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  • Rumore: una piaga dei nostri giorni
    Svegliatevi! 1997 | 8 novembre
    • Rumore: una piaga dei nostri giorni

      DAL CORRISPONDENTE DI SVEGLIATEVI! IN GRAN BRETAGNA

      “Una delle principali cause di stress”. — Makis Tsapogas, consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

      “L’agente inquinante più diffuso in America”. — The Boston Sunday Globe, USA.

      “La peggior forma di inquinamento del nostro tempo”. — Daily Express, Londra.

      NON lo si può vedere, annusare, gustare o toccare. IL RUMORE, la disperazione di chi vive in città, ora inquina anche la campagna.

      Un naturalista americano che per 16 anni circa ha registrato i suoni della natura ha riscontrato che il suo lavoro si è fatto sempre più difficile. Nel 1984 studiò 21 luoghi nello stato di Washington (USA) in cui non c’erano rumori per almeno 15 minuti di seguito. Cinque anni dopo, di questi luoghi ne erano rimasti solo tre.

      In molte parti del mondo trovare tre luoghi senza rumori non è affatto facile. In Giappone un rapporto nazionale relativo al 1991 affermava che il rumore era la forma di inquinamento che provocava il maggior numero di denunce. Il Times di Londra ha addirittura definito il rumore “la peggiore piaga della vita contemporanea”. Dal fastidioso e persistente abbaiare di un cane alla musica ad alto volume diffusa dallo stereo del vicino o all’insistente suono dell’autoradio o dell’antifurto di una macchina, il rumore è diventato la norma. Tuttavia, l’inquinamento acustico non è una novità. Ha una lunga storia.

      Non è un problema nuovo

      Per evitare gli ingorghi del traffico, Giulio Cesare proibì ai carri di transitare nel centro di Roma di giorno. Purtroppo per lui e per gli altri romani, questo decreto creò un notevole inquinamento acustico di notte, quando “carri dalle ruote di legno o rivestite di ferro procedevano con frastuono sul selciato”. (Lewis Mumford, The City in History) Più di un secolo dopo, il poeta Giovenale si lamentava che il rumore condannava i romani a un’insonnia perpetua.

      Nel XVI secolo Londra, la capitale dell’Inghilterra, era diventata un’affollata metropoli. “La prima cosa che avrà colpito la maggioranza dei visitatori”, scrive l’autrice di un libro sull’Inghilterra nell’età elisabettiana, “sarà stato il gran baccano: il clangore e i colpi di martello provenienti da mille botteghe, il frastuono e lo stridore dei carri, il muggito dei bovini condotti al mercato, le rauche grida dei venditori ambulanti che proponevano le proprie mercanzie”. — Alison Plowden, Elizabethan England.

      Nel XVIII secolo ci fu la rivoluzione industriale. In quel tempo le conseguenze dei rumori meccanici divennero evidenti, in quanto diversi operai che lavoravano nelle fabbriche riportarono danni all’udito. Ma anche chi abitava in città, lontano dalle fabbriche, si lamentava del rumore. Lo storico Thomas Carlyle si rifugiò in una stanza ben insonorizzata sul tetto della sua casa di Londra per evitare il canto dei galli, il suono dei pianoforti dei vicini e il rumore del traffico delle strade. Il Times scrive: “Non funzionò”. Perché? “Lì fu tormentato da un’altra serie di rumori, tra cui i fischi dei battelli fluviali e delle locomotive”!

      Una fonte di inquinamento molto diffusa

      Oggi nel mirino delle campagne antirumore ci sono soprattutto gli aeroporti, mentre le compagnie aeree si oppongono con vigore alle proposte di legge intese a limitare l’inquinamento acustico. Quando l’aeroporto inglese di Manchester fece scattare automaticamente una multa a ogni decollo dell’aereo supersonico Concorde, si ottenne qualche risultato? No. Un capitano del Concorde ammise che l’aereo era rumoroso, ma disse che se fosse decollato con meno carburante per ridurre il rumore non avrebbe potuto raggiungere Toronto o New York senza scali.

