BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Convivere con un disturbo dell’apprendimento
    Svegliatevi! 1997 | 22 febbraio
    • Convivere con un disturbo dell’apprendimento

      La parte della giornata preferita da David, che ha sei anni, è quella in cui gli leggono le storie. Gli piace ascoltare la madre quando gli legge qualcosa e non ha difficoltà a ricordare quello che sente. Ma David ha un problema. Non riesce a leggere per conto proprio. Anzi, qualsiasi compito che richieda una capacità visiva gli provoca frustrazione.

      Sarah fa la terza elementare, eppure è molto disordinata nello scrivere. Le lettere sono malformate e alcune sono scritte al contrario. A preoccupare ulteriormente i suoi genitori c’è il fatto che Sarah ha difficoltà perfino a scrivere il proprio nome.

      Josh, appena adolescente, riesce bene in ogni materia eccetto che in matematica. Il concetto dei valori numerici lo disorienta completamente. Il solo guardare i numeri lo fa arrabbiare, e quando si mette a fare i compiti di matematica, cambia subito umore.

      COS’È che non va in David, Sarah e Josh? Sono semplicemente pigri, ostinati, forse duri di comprendonio? Niente affatto. Ciascuno di questi bambini ha un’intelligenza normale o superiore alla media. Tuttavia ognuno di essi ha anche un disturbo dell’apprendimento. David soffre di dislessia, termine usato per indicare vari problemi di lettura. La grande difficoltà che Sarah incontra nello scrivere viene definita disgrafia. E l’incapacità di Josh di afferrare i concetti basilari della matematica è detta discalculia. Questi sono soltanto tre disturbi dell’apprendimento. Ce ne sono molti altri e secondo alcuni esperti interessano, complessivamente, almeno il 10 per cento dei bambini degli Stati Uniti.

      Definizione dei disturbi dell’apprendimento

      È vero che a volte la maggioranza dei ragazzi trova difficile studiare. Questo, però, di solito non è indice di un disturbo dell’apprendimento. Invece dimostra semplicemente che ogni bambino ha lati forti e lati deboli. Alcuni hanno buone capacità uditive; sono in grado di assimilare molto bene le informazioni ascoltando. Altri si avvalgono maggiormente della vista; imparano meglio leggendo. Ma a scuola, gli studenti sono raggruppati in un’aula e ci si aspetta che tutti imparino indipendentemente dal metodo di insegnamento seguito. Pertanto è inevitabile che alcuni abbiano problemi di apprendimento.

      Secondo alcuni esperti, però, c’è differenza fra semplici problemi di apprendimento e disturbi dell’apprendimento. Viene spiegato che i problemi di apprendimento con pazienza e sforzo possono essere superati. I disturbi dell’apprendimento, invece, avrebbero radici più profonde. “Il cervello del bambino che ha disturbi dell’apprendimento sembra percepire, elaborare o ricordare certi tipi di lavori mentali in modo imperfetto”, scrivono Paul ed Esther Wender, medici esperti in materia.a

      Tuttavia che un bambino abbia un disturbo dell’apprendimento non significa necessariamente che sia ritardato. Per spiegare il punto, i Wender fanno un paragone con chi è affetto da sordità tonale, chi non riesce cioè a distinguere le differenze di tono in musica. “Chi è affetto da sordità tonale non ha lesioni cerebrali e non c’è nulla che non funzioni nell’udito”, scrivono i Wender. “Nessuno insinuerebbe che la sordità tonale sia dovuta a pigrizia, metodi di insegnamento scadenti o motivi errati”. Avviene la stessa cosa, dicono, con quelli che hanno disturbi dell’apprendimento. Spesso il problema sta in un particolare aspetto dell’apprendimento.

      Questo spiega perché molti bambini che soffrono di disturbi dell’apprendimento hanno un’intelligenza media o superiore alla media; alcuni, anzi, sono eccezionalmente intelligenti. È a motivo di questo paradosso che spesso i medici cominciano a pensare all’esistenza di un disturbo dell’apprendimento. Il libro Why Is My Child Having Trouble at School? (Perché mio figlio ha problemi a scuola?) spiega: “Il bambino che soffre di un disturbo dell’apprendimento ha una capacità di apprendere inferiore di due o più anni a quella prevista per la sua età e il suo QI stimato”. In altre parole non solo il bambino ha difficoltà a star dietro ai suoi coetanei ma il suo rendimento è inferiore alle sue capacità.

