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Parte III: 1942-1513 a.E.V. Egitto: campo di battaglia degli dèiSvegliatevi! 1989 | 8 febbraio
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Dieci piaghe, preludio della distruzione
Nel 1728 a.E.V. accadde qualcosa che avrebbe avuto spaventose conseguenze sull’Egitto e sulla sua religione. Circa due secoli dopo che un uomo di nome Abraamo era stato in Egitto, i suoi discendenti si trasferirono in quel paese per sottrarsi alle conseguenze di una grave carestia. (Genesi 12:10; 46:6, 7) Noti col nome di israeliti, vi rimasero per 215 anni. Questo preparò il terreno per una battaglia tra dèi: da un lato c’era una moltitudine di dèi egiziani e dall’altro il solo Dio degli israeliti, Geova. Allorché gli israeliti chiesero il permesso di lasciare l’Egitto per adorarLo, le cose giunsero rapidamente a un punto critico.
Il governante dell’Egitto, il faraone,a titolo che deriva dalla parola egiziana per “grande casa”, respinse la loro richiesta. Geova manifestò allora il suo proposito di esercitare in modo miracoloso la sua potenza a favore del suo popolo. (Esodo 7:1-6; 9:13-16)
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Parte III: 1942-1513 a.E.V. Egitto: campo di battaglia degli dèiSvegliatevi! 1989 | 8 febbraio
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a È impossibile identificare con certezza quale faraone era al potere in quel tempo. Gli egittologi hanno avanzato l’ipotesi che poteva trattarsi, fra gli altri, di Tutmosi III, Amenofi II o Ramsete II.
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