piombo per farne tubi di 15 diverse lunghezze standard da usare nei grandi acquedotti romani. Sia i romani che i greci stabilirono il modello per gli idraulici odierni in quanto giuntavano i tubi di piombo infilandoli uno dentro l’altro. In questo modo si potevano ottenere condutture lunghe chilometri per trasportare l’acqua a grandi distanze. I romani inoltre fabbricavano con il piombo calici, recipienti per il vino e utensili da cucina, e mettevano sui tetti coperture impermeabili fatte di lastre di piombo.

      Ma proprio come l’uso del piombo non è una novità, neanche il fatto che il piombo fa male è una scoperta recente. La rivista Science News scrive che “è da almeno 2.000 anni che l’uomo sa che il piombo è un veleno potente pur non comprendendo il modo in cui avvelena”. Comunque stiano le cose, sembra che gli antichi romani avessero completamente dimenticato i pericoli del piombo. Secondo Jerome Nriagu, dell’Istituto nazionale canadese per le ricerche idrologiche, di solito essi aggiungevano al vino uno sciroppo d’uva che era stato bollito in contenitori di piombo. Secondo la rivista Newsweek, Nriagu avrebbe detto: “Un cucchiaino di quello sciroppo sarebbe stato più che sufficiente a provocare un avvelenamento cronico da piombo”. E gli aristocratici romani erano forti bevitori di vino. Nriagu calcola che l’aristocratico romano medio ne beveva da uno a cinque litri al giorno!

      “Uno dei motivi per cui i romani fecero la fine che fecero”, riferisce una rivista medica canadese, “potrebbe essere stata la loro propensione ad addolcire i vini con il piombo”. (The Medical Post) Un articolo afferma: “L’avvelenamento dovuto all’esteso uso del metallo in utensili, armi, cosmetici, contenitori per il vino e condutture dell’acqua può essere stato la causa della pazzia di alcuni imperatori [di Roma] e dei tassi di sterilità e di aborti che impedirono alle classi dominanti di rinnovarsi”.

      [Riquadro/Immagini a pagina 10]

      Piombo e fauna selvatica

      SE AMATE la natura vi dispiacerà sapere che ogni anno muoiono, avvelenati dal piombo, fino a tre milioni di uccelli acquatici. Anche in questo caso l’avvelenamento da piombo è definito un “male invisibile” perché spesso passa inosservato. Il ministero americano degli Interni riferisce che per ogni uccello che i cacciatori riescono ad abbattere vengono dispersi nell’ambiente più di due etti di pallini di piombo. In alcune zone i biologi che analizzano lo strato superficiale del fondo di acquitrini, stagni e laghi hanno trovato più di 250.000 pallini per ettaro! Il fondo è anche contaminato da piombini da lenza persi dai pescatori.

      Terminata la stagione della caccia, anatre e altri uccelli acquatici in cerca di cibo ingeriscono questi pallini. Nel giro di 3-10 giorni il veleno entra in circolazione e raggiunge gli organi vitali: cuore, fegato e reni. Dopo 17-21 giorni dall’ingestione l’uccello va in coma e muore. Le aquile di mare dalla testa bianca possono avvelenarsi ingerendo i pallini di piombo che stanno nel corpo degli uccelli acquatici di cui si nutrono. Dal 1966 a oggi più di 120 di questi rari uccelli da preda sono stati trovati morti per avvelenamento da piombo, e oltre la metà di questi ritrovamenti è avvenuta dopo il 1980. Naturalmente, questa cifra rappresenta solo le aquile che sono state esaminate e per cui è stata accertata la causa di morte; è probabile che il numero totale sia molto più elevato.

  • Come prevenire l’avvelenamento da piombo
    Svegliatevi! 1992 | 22 novembre
    • Come prevenire l’avvelenamento da piombo

      NONOSTANTE tutte le cattive notizie relative all’avvelenamento da piombo, c’è anche qualche dato positivo. A differenza di tante malattie di fronte a cui siamo impotenti, questo è un problema riguardo al quale le autorità sanitarie dicono che in realtà possiamo fare qualcosa.

      “L’avvelenamento da piombo è completamente prevenibile”, ha detto il segretario americano della Sanità e dei Servizi Sociali secondo la rivista Newsweek. Il rischio dell’intossicazione da piombo “si potrebbe eliminare una volta per tutte”, ha affermato un famoso tossicologo. “Ne sappiamo abbastanza sulle fonti e sulle modalità dell’esposizione al piombo e su come intervenire preventivamente da iniziare gli sforzi per debellare in maniera permanente questo problema”, fanno notare i CDC (Centri americani per il Controllo delle Malattie). E infine, il dipartimento americano della Sanità e dei Servizi Sociali ha dichiarato: “Comprendiamo le cause dell’avvelenamento da piombo dei bambini e, ciò che più conta, sappiamo come eliminarle. Con uno sforzo sociale congiunto si potrebbe praticamente eliminare questo problema nel giro di 20 anni”.

