-
Kenya e paesi viciniAnnuario dei Testimoni di Geova del 1992
-
-
Dopo essere rimasti dieci giorni a Zanzibar, i pionieri si imbarcarono su una nave diretta a Mombasa, in Kenya, per raggiungere gli altopiani kenioti. Da Mombasa proseguirono in treno, predicando nel territorio lungo la linea ferroviaria fino al lago Vittoria, proprio a sud dell’equatore.
-
-
Kenya e paesi viciniAnnuario dei Testimoni di Geova del 1992
-
-
Poi, passando da Jinja e Kisumu sul lago Vittoria, i due pionieri fecero ritorno a Mombasa. Qui distribuirono di nuovo molta letteratura e pronunciarono due discorsi biblici, a cui assisterono molte persone originarie di Goa. Di là tornarono via mare a Città del Capo, un viaggio di 5.000 chilometri. Complessivamente, i fratelli Nisbet e Norman distribuirono oltre 5.000 libri e opuscoli e fecero molti abbonamenti.
Via terra attraverso metà dell’Africa
Nel 1935, l’anno in cui grazie al progressivo intendimento biblico fu rivelato il radunamento di una grande folla che sarebbe vissuta su una terra paradisiaca, un gruppo di quattro Testimoni intraprese la terza campagna nell’Africa orientale. Erano Gray Smith, sopravvissuto alla prima campagna, con sua moglie Olga, e i due fratelli Nisbet, Robert e George. George era arrivato a Città del Capo in marzo.b
Questa volta erano ben equipaggiati; per alloggio avevano due furgoni dotati di letti, cucina, riserva d’acqua, serbatoio extra di benzina e telaietti mobili con zanzariera. Ora si potevano raggiungere altre città, anche se a volte le piste erano invase da erbacce alte fino a tre metri. Questi pionieri spesso dormivano in zone disabitate e potevano vedere, udire e capire cos’era veramente l’Africa, con i suoi orizzonti sconfinati e la sua ricca fauna: di notte leoni che ruggivano, e di giorno zebre, gazzelle e giraffe che pascolavano pacificamente, oltre alla minacciosa presenza di rinoceronti ed elefanti.
Percorsero parte della strada che andava da Città del Capo al Cairo. In realtà si trattava di una pista polverosa e a tratti sassosa, interrotta da buche fangose e soffice sabbia e da fiumi da guadare. Giunti in Tanganica i quattro si separarono. I fratelli Nisbet si diressero verso Nairobi, mentre il fratello e la sorella Smith rimasero in Tanganica, che allora era sotto la dominazione britannica.
Poco dopo la polizia arrestò gli Smith e ordinò loro di ritornare in Sudafrica. Essi invece, seguendo i fratelli Nisbet, si diressero a nord verso Nairobi, dove ricevettero il permesso di soggiorno solo dopo aver versato alla polizia locale una cauzione rimborsabile di 160 dollari. I pionieri lavorarono sodo, distribuendo oltre 3.000 libri e circa 7.000 opuscoli, e ottenendo molti abbonamenti alla rivista L’Età d’Oro. Infine a motivo della crescente opposizione religiosa venne emanato l’ordine di espulsione. Dopo vigorose ma inutili proteste contro l’espulsione, tre dei pionieri iniziarono il viaggio di ritorno in Sudafrica, lasciando Robert Nisbet, malato di febbre tifoidea, in un ospedale di Nairobi. Egli però si riprese e fu anche in grado di tornare in Sudafrica.
-