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Prestiti fra amiciSvegliatevi! 1999 | 8 aprile
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Prestiti fra amici
“IL MALVAGIO PRENDE A PRESTITO E NON RIPAGA, MA IL GIUSTO MOSTRA FAVORE E FA DONI”. — SALMO 37:21.
“NON far debiti e non prestar denaro; perché un prestito spesso perde sé stesso e l’amico”.a Così scrisse il drammaturgo inglese William Shakespeare, rifacendosi a una saggezza vecchia di secoli. Certo nei rapporti umani pochi fattori sono potenzialmente esplosivi come il prendere o dare denaro in prestito. Anche con i migliori propositi e le intenzioni più sincere, le cose non sempre vanno come ci si aspetta. — Ecclesiaste 9:11, 12.
Possono sorgere circostanze che rendono difficile o impossibile a chi ha chiesto il prestito adempiere i suoi obblighi. Oppure chi ha fatto il prestito può all’improvviso avere bisogno del denaro prestato. Quando accadono cose del genere, come fece notare Shakespeare, amicizie e buoni rapporti possono essere in pericolo.
Naturalmente uno può avere buone ragioni per prendere a prestito del denaro. Di fronte a un dissesto finanziario causato da un incidente grave o alla perdita del lavoro, può considerarla l’unica risorsa. La Bibbia incoraggia chi ne ha la possibilità ad aiutare chi è nel bisogno. (Proverbi 3:27) Questo può includere prestare del denaro. Ma i cristiani che vi ricorrono come dovrebbero considerare i loro obblighi?
Princìpi di cui tener conto
La Bibbia non è una guida finanziaria. Non tratta tutti i particolari relativi ai prestiti. Sta alle parti in causa risolvere questioni quali se esigere un interesse o meno e di quale entità.b La Bibbia, tuttavia, provvede princìpi chiari e amorevoli che dovrebbero determinare l’atteggiamento e il comportamento di chi chiede o fa un prestito.
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Prestiti fra amiciSvegliatevi! 1999 | 8 aprile
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Chi fa il prestito
Anche se l’obbligo maggiore ricade su chi riceve il prestito, ci sono princìpi che riguardano pure chi lo fa. La Bibbia indica che se abbiamo la possibilità di aiutare chi è nel bisogno, dovremmo farlo. (Giacomo 2:14-16) Ma questo non significa che uno sia obbligato a prestare denaro, anche se chi glielo chiede è un fratello spirituale. “Accorto è chi ha visto la calamità e va a nascondersi”, dice la Bibbia. — Proverbi 22:3.
Conoscendo e comprendendo i rischi reali legati ai prestiti, chi ha discernimento valuterà attentamente qualsiasi richiesta di credito che potrebbe ricevere. La richiesta è valida? Colui che chiede il prestito ha riflettuto bene? È una persona ordinata e di cui si parla bene? È disposto a firmare un documento che definisca i termini dell’accordo? (Confronta Geremia 32:8-14). È davvero pronto a restituire?
Con questo non si vuole far pensare che un cristiano dovrebbe rifiutare un prestito a una persona bisognosa che potrebbe non essere in grado di restituirlo. Gli obblighi che il cristiano ha personalmente verso gli altri vanno molto al di là di un comportamento corretto negli affari. “Chiunque ha i mezzi di sostentamento di questo mondo e vede il proprio fratello nel bisogno e gli chiude la porta delle sue tenere compassioni, in che modo l’amore di Dio rimane in lui?”, chiede l’apostolo Giovanni. Sì, i cristiani non devono mostrare amore “a parole né con la lingua, ma con opera e verità”. — 1 Giovanni 3:17, 18.
In certi casi uno potrebbe decidere di non prestare denaro al suo fratello nel bisogno. Forse preferisce fargli un dono oppure aiutarlo in qualche altro modo. Con uno spirito simile, quando sorgono difficoltà riguardo a un prestito, chi ha fatto il prestito può decidere di agire con misericordia. Forse vorrà prendere in considerazione le mutate circostanze di chi ha ricevuto il prestito e dilazionare i pagamenti, ridurli o perfino annullare completamente il debito. Queste sono decisioni personali che ciascuno deve prendere da sé.
I cristiani dovrebbero ricordare che Dio osserva ogni cosa e ci chiederà conto di come ci comportiamo e usiamo le nostre risorse. (Ebrei 4:13) Il consiglio della Bibbia che ‘tutte le nostre cose si facciano con amore’ certo si applica ai prestiti fra amici. — 1 Corinti 16:14.
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