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Geova, un Dio che ama comunicareLa Torre di Guardia 2015 | 15 dicembre
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19. Quale evento di portata storica ebbe luogo nel 2013, e cosa prenderà in esame il prossimo articolo?
19 Col passare del tempo divenne evidente che era necessario aggiornare l’edizione inglese della Traduzione del Nuovo Mondo in modo da riflettere i cambiamenti avvenuti nella lingua inglese. Il 5 e il 6 ottobre 2013 un uditorio di 1.413.676 persone in 31 paesi assisté dal vivo o attraverso un collegamento Internet alla 129ª adunanza annuale della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania. Tutti furono elettrizzati quando un membro del Corpo Direttivo presentò l’edizione riveduta della Traduzione del Nuovo Mondo in inglese. Molti si commossero fino alle lacrime mentre gli uscieri ne distribuivano una copia ciascuno. Seguendo la lettura dei versetti dal testo riveduto, i presenti constatarono che la Parola di Dio non era mai stata resa meglio in inglese. Il prossimo articolo prenderà in esame alcune caratteristiche di questa edizione riveduta e la sua traduzione in altre lingue.
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Una traduzione “vivente” della Parola di DioLa Torre di Guardia 2015 | 15 dicembre
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Negli anni ’40 il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo stabilì tre princìpi di traduzione che sono stati seguiti in oltre 130 lingue. Il primo è santificare il nome di Dio restituendogli il posto che gli spetta di diritto nelle Scritture. (Leggi Matteo 6:9.) Il secondo principio è tradurre in modo letterale il messaggio ispirato originale tutte le volte che è possibile, ma trasmettere il senso corretto quando una traduzione parola per parola ne distorcerebbe il significato. Il terzo consiste nell’usare un linguaggio facilmente comprensibile che incoraggi la lettura.a (Leggi Neemia 8:8, 12.) Vediamo in che modo questi princìpi sono stati applicati nella revisione del 2013 della Traduzione del Nuovo Mondo in inglese e nelle edizioni in altre lingue.
RENDE ONORE AL NOME DI DIO
3, 4. (a) Quali antichi manoscritti contengono il Tetragramma? (b) Quale scelta è stata fatta in molte traduzioni bibliche riguardo al nome di Dio?
3 Gli studiosi degli antichi manoscritti biblici ebraici, come i Rotoli del Mar Morto, sono colpiti dal gran numero di volte in cui ricorre il Tetragramma, ovvero le quattro lettere ebraiche che rappresentano il nome di Dio. Questo nome compare non solo in quegli antichi manoscritti ebraici ma anche in alcune copie della Settanta greca risalenti al periodo compreso fra il II secolo a.E.V. e il I secolo E.V.
4 Ci sono chiare prove che il nome proprio di Dio è parte integrante del testo biblico. Tuttavia molte traduzioni omettono del tutto questo nome sacro. Prendiamo il caso della Revised Standard Version. Fu pubblicata solo due anni dopo la presentazione della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, avvenuta nel 1950, ed era una revisione dell’American Standard Version del 1901. Andando in direzione opposta rispetto alle scelte degli editori di quest’ultima, la Revised Standard Version omise il nome divino. Come mai? La prefazione dice: “L’uso di un qualsiasi nome proprio per il solo e unico Dio [...] è decisamente inadeguato alla fede universale della chiesa cristiana”. Successivamente, questa scelta costituì un modello per molte altre traduzioni della Bibbia, sia in inglese che in altre lingue.
5. Perché è importante mantenere il nome di Dio nella Bibbia?
5 Perché mantenere nel testo il nome di Dio o ometterlo è una questione importante? Un traduttore esperto sa che è fondamentale conoscere l’obiettivo dell’autore, e tale consapevolezza influisce su molte scelte traduttive. Ci sono moltissimi versetti biblici che mostrano l’importanza del nome di Dio e della sua santificazione (Eso. 3:15; Sal. 83:18; 148:13; Isa. 42:8; 43:10; Giov. 17:6, 26; Atti 15:14). Geova Dio, l’Autore della Bibbia, ispirò gli scrittori a fare ampio uso del suo nome. (Leggi Ezechiele 38:23.) L’omissione di tale nome, che si trova migliaia di volte nei manoscritti antichi, è una mancanza di rispetto per l’Autore.
