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Come si sviluppò la dottrina della Trinità?Dovreste credere nella Trinità?
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1. Egitto. Triade di Horus, Osiride e Iside, II millennio a.E.V.
2. Babilonia. Triade di Ishtar, Sin e Shamash, II millennio a.E.V.
3. Palmira. Triade del dio-luna, del Signore dei Cieli e del dio-sole, ca. I secolo E.V.
4. India. Trimurti indù, ca. VII secolo E.V.
5. Cambogia. Divinità trina buddista, ca. XII secolo E.V.
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Come si sviluppò la dottrina della Trinità?Dovreste credere nella Trinità?
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Influenze
IN TUTTO il mondo antico, fin dal tempo di Babilonia, era comune l’adorazione pagana di triadi, cioè di gruppi di tre divinità. Questa influenza si fece sentire anche in Egitto, Grecia e Roma nei secoli prima di Cristo, come pure al tempo di Cristo e dopo. E dopo la morte degli apostoli queste credenze pagane cominciarono a infiltrarsi nel cristianesimo.
Lo storico Will Durant osserva: “Il cristianesimo non distrusse il paganesimo: lo adottò. . . . Dall’Egitto venne l’idea di una divina Trinità”. (Storia della civiltà — Cesare e Cristo, trad. di A. Mattioli, Milano 1957, p. 753) E Siegfried Morenz, dopo aver fatto rilevare che la trinità rivestiva grande interesse per i teologi egiziani, afferma: “Così tre dei vengono sintetizzati in un unico ente, considerato come singolo. Con un’immagine si potrebbe affermare che i fili della corrente industriale egiziana sono stati tesi lungo i binari della teologia cristiana”. — Gli Egizi, trad. di G. Pulit ed E. Filippi, Milano 1983, pp. 330, 331.
Così, ad Alessandria d’Egitto, ecclesiastici della fine del III secolo e dell’inizio del IV, come Atanasio, risentirono di questo influsso quando formularono i concetti che portarono alla Trinità. La loro stessa influenza si estese, tanto che Morenz considera la “teologia alessandrina l’intermediario che il patrimonio egiziano ha preparato per il cristianesimo”. — Op. cit., p. 332.
Nella prefazione a un’opera di Edward Gibbon si legge: “Se il paganesimo fu sconfitto dal cristianesimo, è altrettanto vero che il cristianesimo fu corrotto dal paganesimo. Il puro deismo dei primi cristiani . . . fu cambiato, dalla Chiesa di Roma, nell’incomprensibile dogma della trinità. Molte credenze pagane, inventate dagli egiziani e idealizzate da Platone, furono ritenute degne di fede e conservate”. — History of Christianity, New York 1891, p. xvi.
Si legge inoltre che secondo molti la Trinità “è una dottrina corrotta presa a prestito dalle religioni pagane e innestata sulla fede cristiana” (A Dictionary of Religious Knowledge, cit., p. 944), e che “le origini [della Trinità] sono interamente pagane”. — The Paganism in Our Christianity, cit., p. 197.
Per questo motivo James Hastings scrisse: “Nella religione indiana, ad esempio, incontriamo il gruppo trinitario composto da Brahmā, Shiva e Viṣṇu; nella religione egiziana troviamo il gruppo trinitario formato da Osiride, Iside e Horus . . . E il concetto di un Dio trino non si riscontra solo nelle religioni storiche. In particolare richiama alla mente il concetto neoplatonico di Realtà suprema o ultima”, che viene “rappresentata come triade”. (Encyclopædia of Religion and Ethics, cit., vol. XII, p. 458) Ma cosa c’entra con la Trinità il filosofo greco Platone?
Platonismo
PLATONE visse, si pensa, dal 428 al 347 avanti Cristo. Benché non insegnasse la Trinità nella sua forma attuale, le sue filosofie spianarono la strada a questa dottrina. In seguito sorsero movimenti filosofici che includevano concetti triadici e che risentivano dell’influenza delle idee platoniche di Dio e natura.
Riguardo all’influenza esercitata da Platone, un’opera francese dice: “La trinità platonica, di per sé solo una ristrutturazione di trinità precedenti che risalivano a popoli più antichi, sembra essere la razionale e filosofica trinità di attributi che diede origine alle tre ipostasi o persone divine che le chiese cristiane hanno insegnato. . . . Questa concezione della trinità divina che il filosofo greco aveva . . . si può rintracciare in tutte le antiche religioni [pagane]”. — Nouveau Dictionnaire Universel, di M. Lachâtre, Parigi 1865-1870, vol. 2, p. 1467.
A proposito dell’influenza di questa filosofia greca un’enciclopedia delle religioni dice: “Le dottrine del Logos e della Trinità ricevettero la loro forma dai Padri greci, i quali . . . risentirono molto — direttamente o indirettamente — dell’influenza della filosofia platonica . . . Non si può negare che nella Chiesa si siano insinuati errori e alterazioni provenienti da questa fonte”. — The New Schaff-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge, di S. Macauley Jackson, Grand Rapids 1957, vol. IX, p. 91.
In un’opera si legge: “La dottrina della Trinità si andò formando gradualmente e relativamente tardi; . . . trasse origine da una fonte del tutto estranea alle Scritture Ebraiche e Cristiane; . . . si sviluppò e fu innestata sul cristianesimo per mano dei Padri platonisti”. — Alvan Lamson, The Church of the First Three Centuries, Boston 1860, p. 34.
Per la fine del III secolo E.V., il “cristianesimo” e le filosofie neoplatoniche divennero inseparabilmente uniti. Come spiega Adolf Harnack, la dottrina della chiesa divenne “fermamente radicata nel terreno dell’ellenismo [il pensiero pagano greco]. Divenne così un mistero per la stragrande maggioranza dei cristiani”. — Dogmengeschichte, Tubinga 1905, p. 158.
La chiesa asserì che le nuove dottrine si basavano sulla Bibbia. Ma Harnack aggiunge: “In realtà essa legittimò al suo interno la speculazione greca, i concetti e le usanze superstiziose dei culti misterici pagani”. — Ibid.
In merito alla Trinità, Andrews Norton scrisse: “Possiamo ripercorrere la storia di questa dottrina e individuarne l’origine non nella rivelazione cristiana, ma nella filosofia platonica . . . La Trinità non è una dottrina di Cristo e degli Apostoli, ma un’invenzione dei neoplatonici”. — A Statement of Reasons, Boston 1872, pp. 94, 104.
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[Riquadro a pagina 9]
“La triade dei Grandi Dèi”
Molti secoli prima di Cristo, nell’antica Babilonia e in Assiria esistevano triadi, o trinità, di dèi. Riguardo a una di queste triadi dell’area mesopotamica un’enciclopedia dice: “L’universo era diviso in tre regioni, ciascuna sotto il controllo di un dio. Ad Anu apparteneva il cielo. Enlil dominava la terra. Ea divenne il sovrano delle acque. Insieme costituivano la triade dei Grandi Dèi”. — “Larousse Encyclopedia of Mythology”.
[Riquadro a pagina 12]
La trinità indù
Riguardo a una trinità indù che esisteva secoli prima di Cristo, un libro sull’induismo dice: “Shiva è uno degli dèi della Trinità. È considerato il dio distruttore. Le altre due divinità sono Brahma, il dio creatore, e Vishnu, il dio preservatore . . . Per indicare che queste tre figure non sono che Uno, le tre divinità vengono riunite in un’unica rappresentazione”. — A. Parthasarathy, “The Symbolism of Hindu Gods and Rituals”, Bombay.
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