BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Traiamo beneficio dall’amorevole benignità di Geova
    La Torre di Guardia 2002 | 15 maggio
    • Traiamo beneficio dall’amorevole benignità di Geova

      “Chi è saggio? . . . Si mostrerà attento verso gli atti di amorevole benignità di Geova”. — SALMO 107:43.

      1. Dove ricorre per la prima volta nella Bibbia l’espressione “amorevole benignità”, e quali domande esamineremo in relazione a questa qualità?

      CIRCA 4.000 anni fa, Lot, nipote di Abraamo, disse a Geova: “Tu magnifichi la tua amorevole benignità”. (Genesi 19:19) Questa è la prima volta che l’espressione “amorevole benignità” ricorre nella Bibbia. Anche Giacobbe, Naomi, Davide e altri servitori di Geova Dio parlarono di questa sua qualità. (Genesi 32:10; Rut 1:8; 2 Samuele 2:6) In effetti l’espressione “amorevole benignità”, al singolare e al plurale, ricorre circa 250 volte nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Ma cosa si intende per amorevole benignità di Geova? A chi fu mostrata in passato? E come ne traiamo beneficio oggi?

      2. Perché il termine ebraico tradotto “amorevole benignità” è così difficile da definire, e qual è un’appropriata traduzione alternativa?

      2 Nelle Scritture, “amorevole benignità” traduce un termine ebraico così ricco di significato che nella maggioranza delle lingue non esiste una parola unica che ne renda pienamente il senso. Termini come “amore”, “misericordia” e “fedeltà” non ne esprimono tutte le sfumature di significato. Tuttavia l’espressione più elaborata “amorevole benignità”, osserva un lessico delle Scritture Ebraiche, “non è lontana dal pieno significato della parola”. (Theological Wordbook of the Old Testament) La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti dà appropriatamente “amore leale” come traduzione alternativa del termine ebraico reso “amorevole benignità”. — Esodo 15:13; Salmo 5:7; nota in calce.

      Diversa da amore e da lealtà

      3. Che differenza c’è fra amorevole benignità e amore?

      3 L’amorevole benignità, o amore leale, è strettamente legata alle qualità dell’amore e della lealtà. Tuttavia differisce da esse sotto importanti aspetti. Consideriamo la differenza fra amorevole benignità e amore. È possibile amare anche cose e concetti. La Bibbia parla di chi “ama il vino e l’olio” e di chi “ama la sapienza”. (Proverbi 21:17; 29:3) Ma l’amorevole benignità ha per oggetto delle persone, non concetti o cose inanimate. Per esempio, Esodo 20:6 si riferisce a persone quando dice che Geova “esercita amorevole benignità verso la millesima generazione”.

      4. Che differenza c’è fra amorevole benignità e lealtà?

      4 Il significato della parola ebraica resa “amorevole benignità” è più ampio anche di quello della parola “lealtà”. In certe lingue il termine “lealtà” è spesso usato per indicare l’atteggiamento che un subordinato dovrebbe avere verso il suo superiore. Ma, come rileva una studiosa, dal punto di vista biblico amorevole benignità “si riferisce più spesso alla relazione in senso contrario: il potente è leale verso il debole o il bisognoso o il subordinato”. Per questo il re Davide poté supplicare Geova dicendo: “Fa splendere sul tuo servitore la tua faccia. Salvami nella tua amorevole benignità”. (Salmo 31:16) A Geova, il potente, viene chiesto di mostrare amorevole benignità, o amore leale, al bisognoso, Davide. Dato che i bisognosi non hanno autorità sui potenti, tale amorevole benignità viene mostrata volontariamente, non per forza.

      5. (a) Quali caratteristiche dell’amorevole benignità di Dio sono evidenziate nella sua Parola? (b) Quali espressioni dell’amorevole benignità di Geova prenderemo in esame?

      5 “Chi è saggio?”, chiese il salmista. “Si mostrerà attento verso gli atti di amorevole benignità di Geova”. (Salmo 107:43) L’amorevole benignità di Geova può recare liberazione e salvezza. (Salmo 6:4; 119:88, 159) È una protezione e contribuisce a recare sollievo dalle difficoltà. (Salmo 31:16, 21; 40:11; 143:12) Grazie a questa qualità, è possibile riprendersi dal peccato. (Salmo 25:7) Analizzando certi racconti scritturali e altri passi biblici, vedremo che l’amorevole benignità di Geova (1) si esprime tramite specifiche azioni e (2) viene mostrata ai suoi fedeli servitori.