6. Perché nell’edizione riveduta della Traduzione del Nuovo Mondo il nome divino compare sei volte in più?
6 Le prove a sostegno della scelta di mantenere il nome di Dio nella Bibbia sono addirittura aumentate. L’edizione riveduta del 2013 della Traduzione del Nuovo Mondo contiene il nome divino 7.216 volte, sei volte in più rispetto all’edizione del 1984. Il nome è stato ripristinato cinque volte in 1 Samuele 2:25; 6:3; 10:26; 23:14, 16. In questi versetti ciò è stato fatto soprattutto perché il nome compare nei Rotoli del Mar Morto, che risalgono a oltre 1.000 anni prima del testo masoretico ebraico, usato nella stesura della Traduzione del Nuovo Mondo. È stato ripristinato una volta anche in Giudici 19:18 in seguito a ulteriori studi sugli antichi manoscritti.
7, 8. Cosa è implicito nel nome il cui significato è “Egli fa divenire”?
7 Per i veri cristiani il nome Geova ha un grande significato. L’appendice dell’edizione riveduta del 2013 della Traduzione del Nuovo Mondo contiene informazioni aggiornate al riguardo. Il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo ritiene che il nome rifletta la forma causativa del verbo ebraico hawàh, che significa “Egli fa divenire”.b In passato le nostre pubblicazioni avevano messo in relazione questo significato con Esodo 3:14 che dice: “Io mostrerò d’essere ciò che mostrerò d’essere”. Questo aveva portato alla spiegazione espressa nella nota in calce allo stesso versetto, secondo cui il nome fa riferimento “a ciò che egli ha in mente di divenire nei confronti di altri” per adempiere le sue promesse. Tuttavia l’Appendice A4 dell’edizione riveduta del 2013 in inglese spiega: “Anche se può includere questa idea, il nome Geova non è limitato a quello che lui stesso sceglie di diventare. Include anche ciò che egli fa accadere in relazione alla sua creazione e all’adempimento del suo proposito”. (Vedi anche l’opuscolo Una guida per lo studio della Parola di Dio, pagina 5.)
8 Quindi Geova fa divenire anche la sua creazione qualunque cosa desideri. In armonia con il significato del suo nome, Dio fece diventare Noè il costruttore di un’arca, Bezalel un abilissimo artigiano, Gedeone un guerriero vittorioso e Paolo l’apostolo delle nazioni. Il nome di Dio ha davvero un grande significato per il suo popolo. E il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo non ne avrebbe mai sminuito l’importanza eliminandolo dalla Bibbia.
9. Qual è una delle ragioni per cui è stata data la priorità alla traduzione della Bibbia in altre lingue?
9 La Traduzione del Nuovo Mondo, disponibile per intero o in parte in oltre 130 lingue, onora il nome di Dio ripristinandolo nel testo sacro. (Leggi Malachia 3:16.) La tendenza attuale, invece, è quella di omettere il nome divino, sostituendolo con titoli come “Signore” o con il nome di divinità locali. Questa è una delle ragioni principali per cui il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova ha considerato una priorità rendere disponibile a più persone possibile una Bibbia che onori il nome di Dio.
CHIARA E ACCURATA
10, 11. Quali sono state alcune delle sfide che hanno affrontato i traduttori di alcune edizioni della Traduzione del Nuovo Mondo in lingue diverse dall’inglese?
10 Il processo di traduzione del testo sacro in molte lingue presentava non pochi problemi. Ad esempio, in passato la Traduzione del Nuovo Mondo in inglese seguiva il modello di alcune Bibbie, anch’esse in lingua inglese, che utilizzavano l’espressione ebraica “Sceol” in versetti come Ecclesiaste 9:10: “Non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai”. Per i traduttori di molte edizioni in lingue diverse dall’inglese questo costituiva un problema, in quanto il termine “Sceol” non è familiare alla maggioranza dei lettori, non è presente nei dizionari e potrebbe far pensare a una località geografica. Di conseguenza, è stata data l’approvazione per chiarire il significato di “Sceol” e del corrispondente greco “Ades” rendendoli con un termine che trasmetta accuratamente il senso di tomba del genere umano.