      Ugualmente problematico è evitare il rumore del traffico stradale. In Germania, ad esempio, da alcuni studi risulta che questo tipo di inquinamento disturba il 64 per cento della popolazione. Ed è un problema in aumento: sembra che attualmente sia mille volte più grave rispetto a quando la società non era ancora motorizzata. Una notizia dalla Grecia afferma che “Atene è una delle città più rumorose d’Europa, e il rumore è così infernale da nuocere alla salute degli ateniesi”. Analogamente, l’Ente giapponese per l’Ambiente osserva un peggioramento nel rumore del traffico e lo attribuisce all’utilizzo sempre più massiccio dell’automobile. A bassa velocità la principale fonte di rumore è il motore dell’automobile, ma quando si superano i 60 chilometri l’ora il rumore proviene soprattutto dai pneumatici.

      In Gran Bretagna le denunce per disturbo della quiete pubblica sono provocate soprattutto dai rumori domestici. Nel 1996 un istituto britannico che si occupa di igiene ambientale (il Chartered Institute of Environmental Health) ha rilevato un aumento del 10 per cento nelle denunce a carico di vicini chiassosi. Una portavoce dell’istituto ha detto: “È difficile dare una spiegazione. Un motivo potrebbe essere che lo stress accumulato sul lavoro induce a desiderare maggiore pace e tranquillità in casa”. Due terzi di tutte le denunce presentate in Gran Bretagna nel 1994 avevano a che fare con musica notturna e con rumori di motori, antifurti e clacson di automobili. Ma che dire di quel 70 per cento di vittime dell’inquinamento acustico che secondo le stime non sporgono denuncia per timore di rappresaglie? Il problema è davvero esteso.

      Visto che il rumore è una piaga così diffusa, le associazioni ambientaliste chiedono leggi che limitino l’inquinamento acustico. Negli Stati Uniti, ad esempio, alcune comunità hanno adottato regolamenti locali per limitare l’uso di attrezzi da giardinaggio a motore. In Gran Bretagna una nuova legge prende di mira i vicini rumorosi e autorizza a punire con delle multe le violazioni che hanno luogo tra le 23 e le 7 di mattina. Le autorità locali hanno anche la facoltà di confiscare gli impianti stereo che causano disturbo. Ma il rumore non cessa.

      Dato che l’inquinamento acustico è davvero un problema in aumento, forse vi chiedete cosa potete fare se ne siete vittime. Inoltre, come potete evitare di fare rumore? Ci saranno mai vera pace e tranquillità? Leggete le risposte negli articoli che seguono.

  • Rumore: cosa si può fare al riguardo
    Svegliatevi! 1997 | 8 novembre
    • Rumore: cosa si può fare al riguardo

      DOPO una giornata faticosa vi addormentate profondamente. All’improvviso venite svegliati dall’abbaiare dei cani del vicinato. Vi rigirate nel letto e sperate che il rumore molesto cessi presto. Invece continua. Il latrato dei cani non vi dà tregua. Irritati, frustrati per il sonno perduto e ora ben svegli, vi chiedete come facciano i vicini a sopportare un tale baccano.

      Le persone sono molto diverse per quanto riguarda il tollerare i rumori. Per i dipendenti di un aeroporto che abitano vicino a una pista di decollo o d’atterraggio il rumore degli aerei è molto meno fastidioso che per chi ha un lavoro che non ha a che fare con gli aerei. La casalinga che usa un tritatutto ne tollera il rumore molto meglio della persona che nella stanza accanto sta tentando di leggere un libro o di guardare la TV.

      Che cos’è l’inquinamento acustico?

      La definizione di inquinamento acustico varia da paese a paese. In Messico viene definito rumore “qualsiasi suono molesto che dà fastidio a qualcuno o che lo danneggia”. In Nuova Zelanda un rumore è considerato eccessivo quando è “di natura tale da interferire in maniera irragionevole con la pace, il comfort e il benessere di qualcuno”.

      Due famosi scienziati, Alexander Graham Bell, l’inventore del telefono, e Heinrich Hertz, un fisico tedesco, si ritrovano ad avere il proprio nome associato alla misura dei suoni. L’intensità relativa di un suono si misura in bel, o più comunemente in decibel (decimi di bel), mentre la sua frequenza si misura in hertz. Quando si misura un rumore, di solito si fa riferimento alla sua intensità espressa in decibel.a

      Ma chi determina quanto disturba un rumore? Voi che lo sentite! “Per valutare il grado di disturbo, l’orecchio umano continua ad essere il miglior rivelatore”, osserva il quotidiano londinese The Independent.