      Liberazione, un’espressione di amorevole benignità

      6, 7. (a) Come magnificò Geova la sua amorevole benignità nel caso di Lot? (b) In quale circostanza Lot menzionò l’amorevole benignità di Geova?

      6 Forse il modo migliore per comprendere la portata dell’amorevole benignità di Geova è quello di esaminare alcuni brani scritturali in cui si parla di questa qualità. In Genesi 14:1-16 leggiamo che Lot, nipote di Abraamo, fu portato via da forze nemiche e poi venne tratto in salvo da Abraamo. La vita di Lot fu nuovamente in pericolo quando Geova decise di distruggere la malvagia città di Sodoma, dove abitavano Lot e i suoi familiari. — Genesi 18:20-22; 19:12, 13.

      7 Poco prima della distruzione di Sodoma, gli angeli di Geova scortarono Lot e la sua famiglia fuori della città. In quella circostanza Lot disse: “Il tuo servitore ha trovato favore ai tuoi occhi in modo che tu magnifichi la tua amorevole benignità, che hai esercitato verso di me per conservare in vita la mia anima”. (Genesi 19:16, 19) Con queste parole Lot riconobbe che Geova aveva manifestato amorevole benignità in misura straordinaria traendolo in salvo. In questo caso Dio espresse la sua amorevole benignità mediante la liberazione e la salvezza. — 2 Pietro 2:7.

      L’amorevole benignità di Geova e la Sua guida

      8, 9. (a) Quale incarico Abraamo affidò al suo servitore? (b) Perché il servitore pregò che Dio usasse amorevole benignità, e cosa accadde mentre stava pregando?

      8 In Genesi capitolo 24 leggiamo di un’altra espressione di amorevole benignità, o amore leale, da parte di Dio. Vi si narra che Abraamo incaricò il suo servitore di recarsi nel paese in cui vivevano i parenti di Abraamo per trovare una moglie per suo figlio Isacco. (Versetti 2-4) Il compito era difficile, ma al servitore fu assicurato che avrebbe avuto la guida dell’angelo di Geova. (Versetto 7) Infine il servitore giunse a un pozzo fuori della “città di Nahor” (Haran o una località vicina) proprio quando le donne andavano ad attingervi l’acqua. (Versetti 10, 11) Quando vide avvicinarsi le donne, il servitore capì che la sua missione era giunta a un punto cruciale. Ma come avrebbe fatto a riconoscere la donna giusta?

      9 Rendendosi conto di aver bisogno dell’aiuto di Dio, il servitore di Abraamo pregò: “Geova, Dio del mio padrone Abraamo, fallo avvenire, ti prego, davanti a me quest’oggi e usa amorevole benignità al mio padrone Abraamo”. (Versetto 12) Come avrebbe espresso Geova la sua amorevole benignità? Il servitore chiese un segno specifico per poter riconoscere la giovane prescelta da Dio. (Versetti 13, 14) Una donna fece proprio quello che lui aveva chiesto a Geova. Era come se essa avesse udito la sua preghiera! (Versetti 15-20) Sbalordito, il servitore “la fissava con meraviglia”. Nondimeno c’erano alcune cose essenziali da verificare. Quella donna di bell’aspetto era parente di Abraamo? Era ancora nubile? Così il servitore rimase in silenzio “per sapere se Geova aveva fatto riuscire o no il suo viaggio”. — Versetti 16, 21.

      10. Perché il servitore di Abraamo concluse che Geova aveva mostrato amorevole benignità al suo padrone?

      10 Poco dopo la giovane rivelò di essere “la figlia di Betuel figlio di Milca, che essa partorì a Nahor”, fratello di Abraamo. (Genesi 11:26; 24:24) A quel punto il servitore comprese che Geova aveva esaudito la sua preghiera. Sopraffatto dall’emozione, si prostrò e disse: “Benedetto sia Geova, l’Iddio del mio padrone Abraamo, che non ha lasciato la sua amorevole benignità e la sua fidatezza verso il mio padrone. Essendo io per via, Geova mi ha guidato alla casa dei fratelli del mio padrone”. (Versetto 27) Provvedendo una guida, Dio mostrò amorevole benignità ad Abraamo, il padrone del servitore.

      L’amorevole benignità di Dio reca sollievo e protezione

      11, 12. (a) Durante quali prove Giuseppe fu oggetto dell’amorevole benignità di Geova? (b) Come fu espressa l’amorevole benignità di Dio nel caso di Giuseppe?