11 In alcune lingue la traduzione sistematica dell’ebraico nèfesh e del greco psychè con un termine corrispondente all’inglese per “anima” creava confusione. Perché? Perché la traduzione poteva dare l’idea che l’anima fosse una parte immateriale dell’uomo, e questo avrebbe potuto avvalorare la convinzione errata che l’anima sia una specie di spirito e non l’uomo stesso. Perciò è stata data l’approvazione per tradurre questi termini, finora resi “anima”, in base al contesto, in armonia con i significati riportati nell’Appendice 4A della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti. È stata data la priorità a una resa del testo che fosse di immediata comprensione, e spesso sono state inserite informazioni utili nelle note in calce.
12. Quali sono stati alcuni cambiamenti nell’edizione riveduta del 2013 della Traduzione del Nuovo Mondo? (Vedi anche l’articolo “La revisione del 2013 della Traduzione del Nuovo Mondo”, in questo stesso numero.)
12 Le domande poste dai traduttori hanno permesso di capire che erano possibili altri fraintendimenti del genere. Pertanto, nel settembre 2007 il Corpo Direttivo ha dato l’approvazione per la revisione del testo inglese. Durante il processo di revisione sono state riesaminate migliaia di domande fatte dai traduttori della Bibbia. Sono state sostituite altre espressioni che in inglese erano obsolete ed è stato fatto un notevole sforzo per rendere il testo chiaro e facilmente comprensibile senza però sacrificare l’accuratezza. Applicare ciò che era stato fatto in altre lingue ha contribuito ad affinare il testo inglese (Prov. 27:17).
MOLTO APPREZZATA
13. Come è stata accolta l’edizione riveduta del 2013?
13 Come è stata accolta l’edizione riveduta della Traduzione del Nuovo Mondo in inglese? A Brooklyn, presso la sede mondiale dei Testimoni di Geova, sono arrivate migliaia di lettere di ringraziamento. Ciò che ha scritto una sorella riassume bene i sentimenti di molti: “La Bibbia è un forziere strapieno di pietre preziose. Leggere le parole di Geova nel linguaggio chiaro dell’edizione riveduta del 2013 è un po’ come osservare nel dettaglio ogni pietra preziosa, ammirandone le sfaccettature, la trasparenza, il colore e la bellezza. Le Scritture espresse con un linguaggio semplice mi hanno aiutato a conoscere meglio Geova, che è come un padre che mi tiene fra le braccia mentre mi legge le sue parole confortanti”.
14, 15. Quali effetti positivi ha avuto la Traduzione del Nuovo Mondo in lingue diverse dall’inglese?
14 Non è solo l’edizione riveduta della Traduzione del Nuovo Mondo in inglese a produrre effetti positivi. A proposito dell’edizione in bulgaro, un uomo anziano di Sofia ha commentato: “Sono tanti anni che leggo la Bibbia, ma non avevo mai letto una versione così facile da capire e che arriva dritta al cuore”. In modo simile, dopo aver ricevuto la sua copia della Traduzione del Nuovo Mondo, una sorella dell’Albania ha detto: “Com’è bello leggere la Parola di Dio in albanese! Che onore sentire Geova che ci parla nella nostra lingua!”
15 In molti paesi procurarsi una Bibbia non è né facile né economico, perciò anche solo riceverne una è una grande benedizione. Un rapporto dal Ruanda afferma: “Per lungo tempo molte persone che studiavano non facevano progresso spirituale perché non avevano una Bibbia. Non potevano permettersi di comprarne una dalla chiesa locale e spesso non capivano appieno il significato di certi versetti, cosa che ostacolava la loro crescita spirituale”. Ma quando è stata prodotta la Traduzione del Nuovo Mondo, le cose sono cambiate. In Ruanda due genitori con quattro figli adolescenti hanno detto: “Ringraziamo di cuore Geova e lo schiavo fedele e discreto per averci dato questa Bibbia. Siamo molto poveri e non abbiamo denaro per comprare una Bibbia per ogni componente della famiglia. Ora ognuno di noi ha la propria copia. Per dimostrare la nostra gratitudine a Geova, leggiamo insieme la Bibbia ogni giorno”.