      Cosa potete fare voi

      Come si può raggiungere questo obiettivo? Innanzi tutto, gli esperti concordano nel dire che la prima cosa di cui preoccuparsi sono le vernici e l’acqua. Ad esempio, il tossicologo menzionato sopra sostiene che per eliminare il problema dell’intossicazione da piombo è fondamentale che i proprietari delle case adottino misure drastiche per sostituire le vecchie vernici e i vecchi impianti idraulici. Chi possiede una casa, pertanto, probabilmente vorrà determinare se essa è al riparo dalla contaminazione o no.

      “Ma non fatevi prendere dal panico”, scrive la rivista In Health. “La vernice intatta non è pericolosa, mentre lo è la vernice che si scrosta e la polvere di vernice. . . . Controllate la vostra casa, all’interno e all’esterno, per vedere se ci sono punti in cui la vernice si sta scrostando, specie attorno agli infissi di legno di porte e finestre, dove gli agenti atmosferici e l’attrito tendono a intaccare e far screpolare la vernice”. Le autorità sanitarie della vostra zona potranno aiutarvi a determinare se la vostra casa è a rischio, e forse vi indicheranno laboratori specializzati in questo tipo di ispezioni e nell’eliminazione del piombo. Un avvertimento: Non tentate di eliminare il piombo da soli. Se i genitori, armati di spatola e carta vetrata, si mettono a togliere la vecchia vernice dai muri e da altre superfici riempiendo l’aria di polvere ad alto contenuto di piombo, rischiano di intossicare i figli.

      Chiare, fresche, e dolci acque. . .

      Nelle abitazioni in cui l’esposizione al piombo avviene attraverso l’acqua, la colpa può essere delle tubature che collegano la casa alla rete idrica. Le case vecchie possono avere tubature di piombo, una sicura fonte di contaminazione. Anche se i tubi sono di rame o di acciaio, le saldature possono contenere piombo. In alcuni paesi può essere utile controllare i regolamenti edilizi per conoscere le norme vigenti nella propria zona per quanto riguarda gli impianti idraulici. Se avete motivo di credere che l’acqua di casa vostra sia contaminata potreste farla analizzare. In quasi tutti i paesi esistono laboratori attrezzati per fare questo ad un costo ragionevole.

      E se l’acqua di casa vostra contenesse una quantità pericolosa di piombo, cosa potreste fare? In fondo, non è detto che tutti siano in grado di prendere provvedimenti drastici, come quello di rifare l’impianto idraulico. Gli operatori sanitari suggeriscono alcuni semplici accorgimenti al fine di ridurre i livelli di piombo nell’acqua. Prima di prendere l’acqua dal rubinetto, lasciate scorrere l’acqua fredda per un minuto o due, specie se il rubinetto è rimasto chiuso per più di sei ore. Questo permetterà di far defluire l’acqua eventualmente contaminata. E non usate mai, per bere o per cucinare, l’acqua che esce dal rubinetto dell’acqua calda. È probabile che contenga più piombo di quella che esce dal rubinetto dell’acqua fredda.

      Se a scuola, in ufficio o in fabbrica bevete l’acqua che sgorga da fontanelle azionate elettricamente, lasciate sempre scorrere l’acqua per qualche secondo prima di bere. In alcune fontanelle ci sono tubi saldati con il piombo.

      Piombo nei cibi e nelle bevande

      L’ente federale americano che si occupa dell’alimentazione e dei farmaci (FDA) ha dato dei suggerimenti sull’uso di recipienti fatti di cristallo al piombo. Una rivista specializzata riferiva: “Anche se nessuno vi dice di smettere completamente di usarli, l’FDA consiglia di non usare recipienti fatti di cristallo al piombo per conservare cibi e bevande per lunghi periodi di tempo, specie quando si tratta di cibi acidi (salsa o succo di pomodoro, succo d’arancia e succhi di frutta in genere, vino e aceto) . . . L’FDA raccomanda anche di non dare mai da mangiare a neonati e bambini con biberon di vetro al piombo . . . o in altri recipienti di tale materiale”. — Good Housekeeping.

      Che dire delle bottiglie di vino sigillate con una sottile lamina di piombo? Alcuni operatori sanitari raccomandano di togliere completamente la lamina e, dopo aver stappato la bottiglia, di pulirne l’orlo con un panno inumidito con qualche goccia di vino.

      Madri e casalinghe, avete l’abitudine di riutilizzare le buste di plastica (ad esempio quelle in cui, in alcuni paesi, viene venduto il pane) per conservarvi alimenti? Alcuni ricercatori hanno riscontrato alti livelli di piombo nell’inchiostro usato per stampare le scritte su tali buste, e questo piombo può passare negli alimenti. Il piombo non attraversa la plastica, per cui normalmente non contamina gli alimenti contenuti in tali buste; ma se il consumatore rivolta la busta, l’inchiostro al piombo può contaminare ciò che vi si mette dentro. Se riutilizzate la busta, accertatevi che le scritte non vengano mai a contatto con gli alimenti.

      Infine, la rivista Discover fa questa raccomandazione: “Chi va all’estero, specie in paesi del Terzo Mondo, diffidi delle stoviglie di ceramica; lo smalto al piombo potrebbe non essere stato cotto a una temperatura sufficiente a impedire che si stacchi o si screpoli e che particelle di piombo si infiltrino nel cibo”.

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