      11 Consideriamo ora Genesi capitolo 39. Parla di Giuseppe, pronipote di Abraamo che fu venduto schiavo in Egitto. Ciò nonostante, “Geova mostrò d’essere con Giuseppe”. (Versetti 1, 2) Perfino il padrone egiziano di Giuseppe, Potifar, riconobbe che Geova era con Giuseppe. (Versetto 3) Tuttavia Giuseppe dovette affrontare una prova molto difficile. Fu accusato falsamente di aver cercato di usare violenza alla moglie di Potifar, e fu messo in prigione. (Versetti 7-20) “Nella buca della prigione”, leggiamo, “afflissero con i ceppi i suoi piedi, la sua anima entrò nei ferri”. — Genesi 40:15; Salmo 105:18.

      12 Cosa accadde nel corso di quell’esperienza particolarmente dura? “Geova continuò ad essere con Giuseppe e gli mostrava amorevole benignità”. (Versetto 21a) Un particolare atto di amorevole benignità mise in moto una serie di eventi che a suo tempo recarono sollievo a Giuseppe dalle difficoltà che stava attraversando. Geova gli concesse “di trovare favore agli occhi dell’ufficiale capo della casa di prigionia”. (Versetto 21b) Di conseguenza l’ufficiale affidò a Giuseppe un incarico di responsabilità. (Versetto 22) Poi Giuseppe conobbe un uomo che in seguito parlò di lui al faraone d’Egitto. (Genesi 40:1-4, 9-15; 41:9-14) A sua volta il re elevò Giuseppe alla carica di secondo governante d’Egitto, ruolo che gli permise di compiere un’opera salvifica nel paese d’Egitto colpito dalla carestia. (Genesi 41:37-55) Le sofferenze di Giuseppe iniziarono quando aveva 17 anni e durarono per più di dodici anni! (Genesi 37:2, 4; 41:46) Ma in tutti quegli anni di angustia e afflizione, Geova Dio manifestò amorevole benignità verso Giuseppe proteggendolo dalla calamità e salvaguardandolo per fargli avere uno speciale ruolo nel Suo proposito.

      L’amorevole benignità di Dio non viene mai meno

      13. (a) Di quali espressioni dell’amorevole benignità di Geova si parla nel Salmo 136? (b) Cosa si può dire riguardo all’amorevole benignità?

      13 Geova espresse ripetutamente la sua amorevole benignità nei confronti del popolo di Israele. Il Salmo 136 narra che nella sua amorevole benignità Geova concesse agli israeliti liberazione (versetti 10-15), guida (versetto 16) e protezione (versetti 17-20). Manifestò la sua amorevole benignità anche verso singoli individui. Chi mostra amorevole benignità al prossimo lo fa compiendo volontariamente delle azioni per soddisfare qualche importante bisogno. Riguardo all’amorevole benignità, un’opera di consultazione biblica dice: “È un’azione che preserva o favorisce la vita. È un intervento a favore di chi ha subìto una disgrazia o è in pericolo”. Uno studioso l’ha definita “amore tradotto in azioni”.

      14, 15. Perché possiamo essere certi che Lot fu un approvato servitore di Dio?

      14 I brani di Genesi che abbiamo esaminato indicano che Geova non manca mai di manifestare amorevole benignità a quelli che lo amano. Lot, Abraamo e Giuseppe vissero in circostanze diverse e affrontarono prove diverse. Benché fossero uomini imperfetti, erano approvati servitori di Geova e avevano bisogno del suo aiuto. Sapere che il nostro amorevole Padre celeste mostra amorevole benignità a persone del genere ci conforta.

      15 Lot prese alcune decisioni poco sagge che crearono problemi. (Genesi 13:12, 13; 14:11, 12) Tuttavia manifestò pure qualità lodevoli. Quando due angeli di Dio arrivarono a Sodoma, mostrò loro ospitalità. (Genesi 19:1-3) Con fede, avvertì i suoi generi dell’imminente distruzione di Sodoma. (Genesi 19:14) L’opinione che Dio aveva di Lot è indicata in 2 Pietro 2:7-9: “[Geova] liberò il giusto Lot, che era grandemente afflitto dalla condotta dissoluta delle persone che sfidavano la legge — poiché quel giusto, a causa di ciò che vedeva e udiva mentre dimorava fra loro, si tormentava di giorno in giorno l’anima giusta a causa delle loro opere illegali — Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova”. Perciò Lot era un uomo giusto e la scrittura sottintende che era una persona di santa devozione. Come lui, anche noi siamo oggetto dell’amorevole benignità di Dio mentre compiamo “santi atti di condotta e opere di santa devozione”. — 2 Pietro 3:11, 12.