16, 17. (a) Cosa desidera Geova per i suoi servitori? (b) Cosa siamo determinati a fare?
16 Con il tempo l’edizione riveduta della Traduzione del Nuovo Mondo sarà disponibile in altre lingue ancora. Satana cerca di vanificare questi sforzi, ma sappiamo che Geova vuole che ogni suo servitore ascolti le sue parole in un linguaggio chiaro e comprensibile. (Leggi Isaia 30:21.) Arriverà il giorno in cui “la terra sarà certamente piena della conoscenza di Geova” (Isa. 11:9).
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La revisione del 2013 della Traduzione del Nuovo MondoLa Torre di Guardia 2015 | 15 dicembre
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La revisione del 2013 della Traduzione del Nuovo Mondo
NEL corso degli anni, la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture è stata sottoposta a varie revisioni, ma quella del 2013 è di gran lunga la più consistente. Per esempio, nella versione inglese ora c’è il 10 per cento circa di parole in meno. Alcuni termini biblici fondamentali sono stati riveduti. Certi capitoli sono stati disposti in versi, e anche l’edizione normale è stata arricchita di note esplicative. È impossibile menzionare tutti i cambiamenti in questo articolo, ma vediamone alcuni tra i principali.
La traduzione di quali termini biblici fondamentali è stata modificata? Come è stato detto nell’articolo precedente, la resa di “Sceol”, “Ades” e “anima” è stata riveduta, e lo stesso è stato fatto con varie altre espressioni.
Ad esempio, per evitare di dare un’impressione sbagliata del modo in cui Gesù fu messo a morte, il verbo inglese usato in precedenza è stato sostituito da espressioni che rendono più correttamente l’idea di morte sul palo (Matt. 20:19; 27:31). La locuzione “condotta dissoluta” è stata sostituita con un’altra che rende più chiaramente il concetto di comportamento sfrontato che si evince dal termine greco. Dato che l’espressione inglese per “longanimità” poteva far pensare a una sofferenza prolungata, si è optato per un altro termine che rende meglio la sfumatura della pazienza. Il vocabolo inglese per “gozzoviglie”, poco noto ai più, è stato sostituito e adesso rende più chiaramente il senso di festa sfrenata (Gal. 5:19-22). Il significato del termine originale che veniva tradotto “amorevole benignità” è ora reso “amore leale”. Questo coglie meglio il significato di un termine biblico che spesso è utilizzato in parallelismi insieme a “fedeltà” (Sal. 36:5; 89:1).
Alcuni termini che di solito venivano resi in un certo modo vengono ora tradotti in base al contesto. Ad esempio l’ebraico ʽohlàm, che in precedenza veniva reso spesso “tempo indefinito”, può avere anche altre sfumature di significato. Questo ha influito sulla resa di versetti come Salmo 90:2 e Michea 5:2.
I termini ebraico e greco tradotti “seme” compaiono spesso nelle Scritture, sia in senso botanico che con il senso figurato di discendenza. Nelle edizioni passate della Traduzione del Nuovo Mondo venivano resi sempre “seme”, anche in Genesi 3:15. Tuttavia in inglese l’utilizzo del sostantivo “seme” in senso figurato è ormai obsoleto, per cui l’edizione riveduta usa una parola che rende l’idea di discendenza sia in Genesi 3:15 che in altri versetti correlati (Gen. 22:17, 18; Riv. 12:17). Altrove la traduzione varia in base al contesto (Gen. 1:11; Sal. 22:30; Isa. 57:3).