      Gli effetti del rumore

      Dal momento che l’orecchio è “il miglior rivelatore” di rumore, è chiaro che è anche l’organo che ne viene più facilmente danneggiato. I danni alle sensibili cellule nervose dell’orecchio interno possono provocare una perdita permanente dell’udito. È vero che le persone differiscono nel modo in cui rispondono ai rumori forti. Tuttavia, l’esposizione ripetuta a livelli sonori superiori agli 80-90 decibel può portare alla graduale perdita dell’udito. In effetti, più alto è il livello del rumore in un ambiente, meno tempo vi si può trascorrere ogni giorno senza riportare danni all’udito.

      La rivista New Scientist riferisce che molti walkman venduti in Francia hanno un volume massimo di uscita di 113 decibel. Citando uno studio, questa rivista faceva notare che “la musica rock suonata a tutto volume per un’ora su lettori CD portatili superava quasi sempre i 100 decibel, e raggiungeva picchi di circa 127 decibel”. Ancora più gravi sono gli effetti del rumore durante i concerti dal vivo. Un ricercatore trovò persone stordite e in stato di semincoscienza accalcate vicino alle colonne degli altoparlanti. “Avevo la vista annebbiata, il martellare del basso mi faceva risuonare le cavità dell’organismo”, racconta, “e il rumore mi procurava dolore alle orecchie”.

      Quali effetti può avere su di voi il rumore? Una fonte afferma: “I rumori costanti a livello moderato o alto provocano stress, affaticamento e irritabilità”. “Chi è tormentato dal rumore non solo perde la gioia di vivere, ma può esaurirsi fisicamente ed emotivamente”, osserva il prof. Gerald Fleischer, dell’Università di Giessen, in Germania. Se il rumore si somma ad altre condizioni stressanti, secondo il prof. Makis Tsapogas, può provocare depressione come pure malattie organiche.

      L’esposizione prolungata al rumore può influire sulla personalità. Quando alcuni ricercatori del governo britannico hanno chiesto a vittime dell’inquinamento acustico cosa provavano nei confronti dei responsabili, queste hanno parlato di odio, vendetta e persino di istinti omicidi. D’altra parte, spesso chi causa rumore diventa aggressivo se è oggetto di ripetute lamentele. “Il rumore fa diminuire l’altruismo e genera aggressività e ostilità”, sostiene un partecipante a una campagna antirumore.

      Chi ha sofferto a causa dell’inquinamento acustico in genere ammette che la propria capacità di sopportazione è gradualmente diminuita. Una donna i cui vicini suonavano di continuo musica ad alto volume ha detto: “Essere costretti ad ascoltare qualcosa di indesiderato logora. . . . Anche quando il rumore cessava, aspettavamo che ricominciasse da un momento all’altro”.

      Non si può fare niente per proteggersi dall’inquinamento acustico?

      Cosa potete fare

      Poiché il rumore è così diffuso, molti semplicemente non si rendono conto di disturbare altri. Alcuni, se lo sapessero, senza dubbio smetterebbero. È per questo che parlando a un vicino rumoroso in maniera amichevole si possono avere buoni risultati. Un signore si adirò perché i vicini l’avevano denunciato per il rumore. Disse: “Mi aspettavo che se il rumore dava loro fastidio sarebbero venuti a dirmelo di persona”. Una madre che aveva organizzato una festicciola per dei bambini rimase sbigottita quando si trovò davanti un poliziotto che stava facendo indagini in seguito a una denuncia per schiamazzi. “Avrei preferito che chi ha sporto la denuncia avesse bussato alla mia porta e mi avesse detto che la cosa lo disturbava”, osservò. Non è strano, perciò, che un funzionario britannico di igiene ambientale abbia scoperto con sorpresa che l’80 per cento di coloro che sporgono denuncia per rumori molesti di natura domestica non hanno mai chiesto ai propri vicini di fare meno rumore.

      La riluttanza a parlare con i vicini rumorosi è indice di scarso rispetto reciproco. ‘Se voglio ascoltare la musica che mi piace, sono libero di farlo. È un mio diritto!’, è la risposta che la gente si aspetta di ricevere, e che spesso riceve. Le persone hanno paura che se suggerissero benevolmente di abbassare il volume potrebbero trovarsi coinvolte in una lite, in quanto il vicino rumoroso potrebbe considerare ingiustificate e importune le loro lamentele. Che triste quadro della società odierna! Aveva ragione la Bibbia a dire che in questi “tempi difficili” gli individui in generale sarebbero stati ‘amanti di se stessi, superbi, fieri e testardi’! — 2 Timoteo 3:1-4.