      16. La Bibbia parla di Abraamo e di Giuseppe in quali termini positivi?

      16 Il brano di Genesi capitolo 24 non lascia dubbi sul fatto che Abraamo aveva un’intima relazione con Geova. Il primo versetto dice che “Geova aveva benedetto Abraamo in ogni cosa”. Il servitore di Abraamo chiamò Geova ‘l’Iddio del mio padrone Abraamo’. (Versetti 12, 27) E il discepolo Giacomo dice che Abraamo fu “dichiarato giusto” e “fu chiamato ‘amico di Geova’”. (Giacomo 2:21-23) In gran parte questo può dirsi anche di Giuseppe. L’intima relazione che c’era fra Geova e Giuseppe è messa in risalto nell’intero capitolo 39 di Genesi. (Versetti 2, 3, 21, 23) Inoltre, riguardo a Giuseppe, il discepolo Stefano disse: “Dio era con lui”. — Atti 7:9.

      17. Cosa possiamo imparare dall’esempio di Lot, di Abraamo e di Giuseppe?

      17 I personaggi che abbiamo appena preso in esame e che beneficiarono dell’amorevole benignità di Dio erano persone che avevano una buona relazione con Geova Dio e servirono la sua causa in vari modi. Affrontarono ostacoli che da soli non avrebbero potuto sormontare. Erano in gioco la vita di Lot, la continuità della discendenza di Abraamo e il futuro ruolo di Giuseppe. Solo Geova poteva soddisfare i bisogni di quegli uomini devoti, e lo fece intervenendo con atti di amorevole benignità. Se vogliamo beneficiare per sempre dell’amorevole benignità di Dio, anche noi dobbiamo avere un’intima relazione personale con lui e continuare a fare la sua volontà. — Esdra 7:28; Salmo 18:50.

      I servitori di Dio sono privilegiati

      18. Cosa indicano vari passi biblici a proposito dell’amorevole benignità di Geova?

      18 L’amorevole benignità di Geova “ha riempito la terra”: quanto apprezziamo questa qualità di Dio! (Salmo 119:64) Con tutto il cuore rispondiamo al ritornello del salmista: “Oh rendano grazie a Geova per la sua amorevole benignità e per le sue meravigliose opere a favore dei figli degli uomini”. (Salmo 107:8, 15, 21, 31) Siamo felici che Geova estenda la sua amorevole benignità ai suoi approvati servitori, sia a livello individuale che come gruppo. In preghiera il profeta Daniele si rivolse a Geova come al “vero Dio, grande e tremendo, che osserva il patto e l’amorevole benignità verso quelli che lo amano e verso quelli che osservano i suoi comandamenti”. (Daniele 9:4) Il re Davide pregò: “Continua a mostrare la tua amorevole benignità a quelli che ti conoscono”. (Salmo 36:10) Come siamo grati che Geova esprima amorevole benignità verso i suoi servitori! — 1 Re 8:23; 1 Cronache 17:13.

      19. Quali domande prenderemo in esame nell’articolo che segue?

      19 Quali servitori di Geova siamo davvero privilegiati! Oltre a beneficiare dell’amore che Dio manifesta al genere umano in generale, godiamo di speciali benedizioni grazie all’amorevole benignità, o amore leale, del nostro Padre celeste. (Giovanni 3:16) Traiamo beneficio da questa preziosa qualità di Geova specialmente nei momenti di bisogno. (Salmo 36:7) Ma come possiamo imitare l’amorevole benignità di Geova Dio? Personalmente, manifestiamo questa importante qualità? Queste e altre domande saranno prese in esame nel prossimo articolo.

  • Mostrate amorevole benignità a quelli che sono nel bisogno
    La Torre di Guardia 2002 | 15 maggio
    • Mostrate amorevole benignità a quelli che sono nel bisogno

      “Praticate amorevole benignità . . . l’uno verso l’altro”. — ZACCARIA 7:9.

      1, 2. (a) Perché dovremmo manifestare amorevole benignità? (b) Quali domande prenderemo in considerazione?