Perché molte rese letterali sono state rivedute? L’Appendice A1 dell’edizione riveduta del 2013 in inglese spiega che una buona traduzione della Bibbia deve “trasmettere il senso corretto di una parola o di una frase quando una traduzione letterale ne traviserebbe o ne offuscherebbe il significato”. Si predilige invece una traduzione letterale dalle lingue originali quando risulta comprensibile. In base a questo criterio è stata conservata l’espressione “scruta [...] i cuori” contenuta in Rivelazione 2:23, che in inglese e in molte altre lingue è comprensibile. Tuttavia lo stesso versetto dice che anche i reni vengono scrutati, ma questo non è di immediata comprensione. Perciò il sostantivo “reni” è stato sostituito da un’espressione che indica i pensieri più intimi, riflettendo così il senso dell’originale. Analogamente, in Deuteronomio 32:14 l’espressione idiomatica “grasso dei reni del frumento” è stata resa con una locuzione più facile da capire, che fa pensare al frumento più pregiato. Per un motivo simile, nella maggior parte delle lingue il passaggio “sono incirconciso di labbra” non è chiaro, perciò in inglese è stato ora reso in modo da trasmettere l’idea di qualcuno che ha difficoltà a parlare (Eso. 6:12).
Perché in inglese le espressioni corrispondenti a “figli d’Israele” e “orfani di padre” sono ora rese in modo diverso? Di solito in ebraico il genere di una parola indica se ci si riferisce a un soggetto di sesso maschile o femminile. Certi termini maschili, però, possono riferirsi a entrambi. Per esempio, dal contesto di alcuni versetti si capisce che con “figli d’Israele” ci si riferisce sia a soggetti maschili che femminili, per cui nell’edizione riveduta l’espressione è perlopiù resa semplicemente “israeliti” (Eso. 1:7; 35:29; 2 Re 8:12).
In maniera simile, il termine ebraico per figli maschi in Genesi 3:16 era stato reso in precedenti edizioni della Traduzione del Nuovo Mondo con un termine inglese valido per i figli di entrambi i sessi. Ora anche in Esodo 22:24 la stessa parola è resa con un vocabolo inglese che vale per i figli di entrambi i sessi. Questo principio è stato seguito anche in altri casi, per esempio relativamente all’espressione “orfano di padre”, prima resa usando il termine inglese per figli maschi e ora con dei termini che non contengono un riferimento di genere (Deut. 10:18; Giob. 6:27). Questo assomiglia alla resa della Settanta greca. Una situazione simile si è presentata nel caso di Ecclesiaste 12:1 dove nell’inglese l’espressione “giorni della tua giovinezza” era riferita solo al genere maschile mentre nell’edizione riveduta è riferita a soggetti di entrambi i sessi.
Perché la resa di molti verbi ebraici è stata semplificata? I due principali stati del verbo ebraico sono l’imperfetto, che denota un’azione in corso, e il perfetto, che indica un’azione compiuta, completata. Le passate edizioni della Traduzione del Nuovo Mondo rendevano sistematicamente i verbi ebraici all’imperfetto con il verbo in questione accompagnato da un termine ausiliario, come “proseguì”, “continuò” e simili, per rendere l’idea di un’azione ripetuta o in corso di svolgimento.a Espressioni enfatiche come “certamente”, “realmente” e altre affini venivano usate per indicare l’azione compiuta di verbi al perfetto.
Nell’edizione riveduta del 2013 tali termini ausiliari non vengono utilizzati a meno che aggiungano una sfumatura significativa. Per esempio in Genesi 1:3 l’espressione inglese per “E Dio diceva” faceva uso di un termine ausiliario, ma nell’edizione riveduta il verbo “dire”, che in ebraico è all’imperfetto, non è più reso in modo da descrivere un’azione continua, in quanto non necessario. D’altro canto, visto che Geova evidentemente chiamò Adamo più volte, in Genesi 3:9 l’azione descritta dal verbo è ancora espressa con un termine ausiliario. Nel complesso i verbi sono resi in modo più semplice, in modo da far risaltare l’azione più che l’aspetto del verbo ebraico indicante se l’azione è compiuta o no. Un vantaggio indiretto di questo approccio è che permette di riprodurre, in una certa misura, la concisione della lingua ebraica.
