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  • Ioiachin
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
    • Ioiachim, padre di Ioiachin, si era assoggettato a Nabucodonosor re di Babilonia, ma nel terzo anno di vassallaggio (618 a.E.V.) si era ribellato. (2Re 24:1) Come risultato Gerusalemme venne assediata. Può darsi che l’espressione “durante quel tempo” (2Re 24:10) non si riferisca al breve regno di Ioiachin, bensì all’intero periodo in questione, nel qual caso l’assedio può essere iniziato durante il regno di suo padre Ioiachim, come sembra indicare Daniele 1:1, 2. A quanto pare Ioiachim morì durante l’assedio e Ioiachin salì al trono di Giuda. Il suo regno però finì solo tre mesi e dieci giorni dopo, quando egli si arrese a Nabucodonosor, nel 617 a.E.V. (nel mese di adar secondo una cronaca babilonese). (2Re 24:11, 12; 2Cr 36:9; A. K. Grayson, Assyrian and Babylonian Chronicles, 1975, p. 102) In adempimento della parola pronunciata da Geova per mezzo di Geremia, Ioiachin fu portato in esilio a Babilonia. (Ger 22:24-27; 24:1; 27:19, 20; 29:1, 2) Furono deportati anche altri appartenenti alla casa reale, funzionari di corte, artigiani e guerrieri. — 2Re 24:14-16; vedi NABUCODONOSOR.

      In 2 Re 24:12-16 si legge che Nabucodonosor portò questi prigionieri in esilio, insieme a “tutti i tesori della casa di Geova e i tesori della casa del re”. In Daniele 1:1, 2 viene detto invece che solo “parte degli utensili” vennero portati a Babilonia. La spiegazione può essere che i tesori menzionati in 2 Re fossero in particolare gli utensili d’oro, a cui si fa specifico riferimento, e che altri utensili non siano stati presi. Un’altra possibilità è che “alcuni utensili della casa di Geova” siano stati portati a Babilonia quando Gerusalemme si arrese all’assedio dei babilonesi (avvenuto in seguito alla ribellione di Ioiachim contro Babilonia), e che altri “oggetti desiderabili della casa di Geova” siano stati portati via qualche tempo dopo, quando Ioiachin stesso venne trasferito a Babilonia. Questa possibilità è indicata da 2 Cronache 36:6-10. Dalla narrazione di Cronache sembra che Nabucodonosor, dopo aver conquistato Gerusalemme, se ne sia andato ma poi abbia mandato a prendere Ioiachin per portarlo “a Babilonia con gli oggetti desiderabili della casa di Geova”.

  • Ioiachim
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
    • Il libro di Daniele (1:1, 2) dichiara che Nabucodonosor mosse contro Gerusalemme e la cinse d’assedio, e che Ioiachim, insieme a parte degli utensili del tempio, fu dato nelle mani del re di Babilonia. Tuttavia 2 Re 24:10-15 descrive l’assedio di Gerusalemme da parte dei babilonesi e spiega che colui che infine capitolò e si arrese ai babilonesi fu il figlio di Ioiachim, Ioiachin, il cui regno durò solo tre mesi e dieci giorni. Questo fa ritenere che Ioiachim sia morto durante l’assedio della città, forse all’inizio. La profezia di Geova per mezzo di Geremia (22:18, 19; 36:30) indicava che Ioiachim non avrebbe avuto una degna sepoltura: il suo cadavere sarebbe rimasto insepolto fuori delle mura di Gerusalemme, esposto al calore del sole di giorno e al gelo di notte. Non è rivelato in che modo Ioiachim sia stato ‘dato in mano a Nabucodonosor’. (Da 1:2) Forse va inteso nel senso che egli morì durante l’assedio e suo figlio andò in esilio, così che la discendenza di Ioiachim perse il regno per mano di Nabucodonosor. Non è possibile confermare la tradizione ebraica (menzionata da Giuseppe Flavio) secondo la quale Nabucodonosor uccise Ioiachim e ordinò che il suo cadavere fosse gettato fuori delle mura di Gerusalemme. (Antichità giudaiche, X, 97 [vi, 3]) Comunque sia avvenuta la morte di Ioiachim, sembra che i ceppi di rame che Nabucodonosor aveva portato con sé per legare Ioiachim non siano stati usati secondo il previsto. — 2Cr 36:6.

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