      Molto dipende dal modo in cui la vittima affronta l’argomento. Nel caso che una protesta vigorosa abbia irritato il vicino rumoroso, così che si è creata una situazione tesa, una rivista dava il seguente suggerimento: “Probabilmente dire in tono caloroso e benevolo: ‘Le chiedo scusa: ho perso il controllo, ma quando non riesco a dormire divento uno straccio’ è sufficiente a rappacificare [il vicino che è sulla difensiva]”. (Woman’s Weekly) Può darsi che i vicini siano disposti a spostare lo stereo dalla parete divisoria e ad abbassare un po’ il volume.

      Realisticamente bisogna riconoscere che vale la pena di rimanere in buoni rapporti con i vicini. Alcune autorità locali offrono un servizio di mediazione per appianare i contrasti tra vicini di casa. Visto il risentimento che nasce quando si sporge denuncia, chiamare le forze dell’ordine dovrebbe essere considerato “in assoluto l’ultima risorsa”.

      Se pensate di cambiare casa sarebbe saggio controllare possibili fonti di rumori molesti prima di firmare il contratto. Gli agenti immobiliari raccomandano di andare a vedere la casa in orari diversi per rendersi conto del livello di rumore. Potreste chiedere l’opinione dei vicini. Se dopo esservi trasferiti doveste incontrare problemi, cercate di risolverli da buoni vicini. Litigare di solito crea animosità.

      Ma che dire se vivete in un quartiere rumoroso e non potete trasferirvi altrove? Siete condannati a soffrire in eterno? Non necessariamente.

      Come proteggersi dai rumori

      Guardate cosa potete fare per isolare la casa dai rumori esterni. Controllate le pareti e i pavimenti per vedere se ci sono buchi da turare. Osservate soprattutto dove ci sono prese elettriche. Sono ben isolate?

      Spesso i rumori entrano in casa attraverso porte e finestre. Montare infissi con doppi vetri può contribuire ad attutire i rumori. Inoltre, fissando una sottile striscia adesiva di gommapiuma al telaio della porta si eviteranno spiragli. Se abitate in una casetta indipendente, può darsi che per proteggere il soggiorno dai fastidiosi rumori del traffico possiate costruire davanti alla porta di ingresso una piccola veranda con un’altra porta.

      Anche se il rumore del traffico cresce a ritmo allarmante, le case automobilistiche stanno sviluppando di continuo nuovi materiali e nuovi sistemi per insonorizzare l’interno dell’abitacolo. È anche utile montare pneumatici meno rumorosi. In molti paesi gli esperimenti con diversi tipi di pavimentazione stradale hanno portato a materiali come il whisper concrete, uno speciale tipo di calcestruzzo in cui parte dell’aggregato inerte rimane esposto così che il contatto con i pneumatici avvenga solo in maniera sporadica. Si dice che questa pavimentazione riduca il livello di rumore di ben due decibel nel caso dei veicoli leggeri e di un decibel per quelli pesanti. Potrebbe non sembrare molto, ma una diminuzione media di tre decibel equivale a dimezzare il rumore del traffico!

      I costruttori di strade ora progettano strade a grande scorrimento nascoste da barriere o banchi di terra, così da ridurre il rumore in maniera significativa. Anche dove non c’è lo spazio per fare questo, speciali barriere antirumore, come quella fatta di rami di salice intrecciati e piante sempreverdi che si trova nella zona orientale di Londra, proteggono chi abita vicino alla strada dai rumori molesti.

      In alcuni ambienti, come gli uffici, può essere utile mascherare i rumori che potrebbero distrarre con il cosiddetto “rumore bianco”: ad esempio quello prodotto da un soffio d’aria o il fruscio dovuto alle scariche statiche in una radio non sintonizzata su nessuna stazione.b In Giappone sono in commercio pianoforti muti: invece di colpire le corde, i martelletti attivano circuiti elettronici che producono le note nella cuffia di chi suona.