      NELLA sua Parola, Geova Dio ci esorta ad amare l’“amorevole benignità”. (Michea 6:8, nota in calce) Ci spiega anche le ragioni per cui dovremmo farlo. Una è che “l’uomo di amorevole benignità tratta rimunerativamente la sua propria anima”. (Proverbi 11:17) È così. Mostrare amorevole benignità, o amore leale, permette di stringere vincoli calorosi e duraturi con altri. In tal modo avremo amici leali, una ricompensa di grande valore! — Proverbi 18:24.

      2 Inoltre le Scritture ci dicono: “Chi persegue la giustizia e l’amorevole benignità troverà vita”. (Proverbi 21:21) Perseguendo l’amorevole benignità, infatti, diveniamo cari a Dio e abbiamo l’opportunità di ricevere benedizioni future, compresa la vita eterna. Ma come possiamo mostrare amorevole benignità? A chi dovremmo mostrarla? Inoltre, c’è differenza fra amorevole benignità e normale benignità umana o benignità in generale?

      Benignità umana e amorevole benignità

      3. Che differenza c’è fra amorevole benignità e benignità umana?

      3 La normale benignità umana differisce dall’amorevole benignità sotto vari aspetti. Per esempio, quelli che manifestano benignità umana spesso lo fanno senza avere un profondo attaccamento o un rapporto personale con le persone a cui la mostrano. Se invece mostriamo amorevole benignità a qualcuno, proviamo amorevole attaccamento per quella persona. Nella Bibbia troviamo espressioni di amorevole benignità fra esseri umani che scaturiscono da rapporti già esistenti fra loro. (Genesi 20:13; 2 Samuele 3:8; 16:17) Altre si basano su rapporti nati da precedenti atti di benignità. (Giosuè 2:1, 12-14; 1 Samuele 15:6; 2 Samuele 10:1, 2) Per illustrare questa differenza, confrontiamo due esempi biblici, uno di benignità e l’altro di amorevole benignità fra esseri umani.

      4, 5. In che modo i due esempi biblici qui citati illustrano la differenza fra benignità umana e amorevole benignità?

      4 Un esempio di benignità umana riguarda un gruppo di naufraghi, fra i quali c’era l’apostolo Paolo. Furono gettati a riva sull’isola di Malta. (Atti 27:37–28:1) Benché gli isolani non avessero avuto precedenti rapporti con quei naufraghi stranieri, né avessero alcun legame con loro, li ricevettero in maniera ospitale, mostrando loro “straordinaria benignità umana”. (Atti 28:2, 7) La loro ospitalità, per quanto benevola, fu incidentale e rivolta ad estranei. Si trattò quindi di benignità umana.

      5 Per contro, considerate l’ospitalità che il re Davide mostrò a Mefiboset, figlio del suo amico Gionatan. Davide disse a Mefiboset: “Tu stesso mangerai pane alla mia tavola di continuo”. Spiegando perché aveva deciso così, Davide gli disse: “Immancabilmente eserciterò amorevole benignità verso di te per amore di Gionatan tuo padre”. (2 Samuele 9:6, 7, 13) L’ospitalità di Davide, che durò nel tempo, è giustamente definita amorevole benignità, non semplice benignità, perché fu una dimostrazione della sua lealtà nei confronti di un rapporto preesistente. (1 Samuele 18:3; 20:15, 42) Similmente oggi i servitori di Dio mostrano benignità umana al prossimo in generale. Tuttavia esprimono costantemente amorevole benignità, o amore leale, verso quelli che come loro hanno un’approvata relazione con Dio. — Matteo 5:45; Galati 6:10.

      6. Quali caratteristiche dell’amorevole benignità fra esseri umani vengono evidenziate nella Parola di Dio?

      6 Per individuare ulteriori caratteristiche dell’amorevole benignità, esamineremo in breve tre brani biblici che la illustrano. Da essi noteremo che l’amorevole benignità mostrata a esseri umani (1) si esprime con azioni specifiche, (2) si manifesta volontariamente e (3) si estende specialmente a quelli che sono nel bisogno. Questi brani inoltre ci aiutano a capire come possiamo esercitare amorevole benignità oggi.

