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  • g86 8/2 pp. 29-31
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1986
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  • L’AIDS si diffonde
  • Minacciata la sopravvivenza del condor
  • Un paese piccolo, un problema grande
  • Origini demoniache del carnevale
  • Rovinato l’anniversario
  • Nuovi fanalini dei freni
  • Legge regionale tutela i diritti del paziente
  • ‘Non è posto per i malati’
  • Madri adolescenti
  • Latte per le ossa
  • Quali i soggetti a rischio?
    Svegliatevi! 1986
  • Portatori del virus dell’AIDS: Quanti potrebbero morirne?
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  • AIDS: Sono un soggetto a rischio?
    Svegliatevi! 1993
  • AIDS: Il pericolo incombe sugli adolescenti
    Svegliatevi! 1991
Altro
Svegliatevi! 1986
g86 8/2 pp. 29-31

Uno sguardo al mondo

L’AIDS si diffonde

“Da un capo all’altro del paese, persone di vari ambienti sono preoccupate che la sindrome da immunodeficienza acquisita possa diffondersi più facilmente di quanto non credano ora le autorità sanitarie”, dice U.S.News & World Report. “I casi raddoppiano ogni 12 mesi, e gli esperti credono che oltre un milione di persone possano essere state esposte al virus dell’AIDS”. Anche se la maggioranza di esse non hanno contratto la malattia nella forma mortale, possono trasmettere ad altri l’infezione. Recenti ricerche indicano pure che l’ulteriore esposizione al virus dell’AIDS, o forse anche ad altri virus, può far insorgere in tali persone la malattia in tutta la sua virulenza. Molti che sono portatori del virus dell’AIDS non lo sanno neppure, dato che i sintomi possono non manifestarsi che cinque o sei anni dopo l’esposizione. Oltre 7.000 vittime dell’AIDS sono già morte negli Stati Uniti. La malattia viene trasmessa mediante contatto sessuale, trasfusioni di sangue e uso da parte di tossicodipendenti dello stesso ago ipodermico. I neonati inoltre possono prenderla dalla madre che è portatrice del virus.

Il fatto che l’AIDS può avere esito mortale ha fatto passare in secondo piano il timore un tempo diffuso dell’herpes genitale e ha indotto a prendere alcune misure senza precedenti. Il sindaco di San Antonio (Texas, USA) ha raccomandato a coloro che sono affetti da AIDS di “trascendere i loro diritti personali”, mentre il locale Ufficio d’Igiene li ha avvertiti che l’impegnarsi in attività sessuali o il donare sangue potrebbe renderli passibili di accusa di reato. Alcune chiese hanno smesso di usare lo stesso calice per la Comunione. I servizi militari degli USA sottopongono ora tutte le reclute all’esame per la diagnosi dell’AIDS. Scuole in cui bambini affetti da AIDS sono ammessi sono state boicottate da genitori preoccupati. E in seguito alla notizia che l’attore Rock Hudson era morto di AIDS, l’Associazione Attori del Cinema negli USA richiede ora che gli artisti siano informati in anticipo se dovranno girare scene che prevedono baci appassionati.

Minacciata la sopravvivenza del condor

Il condor, uno degli uccelli più grandi originari dell’America del Nord, vanta un’apertura alare di 3 metri e può arrivare a pesare fino a 10 chili. Al presente se ne sono visti solo sette in volo sopra il loro habitat in California. Secondo la rivista Science, la popolazione di questa specie è scesa da circa 40 unità nel 1967 a 15 nel 1984. Altri sei sono morti dal novembre 1984 all’aprile 1985. Sebbene ci siano 20 di questi uccelli in cattività, è in gioco la sopravvivenza della loro specie. Il condor raggiunge l’età della riproduzione a sei o sette anni e di solito depone un uovo ogni due anni. Questo basso ritmo riproduttivo e l’intrusione dell’uomo nell’habitat del condor, oltre alla contaminazione da piombo e da altri veleni dei cibi di cui si nutre, costituiscono una grave minaccia per la sua sopravvivenza.

Un paese piccolo, un problema grande

Il Belize ha meno di 160.000 abitanti, eppure, come riferiva il New York Times, si dice che sia “il più importante centro dell’America Centrale per il traffico di narcotici e che si trovi al quarto posto tra i massimi fornitori di marijuana degli Stati Uniti, venendo dopo Colombia, Messico e Giamaica”. Circa l’85 per cento del raccolto riesce a entrare ogni anno negli Stati Uniti malgrado gli arresti, i tentativi di debellarlo e gli sforzi compiuti per informare il pubblico circa i pericoli del traffico di marijuana. “Se permettiamo che continui, possiamo perdere il nostro Governo, la nostra indipendenza”, ha detto il primo ministro Manuel Esquivel.

Origini demoniache del carnevale

Quali sono le origini del carnevale? Non certo cristiane, spiega La Stampa del 19 febbraio 1985. Si può vederne una radice nei saturnali romani, durante i quali i ruoli sociali consueti erano stravolti, per esempio gli schiavi comandavano ed erano serviti dai padroni. L’articolo osserva a questo riguardo: “Era molto più che uno scherzo, perché rovesciare l’ordine delle cose significa ritornare al caos, ed è qualcosa di demoniaco. . . . Le maschere, per lo più orride ed evocanti forme animali o demoniache, esprimono una caotica promiscuità, il cadere delle distinzioni, dei confini”.

Rovinato l’anniversario

Le celebrazioni per il 40º anniversario dell’ONU hanno avuto una conclusione deludente, poiché i paesi membri non sono riusciti ad accordarsi su una dichiarazione di intenti. Oltre 200 personalità in visita hanno pronunciato più di un milione di parole durante la sessione dell’Assemblea Generale durata sei settimane, senza risolvere alcun conflitto e senza accordarsi su quella che doveva essere una “Dichiarazione in occasione del 40º anniversario”. Perché? “Alcune nazioni si sono servite della dichiarazione per il proprio tornaconto”, ha ammesso il delegato americano Harvey Feldman. “Le riunioni sono state rovinate dalle tensioni fra Est e Ovest e fra Nord e Sud e, in particolare, dai problemi mediorientali”. Il primo ministro indiano Rajiv Gandhi si è espresso in breve, dicendo: “Certi paesi non sono disposti a cooperare per ottenere un risultato che vada bene per tutti”.

Esprimendo le preoccupazioni di molti capi del mondo, il ministro degli Esteri dell’Afghanistan, Shah Mohammad Dost, ha detto: “È deplorevole celebrare il 40º anniversario della costituzione di questa organizzazione quando . . . il mondo oscilla precariamente sull’orlo dell’abisso di una catastrofe nucleare, che minaccia non solo l’intera civiltà ma l’esistenza stessa di qualsiasi forma di vita sulla terra. Nulla potrebbe essere più lontano dai sogni e dagli ideali dei fondatori e dei firmatari della Carta delle Nazioni Unite”. Eppure l’Assemblea Generale ha terminato la sua sessione dichiarando il 1986 Anno Internazionale della Pace.

Nuovi fanalini dei freni

Un fanalino del freno, situato a livello degli occhi nel finestrino posteriore di un’auto, sarebbe molto più visibile di quelli posti a livello più basso. Usato insieme ai normali fanalini dei freni, ridurrebbe i tamponamenti niente meno che del 53 per cento. Negli Stati Uniti il nuovo fanalino sarà obbligatorio su tutte le macchine del 1986. Può anche essere acquistato con poca spesa per installarlo sulle macchine usate. “Il National Highway Traffic Safety Administration [ente nazionale che si occupa della sicurezza del traffico] calcola che gli utenti risparmieranno 394 milioni di dollari all’anno in tamponamenti”, afferma la rivista Prevention.

Legge regionale tutela i diritti del paziente

La Regione Friuli Venezia-Giulia ha recentemente promulgato una legge “per la salvaguardia dei diritti del cittadino nell’ambito dei servizi delle unità sanitarie locali” che dà risalto al rispetto della volontà del paziente.

L’articolo 6 della citata legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 1985, n. 203, precisa infatti che “in caso di rifiuto del paziente [di un trattamento diagnostico-terapeutico] e se non sono possibili prestazioni alternative il responsabile della struttura provvederà, ove possibile, a trasferire il paziente in altra struttura”. Lo stesso articolo afferma che “del rifiuto del paziente deve farsi esplicita menzione in cartella clinica, indicando i motivi, le prestazioni sanitarie alternative proposte e le motivazioni tecniche del suo eventuale trasferimento in altra struttura. . . . Allorché il malato è completamente o parzialmente incapace, di diritto o di fatto, di far valere i diritti di cui ai commi precedenti, gli stessi sono esercitati dalla persona che ha titolo e che ne risponde ai sensi di legge”.

La legge citata precisa inoltre (articolo 3) che “gli operatori delle unità sanitarie locali devono rispettare la dignità civile ed umana dell’utente [paziente], le sue convinzioni personali, politiche e religiose, la riservatezza, sia essa attinente alla sfera psicofisica che sociale del malato”. Gli abitanti del Friuli Venezia-Giulia possono pertanto riferirsi alle suddette disposizioni per sostenere il loro diritto di rifiutare trattamenti sanitari indesiderati o ritenuti pericolosi, ivi comprese le emotrasfusioni.

‘Non è posto per i malati’

Un numero straordinariamente grande di persone ricoverate in ospedale contraggono infezioni che non hanno niente a che vedere con la malattia per cui vi sono entrate. Un servizio pubblicato in un recente numero di Discover calcola che due milioni di americani prendano infezioni durante la degenza, aumentando le spese mediche di ben 2 miliardi di dollari all’anno. In media queste malattie prolungano di quattro giorni la degenza ospedaliera del paziente, con una ulteriore spesa di 800 dollari (circa 1.350.000 lire). Ogni anno muoiono intorno a 300.000 pazienti a causa di queste infezioni. Le cifre però non tengono conto di altri incidenti, come errori di anestesia e farmaci sbagliati, cose che danneggiano ogni anno milioni di pazienti. Il dott. Lowell Levin, professore di salute pubblica alla Yale University, dice: “Sembra uno scherzo, ma l’ospedale non è posto per un malato”.

Madri adolescenti

La promiscuità fra adolescenti che provoca gravidanze indesiderate è “al presente il problema più pressante della nostra società”, dice il dott. Charl Roux, responsabile della pianificazione familiare presso il reparto di ginecologia dell’Ospedale Tygerberg di Città del Capo. Nel 1984 il 20 per cento di tutti i nati registrati in questo ospedale erano figli di adolescenti, due delle quali, a 19 anni, erano incinte per la nona volta. Il dott. Roux dice che gli adulti sono in gran parte responsabili dei problemi sociali che sorgono quando non insegnano ai loro figli i fatti della vita e quando non danno il buon esempio. “È responsabilità dei genitori creare un clima che escluda la possibilità che un figlio sia così impaurito o inibito da non discutere cose di questo genere con loro”, ha detto.

Latte per le ossa

Secondo quanto scrive Asiaweek, pare che bere molto latte nell’infanzia favorisca lo sviluppo della massa ossea a livello ottimale. Il latte è ricco di calcio, un elemento naturale di sostegno delle ossa. Uno studio effettuato tra 255 donne dai 49 ai 66 anni mostra che quelle che avevano bevuto molto latte durante l’infanzia avevano ossa più compatte. Questi dati sono importanti per le donne, dal momento che sono più soggette a soffrire di osteoporosi, malattia che, a causa della diminuita produzione di ormoni sessuali e dell’invecchiamento, riduce la massa ossea e può causare fratture spontanee.

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