      Gli scienziati si sono dati molto da fare per riuscire a produrre quello che chiamano “antirumore”. Fondamentalmente, si tratta di usare un’altra fonte sonora per produrre vibrazioni che annullino gli effetti del rumore. Naturalmente, questo comporta ulteriore attrezzatura e ulteriori spese, e in realtà non elimina la fonte del problema. “Fino a quando le persone non cominceranno a considerare il rumore come spazzatura sonora”, osserva U.S.News & World Report, “l’antirumore potrebbe essere l’unico modo per godersi un momento di silenzio”. Può anche darsi, ma l’antidoto all’inquinamento acustico è il silenzio?

      Esiste qualche speranza di pace e tranquillità per la vostra casa e il vostro quartiere? L’articolo che segue presenta una speranza sicura.

      [Note in calce]

      a I livelli di rumore si determinano in genere usando un fonometro che misura il suono in decibel. Dal momento che l’orecchio umano è più sensibile a certe frequenze che ad altre, il fonometro è progettato in modo da fare altrettanto.

      b Proprio come la luce bianca è la combinazione di tutte le frequenze presenti nello spettro luminoso, il “rumore bianco” è un suono che contiene tutte le frequenze udibili, a un volume approssimativamente uguale.

      [Riquadro a pagina 6]

      Come evitare di essere vicini rumorosi

      ● Tenete conto dei vicini quando fate qualcosa di rumoroso, e informateli in anticipo.

      ● Se un vicino vi chiede di fare meno rumore, collaborate.

      ● Rendetevi conto che il vostro piacere non dovrebbe diventare un disturbo per i vicini.

      ● Ricordate che rumori e vibrazioni si trasmettono facilmente attraverso saloni e pavimenti.

      ● Appoggiate le apparecchiature rumorose su un’imbottitura.

      ● Assicuratevi che qualcuno possa intervenire in caso scatti l’antifurto dell’appartamento o dell’automobile.

      ● Non fate lavori rumorosi e non usate elettrodomestici rumorosi a tarda ora.

      ● Non ascoltate musica a un volume tale da disturbare i vicini.

      ● Non lasciate cani da soli per lunghi periodi di tempo.

      ● Non permettete ai bambini di saltare sul pavimento, disturbando chi abita di sotto.

      ● Di notte non suonate il clacson, non sbattete le portiere e non accelerate a vuoto.

      [Riquadro/Immagine a pagina 7]

      Gli effetti del rumore

      “Attualmente, in Gran Bretagna, il rumore è il più diffuso fattore di rischio professionale”, rileva il Times, “e la sua comune conseguenza è la sordità”. Alcuni studi di medicina del lavoro indicano che rumori superiori agli 85 decibel possono nuocere al feto: viene danneggiato l’udito del bambino, e c’è il rischio che nasca con disturbi ormonali o difetti congeniti.

      L’esposizione a rumori intensi restringe i vasi sanguigni e limita il flusso di sangue agli organi. A sua volta, l’organismo reagisce producendo ormoni che fanno salire la pressione del sangue e accelerano il battito cardiaco, provocando a volte palpitazioni o addirittura un attacco di angina.

      Quando i rumori disturbano la routine di una persona possono nascere altri problemi. Se non si riesce a dormire bene, di giorno i propri riflessi ne possono risentire. Il rumore può non modificare la velocità complessiva a cui si lavora, ma può far compiere più errori.

      [Riquadro/Immagine a pagina 9]

      Protezione sul lavoro

      Se riscontrate che il rumore sul lavoro è un problema, potreste usare qualche tipo di protezione.* Ad esempio, esistono speciali cuffie che in genere sono efficaci laddove i livelli di rumore sono alti. Hanno il vantaggio che permettono di udire i messaggi verbali e i segnali di allarme delle macchine, anche se è più difficile individuare la fonte del suono. Questi dispositivi devono essere della misura giusta e non vanno bene per chi ha una malattia dell’orecchio o un’irritazione del canale auricolare.

      Una buona manutenzione può ridurre le vibrazioni di una macchina. Si può ridurre l’inquinamento acustico ponendo la macchina su supporti di gomma, come pure schermando i macchinari rumorosi.

      *In molti paesi la legge impone ai datori di lavoro di far indossare ai dipendenti adeguate protezioni per l’udito.

  • Ci saranno mai pace e tranquillità?
    Svegliatevi! 1997 | 8 novembre
    • Ci saranno mai pace e tranquillità?

