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A chi è rivolto il nostro sguardo?La Torre di Guardia (per lo studio) 2018 | Luglio
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Gli israeliti si trovarono di nuovo in un posto che venne poi chiamato Meriba. Ma non era la stessa località: questa era vicino a Cades, in prossimità del confine con la Terra Promessa.a Gli israeliti si lamentarono ancora una volta per la mancanza d’acqua (Num. 20:1-5). Ma in questa occasione Mosè si comportò diversamente.
9. Quali istruzioni ricevette Mosè, ma cosa fece? (Vedi l’immagine iniziale.)
9 Come reagì Mosè a questa ribellione? Rivolse di nuovo il suo sguardo a Geova in cerca di guida. Ma questa volta Geova non gli disse di colpire la roccia; gli disse di prendere il bastone, radunare il popolo davanti alla rupe e poi parlare alla rupe (Num. 20:6-8). Ma Mosè non parlò alla rupe. Sfogò invece la sua esasperazione gridando ai presenti: “Ora ascoltate, ribelli! Dobbiamo farvi uscire acqua da questa rupe?” Poi colpì la rupe, non una ma due volte (Num. 20:10, 11).
10. Come reagì Geova di fronte al comportamento di Mosè?
10 Geova si infuriò con Mosè (Deut. 1:37; 3:26). Come mai? Un motivo potrebbe essere il fatto che Mosè non ubbidì alle nuove istruzioni che aveva ricevuto da Geova.
11. Perché il fatto che Mosè abbia colpito la roccia può aver sminuito il miracolo di Geova?
11 Potrebbe esserci anche un altro motivo. Le formazioni rocciose nella zona della prima Meriba sono di granito. Il granito è così duro che, a prescindere da quanto uno colpisca forte, nessuno si aspetterebbe di veder uscire dell’acqua. Al contrario, il tipo di roccia presente nella zona della seconda Meriba è solitamente calcareo. Data la natura porosa della roccia calcarea, l’acqua spesso riesce a penetrare e si raccoglie in riserve sotterranee da cui si può attingere. Dal momento che Mosè non parlò alla rupe ma la colpì due volte, gli israeliti avrebbero potuto pensare che l’acqua fosse uscita da quella roccia porosa per cause naturali e non grazie a Geova. Non possiamo dirlo con certezza, ma in un caso del genere Mosè avrebbe reso quel miracolo meno miracoloso.b
IN CHE SENSO MOSÈ SI RIBELLÒ?
12. Per quale altro motivo Geova potrebbe essersi infuriato con Mosè e Aronne?
12 C’è un’altra spiegazione plausibile del perché Geova si infuriò con Mosè e Aronne. Mosè disse al popolo: “Dobbiamo farvi uscire acqua da questa rupe?” Dicendo “dobbiamo”, Mosè si riferiva probabilmente a sé stesso e ad Aronne. Le parole di Mosè indicavano una grave mancanza di rispetto per Geova, la vera fonte di quel miracolo. Questa possibilità sembra confermata da Salmo 106:32, 33, dove leggiamo: “Provocarono Dio alle acque di Meriba, e questo a causa loro si rivelò disastroso per Mosè. Lo amareggiarono, e lui parlò in maniera avventata” (Num. 27:14).c Mosè non diede a Geova l’onore che meritava. Geova disse a Mosè e Aronne: “Entrambi vi siete ribellati al mio ordine” (Num. 20:24). Fu davvero un peccato grave!
13. Perché la punizione che Geova diede a Mosè fu sia appropriata che coerente?
13 Mosè e Aronne avevano ricevuto da Geova l’incarico di guidare il suo popolo, e per questo lui avrebbe chiesto conto delle loro azioni in misura maggiore (Luca 12:48). In precedenza Geova aveva negato la possibilità di entrare nella Terra Promessa a un’intera generazione di israeliti che si erano ribellati (Num. 14:26-30, 34). Quindi il fatto che Geova punì allo stesso modo Mosè per la sua ribellione fu sia appropriato che coerente. Proprio come nel caso degli altri ribelli, non gli fu permesso di entrare nella Terra Promessa.
LA CAUSA DEL PROBLEMA
14, 15. Cosa potrebbe esserci stato alla base della ribellione di Mosè?
14 Cosa portò Mosè ad avere un atteggiamento ribelle? Soffermiamoci ancora su Salmo 106:32, 33: “Provocarono Dio alle acque di Meriba, e questo a causa loro si rivelò disastroso per Mosè. Lo amareggiarono, e lui parlò in maniera avventata”. Anche se gli israeliti provocarono Geova, fu Mosè a sentirsi amareggiato. La sua mancanza di autocontrollo lo portò a parlare senza pensare alle conseguenze.
15 Mosè si fece distrarre dal comportamento di altri e smise di tenere lo sguardo fisso su Geova. Aveva gestito la prima situazione nel modo corretto (Eso. 7:6). Ma è possibile che, dopo aver avuto a che fare per decenni con quegli israeliti ribelli, fosse stanco ed esasperato. Forse si concentrò più sui suoi sentimenti che sul modo in cui dare gloria a Geova.
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A chi è rivolto il nostro sguardo?La Torre di Guardia (per lo studio) 2018 | Luglio
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a Si trattava di una località diversa dalla Meriba che era vicino a Refidim e che era chiamata anche Massa. Entrambe le località vennero chiamate Meriba perché erano luoghi in cui gli israeliti “avevano attaccato lite”. (Vedi la cartina dell’Appendice B3 della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.)
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