      Provvedere l’aiuto necessario

      Le conseguenze emotive di un disturbo dell’apprendimento spesso aggravano il problema. Quando i bambini che soffrono di un disturbo del genere vanno male a scuola, insegnanti e compagni, forse perfino i familiari, possono considerarli degli inetti. Purtroppo molti di loro hanno un concetto negativo di sé che può persistere quando crescono. Si tratta di una preoccupazione fondata, visto che in genere i disturbi dell’apprendimento non scompaiono.b “I disturbi dell’apprendimento sono disturbi che durano tutta la vita”, scrive il dott. Larry B. Silver. “Gli stessi disturbi che rendono difficile la lettura, la scrittura e l’aritmetica costituiranno un ostacolo anche nello sport e in altre attività, nella vita familiare e nell’andare d’accordo con gli amici”.

      È essenziale, perciò, che i bambini con disturbi dell’apprendimento abbiano l’appoggio dei genitori. “I figli che sanno di avere nei genitori dei forti sostenitori hanno una base su cui sviluppare un senso di capacità e autostima”, dice il libro Parenting a Child With a Learning Disability (Avere un figlio con un disturbo dell’apprendimento).

      Ma per poter sostenere i figli, i genitori devono prima esaminare i propri sentimenti. Alcuni genitori si sentono colpevoli, come se il problema del figlio dipendesse in qualche modo da loro. Altri si fanno prendere dal panico, pensando che i problemi che hanno dinanzi siano troppo grandi. Nessuna di queste reazioni serve a qualcosa. Impedisce ai genitori di agire e al figlio di ricevere l’aiuto necessario.

      Perciò se un bravo specialista diagnostica a vostro figlio un disturbo dell’apprendimento, non disperate. Ricordate che i bambini affetti da questi disturbi hanno solo bisogno di un aiuto extra per imparare determinate cose. Prendetevi il tempo di vedere se nella vostra zona ci sono delle iniziative per bambini con disturbi dell’apprendimento. Molte scuole sono più preparate di anni fa a far fronte a tali situazioni.

      Gli esperti fanno notare che dovreste lodare il vostro bambino per qualsiasi risultato, anche se piccolo. Siate generosi con le lodi. Nello stesso tempo non trascurate la disciplina. I bambini hanno bisogno di organizzazione e tanto più quelli con disturbi dell’apprendimento. Dite a vostro figlio quello che vi aspettate da lui e attenetevi alle norme che stabilite.

      Infine, imparate a considerare la vostra situazione in modo realistico. Il libro menzionato sopra illustra la cosa in questo modo: “Immaginate di andare nel vostro ristorante preferito e di ordinare scaloppine di vitello. Quando il cameriere vi mette il piatto davanti, vedete una costoletta d’agnello. Sono entrambe deliziose ma voi vi aspettavate il vitello. Molti genitori devono cambiare il loro modo di pensare. Forse non eravate preparati per l’agnello, ma lo trovate squisito. Così è quando si allevano figli con particolari necessità”. — Parenting a Child With a Learning Disability.

      [Note in calce]

      a Alcuni studi fanno pensare che i disturbi dell’apprendimento abbiano una componente genetica o che siano anche determinati da fattori ambientali come avvelenamento da piombo o uso di alcool o droga durante la gravidanza. Comunque, la causa o le cause precise non sono note.

      b Certi bambini hanno un disturbo dell’apprendimento temporaneo perché in qualche campo il loro sviluppo è ritardato. Con l’età i sintomi scompaiono.

  • “Sta seduto e sta attento!”
    Svegliatevi! 1997 | 22 febbraio
    • “Sta seduto e sta attento!”

      Quando i disturbi dell’attenzione sono accompagnati da iperattività

      “Jim aveva sempre detto che Cal era solo viziato e che se noi — intendendo me — lo avessimo disciplinato a dovere, sarebbe migliorato. Ora questo medico ci diceva che non era colpa mia, non era colpa nostra, non era colpa degli insegnanti di Cal: c’era qualcosa che veramente non andava nel nostro bambino”.

