-
L’arrivo della Bibbia nella “grande isola rossa”La Torre di Guardia 2009 | 15 dicembre
-
-
Si inizia a tradurre
All’inizio degli anni ’20 del XIX secolo l’unica forma scritta di malagasy era il sorabe, che usava caratteri arabi. Solo pochissime persone erano in grado di leggerlo. Perciò i missionari si rivolsero al re Radama I, il quale li autorizzò a impiegare l’alfabeto latino al posto del sorabe.
-
-
L’arrivo della Bibbia nella “grande isola rossa”La Torre di Guardia 2009 | 15 dicembre
-
-
In seguito incoraggiò Radama I, re del Madagascar, a invitare degli insegnanti della London Missionary Society sulla “grande isola rossa”, come spesso viene chiamato il Madagascar per il colore predominante del suolo.
-
-
L’arrivo della Bibbia nella “grande isola rossa”La Torre di Guardia 2009 | 15 dicembre
-
-
Un’altra battuta d’arresto si ebbe in seguito alla morte del re Radama I, il 27 luglio 1828. Il re aveva appoggiato il progetto con entusiasmo. David Jones aveva osservato in proposito: “Il re Radama è straordinariamente gentile e affabile. È un convinto fautore dell’istruzione, e stima l’educazione del suo popolo nelle arti della civiltà più dell’oro e dell’argento”.
-