      QUANDO è stato chiesto a dei turisti britannici cosa desiderassero da una vacanza all’estero, quasi 3 su 4 hanno risposto: “Pace e tranquillità”. Ma visto che l’inquinamento acustico è un problema mondiale, molti ritengono che vera pace e tranquillità siano un sogno irraggiungibile.

      Nonostante i grossi sforzi che si stanno facendo per ridurre l’inquinamento acustico, forse vi chiedete se è realistico credere che un giorno questo problema verrà eliminato del tutto. Che dire di quelli che non sono preoccupati come voi?

      Ostacoli da superare

      Non è facile parlare con persone che hanno uno spirito antagonistico, e tantomeno convincerle. Quando gruppi rumorosi di adolescenti si radunavano davanti a casa sua, Ron cercò di fare amicizia con loro. Imparò i loro nomi. Addirittura li aiutò a riparare una delle loro biciclette. Da allora non ha più avuto problemi con loro.

      Prendete invece il caso di Marjorie, che deve allevare una figlia adolescente senza l’aiuto di un marito e abita in un appartamento circondato da vicini rumorosi. Gli inquilini del piano di sopra non hanno la moquette. Pertanto, il rumore dei bambini che girano per casa su pattini a rotelle, che fanno rimbalzare una palla o che saltano giù dal letto la disturba. In più, la madre di questi bambini porta scarpe con i tacchi alti anche in casa. Marjorie ha provato a chiedere gentilmente alla sua vicina di fare meno rumore, ma il tentativo è fallito a causa di una barriera linguistica. Il consiglio municipale locale ha promesso di inviare un interprete per aiutarla a risolvere il problema, per cui Marjorie spera che la situazione migliori.

      Sotto di lei abita un uomo che ascolta musica ad alto volume ogni mattina dalle sette alle otto, costringendola a sorbirsi musica martellante. Quando ha cercato di ragionare con tatto con quest’uomo, si è sentita rispondere che lui ha bisogno di questa musica che ‘lo mette di buon umore per il lavoro’. Come affronta Marjorie la propria situazione?

      “Mi sforzo di coltivare padronanza di me e pazienza”, dice. “Ho cambiato il mio programma: ora mi metto seduta e leggo nonostante il rumore. Ben presto mi concentro sul libro che leggo, e non faccio più tanto caso al rumore”.

      Heather, invece, abita in un appartamento sopra un locale notturno movimentato che chiude verso le sei del mattino. Nonostante che alla fine si sia lamentata presso le autorità locali, è stato fatto ben poco per porre fine ai disturbi.

      Finiranno i rumori?

      “Per molti il silenzio assoluto è estremamente preoccupante e sinistro”, osserva il dott. Ross Coles, dell’istituto di ricerche acustiche del Consiglio britannico di Ricerche Mediche. Il meraviglioso canto degli uccelli, il dolce sciabordio delle onde sulla spiaggia, le grida eccitate dei bambini: questi e altri suoni ci dilettano. Anche se al presente forse desideriamo sollievo dal rumore, stare in buona compagnia e conversare con altri ci rende felici. Dio ha promesso pace e tranquillità ai suoi servitori fedeli.

      Nella Bibbia il salmista dichiara: “I mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. (Salmo 37:11) Ben presto il celeste Regno, o governo, di Dio interverrà negli affari umani. (Daniele 2:44) Poi, sotto il dominio di Cristo Gesù, ci sarà “abbondanza di pace finché non ci sia più la luna”. — Salmo 72:7; Isaia 9:6, 7.

      Potete stare certi che l’intervento divino porterà la pace e la tranquillità che tutti desideriamo, proprio come predisse Isaia, profeta di Dio: “L’opera della vera giustizia deve divenire pace; e il servizio della vera giustizia, quiete e sicurezza a tempo indefinito. E il mio popolo deve dimorare . . . in indisturbati luoghi di riposo”. — Isaia 32:17, 18.

      Già ora potete trovare pace e tranquillità spirituali alle riunioni che i testimoni di Geova tengono nella vostra zona. Anche se a volte si radunano a decine di migliaia in occasione di grandi assemblee, e allora sono davvero ‘rumorosi di uomini, donne e bambini’, questo rumore non è molesto ma piacevole. (Michea 2:12) Provatelo voi stessi assistendo alle adunanze dei Testimoni della vostra zona oppure scrivendo a uno degli indirizzi riportati a pagina 5 di questa rivista. Provate vera pace e tranquillità insieme a loro ora e magari per sempre.

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