      Un padre mostra amorevole benignità

      7. Cosa disse il servitore di Abraamo a Betuel e a Labano, e come presentò infine la questione?

      7 In Genesi 24:28-67 troviamo il resto del racconto circa il servitore di Abraamo menzionato nell’articolo precedente. Dopo aver incontrato Rebecca, fu invitato a casa di Betuel, il padre di lei. (Versetti 28-32) Lì il servitore narrò nei particolari come si era mosso per cercare una moglie per il figlio di Abraamo. (Versetti 33-47) Ribadì che considerava il successo avuto fino a quel momento un segno da Geova, ‘che mi ha guidato nella vera via per prendere la figlia del fratello del mio padrone per suo figlio’. (Versetto 48) Probabilmente il servitore sperava che il suo appassionato racconto convincesse Betuel e suo figlio Labano che la sua missione era diretta da Geova. Infine il servitore disse: “Se realmente esercitate amorevole benignità e fidatezza verso il mio padrone, dichiaratemelo; ma se no, dichiaratemelo, perché mi volga a destra o a sinistra”. — Versetto 49.

      8. Quale fu la reazione di Betuel per quanto riguardava Rebecca?

      8 Geova aveva già mostrato amorevole benignità ad Abraamo. (Genesi 24:12, 14, 27) Avrebbe Betuel fatto altrettanto permettendo a Rebecca di partire insieme al servitore di Abraamo? All’amorevole benignità divina si sarebbe aggiunta l’amorevole benignità umana? Oppure il lungo viaggio del servitore sarebbe risultato vano? Il servitore di Abraamo dovette sentirsi molto confortato udendo Labano e Betuel dire: “Questa cosa è emanata da Geova”. (Versetto 50) Riconobbero che nella faccenda c’era la mano di Geova e accettarono immediatamente la sua decisione. Dopo ciò, Betuel espresse amorevole benignità aggiungendo: “Rebecca è qui davanti a te. Prendila e va, e divenga moglie del figlio del tuo padrone, proprio come Geova ha parlato”. (Versetto 51) Rebecca accompagnò di buon grado il servitore di Abraamo e presto divenne la diletta moglie di Isacco. — Versetti 49, 52-58, 67.

      Amorevole benignità mostrata da un figlio

      9, 10. (a) Cosa chiese Giacobbe al figlio Giuseppe di fare per lui? (b) In che modo Giuseppe mostrò amorevole benignità a suo padre?

      9 Anche Giacobbe, nipote di Abraamo, fu oggetto di amorevole benignità. Come indica Genesi capitolo 47, Giacobbe in quel tempo viveva in Egitto e ‘si avvicinavano i giorni in cui doveva morire’. (Versetti 27-29) Era preoccupato perché sarebbe morto fuori della terra che Dio aveva promesso ad Abraamo. (Genesi 15:18; 35:10, 12; 49:29-32) Giacobbe non voleva essere sepolto in Egitto, per cui diede disposizioni affinché i suoi resti fossero trasportati nel paese di Canaan. Chi meglio del suo influente figlio Giuseppe poteva garantire che le sue volontà venissero rispettate?

      10 Il racconto dice che Giacobbe “chiamò dunque suo figlio Giuseppe e gli disse: ‘Se, ora, ho trovato favore ai tuoi occhi, . . . devi esercitare amorevole benignità e fidatezza verso di me. (Ti prego, non mi seppellire in Egitto). E devo giacere con i miei padri, e devi portarmi fuori d’Egitto e seppellirmi nel loro sepolcro’”. (Genesi 47:29, 30) Giuseppe promise che avrebbe onorato quella richiesta e di lì a poco Giacobbe morì. Giuseppe e gli altri figli di Giacobbe ne portarono la salma “nel paese di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, il campo che Abraamo aveva acquistato”. (Genesi 50:5-8, 12-14) Così Giuseppe esercitò amorevole benignità verso suo padre.

      Amorevole benignità da parte di una nuora

      11, 12. (a) In che modo Rut mostrò amorevole benignità a Naomi? (b) In che senso nell’“ultimo caso” Rut mostrò amorevole benignità ancor meglio che nel “primo”?

      11 Il libro di Rut narra come la vedova Naomi beneficiò dell’amorevole benignità della nuora moabita, Rut, anche lei vedova. Quando Naomi decise di tornare a Betleem di Giuda, Rut manifestò amorevole benignità e determinazione, dicendo: “Dove andrai tu andrò io, e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio”. (Rut 1:16) In seguito Rut espresse amorevole benignità dicendosi disposta a sposare Boaz, anziano parente di Naomi.a (Deuteronomio 25:5, 6; Rut 3:6-9) Questi disse a Rut: “Hai espresso la tua amorevole benignità meglio nell’ultimo caso che nel primo, non andando dietro ai giovani, miseri o ricchi”. — Rut 3:10.