Un maggior numero di capitoli è ora disposto in versi, in armonia con il modo in cui erano stati scritti in origine
Perché un maggior numero di capitoli è ora disposto in versi? Molte parti della Bibbia furono originariamente scritte in forma poetica. Nelle lingue moderne, la poesia è spesso caratterizzata dalla rima, mentre in ebraico i principali elementi formali sono il parallelismo e il contrasto. Il ritmo non si consegue con la rima, ma con l’ordine logico dei pensieri.
Già nelle precedenti edizioni della Traduzione del Nuovo Mondo il libro di Giobbe e quello dei Salmi erano disposti in versi a indicare che inizialmente erano destinati a essere cantati o recitati. Disporre il testo in versi mette in evidenza gli elementi poetici usati per dare enfasi e serve come aiuto mnemonico. Nell’edizione riveduta del 2013 anche il libro di Proverbi, il Cantico dei Cantici e molti capitoli dei libri profetici sono ora disposti in versi a indicare che erano stati scritti in forma poetica e per evidenziare parallelismi e contrasti. Un esempio è Isaia 24:2, in cui ogni riga contiene un contrasto e rafforza la precedente mettendo in risalto che il giudizio di Dio non esclude nessuno. Riconoscendo tali passi come poetici, il lettore comprende che lo scrittore biblico non si stava semplicemente ripetendo; al contrario stava usando una tecnica poetica per mettere in rilievo il messaggio di Dio.
In ebraico la distinzione tra prosa e poesia non è sempre evidente, per cui le varie traduzioni bibliche presentano delle differenze in merito a quali passi possono essere considerati poetici. Per stabilire quali parti vadano disposte in versi e quali no entra in gioco il giudizio del traduttore. Alcuni passi sono in prosa ma espressi in termini poetici e per chiarire il punto fanno ampio uso di linguaggio figurato, giochi di parole e parallelismi.
Una nuova caratteristica dell’edizione del 2013 è il sommario all’inizio di ogni libro biblico, particolarmente utile per identificare di volta in volta chi parla nell’antico poema del Cantico dei Cantici.
Come ha influito sulla revisione lo studio dei manoscritti nelle lingue originali? La prima edizione della Traduzione del Nuovo Mondo si basava sul testo ebraico masoretico e sull’autorevole testo greco di Westcott e Hort. Lo studio degli antichi manoscritti biblici ha fatto passi avanti facendo luce su alcuni versetti. È ora disponibile il testo dei Rotoli del Mar Morto. Inoltre si è potuto studiare un maggior numero di manoscritti greci. Sempre in relazione ai manoscritti, sono ora disponibili più informazioni digitalizzate, il che rende molto più semplice analizzare le differenze tra i manoscritti, sia quelli in ebraico che quelli in greco, per determinare fra le varianti del testo quella più attendibile. Il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo si è avvalso di queste informazioni aggiornate per studiare certi versetti, il che ha portato a dei cambiamenti.
Ad esempio in 2 Samuele 13:21 la Settanta dice che, pur adirandosi, Davide non ferì i sentimenti di Amnon perché era il suo primogenito e lo amava molto. Le prime edizioni della Traduzione del Nuovo Mondo non includevano queste parole perché mancano nel testo masoretico. Tuttavia, i Rotoli del Mar Morto le contengono e quindi sono state incluse nell’edizione riveduta del 2013. Per ragioni analoghe, il nome di Dio è stato ripristinato cinque volte nel libro di 1 Samuele. Lo studio dei testi greci ha portato inoltre a un cambiamento nell’ordine dei pensieri in Matteo 21:29-31. Pertanto, alcuni cambiamenti sono basati sulla solidità delle prove deducibili dai manoscritti anziché sul rispetto rigoroso di una sola edizione critica del testo greco.
Questi sono solo alcuni dei cambiamenti che hanno migliorato la leggibilità e la comprensibilità della Traduzione del Nuovo Mondo, che molti considerano un dono che viene da Geova, un Dio che ama comunicare.
a Vedi la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti, Appendice 3C “Verbi ebraici che indicano azione continua o progressiva”.
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