      CAL soffre di ADHDa, un disturbo caratterizzato da disattenzione, impulsività e iperattività. Si calcola che questo disturbo colpisca dal 3 al 5 per cento dei bambini in età scolare. “La loro mente è come un televisore con i selettori di canale difettosi”, dice Priscilla L. Vail, specialista in questo campo. “Un pensiero porta a un altro, senza organizzazione o disciplina”.

      Consideriamo in breve tre dei principali sintomi dei disordini e deficit dell’attenzione con iperattività.

      Disattenzione: Il bambino affetto da ADHD non riesce a trascurare i dettagli privi d’importanza e a concentrarsi su un argomento solo. Così viene facilmente distratto da stimoli visivi, sonori e olfattivi esterni.b Presta sì attenzione, ma non si sofferma su nulla in particolare. Non riesce a stabilire su cosa deve concentrarsi.

      Impulsività: Il bambino affetto dal disturbo agisce prima di pensare, senza considerare le conseguenze. Mostra scarsa capacità di pianificazione e di giudizio e a volte le sue azioni sono pericolose. “Si precipita in strada, salta sul davanzale, si arrampica sugli alberi”, scrive il dott. Paul Wender. “Di conseguenza si procura un bel po’ di tagli, contusioni, escoriazioni con conseguenti corse dal medico”.

      Iperattività: I bambini iperattivi si muovono in continuazione. Non riescono a stare seduti e fermi. “Anche quando crescono”, scrive il dott. Gordon Serfontein in un suo libro, “un’attenta osservazione rivelerà qualche tipo di movimento ininterrotto con le gambe, i piedi, le braccia, le mani, le labbra o la lingua”. — The Hidden Handicap.

      Tuttavia alcuni bambini che sono disattenti e impulsivi non sono iperattivi. Il loro disturbo è a volte semplicemente definito con l’espressione disordini e deficit dell’attenzione. Il dott. Ronald Goldberg spiega che i disturbi dell’attenzione “possono essere presenti senza iperattività. O possono essere presenti con un qualsiasi grado di iperattività, che può variare da appena visibile a piuttosto fastidioso e a fortemente debilitante”.

      Che cosa causa i disturbi dell’attenzione con iperattività?

      Nel corso degli anni i problemi dell’attenzione sono stati attribuiti a un’infinità di cose, dai cattivi genitori all’illuminazione a fluorescenza. Ora si pensa che gli ADHD siano legati ad anomalie in certe funzioni cerebrali. Nel 1990 l’Istituto Nazionale americano di Igiene Mentale esaminò 25 adulti che presentavano sintomi di questo disturbo e scoprirono che metabolizzavano il glucosio più lentamente proprio in quelle parti del cervello che controllano il movimento e l’attenzione. Nel 40 per cento circa dei casi di ADHD pare giochi un ruolo la conformazione genetica dell’individuo. Secondo un libro sull’argomento, altri fattori che possono avere relazione con questo disturbo sono l’uso di alcool o di droga da parte della madre durante la gravidanza, l’avvelenamento da piombo e, in casi isolati, la dieta. — The Hyperactive Child Book.

      L’adolescente e l’adulto affetti da ADHD

      Negli ultimi anni i medici hanno riscontrato che questo disturbo non colpisce solo l’infanzia. “È tipico dei genitori”, dice il dott. Larry Silver, “portarci un bambino da curare e dire: ‘Ero così anch’io da piccolo’. Poi ammetteranno che hanno ancora difficoltà a fare la fila, a stare seduti sino alla fine alle adunanze, a portare a termine i lavori”. Ora si crede che circa metà di tutti i bambini affetti da questo disturbo si portino dietro almeno alcuni dei sintomi nell’adolescenza e nell’età adulta.

      Durante l’adolescenza coloro che sono affetti da ADHD possono passare da un comportamento pericoloso alla delinquenza. “Mi preoccupavo che non ce la facesse ad andare all’università”, dice la madre di un adolescente affetto da ADHD. “Ora prego solo che stia fuori di prigione”. Che si tratti di timori fondati è indicato da uno studio in cui sono stati confrontati 103 giovani iperattivi con un gruppo di 100 ragazzi che non soffrivano di questo disturbo. “A poco più di vent’anni”, scrive Newsweek, “i ragazzi del gruppo degli iperattivi erano stati arrestati il doppio delle volte, erano stati condannati per reati gravi cinque volte di più e avevano scontato condanne al carcere nove volte di più”.

      Nel caso dell’adulto, questo disturbo presenta una serie di problemi unica nel suo genere. La dott. Edna Copeland dice: “Il ragazzo iperattivo può trasformarsi in un adulto che cambia lavoro di frequente, viene licenziato spesso, si gingilla tutto il giorno ed è irrequieto”. Quando la causa non viene compresa, questi sintomi possono logorare un matrimonio. “Nelle semplici conversazioni”, dice la moglie di un uomo affetto da ADHD, “non sentiva neppure tutto quello che dicevo. Era come se fosse sempre da qualche altra parte”.

      Naturalmente queste sono caratteristiche comuni a molte persone, almeno in una certa misura. “Bisogna chiedersi se i sintomi ci sono sempre stati”, dice il dott. George Dorry. Ad esempio, egli rileva che se un uomo dimentica le cose solo da che ha perso il lavoro o da che sua moglie ha partorito, non è affetto dal disturbo.

      Inoltre, se uno soffre veramente di ADHD, i sintomi interessano quasi ogni aspetto della sua vita. Questo era il caso di Gary, un trentottenne intelligente ed energico che pareva non riuscisse a portare a termine un compito senza distrarsi. Ha già cambiato più di 120 lavori. “Avevo semplicemente accettato il fatto che non ci sarei riuscito proprio”, ha detto. Ma Gary e molti altri — bambini, adolescenti e adulti — sono stati aiutati a far fronte ai disturbi dell’attenzione con iperattività. Come?

  • Far fronte al problema
    Svegliatevi! 1997 | 22 febbraio
    • Far fronte al problema

      NEL corso degli anni sono stati proposti vari trattamenti per i disturbi dell’attenzione con iperattività o ADHD. Alcuni di essi si sono concentrati sull’alimentazione. Tuttavia da alcuni studi emerge che gli additivi alimentari non causano di solito iperattività e che le soluzioni basate sull’alimentazione sono spesso inefficaci. Altri tipi di cura sono: farmaci, modificazione del comportamento e addestramento cognitivo.a

      Farmaci. Poiché sembra che questo disturbo dipenda da una disfunzione cerebrale, molti hanno tratto beneficio da farmaci che ristabiliscono il giusto equilibrio chimico.b Tuttavia i farmaci non sostituiscono l’apprendimento. Aiutano solo il bambino a concentrarsi, a dargli un fondamento per acquisire nuove capacità.

      Anche molti adulti affetti da ADHD hanno tratto beneficio dai farmaci. Tuttavia bisogna usare cautela — con i ragazzi e gli adulti — dato che alcuni stimolanti usati per curare il disturbo possono dar luogo ad assuefazione.

      Modificazione del comportamento. Che un bambino sia affetto da ADHD non esonera i genitori dall’obbligo di disciplinarlo. Anche se un bambino ha particolari necessità a questo riguardo, la Bibbia dà ai genitori la seguente esortazione: “Addestra il ragazzo secondo la via per lui; anche quando sarà invecchiato non se ne allontanerà”. (Proverbi 22:6) In un suo libro Barbara Ingersoll osserva: “Il genitore che si arrende e lascia che il suo bambino iperattivo ‘divenga sfrenato’ non lo aiuta. Come qualsiasi altro, il bambino iperattivo ha bisogno di una disciplina coerente unita a rispetto per lui come persona. Questo comporta limiti precisi nonché ricompense e punizioni appropriate”. — Your Hyperactive Child.

      Perciò è importante che i genitori provvedano una solida struttura. Inoltre, nelle attività quotidiane si dovrebbe seguire una rigida routine. Volendo, potete concedere al bambino una certa libertà nel fare questo programma, che includerà il tempo per i compiti per casa, lo studio, il bagno, ecc. Poi attenetevi coerentemente ad esso. Accertatevi che la routine quotidiana sia seguita. Una rivista osserva: “Medici, psicologi, funzionari scolastici e insegnanti hanno l’obbligo verso il bambino e verso i genitori di spiegare che la diagnosi di disordini e deficit dell’attenzione, con o senza iperattività, non è un motivo per lasciar fare al bambino tutto quello che vuole, ma è una spiegazione che può servire a trovare un modo appropriato per aiutarlo”. — Phi Delta Kappan.