      12 Il ‘primo caso’ in cui Rut aveva manifestato amorevole benignità si riferiva a quando aveva lasciato il suo popolo per stare con Naomi. (Rut 1:14; 2:11) Ma anche quell’atto era stato superato dall’“ultimo caso”, quando Rut aveva manifestato amorevole benignità accettando di sposare Boaz. Ora Rut sarebbe stata in grado di dare un erede a Naomi, che aveva oltrepassato l’età feconda. Il matrimonio ebbe luogo e, quando in seguito Rut partorì, le donne di Betleem dichiararono: “È nato un figlio a Naomi”. (Rut 4:14, 17) Rut era davvero “una donna eccellente” e fu ricompensata da Geova con il meraviglioso privilegio di diventare un’antenata di Gesù Cristo. — Rut 2:12; 3:11; 4:18-22; Matteo 1:1, 5, 6.

      Espressa con le azioni

      13. Come espressero amorevole benignità Betuel, Giuseppe e Rut?

      13 Avete notato in che modo Betuel, Giuseppe e Rut espressero amorevole benignità? Non semplicemente con parole benevole, ma con azioni specifiche. Betuel non si limitò a dire: ‘Ecco Rebecca’, ma le permise di partire. (Genesi 24:51, 59) Giuseppe non disse soltanto: “Io stesso farò secondo la tua parola”, ma lui e i suoi fratelli ‘fecero esattamente come Giacobbe aveva loro comandato’. (Genesi 47:30; 50:12, 13) Rut non solo disse: “Dove andrai tu andrò io”, ma lasciò il suo popolo e accompagnò Naomi, “ed entrambe continuarono per la loro via finché giunsero a Betleem”. (Rut 1:16, 19) Nel paese di Giuda, Rut agì nuovamente “secondo tutto ciò che sua suocera le aveva comandato”. (Rut 3:6) Sì, Rut, come gli altri esempi citati, espresse amorevole benignità con le azioni.

      14. (a) In quali modi gli odierni servitori di Dio mostrano amorevole benignità con le azioni? (b) Quali atti di amorevole benignità compiono i cristiani della vostra zona?

      14 È incoraggiante vedere che oggi i servitori di Dio continuano a esprimere amorevole benignità con le azioni. Per esempio, pensate a quelli che danno costante sostegno emotivo agli infermi, ai depressi o ai compagni di fede addolorati. (Proverbi 12:25) Considerate anche i molti testimoni di Geova che accompagnano fedelmente in macchina le persone anziane perché possano assistere alle settimanali adunanze di congregazione. Anna, che ha 82 anni e soffre di artrite, esprime i sentimenti di molti quando dice: “Essere accompagnata a tutte le adunanze è una benedizione di Geova. Lo ringrazio dal profondo del cuore per avermi dato fratelli e sorelle così amorevoli”. Nella vostra congregazione, fate anche voi qualcosa di simile? (1 Giovanni 3:17, 18) In caso affermativo, sappiate che la vostra amorevole benignità è profondamente apprezzata.

      Manifestata volontariamente

      15. Quale caratteristica dell’amorevole benignità è sottolineata dai tre brani biblici che abbiamo esaminato?

      15 I brani biblici che abbiamo esaminato mostrano pure che l’amorevole benignità si manifesta spontaneamente, volontariamente, non per forza. Betuel collaborò volontariamente col servitore di Abraamo, e altrettanto fece Rebecca. (Genesi 24:51, 58) Giuseppe mostrò amorevole benignità senza che nessuno lo spingesse. (Genesi 50:4, 5) Rut la moabita ‘insisté ad andare con Naomi’. (Rut 1:18) Quando la suocera le suggerì di andare da Boaz, Rut fu spinta dall’amorevole benignità a dichiarare: “Farò tutto ciò che mi dici”. — Rut 3:1-5.

      16, 17. Cosa rende particolarmente significativa l’amorevole benignità di Betuel, Giuseppe e Rut, e cosa li spinse a manifestare questa qualità?

      16 L’amorevole benignità mostrata da Betuel, Giuseppe e Rut è particolarmente significativa perché né Abraamo né Giacobbe né Naomi potevano esercitare alcuna pressione esterna. Dopo tutto Betuel non aveva nessun obbligo legale di separarsi dalla figlia. Avrebbe potuto benissimo dire al servitore di Abraamo: ‘Non se ne parla: voglio che la mia laboriosa figliola rimanga vicino a me’. (Genesi 24:18-20) Similmente Giuseppe era libero di decidere se ottemperare o no alla richiesta del padre, dato che, una volta morto, Giacobbe non avrebbe potuto obbligarlo a mantenere la parola. Naomi stessa indicò che Rut era libera di rimanere nel paese di Moab. (Rut 1:8) Era anche libera di sposare uno dei “giovani” invece dell’anziano Boaz.

      17 Betuel, Giuseppe e Rut mostrarono volontariamente amorevole benignità: desideravano farlo. Sentirono la responsabilità morale di manifestare questa qualità verso persone cui erano legati, così come in seguito il re Davide fu spinto a manifestarla nei confronti di Mefiboset.

      18. (a) Con che spirito gli anziani cristiani ‘pascono il gregge’? (b) Quali sentimenti espresse un anziano circa l’aiutare i fratelli?

      18 L’amorevole benignità continua a distinguere i servitori di Dio, compresi gli uomini che pascono il suo gregge. (Salmo 110:3; 1 Tessalonicesi 5:12) Tali anziani, o sorveglianti, sentono la responsabilità di vivere all’altezza della fiducia concessa loro in virtù della loro nomina. (Atti 20:28) Nondimeno la loro opera pastorale e altri atti di amorevole benignità a favore della congregazione vengono compiuti “non per forza, ma volontariamente”. (1 Pietro 5:2) Gli anziani pascono il gregge perché hanno sia la responsabilità che il desiderio di farlo. Esprimono amorevole benignità verso le pecore di Cristo perché devono e vogliono farlo. (Giovanni 21:15-17) “Mi piace andare a trovare i fratelli a casa o telefonare anche solo per far sapere loro che li penso”, dice un anziano cristiano. “Provo molta gioia e soddisfazione ad aiutare i fratelli”. In tutto il mondo gli anziani premurosi condividono sinceramente questi sentimenti.

      Mostrate amorevole benignità a chi è nel bisogno

      19. Cosa sottolineano riguardo all’amorevole benignità i brani biblici che abbiamo analizzato in questo articolo?

      19 I brani biblici che abbiamo analizzato sottolineano pure che si deve mostrare amorevole benignità a coloro che da soli non potrebbero soddisfare determinati bisogni. Per perpetuare la sua discendenza, Abraamo aveva bisogno della collaborazione di Betuel. Per far trasportare i suoi resti in Canaan, Giacobbe aveva bisogno dell’aiuto di Giuseppe. E per avere un erede, Naomi aveva bisogno dell’assistenza di Rut. Né Abraamo, né Giacobbe né Naomi potevano soddisfare i rispettivi bisogni senza un aiuto esterno. Similmente oggi si dovrebbe mostrare amorevole benignità specialmente a chi è nel bisogno. (Proverbi 19:17) Dovremmo imitare il patriarca Giobbe, che prestava attenzione ‘all’afflitto che invocava aiuto e all’orfano di padre e a chiunque non avesse soccorritore’, come pure a “colui che stava per perire”. Giobbe ‘allietava anche il cuore della vedova’ e divenne ‘occhi per il cieco e piedi per lo zoppo’. — Giobbe 29:12-15.

      20, 21. Chi ha bisogno delle nostre espressioni di amorevole benignità, e cosa dovrebbe essere determinato a fare ognuno di noi?

      20 In realtà ci sono ‘afflitti che invocano aiuto’ in ogni congregazione cristiana. Ciò può essere dovuto a fattori come solitudine, scoraggiamento, sentimenti di indegnità, delusioni, gravi malattie o morte di una persona cara. Qualunque sia la causa, proviamo affetto per questi cari fratelli e dovremmo soddisfare i loro bisogni con spontanei e costanti atti di amorevole benignità. — 1 Tessalonicesi 5:14.

      21 Continuiamo dunque a imitare Geova Dio, che è “abbondante in amorevole benignità”. (Esodo 34:6; Efesini 5:1) Possiamo farlo compiendo volontariamente azioni specifiche, specialmente a favore di quelli che sono nel bisogno. Di sicuro onoreremo Geova e proveremo grande gioia ‘praticando l’amorevole benignità l’uno verso l’altro’. — Zaccaria 7:9.

      [Nota in calce]

      a Per maggiori informazioni su questo tipo di matrimonio, vedi Perspicacia nello studio delle Scritture, Volume 2, pagina 233, edito dai testimoni di Geova.

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi