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Tutto cominciò a KatmanduSvegliatevi! 1988 | 8 giugno
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Nel Nepal, quando una donna si sposa, va a stare coi genitori del marito. Non è visto di buon occhio che sia il figlio a uscire di casa. Ci si aspetta che egli rimanga coi suoi e che continui a sostenere la disposizione familiare. Perciò i genitori esaminano la futura nuora con attenzione per vedere se potrà andare d’accordo con il figlio e con loro. In questo modo ci si avvale di anni di esperienza per la scelta di una moglie e di un marito.
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Tutto cominciò a KatmanduSvegliatevi! 1988 | 8 giugno
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Nel 1971 tornai a casa nel Nepal per una breve visita. Immaginate la mia sorpresa quando mia madre mi disse che conosceva una graziosa ragazza di buona famiglia. Che ne pensavo di sposarla? Dissi fra me: ‘Beh, sì, fra circa un anno, quando avrò finito di studiare negli Stati Uniti’. Comunque nel giro di quattro settimane ci sposammo. Facemmo la tradizionale cerimonia nuziale nepalese che durò due giorni. Poiché siamo entrambi della casta di Chitrakar, erano presenti molti nostri parenti.
Forse vi chiederete come potevamo aspettarci che il nostro matrimonio avesse successo essendo basato sulla scelta dei nostri genitori e dato che ci conoscevamo così poco. La risposta è che avevamo fiducia nel loro giudizio, e il tempo ha dato loro ragione. Perciò anziché seguire l’usanza occidentale di frequentarsi e fare la corte, seguimmo il sistema tradizionale, lasciando che fossero i nostri genitori a vedere se le nostre qualità, i nostri valori e il nostro carattere si conciliavano.
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