      Addestramento cognitivo. Questo significa tra l’altro aiutare il bambino a modificare l’opinione che ha di sé e del suo disturbo. “Gli individui affetti da disordini e deficit dell’attenzione si sentono ‘brutti, stupidi e cattivi’ anche se sono attraenti, intelligenti e buoni”, osserva il dott. Ronald Goldberg. Perciò il bambino affetto da disturbi dell’attenzione con o senza iperattività deve avere la giusta opinione dei propri meriti e deve sapere che può controllare il suo problema. Questo è particolarmente importante nell’adolescenza. Quando un soggetto con ADHD raggiunge l’età dell’adolescenza, può aver subìto molte critiche da coetanei, insegnanti, fratelli e sorelle e forse anche dai genitori. Ora ha bisogno di prefiggersi mete realistiche e di valutarsi obiettivamente anziché severamente.

      I succitati metodi di cura possono essere adottati anche da adulti con ADHD. “Sarà necessario fare dei cambiamenti in base all’età”, scrive il dott. Goldberg, “ma i trattamenti fondamentali — farmaci quando è il caso, modificazione del comportamento e [addestramento] cognitivo — rimangono approcci validi per tutta la vita”.

      Provvedere sostegno

      John, il padre di un adolescente affetto da ADHD, dice ai genitori che si trovano in circostanze analoghe: “Imparate tutto quello che potete sul problema. Prendete decisioni con cognizione di causa. Soprattutto, amate vostro figlio, aiutatelo ad accrescere il suo amor proprio. La scarsa stima di sé è deleteria”.

      Perché il bambino affetto da ADHD riceva il debito appoggio, ci vuole la collaborazione di entrambi i genitori. Il dott. Gordon Serfontein scrive che il bambino affetto da questo disturbo ha bisogno di “sapere che è amato in casa e che l’amore deriva dall’amore che c’è fra i genitori”. (Il corsivo è nostro). Purtroppo questo amore non viene sempre manifestato. Il dott. Serfontein prosegue dicendo: “È stato dimostrato che nella famiglia dove c’è [un bambino con ADHD], c’è quasi un terzo di casi in più di discordie e crisi coniugali rispetto alla popolazione normale”. Per impedire tali discordie, il padre dovrebbe avere un ruolo significativo nell’educazione del figlio affetto da ADHD. La responsabilità non dovrebbe gravare unicamente sulla madre. — Efesini 6:4; 1 Pietro 3:7.

      Gli amici intimi, pur non facendo parte della famiglia, possono dare un enorme sostegno. In che modo? “Siate gentili”, dice John, citato sopra. “Guardate oltre la superficie. Imparate a conoscere il bambino. Parlate anche con i genitori. Come vanno? Quali sono le cose contro cui devono lottare ogni giorno?” — Proverbi 17:17.

      I componenti della congregazione cristiana possono dare notevole appoggio sia al bambino affetto da ADHD che ai genitori. In che modo? Essendo ragionevoli in ciò che possono aspettarsi. (Filippesi 4:5) Un bambino con ADHD a volte disturba. Anziché fare commenti privi di sensibilità come: “Perché non controllate vostro figlio?”, oppure: “Perché non lo disciplinate?”, il compagno di fede che ha discernimento capirà che i genitori forse devono già far fronte alla quotidiana e non facile impresa di allevare un bambino con questo disturbo. Naturalmente i genitori devono fare quello che possono per evitare che il loro bambino crei troppo disturbo. Nondimeno, anziché sfogare l’irritazione, quelli che hanno relazione nella fede dovrebbero sforzarsi di mostrare “i medesimi sentimenti” e di ‘benedire’. (1 Pietro 3:8, 9) In realtà, è spesso mediante compagni di fede compassionevoli che Dio “conforta gli abbattuti”. — 2 Corinti 7:5-7.

      Quelli che studiano la Bibbia si rendono conto che tutta l’imperfezione umana — disturbi dell’apprendimento e ADHD inclusi — è stata ereditata dal primo uomo Adamo. (Romani 5:12) Sanno pure che il Creatore, Geova, adempirà la sua promessa di portare un giusto nuovo mondo in cui non esisteranno più penose malattie. (Isaia 33:24; Rivelazione [Apocalisse] 21:1-4) Questa assicurazione è un’àncora a cui possono aggrapparsi tutti coloro che soffrono di disturbi come gli ADHD. “L’età, l’addestramento e l’esperienza aiutano nostro figlio a capire e a controllare il suo disturbo”, dice John. “Ma non guarirà mai completamente in questo sistema di cose. Quello che ci conforta ogni giorno è sapere che, nel nuovo mondo, Geova porrà rimedio al disturbo di nostro figlio, mettendolo in condizione di godere appieno la vita”.

      [Note in calce]

      a Svegliatevi! non appoggia nessuna particolare cura. I cristiani dovranno stare attenti che la cura a cui si sottopongono non contrasti con i princìpi biblici.

      b Alcuni che fanno uso di farmaci hanno effetti collaterali indesiderabili, tra cui ansia e certi altri problemi emotivi. Inoltre gli stimolanti possono aggravare i tic nei pazienti affetti da disturbi come la sindrome di Gilles de la Tourette. I farmaci dovrebbero quindi essere somministrati sotto la sorveglianza del medico.

      [Riquadro a pagina 8]

      Genitori, siate cauti!

      PRATICAMENTE tutti i bambini sono a volte disattenti, impulsivi ed eccessivamente attivi. La presenza di queste caratteristiche non indica sempre l’esistenza di ADHD. In un suo libro, il dott. Stanton E. Samenow rileva: “Ho visto innumerevoli casi in cui il rifiuto di un bambino a fare qualcosa viene scusato perché si pensa che abbia qualche handicap o soffra di un disturbo che non dipende da lui”. — Before It’s Too Late.

      Anche il dott. Richard Bromfield ritiene che si debba andare cauti. “Alcuni che sono stati riscontrati affetti da ADHD presentano danni neurologici e hanno bisogno di farmaci”, scrive. “Ma a questo disturbo vengono anche attribuiti ogni sorta di maltrattamenti, ipocrisie, negligenze e altri mali sociali che nella maggioranza dei casi non hanno niente a che vedere con gli ADHD. Infatti la mancanza di valori nella vita moderna — violenza casuale, uso di droga e, fattori meno sconvolgenti, famiglie disorganizzate e con un eccesso di stimoli — può generare un’irrequietezza simile a quella causata da ADHD più di qualsiasi deficit neurologico”.

      È quindi con ragione che il dott. Ronald Goldberg avverte di non considerare automaticamente gli ADHD una “diagnosi polivalente”. Il suo consiglio è di “accertarsi di non lasciare nulla di intentato per arrivare alla diagnosi corretta”. Sintomi che somigliano a quelli degli ADHD possono indicare la presenza di uno qualsiasi di numerosi disturbi fisici o emotivi. È perciò essenziale consultare un medico esperto per avere una diagnosi accurata.

      Anche se viene fatta la diagnosi, i genitori fanno bene a valutare i pro e i contro dei farmaci. Il Ritalin, nome commerciale del metilfenidato, può eliminare sintomi indesiderati, ma può anche avere effetti collaterali sgradevoli come insonnia, accresciuta ansia e nervosismo. Pertanto il dott. Richard Bromfield avverte di non avere troppa fretta a somministrare farmaci a un bambino solo per eliminare i sintomi del suo disturbo. “A troppi bambini, e a sempre più adulti, viene somministrato il Ritalin quando non è il caso”, dice. “Nella mia esperienza l’uso del Ritalin pare dipendere largamente dalla capacità dei genitori e degli insegnanti di tollerare il comportamento dei bambini. So di bambini a cui è stato somministrato più per calmarli che perché ne avessero bisogno”.

      I genitori non dovrebbero quindi essere troppo pronti a dire che i loro figli sono affetti da disordini e deficit dell’attenzione con iperattività o da un disturbo dell’apprendimento. Dovrebbero invece soppesare attentamente i fatti, con l’aiuto di un bravo medico. Se si stabilisce che il bambino ha un disturbo dell’apprendimento o è affetto da ADHD, i genitori dovrebbero trovare il tempo per informarsi sul problema così da poter agire per il bene dei loro figli.

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi